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Mondiali. Barnabà sesto, Baraldi dodicesimo da 27 metri, azzurri in crescita

Tuffi
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Lo spettacolo dell'High Diving chiude il programma iridato sull'isola di Sentosa. Nella finale da ventisette metri vince l'outsider americano James Lichestein che con 428.90 punti trova il suo personal best e il primo alloro mondiale della carriera. Bene gli azzurri con Andrea Barnabà detto Barnaba che è sesto con 375.30 punti a pari merito con l'icona britannica ora portacolori della Francia il quarantunenne Gary Hunt, già due ori a Gwangju e Fukuoka e argento iridato in carica. E' il secondo miglior risultato della storia dopo il bronzo dell'allenatore dell'azzurro, Alessandro De Rose, che fu bronzo a Budapest '17: "Sono contentissimo, rispetto all'altro anno che sono arrivato nono e ho fatto meno punti di adesso. E' stata una gara costante, anche se con un tuffo molto più semplice, perché adesso ho il mio libero era l'intermedio che avevo l'altro anno, quindi ho abbassato molto il coefficiente per problemi tecnici. La prima parte della gara è andata alla grande, oggi comunque ho confermato il fatto che ci sono - commenta sereno il ventenne triestino che fu nono agli scorsi mondiali di Doha ed è legato sentimentalmente a Elisa Cosetti con cui terminerà la Cliff Diving di Red Bull a Mostar e Boston. Adesso piano piano aggiungeremo i coefficienti senza fretta, perché appunto ho provato un po' di tempo ma ho avuto delle difficoltà. Quindi ho fatto un passetto indietro, è andato bene nello stesso. Per il prossimo anno si gareggerà all'europeo su 20 metri ed essendo più corto le rotazioni dovranno appunto ridursi. In realtà le mie sono ancora abbastanza fattibili anche da 20 metri, quindi penso che più o meno potrei anche mantenere questi tuffi, tranne ovviamente il ritornato, il primo libero che lo aumenterò". Conferma la posizione di Doha, Davide Baraldi che è dodicesimo in 323.80. "Sono felice perché questa comunque era una gara importante, una gara difficile, una gara ad alto livello. Felice della costanza dell'allenamento che abbiamo fatto con gli allenatori a casa, che ha portato a fare tutti i tuffi abbastanza bene frutto del lavoro e del miglioramento negli anni - afferma il ventiquattrenne comasco che vive e si allena a Trieste con Barnabà come compagno è al terzo mondiale.  Potremmo sicuramente migliorarci ancora su qualche particolare, tipo meno  schizzi sull'entrata, però nel complesso sono molto felice di questo mondiale e soprattutto di aver retto sei tuffi, che era la cosa che preoccupava di più tutti gli atleti di questo nuovo format gara. Stiamo lavorando per alzare i coefficienti ed è tutto lavoro che arriverà negli anni prossimi". 
Lusinghiero il bilancio del tecnico Alessandro De Rose che insieme alla moglie Nicole Belsasso ha messo a punto la scuola al centro federale Bruno Bianchi di Trieste: "I ragazzi sono stati bravissimi, specialmente Andrea con questo sesto posto ha fatto vedere quello che vale e ha fatto vedere il talento che ha. Entrambi hanno un sacco di talento e possono fare meglio di quello che hanno fatto oggi. Oggi è stata una gara ad alto livello, è stato bello farne parte sul piano vasca e ripeto che devo fare il complimento ai ragazzi ma soprattutto devo ringraziare tutto lo staff che lavora dietro a questi ragazzi, in primis la Federazione, il direttore tecnico Oscar Bertone che ha fatto in maniera tale che riuscissimo a lavorare nella maniera migliore, Marco Stupner che ci aiuta e guida la macchina, e Nicole Belsasso che segue i ragazzi e che in questo momento tifa da casa"

LA GARA. Dopo le eliminatorie è avanti a tutti il romeno Constantin Popovici, oro a Fukuoka 2023 e agli europei di Roma 2022. Gli azzurri girano sono quinto e dodicesimo dopo la prima serie. Strepitoso Andrea Barnabà che ottiene 264.90 con la media del nove in un triplo con mezzo ritornato carpiato da 104.50 con coefficente 3.8, che purtroppo lo penalizza rispetto alla concorrenza. In testa il trentacinquenne Cliff diver canarino Carlos Gimeno, stabile nel world tour della Red Bull, che chiude con 310.50 e tuffo da 143.10. Davide Baraldi è dodicesimo col quadruplo avanti con mezzo avvitamento carpiato da 86.10 e gira a 234.10. Il ventiquattrenne comasco mantiene salda la posizione mentre Barnabà si conferma e aggancia con Hunt con il triplo salto mortale indietro con tre avvitamenti da 8 di media. Davanti il quintuplo salto mortale indietro raggruppato di Lichetstein è favoloso e con 143 punti l'americano scavalca lo spagnolo Gimeno secondo con 425.30 a soli 3.60 punti dall'oro. Terzo il pluricampione rumeno Costantin Popovici con 408.70.

REGOLAMENTO. In finale il regolamento prevede che gli atleti prendano il punteggio del primo (Obbligatorio) e del terzo tuffo delle semfiniale dobve gli azzurri hanno chiuso settimo (Barnabà) e ottavo (Baraldi). In finale ripetono i due tuffi liberi che sarebbero il secondo e il quarto della semifniale. Nel primo salto Baraldi porta un quadruplo avanti con mezzo avvitamento carpiato (4.1) mentre Barbabà un triplo con mezzo ritornato carpiato con coefficente 3.8. Il secondo invece è identico ed è il triplo salto mortale indietro con tre avvitamenti 4.6.

IL PODIO DA 27 METRI
1. James Lichestein (Usa) 428.90
2. Carlos Gimeno (Spa) 425.30
3. Costantin Popovici (Rom) 408.70
6.  Gary Hunt (Fra) e Andrea Barnabà 375.30
12. Davide Baraldi 323.80

Foto di Andrea Masini DBM
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