Un bronzo che vale oro! Chiara Pellecani conquista il primo podio iridato individuale della carriera nel trampolino da un metro ai campionati mondiali di tuffi, cominciati oggi a Singapore. Con 270.80 punti, frutto di una prestazione costante e pulita (uno e mezzo indietro, doppio e mezzo avanti, doppio e mezzo roveciato, uno e mezzo rovesciato con un avviamento e mezzo, uno e mezzo ritornato), la 22enne romana campionessa europea si conferma anche prima tra le atlete continentali. La precedono l’australiana e vice campionessa olimpica Maddison Keeney con 308.00 e la cinese Li Yajie, argento con 290.25.
E’ la decima medaglia dell’Italia in questa edizione, la 22esima, dei campionati del mondo; la terza individuale conquistata da una tuffatrice italiana dopo Tania Cagnotto, attuale vice presidente della Federnuoto che ha vinto anche l’oro da un metro a Kazan 2015, ed Elena Bertocchi, terza a Budapest 2017.
Per la romana - che a dicembre 2021 si è trasferita negli Stati Uniti per studiare alla Louisiana State University e da tre anni è alla Univeristy of Miami, in attesa di discutere la tesi di laurea in psicologia, cui seguirà un master in comunicazione - si tratta della ventitreesima medaglia tra europei e mondiali; prima individuale dopo gli argenti nel sincro mixed a Budapest 2022 e Doha 2024 in coppia con Matteo Santoro e i bronzi a Fukuoka 2023 nel sincro da tre metri insieme ad Elena Bertocchi e nel mixed sempre con il "fratellino" Santoro.
"E' una medaglia speciale - racconta Pellacani, allenata da Tommaso Marconi e tesserata per Fiamme Gialle ed MR Sport F.lli Marconi - Ho festeggiato con un bel pianto liberatorio che nasce dall'emozione perché tra i giorni no e i giorni buoni la prepazione al mondiale è stata lunga e difficile. Sono contenta che il lavoro svolto è uscito fuori. Dedico questa medaglia speciale alla mia famiglia, con mamma che sta qui, alla federazione, alle mie società e alla squadra che mi hanno sempre sostenuta. Ho affrontato la finale abbastanza tranquilla avendo ben chiaro il mio obiettivo - continua - Ero sì determinata ma senza troppa pressione ed è stato il modo giusto. La giornata è stata lunghissima tra eliminatorie dal metro, team event e poi la finale. Domenica pausa, mi ricarico e si ricomincia con tanto entusiasmo e ambizione".
"Sono davvero contento per Chiara perché ha fornito una prova di grande maturità; ha alzato il coefficiente nella sua routine rispetto alle eliminatorie ed è riuscita a superare Hailey Hernandez per 35 centesimi. Ma oltre al punteggio ci sono tuffi molto più alti della statunitese, meglio eseguiti - sottolinea il direttore tecnico Oscar Bertone - Dopo i due quarti posti alle Olimpiadi, Chiara ha avuto bisogno di un periodo per metabolizzare la delusione e ricaricarsi. E' tornata ad allenarsi con grande professionalità e ha dimostrato di aver capito cosa vuole fare da grande. La giornata si era aperta bene, lottando per una medaglia nel team event. Non siamo riusciti a salire sul podio per 20 punti che non sono tanti quanto sembra. Abbiamo una squadra giovane e il futuro è dalla nostra parte".
La gara di Pellacani. Pellacani apre con un salto mortale e mezzo indietro carpiato (48.30) con i giri giusti e un doppio salto mortale e mezzo avanti carpiato bellissimo nel presalto e nello stacco (58.50). L'azzurra dopo i primi due round è quinta con 106.80. La classifica è corta perchè in testa c'è l'aussie e vice campionessa olimpica Maddison Keeney con 110.85 ma seguita a meno d'un punto dalla statunitense Hailey Hernandez e dalla cinese Li Yajie con 110.10; quarta è l'altra cinese Chen Jia con 107.25; sesta è la pericolosa svizzera Michelle Heimberg con 105.00; le altre sono tutte sotto i cento punti.
Terza routine che in genere segna uno spartiacque. Il doppio salto mortale e mezzo rovesciato raggruppato di Pellacani, inserito in finale al posto del salto mortale e mezzo rovesciato carpiato, è svolto da campionessa perché riesce a correggerlo in volo dopo una partenza imperfetta e quindi a chiuderlo senza patemi: i 54.00 punti vanno bene per un totale di 160.80; quarta ma a poco più d'un punto da Li ed Hernandez seconde con 161.85; Keeney vola via a 177.50. Clamoroso l'errore dell'altra cinese Chen che va fuori giri con il doppio salto mortale e mezzo rovesciato raggruppato ed entra di schiena (25.50) ed ultima con 132.75. Quinta è ancora la svizzera Heimberg con 154.45.
Cresce il livello della gara dalla quarta routine che spesso regala errori marchiani. Pellacani è glaciale e sfrutta con il salto mortale e mezzo rovesciato con un avvitamento e mezzo (57.20) la sua potenza e la sua eleganza: il tuffo è perfetto e con 218.00 è terza. Scavalcata la statunitense Hernadez quarta con 215.85. Stacca il gruppo Keeney con 236.00; seconda è sempre Li 227.85. Minacciosa risale al quinto posto la russa Krisinta Ilinyk con 211.15.
Ultima routine da vivere tutta d'un fiato. E corsa al podio ristretta a cinque atlete, Pellacani ha il coefficiente più basso (2.4). Tocca ad Ilinyk ed Hernandez ed entrambe presentano un salto mortale e mezzo avanti con due avvitamenti; la russa è pulita e con 50.70 chiude a 261.85; l'americana è pulitissima e con 54.60 si ferma a 270.45.
Pellacani è in stato di grazia e piazza un salto mortale e mezzo ritornato carpiato (52.80) impeccabile: 270.80 è bronzo scintillante di una campionessa che non conosce confini e capace di esaltarsi gara dopo gara. Vince meritatamente la vice campionessa olimpica Keeney con 308.00 punti; l'argento lo mette al collo la cinese Li con 290.25.
I tuffi di Chiara Pellacani - 270.80 terzo posto
203B salto mortale e mezzo indietro carpiato 48.30 (11)
105B doppio salto mortale e mezzo avanti carpiato 58.50 (5)
305C doppio salto mortale e mezzo rovesciato raggruppato 54.00 (4)
5333D salto mortale e mezzo rovesciato con un avvitamento e mezzo 57.20 (3)
403B salto mortale e mezzo ritornato carpiato 52.80 (3)
Risultati finale trampolino 1 metro
1. Maddison Keeney (Aus) 308
2. Li Yajie (Chn) 290.25
3. Chiara Pellacani (Ita) 270.80
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TEAM EVENT SESTO. Sesti al mondo e secondi in Europa. Il team event made in Italy ottiene 386.85 punti nella finale diretta con 21 squadre che apre il mondiale di tuffi all' OCBC Aquatic Centre di Singapore. Quattro giovani ragazzi simbolo di un movimento sempre sul pezzo e capaci di aggiornare la storia: Chiara Pellacani, Matteo Santoro, Sarah Jodoin di Maria e Riccardo Giovannini. Un piazzamento, il migliore per l'Italia ai mondiali nella specialità, che certifica, o meglio conferma, l'ottimo stato di salute dei tuffi azzurri e premia il lavoro svolto dal direttore tecnico Oscar Bertone e dalle società. Insomma inizio migliore di rassegna continentale e di quadriennio olimpico che porterà a Los Angeles 2028 non poteva esserci. Vincono i cinesi ingiocabili con 466.25, accompagnati sul podio da Messico (426.30) e Giappone (409.65). Quarti gli Stati Uniti (404.90) e quinti gli atleti russi sotto bandiera neutrale (400.35).
Risultati del Team Event
1. Cina 466.25
2. Messico 426.30
3. Giappone 409.65
6. Italia 386.85
Chiara Pellacani, Matteo Santoro, Sarah Jodoin di Maria, Riccardo Giovannini
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Le parole di Sarah Jodoin di Maria. "Il Team Event aiuta sempre a rompere il ghiaccio e ad entrare in clima mondiale. Sono contenta dei miei tuffi e delle sensazioni che ho avuto, anche in vista della gara individuale. Nel complesso direi che siamo andati tutti bene: si sapeva che il podio era impossibile, perché Cina e Messico sono di un'altra categoria"
Le parole di Riccardo Giovannini. "Abbiamo margini di miglioramento perché, a parte Sarah, tutti abbiamo concesso qualcosa nei tuffi individuali. Invece in quelli sincro siamo andati molto bene. Questo è un format che mi piace molto, perché dà il senso e il valore di una squadra. Adesso entriamo nel vivo dei mondiali".
Le parole di Matteo Santoro. "Sono molto soddisfatto della mia prova e di tutta la squadra. Io sono convinto che presto saremo al livello delle nazioni che sono sul podio: abbiamo tutti margini di miglioramento. Adesso mi concentro per la prova individuale e per il mixed in coppia con Chiara (Pellacani ndr)".
Matteo Santoro rappresenta il futuro dei tuffi italiani. Diciotto anni festeggiati il 9 ottobre - tesserato per MR Sport F.lli Marconi e seguito come un'ombra nella sua carriera da Alice Palmieri - è stato il più giovane medagliato della storia dei tuffi italiana in un Mondiale dopo l'argento conquistato nel sincro in coppia con Pellacani a Budapest 2022; Chiara e Matteo a maggio 2021 sono stati d'oro agli Europei di Budapest 2021, argento ai Mondiali di Budapest 2022, bronzo agli Europei di Roma 2022 e oro agli European Games di Cracovia 2023. Santoro è il campione europeo juniores dai 3 metri: titolo stravinto a Rijeka un anno faa. Ha conquistato tre medaglie iridate e ovviamente nel sincro in coppia con Pellacani.
Ventidue anni appena compiuti per la campionessa romana Chiara Pellacani allenata da Tommaso Marconi e tesserata per Fiamme Gialle ed MR Sport F.lli Marconi. Ha conquistato quattordici medaglie consecutive tra gli Europei di Roma 2022 e quelli di Cracovia 2023; agli Europei di Kiev 2019 è stata d'oro dalla piattaforma sincro in coppia con Noemi Batki; vice campionessa iridata dal sincro mixed 3 metri, sempre in coppia con Matteo Santoro, a Budapest 2022. E' il talento per eccellenza dei tuffi italiani, sulle orme di Tania Cagnotto. A dicembre 2021 si è trasferita negli States per studiare alla Louisiana State University, poi si è trasferita alla Univeristy of Miami. Su Instagram ha oltre 16.500 follower. E’ appassionata di serie TV, tra le sue preferite c’è Prison Break. E fino a un po' di tempo fa aveva paura di volare. Ai mondiali di Fukuoka è stata sesta dal metro e soprattutto di bronzo con pass olimpico nel sincro da 3 metri in coppia con Elena Bertocchi e terza nel mixed in coppia con il "fratello" Matteo Santoro. Ai mondiali ha conquistato quattro medaglie, tre nel sincro misto in coppia con Santoro. Alle Olimpiadi di Parigi 2024 è stata quarta nel sincro in coppia con Elena Bertocchi e dai 3 metri. Agli Europei di Antalya 2025 è stata oro dal metro, argento nel mixed in coppia con Matteo Santoro e bronzo nel Team Event insieme allo stesso Santoro, a Riccardo Giovannini e a Sarah Jodoin di Maria.
Faccia da bravo ragazzo, capelli sempre pettinati per il 22enne piattaformista Riccardo Giovannini - tesserato per le Fiamme Oro, allenato da Francesco Dell'Uomo - che ha esordito ai mondiali di Gwangju, mentre è stato in finale agli europei di Kiev (decimo dalla piattaforma). Agli Europei di Budapest 2021 è stato oro con il Team Event. Il suo 2022 è iniziato alla grande. Agli europei di Cracovia 2023 è stato bronzo dai 10 metri e argento nel sincro in coppia proprio con Timbretti. Agli Europei di Antalya 2025 è stato quarto dalla piattaforma, bronzo con il team event e nel sincro dalla piattaforma in coppia con Simone Conte, e argento nel sincro mixed in coppia con Sarah Jodoin di Maria. Ama leggere libri, non è appassionato di social dove si cela in incognito con nomi importanti, è considerato il latin lover dei tuffi: fa strage di cuori per i suoi modi da ragazzo d'altri tempi. E' tifoso del Bologna.
La 24enne italocanadese e campionessa europea dalla piattaforma Sarah Jodoin di Maria - tesserata per Marina Militare ed MR Sport F.lli e seguita da Tommaso Marconi - è nata a Montreal il 3 gennaio del 2000. Dalla piattaforma è stata settima ai mondiali di Budapest 2022 e quinta agli Europei di Roma dove è stata d'oro nel Team Event e bronzo dalla piattaforma sincro in coppia con Eduard Timbretti Gugiu. nata a Monteral da papà bolognese e madre canadese. Ha parenti sparsi in giro per l'Italia tra Guidonia e Bologna. Si è laureata in Economia Aziendale ed è iscritta alla facoltà di Designer per conseguire un secondo titolo di studi. Molto timida e intervorsa al suo arrivo, la città di Roma l'ha resa estroversa ed estremamente simpatica. Ama mangiare il sushi e cucinare. Racconta sempre che "l'Italia è il suo Paese e quello della sua famiglia, per questo adora scoprirla quando ha un po' di tempo libero". Ai mondiali di Fukuoka è stata sesta nel sincro con coppia con Eduard Timbretti Gugiu. Quinta dai dieci metri, invece, ai campionati del mondo di Doha 2024; decima alle Olimpiadi di Parigi 2024 sempre dalla piattaforma. E' diventata lo scorso maggio campionessa europea dai dieci metri.
Gli azzurri per Singapore. Simone Conte (Marina Militare/ MR Sport Fratelli Marconi), Riccardo Giovannini (Fiamme Oro), Lorenzo Marsaglia (Marina Militare/CC Aniene), Matteo Santoro (Marina Militare/MR Sport Fratelli Marconi), Giovanni Tocci (Esercito/AQA Cosenza), Elena Bertocchi (Esercito/ Canottieri Milano), Sarah Jodoin di Maria (Marina Militare/MR Sport Fratelli Marconi), Chiara Pellacani (Fiamme Gialle/MR Sport Fratelli Marconi), Elisa Pizzini (Fiamme Gialle/CC Aniene).
Nello staff il direttore tecnico Oscar Bertone, i tecnici Francesco Dell'Uomo, Tommaso Marconi, Benedetta Molaioli e Alice Palmieri, il medico Matteo Catananti e il fisioterapista Maurizio Zaia.
Regolamento. Per le specialità olimpiche individuali previsti tre turni di gare: preliminari, semifinali a 18 e finali a 12. Due turni (eliminatorie e finali a dodici) per le altre prove. Il team event prevede che le squadre siano composte da un minimo di 2 ad un massimo di 4 componenti, almeno un maschio ed una femmina, che devono eseguire due tuffi individuali ed uno sincronizzato misto, sia dal trampolino che dalla piattaforma, per un totale di sei tuffi in cui dovranno essere presenti tutti e sei i gruppi delle rotazioni.
Foto di Andrea Staccioli / DBM
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