Le prime medaglie dell’Italia agli Europei Lifesaving di Riccione 2019 sono da libri di storia! Argento e bronzo nella Serc, simulazione di soccorso, che apre le gare continentali delle squadre nazionali. Un risultato mai ottenuto prima, quando al massimo arrivava un quarto posto. L’argento è dei più piccoli, il bronzo è dei grandi.
Francesca Pasquino, Andrea Vivalda, Carlotta Tortello e Mattia Faccinti sono secondi, davanti alla Spagna nei National Youth. Vince la Germania ma per gli azzurrini di Gianni Anselmetti è il miglior piazzamento in assoluto nella specialità. La piscina scoperta dello Stadio del nuoto propone una serie di situazioni di pericolo e annegamento in cui gli atleti devono intervenire in un tempo prestabilito e con le tecniche corrette.
Mattia Faccinti è il capitano. E’ lui che comanda la squadra durante la gara. “In camera di chiamata ci hanno consegnato un foglio con le indicazioni di massima a ci hanno dato il torpedo. Ma fino al momento dell’ingresso in vasca non sapevamo cosa ci aspettasse. Abbiamo atteso dieci secondi per vedere la situazione e capire come affrontarla. Ho dato subito il torpedo a Francesca e l’ho mandata a destra a soccorrere due persone che stavano annegando, poi ad Andrea, che è il più grande e robusto, in grado di trasportare più persone, ho detto di occuparsi delle ragazze che erano sul pattino e a Carlotta prima l’ho mandata a sinistra ad aiutare una ragazza che era caduta dalla tavola e dopo a soccorrerne un’altra ragazza che nel frattempo era in difficoltà”.
E’ la gara che più si avvicina all’opera di soccorso. “Si ed anche la più difficile – continua Mattia – E’ una vera e propria simulazione di salvataggio, che dobbiamo affrontare al momento e che ogni volta è differente dall’altra. La prepariamo simulando le situazioni più comuni e rifacendoci alle precedenti Serc. Durante gli allenamenti capita anche che Gianni Anselmetti, il nostro tecnico, ci chiuda dentro lo spogliatoio, prepari lui la scena e poi ci metta alla prova”.
Tutti soddisfatti delle proprie prestazioni e orgogliosi del risultato. “Ho detto alla ragazza che stava giocando sul pattino e spruzzando acqua di fermarsi (nella gara è un elemento di disturbo) - racconta Vivalda – poi mi sono accorto che dietro un’altra sbracciava e l’ho aiutata a salire, mentre rientravo trasportando il pattino ho raccolto un manichino e trasportato anche lui”; “ho recuperato subito le due ragazze all’inizio – continua Pasquino - poi ho aiutato gli altri”; “quando stavo tornando con la prima – dice Tortello – mi sono accorta dell’altra ragazza che stava annegando e trenta secondi dopo averla messa in salvo ero a soccorrere la seconda”.
Nei National Open, la squadra Nazionale assoluta non è da meno. Gareggia nel pomeriggio e non vuole sfigurare nel confronto con i più piccoli. I quattro sono Silvia Meschiari, la capitana Vittoria Borgnino, Andrea Niciarelli e Daniele Sanna, Il titolo va alla Francia e seconda è la Spagna. La pluriprimatista mondiale Silvia Meschiari svela i segreti del cambiamento e racconta il lavoro sostenuto in vasca e davanti al video. “Quest’anno già dal collegiale abbiamo cercato di documentarci ed informarci il più possibile perché gareggiando in casa ci tenevamo a fare tutto al meglio delle nostre possibilità. Non ci aspettavamo questo risultato così soddisfacente perché gli anni scorso non abbiamo mai brillato in questa prova. Abbiamo migliorato la comunicazione tra i membri della staffetta e cercato maggiore precisione nelle priorità delle tecniche di salvataggio. Speriamo che questo sia solo l’inizio per un miglioramento ulteriore in questa difficile gara. Grazie al nostro leader Vittoria che ci ha guidati, agli altri compagni Andrea e Daniele e a tutto lo staff”.
Il lavoro di squadra è stato premiato dai giudici (26) impegnati a valutare i singoli interventi. Le nazioni partecipanti erano 13 ma non tutte hanno completato il programma. Questi possono risultare punti pesanti nella classifica finale, considerando che finora l’Italia, pur primeggiando sempre in piscina, ne aveva guadagnati pochi nella Serc.
Foto Giorgio Scala/Deepbluemedia.eu
Il lavoro di squadra è stato premiato dai giudici (26) impegnati a valutare i singoli interventi. Le nazioni partecipanti erano 13 ma non tutte hanno completato il programma. Questi possono risultare punti pesanti nella classifica finale, considerando che finora l’Italia, pur primeggiando sempre in piscina, ne aveva guadagnati pochi nella Serc.
Foto Giorgio Scala/Deepbluemedia.eu