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Europei Juniores Longobardo: "Bell'Italia"

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Quattro vittorie in sei anni. La squadra si conferma Regina d'Europa del salvamento. Il tecnico della Nazionale giovanile traccia il bilancio di Anversa e passa in rassegna gli azzurrini

NAPOLI
Ad Anversa la Nazionale juniores di nuoto per salvamento si è confermata Campione d’Europa. Programma compresso in tre giorni e diverso dal solito. Subito le gare oceaniche, poi quelle in piscina. Ottima prova di carattere. La squadra, rinnovata per 5/10 dopo il passaggio di categoria di alcuni tra i protagonisti di Eindhoven 2009, è stata quasi perfetta.
Negli ultimi sei anni gli Eurojunior azzurri hanno vinto quattro volte il campionato continentale e due volte sono arrivati secondi nella classifica per Nazioni. Quest’ultima è stata la vittoria più difficile ma anche la più bella.
Il tecnico responsabile della Nazionale giovanile, Gianpaolo Longobardo, traccia il bilancio e per ciascuno dei suoi atleti ha una parola d’elogio. “Eravamo partiti per vincere e ci siamo riusciti – dice l’allenatore di Napoli – avevamo l’incognita della Germania che si è rivelata molto competitiva nonostante il rinnovamento e sapevamo che anche la Spagna era da podio benché ancora con qualche pecca. Tutte le Nazioni (14) si sono dimostrate in crescita, soprattutto la Francia terza con la squadra maschile, la Gran Bretagna che ha vinto le gare oceaniche e l’Irlanda, la rivelazione di questi Europei, che si è classificata seconda nel lago e ha ottenuto buoni piazzamenti in piscina”.
Il livello tecnico generale è cresciuto notevolmente ma è cresciuta molto anche l’Italia. “Sono stati tutti veramente bravi – continua Longobardo – caratterialmente e tecnicamente. Non si può fare un paragone con gli Europei di Eindhoven, perché l’anno scorso abbiamo avuto la meglio sulla Germania all’ultima gara e questa volta siamo arrivati alla fine con un margine di punti maggiore. Voglio fare i complimenti alla squadra per come ha affrontato e gestito questo campionato, diverso dal solito e più difficile per noi che non siamo abituati a iniziare con le gare oceaniche. In mare, in questo caso nel lago, si spendono energie psicologiche non indifferenti e si va incontro più facilmente a piccoli infortuni. Loro sono stati bravissimi anche in questa nuova situazione”.
Nelle edizioni precedenti l’Italia era abituata a gestire dopo aver vinto la piscina; in questo caso ha cominciato con le gare oceaniche, dove ha ottenuto il terzo posto record, e dopo la SERC è ripartita dal sesto posto. Ha vinto in rimonta scalando le posizioni, gara dopo gara. “Che carattere questa squadra – conclude il tecnico azzurro - è tra le più belle che abbia mai allenato”. Poi passa in rassegna i singoli. “Renata Fasano, Laura Pranzo, Alessandro Fontana e Francesco Giordano erano gli esordienti e ciascuno è riuscito a vincere medaglie. Si sono comportati da veterani. Salvatore Costagliola e Stefano Costamagna sono stati i leader indiscussi rispettivamente nelle prove oceaniche e nelle gare in piscina. Samantha Ferrari e Chiara Borasi erano le più esperte e si sono messe completamente a disposizione della squadra sacrificando i tempi delle proprie gare a favore dei punteggi complessivi. Giulia Levrero e Michele Olivi sono risultati gli atleti più completi, quelli che hanno partecipato al maggior numero di gare. Ringrazio tutti e in particolare il tecnico Ettore Gavarente, che da anni collabora con me nella Nazionale. E’ stata una bella esperienza”.
 
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