Il mondiale 2025 di tuffi si conclude con un bottino storico per l’Italia. Tre medaglie, una d’oro e due di bronzo, due quinti posti, la partecipazione a nove finali e un trend in crescita per una nazionale giovane che si è presentata a Singapore con due debuttanti (Elisa Pizzini e Simone Conte) e una squadra molto giovane.
Il direttore tecnico Oscar Bertone è soddisfatto e traccia il bilancio. “E’ un mondiale indimenticabile. Dove, insieme alle medaglie, c’è una nazionale giovane, in crescita, che ci lascia sperare che il futuro sia dalla nostra parte. Abbiamo lavorato molto bene negli anni precedenti e ciò ha permesso che la squadra giovanile di un tempo sia oggi la squadra assoluta, che è riuscita a portare questi ottimi risultati per tutta l’Italia. E’ stato il mondiale di Chiara Pellacani, la sua consacrazione. La sua maturità è venuta proprio dopo i quarti posti alle Olimpiadi di Parigi e gli Europei di Antalya, ha avuto effettivamente dei momenti difficili, è tornata negli Stati Uniti, poi in Italia perché non si sentiva pronta per affrontare un nuovo viaggio, però questo lungo viaggio l’ha riportata qui a Singapore con maggiore consapevolezza e più certezze. Lo ha dimostrato a cominciare dalle gare individuali e ancora di più in sincro con Matteo Santoro, dove sono stati veramente fantastici. Ora viene quasi naturale dire campioni del mondo ma il lavoro che c’è stato dietro è difficile da quantificare e spiegare. Anche gli stessi Lorenzo Marsaglia e Giovanni Tocci sono comunque quinti al mondo. Anche loro arrivavano dal quarto posto olimpico, fino all’ultimo tuffo sono rimasti in corsa per un ottimo risultato, a tre punti dal bronzo prima dell’ultimo tuffo, però la nostra disciplina è particolare ed ogni tuffo è unico e in sincro è ancora più difficile. Mi hanno già chiesto quando ricominciamo ad allenarci perché hanno voglia di rifarsi. E’ stato anche il mondiale dei debuttanti. L’Italia è una squadra giovane con molti atleti inseriti da poco. Tutti possono fare di più, perché hanno dimostrato il loro valore. Per esempio Simone Conte campione del mondo giovanile, ha fatto questa prima esperienza a livello assoluto dov’è andato comunque molto bene; per Elisa Pizzini, che dalle eliminatorie è arrivata in finale nella gara individuale, vale lo stesso discorso e così per tutti gi altri che hanno la possibilità di gareggiare a questi livelli altissimi. Mi auguro che questa esperienza sia di buon auspicio per le olimpiadi di Los Angeles”. Proprio in vista dei prossimi Giochi, Bertone conclude tornando su Chiara Pellacani. “Con lei punteremo ad aumentare il coefficiente di difficoltà per raggiungere quello che ha Maddison Keeny e per provare a dare battaglia alle olimpiadi dove, Cina a parte, ci sfideremo in tanti per salire sul podio e vincerà chi riuscirà ad ottenere più punti con questo doppio e mezzo avanti con doppio avvitamento. Con gli altri atleti il lavoro da continuare a fare è quello di renderli consapevoli che sono tutti da finale mondiale e ciò significa qualificazione olimpica. L’obiettivo prossimo sarà quello di fare ancora più esperienza per andare alla qualifica olimpica a prendere più pass possibili”.
Le finali degli azzurri
Team Event
sesto Chiara Pellacani, Matteo Santoro, Sarah Jodoin di Maria, Riccardo Giovannini
Trampolino da 1 metro F
terza Chiara Pellacani
Trampolino da 1 metro M
settimo Lorenzo Marsaglia
undicesimo Giovanni Tocci
Piattaforma 10 metri mixed
settimi Sarah Jodoin Di Maria e Riccardo Giovannini
Trampolino da 3 metri sincro M
quinti Giovanni Tocci e Lorenzo Marsaglia
Trampolino 3 metri sincro F
quinte Chiara Pellacani e Elisa Pizzini
Trampolino 3 metri sincro mixed
primi Chiara Pellacani e Matteo Santoro
Piattaforma 10 metri F
nona Sarah Jodoin di Maria
Trampolino da 3 metri F
terza Chiara Pellacani
decima Elisa Pizzini
Foto Giorgio Scala / DeepBlueMedia.eu
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Mondiali. Il bilancio di Bertone: "Un mondiale indimenticabile"
