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Mondiali di Shanghai Nicola e Simone, che grinta!

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Nella cinque chilometri Bolzonello fa una gara d'attesa e chiude al quarto posto, Ruffini va all'attacco e finisce nono. Vince il tedesco Lurz. Il bilancio della giornata del CT Giuliani

SHANGHAI
Le emozioni che regala il nuoto di fondo sono particolari. Quelle che stanno regalando i ragazzi azzurri a Jinshan sono indescrivibili. Il terzo quarto posto consecutivo (dopo il Team Event e Rachele Bruni nei 5 km) non ha tolto il sorriso alla squadra. La voglia è sempre la stessa, l'impegno non è neanche in discussione, la rabbia, forse quella, è aumentata un po' di più. Tutto in mare si trasforma in energia positiva. Nella cinque chilometri che ha seguito quella delle ragazze, oggi nel bacino di Jinshan, con l'acqua che sfiora i 30 gradi ormai da una settimana, Nicola Bolzonello ha chiuso quarto con 56'24”3 e Simone Ruffini nono con 56'29”0. Medaglia d'oro e titolo iridato allo specialista tedesco Thomas Lurz con 56'16”6 che si è preso la rivincita sul greco Spyros Gianniotis, secondo in 56'17”4, che il 20 luglio aveva vinto   la dieci chilometri precedendolo. Terzo è stato il russo Evgeny Drattsev con 56'18”5.
Quando Bolzonello e Ruffini salgono sul pontile e si dirigono verso il gruppo, occhialini e scarpe in mano, ai loro tecnici si illuminano gli occhi. “E' importante che abbiano fatto la gara che volevano – afferma il Ct della Nazionale Massimo Giuliani - dimostrando qualità fisiche e psicologiche non indifferenti”. “Ruffini è partito per vincere – dice il vice Ct Valerio Fusco – ed è stato bravissimo. Ha provato due volte a staccarsi, la seconda nel lato lungo era riuscito ad andare via. Bravissimo anche Bolzonello nella sua gara d'attesa”.
Loro sono stanchi ma ancora carichi di adrenalina. Il primo a parlare è Simone Ruffini, tesserato per Esercito e Pesaro Nuoto, allenato da Marco Forni. “All'inizio ho provato a stare calmo, poi sono partito. Mi sentivo di fare così e non ci ho pensato due volte. A un certo punto ho dovuto rifiatare ed è stato li che gli altri si sono riavvicinati. Ho pagato un po' nel finale e forse dovevo attendere ancora prima di andare davanti, ma ho fatto la gara che volevo e non ho rimpianti. Avevo tutto da guadagnare e credo di averci guadagnato. In settimana ho telefonato a mio padre e al mio allenatore e gli ho detto che sarei partito per fare la gara. Così ho fatto”.
Poi è la volta di Nicola Bolzonello (Carabinieri/Montebelluna Nuoto), allenato da Branislav Dinic, ma prima riceve i complimenti del Ct. “Ci vuole la testa – gli ha sussurrato Giuliani tra un'intervista e l'altra – e tu hai dimostrato di averla”. Nicola ringrazia orgoglioso. “E' il complimento migliore che potessi ricevere dal Commissario Tecnico della Nazionale e sono le parole che voglio sentirmi dire da tutti. Ho lavorato molto in questi due anni, dopo infortuni e sfortune varie, per raggiungere i Giochi Olimpici. Persa l'occasione nella 10 chilometri, ho concentrato le energie nella 5 chilometri. Oggi non era facile stare nel gruppo di testa, sono riuscito a non perderlo mai di vista faticando molto. Dopo due chilometri e mezzo ho avuto una crisi, sentivo le braccia stanche, ma mi sono detto che che se volevo arrivare alla fine dovevo stringere i denti e superarla. Ho mantenuto la tranquillità, perché solo così potevo fare, e ho sopportato. Verso la fine ho visto il quarto posto e mi ci sono aggrappato. Il podio era troppo lontano. Adesso mi attendono gli Europei a Eliat dal 7 all'11 settembre, ma prima mi riposo un po'”.
Il Ct azzurro traccia il bilancio alla fine della giornata. “Ciò che mi è piaciuto di più – rimarca Massimo Giuliani – è che tutti hanno fatto la gara che volevano e non l'hanno subita mai. Di questo devono essere soddisfatti. Chi è arrivato ai piedi del podio è rammaricato ma non deluso. La squadra era ed è molto preparata; l'unico che lo era un pochino meno, per sua stessa ammissione, è Bolzonello che in questo caso ha supplito con la testa. Simone Ruffini non aveva nulla da perdere e ci ha provato con grande determinazione; Nicola Bolzonello ha fatto la gara di attesa che è nelle sue caratteristiche; Rachele Bruni sapevamo che a metà percorso ci avrebbe provato, si sentiva bene e fino ai 200 metri stava davanti; Alice Franco, che non ha grande velocità, è partita bene e fino ai 3750 metri era tra il quinto e sesto posto. Quattro ragazzi da applaudire”.
 
AZZURRI IN GARA DOMANI – 23 luglio
 
06:00
Uomini 25 km 
Valerio Cleri ed Edoardo Stochino
 
06:15
Donne 25 km 
Alice Franco e Martina Grimaldi  





Massimo Cicerchia
Nostro inviato