Fatica, lavoro e sudore. L'Italfondo non conosce soste e sta mettendo fieno in cascina lontano dall'Italia, a Johannesburg in Sud Africa, in altura a 1800 metri. La squadra si allena dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 11 e dalle 16.30 alle 19 per circa 18-20 km quotidiani, il sabato dalle 5 alle 8, oltre a 3 sedute di palestra settimanali. All'Ellis Park Swimming Pool gli atleti vengono monitorati dallo staff che continuamente, col sitema di rilevazione telemetrica, misura la frequenza cardiaca e lo sforzo prodotto. Per scaricare in acqua i km percorsi in allenamento la prossima settimana gli azzurri parteciperanno ad una tappa del circuito sudafricano di Open Water disputando una 10 ed una 5 km sul lago di Homestead, vicino Johannesburg. Il 3 febbraio la truppa partirà per l'Argentina dove gli azzurri saranno impegnati nella prima tappa della Coppa del Mondo Fina sulla 10 km: "el clasico" Patagones-Viedma, un circuito di 2.5 km ripetuto quattro volte sulle acque limacciose del fiume Rio Negro il 7 febbraio dalle 14. Dall'8 febbario si torna a Rio de Janeiro per un collegiale di avvicinamento alle Olimpiadi che si concluderà il 13 febbraio. Simone Ruffini, Federico Vanelli e Rachele Bruni testeranno le acque olimpiche in cinque giorni che ripercorrono il lavoro svolto a novembre nelle strutture del Botafogo e della Scuola Navale della Marina, tra palestra, mare e piscina.
CONVOCATI. Arianna Bridi (Esercito / RN Trento), Rachele Bruni (Esercito), Martina Grimaldi (Fiamme Oro Napoli / Uisp Bologna), Alice Franco (Asti Nuoto / Esercito), Aurora Ponselè (Fiamme Oro Napoli / Aniene), Ilaria Raimondi (Aniene), Matteo Furlan (Marina Militare / Team Veneto), Simone Ruffini (Esercito / CC Aniene) e Federico Vanelli (Fiamme Oro Napoli / CC Aniene), Mario Sanzullo (CC Napoli / Fiamme oro Napoli) seguiti dal vice commissario tecnico Valerio Fusco, dai tecnici Emanuele Sacchi e Fabrizio Antonelli, coordinati dal dirigente Stefano Rubaudo. Medico Sergio Crescenzi.