Domenico Acerenza si piazza al quinto posto nella 5 chilometri di nuoto di fondo che apre il mondiale all'Expo Ocean Park di Yeosu. Il venticinquenne potentino che vive e si allena al Centro Federale di Ostia con il tecnico Stefano Morini, è autore di una prova positiva, a tratti in zona medaglie, tocca insieme al gruppo in 53'34"00 alle spalle del francese Logan Fontaine che vince lo sprint ed è secondo in 53'32"2. Terzo il canadese Eric Hedlin in 53'32"4. Arrivo imperiale e in solitario per il campione europeo ungherese Kristof Rasovsky (oro anche nella 25 km e argento nella 10 km a Glasgow 2018), che s'impone sotto la pioggia in 53'22"1. Sessantuno gli atleti al via tra cui Marcello Guidi che tocca diciassettesimo in 53'41"0. "E' stata una bella gara ed ho lottato fino alla fine - dichiara "Mimmo" alla sua terza 5 km in mare dopo la vittoria agli Assoluti di Piombino e il secondo posto degli Usa Championships di Miami dietro Gregorio Paltrinieri - la tattica era di stare davanti per evitare più botte possibili. L'ultimo giro vedevo che gli altri strappavano, ma ne avevo ancora e sono rimasto incollato. Nell'imbuto finale mi sono trovato stretto e ho preso un sacco di manate. Comunque sono contento è la mia prima esperienza internazionale e credo che posso rifarmi con la staffetta. Mi sento bene, ho svolto un ottimo lavoro con tutto lo staff ed in primis il mio allenatore Stefano Morini che ringrazio. Io ci ho creduto fino alla fine, peccato il podio era alla mia portata". Al debutto mondiale anche Marcello Guidi, quinto lo scorso anno agli europei sul lago Loch Lomond, che spiega le difficoltà di una gara sempre nelle retrovie: "Pensavo francamente meglio - dichiara il ventiduenne cagliaritano tesserato Canottieri Napoli e allenato da Lello Avagnano - già dal primo giro ho preso troppe botte. Al secondo giro ho cercato di reagire ricucendo verso il gruppetto dei primi, ma poi ho virato su un paio di boe al largo non stringendo ed perso tempo. Ringrazio lo staff e la Federazione per la fiducia che mi ha accordato e oggi volevo ripagarla ma purtroppo non ci sono riuscito". Domenica, alle 8:00 locali, l'1 italiana, si torna in acqua con la 10 chilometri femminile che qualificherà alle Olimpiadi con Rachele Bruni e Arianna Bridi, tra le sessantaquattro participanti alla gara.
LA GARA. Pioggia battente e temperatura intorno ai 22 gradi nella baia di Yeosu difronte l'imponente impiantistica dell'Ocean Park costruito in occasione dell'EXpo del 2012. Sessantuno atleti al via su un quadrilatero da percorrere tre volte con quattro boe e un periplo da 1666 metri. Domenico Acerenza è voglioso si mostra in prima fila sul grande pontone che costeggia il porto, con il suo 22 sulle braccia; Marcello Guidi ha il 40. La gara prende subito ritmo con il russo Denis Adeev che conduce per i primi due intertempi e Acerenza che risale dalla settima alla seconda posizione. Al primo giro però passa in testa il campione europeo Kristóf Rasovszky, che comincia a svelare le sue velleità di vittoria. E' un testa a testa tra il magiaro e il francese Logan Fontaine, oro nella 5 km a squadre iridata sul lago Balaton nel 2017. Acerenza non ci sta e al secondo giro risale fino alla seconda posizione dietro il francese. Il gruppo è ancora compatto con il canadese Eric Hedlin che si affaccia tra i primi. I primi 12 sono racchiusi in 8”. Al passaggio di metà gara, in testa resta l’ungherese Rasovszki, sul francese Logan Fontaine a 2”7, terzo il russo Adeev a 3”, Acerenza è quinto a 6”5, 16° Guidi a 11”3. Ai 4 chilometri però Rasovszky rompe gli indugi, passa sopra la schiena del canadese e comincia l'allungo finale. Un volatone ad un ritmo impressionante che sfianca la concorrenza e lascia il gruppo a dieci secondi di distacco. Acerenza lotta fino alla fine ma perde l'abbrivio finale arrivando lungo dietro anche al ceco Matej Kozubek, a un secondo e mezzo dal quello che sarebbe stato il suo primo podio mondiale. Per Guidi invece una gara nelle retrovie con l'unico acuto tra secondo e terzo giro che l'ha visto risalire fino alla decima posizione. La bagarre finale poi l'ha visto risucchiato nel gruppone, con le ultime due boe fatali per gli otto secondi che lo separano dal gruppetto di testa.
VERSO LA DIECI CHILOMETRI. La vicecampionessa olimpica di Rio 2016, Rachele Bruni, e la campionessa europea della 25 km al Loch Lomond e due bronzi iridati nella 10 e 25 km a Budapest 2017, Arianna Bridi. Sono le azzurre che tenteranno la prima scalata alla prima qualifica olimpica che vede staccare il pass alle prime dieci classificate. Se solo una delle due entra tra le dieci, elimina la possibilità di ripescaggio dell'altra. Se entrambi saranno fuori allora potranno partecipare alla Coppa del mondo per undici posti il prossimo anno. Icona del fondo azzurro, Rachele Bruni è la veterana del gruppo. Ventottenne fiorentina di Esercito e Aurelia Nuoto allenata da Fabrizio Antonelli, è alla sua settima partecipazione ad un mondiale che l'ha vista nella 10 km al massimo ai piedi del podio, quarta, a Kazan 2015. La fondista azzurra che fu argento olimpico nella baia di Copacabana - un secondo ed un terzo posto quest'anno in Coppa del Mondo a Setubal e Doha - ha conquistato il bronzo a Budapest 2017 nella 5 km a squadre e ben undici medaglie europee tra cui otto ori. Arianna Bridi ha in comune con Rachele segno zodiacale e allenatore: la ventiquattrenne trentina dello Scorpione e seguita da Fabrizio Antonelli, si mise in luce proprio in queste latitudini quando nel 2015 vinse l'oro alle Universiadi di Gwangju proprio nella 10 km. Di lì un crescendo che l'ha portata a due bronzi mondiali conquistato sul Balaton due anni fa e lo splendido oro europeo nella specialità più massacrante nelle fredde acque di Lochness. Tesserata Esercito e RN Trento, quest'anno si è messa in luce nella coppa del mondo con la vittoria alle Seyschelles e il secondo poso dello scorso 15 giugno sul Balaton.
foto A. Masini deepbluemedia.eu
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