Gli occhi truccati di nero kajal, le lacrime che rigano le guance, l’abbraccio con il direttore tecnico della nazionale Patrizia Giallombardo e il pianto di felicità. E’ il sogno che diventa realtà. Filippo Pelati, all’esordio nel mondiale dei grandi, conquista la medaglia di bronzo. Il suo libero, “Il diavolo”, è performante e si merita tutti i 213.9850 punti delle giurie, 115.3860 per i sei elementi (tutti ibridi) e 98.8000 per l’impressione artistica che valuta musica e coreografia, performance e transizioni. “Dedicata ai miei genitori che mi hanno sempre aiutato e sostenuto”, dice il diciottenne ferrarese che quest’anno si è anche diplomato al liceo scientifico (80/100).
La musica è L’uccello di fuoco di Igor Stravinskij e la coreografia di Anastasia Ermakova. "Sono molto emozionato perché per me è un onore vestire questi colori e portarli in acqua – dice Filippo felice ed orgoglioso - Sto raggiungendo risultati che ho sempre sognato. Ero determinato in questi giorni ma mai mi sarei aspettato una medaglia iridata. L'ho conquistata non per demerito degli altri, ma perché ho eseguito bene l'esercizio che abbiamo preparato in questi mesi con i tecnici".
Nato a Lagosanto (40 chilometri da Ferrara) è allenato da Beatrice Casalini per Fiamme Oro e Uisp Bologna e dal direttore tecnico Patrizia Giallombardo per la nazionale. Per Filippo è la prima medaglia ai mondiali assoluti dopo i successi mondiali ed europei nella categroia juniores due anni fa. "Siamo molto orgogliosi di questo risultato meritatissimo – commenta Patrizia Giallombardo - perché Filippo si è espresso ad altissimi livelli. E' un ragazzo che ha lavorato tanto quest'anno ed è stato impegnato molto nella scuola: all'inizio ha avuto un po' di difficoltà ma poi si è adeguato ai ritmi della nazionale ed è stato bravissimo".
Si è anche preso la rivincita sullo spagnolo Jordi Caceres Iglesias che lo aveva battuto agli europei a Funchal e che ha chiuso quinto (202.0400) e si lascia di nuovo alle spalle il giapponese naturalizzato britannico Ranujo Tomblin (210.9125) avvicinandosi al cinese Guo Muye, secondo con 220.1926. Il pluricampione mondiale ed europeo Aleksandr Maltsev, già vincitore del tecnico, trentenne, forse alla sua ultima stagione agonistica, stravince con 229.5613.
In questa routine il diavolo prende forma: potere oscuro, fascino irresistibile e lotta interiore. Accompagnato dalla musica visionaria de L’uccello di fuoco, Filippo interpreta la tensione tra distruzione e trasformazione. Da singolista a singolista, il commento del neotecnico, anche lei all’esordio mondiale nella nuova veste, Linda Cerruti. "Speravo nella medaglia, pur sapendo che era difficile conquistarla perché sono in tanti sullo stesso livello. Non era facile per Filippo perché ha battuto rivali esperti e abituati a palcoscenici del genere. E’ un ragazzo che ha ampi margini di miglioramento e su questi lavoreremo indubbiamente. Diciamo che è sulla buona strada".
SECONDA FINALE . Tre giorni dopo il preliminare Enrica Piccoli e Lucrezia Ruggiero tornano in gara nella finale del duet tech. Anche per loro è il debutto mondiale da doppiste. Partivano dal settimo posto di venerdi (279.0533) con la nuova routine sulla quale hanno iniziato a lavorare subito dopo gli Europei. Salgono una posizione migliorando notevolmente il punteggio e chiudendo con 285.0441 ed a -2.3457 dalle spagnole Ferre Gaset e Lluis Valette (quinte con 287.3898). Routine da 2’24”7 in cui guadagnano 167.6947 con gli elementi e 117.3500 con l’impressione. L’Itala, finora, è la nazione che più di tutte ha migliorato i punteggi tra preliminari e finali. “Siamo molto soddisfatte – dice Enrica Piccoli – Siamo andate molto meglio rispetto alle eliminatorie. Le sensazioni in acqua devo dire, invece che erano simili. Dopo anni in squadra è molto diverso gareggiare in doppio e nel singolo ma con una certa maturità acquisita posso dire che si vive il mondiale in maniera diversa. Si hanno gli occhi molto più puntati e il lavoro deve essere ancora più puntiglioso”. “La nazionale sta cambiando molto – continua Lucrezia Ruggiero - e questa cosa è coinvolgente. Sono molto contenta di questi proggeti che abbiamo avvia, sia nel doppio con Enrica che nel mixed con Filippo. Il sogno della medaglia continua. Siamo un coppia veramente molto giovane e i sogni per realizzarsi hanno anche bisogno di tempo”. Vincono le gemelle austriache (due delle tre) Anna Maria e Eirini Marina Alexandri con 307.1407 che si scoprono più brave anche delle cinesi Lin Yanhan e Lin Yanjun, seconde con 301.4057.
Le nostre “ambasciatrici” nuotano Who run the world? Girls! con la musica di Beyoncé - Run the world remix 2023. E’ un inno all'autonomia e all'importanza delle donne. Celebra il potere, la forza e l'indipendenza delle donne, trasmettendo un messaggio di empowerment femminile. Il brano sottolinea che le donne sono capaci di raggiungere qualsiasi obiettivo, dal conquistare il mondo alla riuscita nella vita professionale e personale. La canzone sfida gli stereotipi e afferma il valore delle donne nella società. “Sono tanto soddisfatta perché è una routine creata e sviluppata in pochi mesi dopo Funchal – commenta la loro allenatrice Linda Cerruti - Stiamo sempre migliorando tra eliminatorie e finali e ciò vuol dire veramente tanto”. “Sono state bravissime e mi hanno molto emozionato – conclude Flaminia Venice, riserva del doppio - Cerco di apprendere molto da loro e spero in futuro di emularle”.
TEAM TECH SPETTACOLARE. Le ragazze di Roberta Farinelli svestono i panni degli “Angeli e demoni” e diventano le regine della notte. Dal quinto posto nella finale free (dove raggiungono quota 313) al quarto nel preliminare del tech, con vista sulla finale di martedì pomeriggio (ore 18:30 locali), quando in Italia è quasi ora di pranzo (ore 12:30). Per loro punteggio record di 278.9758 e DD rispettati in pieno: 168.0508 con gli elementi e 110.0250 per l’impressione artistica. "Un punteggio molto alto e con tutti i DD presi – commenta Roberta Farinelli - Sono partite leggermente contratte ma ci sta perché è mattina. La sincronia è stata eccellente; domani sera le ragazze nuoteranno con più energia, migliorando anche la prima spinta che non è stata perfetta. Adesso bisogna pensare alla finale per fare un ulteriore passo in avanti".
Prima di gareggiare nuotano ancora un po' nella training pool con gli occhialini e la cuffietta per riparare la crocchia. Sono le ventiduesime ad esibirsi. “Queen of the Night” è spettacolo puro, come nei migliori musical americani. Valentina Bisi, Beatrice Esegio, Marta Iacoacci, Alessia Macchi, Sofia Mastroianni, Susanna Pedotti, Sophie Tabbiani e Giulia Vernice sono on fire. Guidate a bordo campo dal tecnico responsabile delle squadre Roberta Farinelli e Anna Voloshyna, campionessa europea a Berlino 2014 con il combo e Londra 2016 nel team free, quarta per un punto ai Giochi Olimpici di Londra 2016 nel doppio insieme a Lolita Ananasova. “Siamo entrate in gare cercando di dare il massimo senza avere un obiettivo ben chiaro ma portare a casa il DD che era molto alto, il terzo generale – afferma Sofia Mastroianni - Siamo uscite con sensazioni molto positive e direi che è andata molto bene”. “Si davvero moto bene, considerando che questa è la quarta volta che portiamo l’esercizio in gara – aggiunge Susanna Pedotti – Durante la gara si percepisce il miglioramento che c’è stato in questi cinque mesi. E questo è molto positivo, sia per noi che per i nostri allenatori. Prima gareggiavo nel doppio misto e nel singolo e devo dire che adesso in squadra sto vivendo il mondiale in maniera differente, molto più serena. Mi sto godendo di più il mondiale ed in acqua mi sento più concentrata”.
La scelta musicale, Sweet Dreams degli Eurythmics, è combinata con una cover profonda e simbolizza trasformazione e rinascita. Questa melodia, conosciuta e amata da generazioni, è stata reinventata e elevata a un nuovo livello, fondendo melodie familiari con ritmi più cupi e lenti.
La creazione di questa coreografia (di Anna Voloshyna) è stata unica quanto la routine stessa. Dopo settimane di allenamento strutturato, una sera il team ha deciso di rompere con la routine e lasciarsi andare. Hanno improvvisato, esplorato i movimenti e lasciato che la creatività fluisse senza limiti. Quello che era iniziato come un esperimento spontaneo si è subito trasformato nel fondamento della routine. Per aggiungere ancora più espressione artistica, il team ha seguito corsi di danza per muoversi in modo più fluido, come i ballerini professionisti.
Agli europei di Funchal, il 4 giugno scorso, le ragazze si classificavano quarte con 259.6817 a una manciata di punti dalle francesi (265.7233) che salivano sul terzo gradino del podio e oggi sono ottave nel ranking mondiale provvisorio con 2493725. Vinceva la Spagna (290.3810 a Funchal e 288.4091 stamattina) e l’Ucraina era d’argento (266.2233 in Portogallo e 268.9901 nel preliminare iridato). Un motivo in più per prendersi la rivincita in finale mondiale martedì 22 luglio alle 12:30 alla World Aquatics Arena di Singapore. Davanti a tutti c’è la Cina con 306.2460 (184.2460 e 122.4633).
Team tech preliminary
1. Cina 306.2460 (184.0710 EL – 122.1750 AI)
2. Atleti Neutrali B 295.4633 (181.8883 EL – 113.5750 AI)
3. Spagna 288.4091 (170.1591 EL – 118.2500 AI)
4. Italia 278.0508 (168.0508 EL – 110.0250 AI)
Valentina Bisi, Beatrice Esegio, Marta Iacoacci, Alessia Macchi, Sofia Mastroianni, Susanna Pedotti, Sophie Tabbiani e Giulia Vernice
Solo free men final
1. Aleksandr Maltsev (NAB) 229.5613 (120.6613 EL – 108.9000 AI)
2. Guo Muye (CHN) 220.1926 (118.3850 EL – 98.6000 AI)
3. Filippo Pelati (ITA) 213.9850 (115.3850 EL – 98.6000 AI)
Duet tech final
1. A. Alexandri e E. Alexandri (AUT) 307-1457 (176.4451 EL – 130.7000 AI)
2. Lin Yanhan e Lin Yanjun (CHN) 301.4057 (173.6557 EL – 127.7500 AI)
3. M. Doroshko e T. Gayday (NAB) 300.2183 EL – 127.2500 AI)
6. E. Piccoli e L. Ruggiero (ITA) 285.0441 (167.6941 EL – 117.3500 AI)
Foto di Giorgio Scala e Andrea Staccioli / DBM
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