Il Presidente Barelli e la Professoressa Letta firmano il Protocollo d'Intesa "per la sicurezza acquatica": insieme per la prevenzione e la salvaguardia della vita umana
ROMA
Alle 12.48, nella Sala Palasciano del Comitato Centrate della Croce Rossa Italiana, il Presidente della Federazione Italiana Nuoto, Sen. Paolo Barelli, e il Presidente della Sezione Salvamento della FIN, nonché
La precedente convenzione risale al 1992 con la costituzione degli OPSA (Operatore Polivalente di Salvataggio Acquatico).
La Conferenza stampa è stata aperta dall'intervento del Direttore Generale della Croce Rossa Italiana, Dott. Tommaso Longhi, che ha tracciato i punti principali dell'accordo. "Ringrazio i rappresentati delle componenti della Croce Rossa e della Federazione Italiana Nuoto e vi trasmetto i saluti del Commissario Straordinario Maurizio Scelli, che questa mattina è stato trattenuto da inderogabili impegni. Oggi la Croce Rossa Italiana e la Federnuoto si riuniscono per mettere insieme le proprie competenze assistenziali, sociali, umanitarie e sportive attraverso un accordo di collaborazione che investe il tessuto sociale. Entrambe le Associazioni si adopereranno allo sviluppo dell'attività di formazione e aggiornamento delle tecniche di intervento acquatico e risponderanno alle esigenze sociali".
"Come rappresentante dei volontari della Croce Rossa - ha proseguito la Prof.ssa Letta - cercheremo di rendere sempre più aggiornato l'intervento dei nostri volontari. Questo sarà possibile, soprattutto, grazie alla Sezione Salvamento della FIN, che attraverso programmi di specializzazione permetterà ai nostri operatori di svolgere un lavoro sempre più qualificato".
Il Presidente Paolo Barelli ha invece evidenziato il duplice ruolo della Federazione Italiana Nuoto, da sempre impegnata contemporaneamente nello sviluppo e diffusione dell'attività agonistica e nell'opera di prevenzione e soccorso acquatico. Barelli, dati alla mano, ha illustrato quanto sia importante continuare a diffondere la cultura dell'acqua, dimostrando come dal 1960 ad oggi siano diminuite le morti per annegamento e sommersione nelle nostre acque territoriali. In Italia negli ultimi quarant'anni si è passati dai 1500 morti per sommersione e annegamento ai 310 del 1999. "Il nostro Paese, insieme a Olanda e Svezia – ha spiegato Barelli – è tra i più virtuosi in Europa e nel mondo; pensate che negli Stati Uniti la media di mortalità è il doppio della nostra. Ma a noi non basta. Vogliamo che questo dato diminuisca il più possibile fino ad arrivare a zero".
Entrando nel merito del protocollo d'intesa Barelli ha aggiunto che "il compito della FIN è anche quello di insegnare a salvare vite umane e operare con tutte le istituzioni per la tutela dei cittadini. Oggi - ha concluso - rinnoviamo un accordo di collaborazione dal valore sociale e sportivo inestimabile. L'impegno, lo spirito civico e la vocazione con i quali ci adoperiamo in tal senso sono gli stessi che mettiamo nelle attività di nuoto, pallanuoto, nuoto sincronizzato, tuffi e fondo. Per primeggiare sempre, nelle piscine e in mare aperto".