Giorgio Quintavalle, presidente della sezione Salvamento della Federazione Italiana Nuoto, è stato confermato alla Vice Presidenza della International Life Saving of Europe (ILSE) dall'Assemblea generale in svolgimento a Bad Nenndorf, in Germania. Quintavalle, inoltre, entra nel Board della ILS. ''Considero questa riconferma come un riconoscimento al prezioso lavoro svolto negli ultimi due quadrienni dalla Federnuoto presieduta da Paolo Barelli che ringrazio congiuntamente all’assemblea europea - dichiara il 52enne dirigente italiano, peraltro presidente del Comitato Permanente ILS Membership, la commissione della Federazione Internazionale di Salvamento per l'affiliazione di nuovi membri nel quadriennio, e presidente dell'organizzazione internazionale delle federazioni di salvamento dei Paesi del Mediterraneo - Il mio pensiero di oggi va all'amico Antonello Cano, mio primo grande sostenitore''.
La conferma alla vice presidenza di Giorgio Quintavalle esalta la centralità del modello italiano nella diffusione del nuoto per salvamento, determinante per sensibilizzare l'attenzione pubblica e promuovere la formazione degli assistenti bagnanti che proteggono la vita umana e garantiscono una serena e responsabile balneazione lungo gli 8.000 chilometri di costa della nostra penisola, oltre che negli spazi lacuali e fluviali.
Il nuoto per salvamento della Federazione Italiana Nuoto - in sintonia con una costante ricerca di alta e specifica professionalità ed in linea con le mutate realtà sociali del Paese, sempre più finalizzate alla tutela dell'ambiente – si è attivato con un enorme impegno di risorse nella realizzazione di centri federali di alta specializzazione per il soccorso operante finanche in caso di alluvioni, per garantire l'assistenza in elisoccorso con specifici progetti e programmi di pubblica utilità e con l'adeguamento di strumenti e mezzi al servizio degli operatori, tra i quali l'utilizzo delle moto d'acqua e dei cani per il salvataggio che hanno rivoluzionato le operazioni di soccorso, accelerando e perfezionando i tempi di intervento. Attualmente sono oltre 100.000 gli assistenti bagnanti. Malgrado ciò sono ancora tante le aree scoperte e si registrano circa 400 incidenti per il 68% con esito mortale o che necessitano della terapia intensiva. Anche se l'Italia è uno delle nazioni più sicure, l'annegamento è la terza causa di morte al mondo per 372.000 vittime ogni anno. Ciò evidenzia la necessità di un costante aggiornamento e di un processo culturale che deve coinvolgere le famiglie italiane e le istituzioni preposte all'educazione.
Nell'ambito dell'organizzazione nazionale, la sezione salvamento della Federazione Italiana Nuoto riveste, attraverso i propri presidi su tutto il territorio, un ruolo determinante per la formazione, e successivamente per garantire l'aggiornamento, degli assistenti bagnanti; in sinergia con la Protezione Civile, la Guardia Costiera, i Vigili del Fuoco, la Croce Rossa Italiana, Regioni, Province e Comuni, anche nell'ambito di progetti per la tutela dell'ambiente marino. L'impegno, la professionalità delle eccellenze impiegate dalla sezione salvamento della Federazione Italiana Nuoto e gli standard qualitativi del percorso formativo, sono sempre più riconosciuti a livello internazionale e sono rappresentati a livello agonistico anche dalle Squadre Nazionali assolute e giovanili che negli ultimi anni si sono particolarmente distinte ai campionati mondiali ed europei.
Inoltre la FIN promuove anche una serie di iniziative per proteggere il mare che rappresenta il 70% della superficie del Pianeta, produce oltre il 50% dell’ossigeno che respiriamo, assorbe un terzo dell’anidride carbonica, gas responsabile dei cambiamenti climatici, e rappresenta il 98% del territorio abitato dalla vita: il mare può continuare a svolgere le sue funzioni vitali solo se è in buona salute e in equilibrio con tutti gli esseri viventi, animali e vegetali, che lo abitano. La FIN lo ama, lo rispetta e lo protegge.
credit foto DBM