Ci apprestiamo a trascorrere una settimana molto importante, per certi aspetti storica, del panorama intenazionale del nuoto per salvamento, nell'ambito agonistico quanto in quello sociale. Per sei giorni, fino a sabato 27 luglio, D-Day dei Giochi Olimpici di Parigi 2024, sono in programma allo Stadio del Nuoto di Roma i campionati nazionali estivi lifesaving che interessano tutte le categorie, la prima edizione dei campionati dei Paesi del Mediterraneo di salvamento da giovedì 25 a sabato 27 luglio con 53 rappresentative tra club e nazionali e proprio il 25 luglio la giornata mondiale per la prevenzione degli annegamenti, dichiarata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2021.
CAMPIONATI ESTIVI CATEGORIA LIFESAVING
Sei giornate di gare, fino a sabato 27 luglio. Primi tre giorni dedicati alle categorie più giovani, esordienti e ragazzi, con 266 atleti iscritti e 46 società rappresentate; i tre giorni successivi riservati alle categorie junior, cadetti e senior con 1050 atleti di 85 società. Le gare in programma sono 50 manichino, 100 misto lifesaver, 100 manichino con pinne, 100 manichino pinne e torpedo, 100 percorso misto, 200 ostacoli, 200 super lifesaver; le steffette sono 4x50 con ostacoli, 4x25 manichino, 4x50 mista, 4x50 pool lifesaver mixed e 4x50 pool lifesaver.
Programma e risultati. Finali dalle 16:30
CAMPIONATI DEI PAESI DEL MEDITERRANEO E WORLD DROWNING PREVENTION DAY
Saranno la città di Roma e lo Stadio del Nuoto ad abbracciare la prima edizione dei Campionati dei Paesi del Mediterraneo di salvamento. Nei giorni dal 25 al 27 luglio, in concomitanza con i campionati italiani estivi di categoria, è prevista la prima manifestazione internazionale riservata alle nazioni facenti parte della Mediterranean Lifesaving Confederation, una branca della ILS presieduta dal Presidente della Sezione Salvamento della Federazione Italiana Nuoto Giorgio Quintavalle. La data non è casuale: il 25 luglio si celebra infatti la Giornata mondiale della prevenzione dell’annegamento. È stata istituita nel 2021 dalle Nazioni Unite per accrescere la consapevolezza dell’importanza delle strategie di prevenzione e ridurre le morti per sommersione. La risoluzione dell’Onu afferma che l’annegamento si può infatti prevenire e incoraggia tutti gli Stati membri a sviluppare programmi di prevenzione in linea con gli interventi raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che vanno dalla vigilanza alla promozione delle capacità natatorie, all’addestramento sulle manovre di rianimazione. Presenti a Roma rappresentanti di Cipro, Francia, Grecia, San Marino, Serbia, Spagna e Slovenia, nonché il Segretario Generale dell’International Lifesaving Federation, Harald Vervaecke, per tre giorni di competizioni con oltre 1000 atleti ai blocchi di partenza in una sorta di campionato Open. Relativamente alle gare dei Paesi del Mediterraneo sono previste 53 squadre tra cob e nazionali. La rappresentativa azzurra è composta da 10 atleti: Lucrezia Fabretti (GS Marina Militare / In Sport), Helene Giovanelli (Amici Nuoto Riva), Federica Volpini (GS Fiamme Oro), Francesca Pasquino (IN Sport Rane Rosse) e Valentina Pasquino (Nuotatori Canavesani / RN Torino); Francesco Ippolito (Gorizia Nuoto), Simone Locchi (GS Marina Militare / In Sport), Fabio Pezzotti (GS Fiamme Oro), Davide Cremonini (GS VV.F. Giovanni Salza) e Gabriele Brambillaschi (IN Sport Rane Rosse).
FEDERNUOTO DA SEMPRE IN PRIMA LINEA NELL'OPERA DI SALVATAGGIO E PREVENZIONE
La protezione dei bagnanti lungo gli 8000 chilometri di costa e gli specchi d'acqua lacuali e fluviali è da sempre al centro dell'attenzione federale. La Federazione Italiana Nuoto ha investito risorse economiche e strumentali e coinvolto eccellenze tecniche e didattiche per promuovere campagne di comunicazione di pubblica utilità e per perfezionare le operazioni di soccorso con l'adeguamento dei mezzi al servizio degli oltre 100000 assistenti bagnanti, tra i quali l'utilizzo di elicotteri, moto d'acqua e cani per il salvataggio, rese mascotte dei campionati europei di Roma e dei mondiali di nuoto per salvamento di Riccione, nel 2022 (il golden retriever Lea e il terranova Gastone). Eppure sono ancora tante le aree prive di assistenza e si registrano ogni anno quasi 400 incidenti per il 68% con esito mortale o che necessitano della terapia intensiva. Purtroppo l'annegamento è la terza causa di morte al mondo per 372000 vittime all'anno. L'Italia è tra le nazioni più sicure, ma non basta, e il nuovo decreto ministeriale che individua i soggetti a tenere i corsi di formazione al salvamento e al rilascio dell'abilitazione per l'esercizio ci pone in una condizione di ulteriore responsabilità per evitare che i nostri sforzi vengano dissipati a discapito della sicurezza acquatica dei bagnanti.
Gli standard qualitativi del percorso formativo della sezione salvamento della Federazione Italiana Nuoto sono ormai riconosciuti a livello internazionale e parametri fondamentali dell'intero movimento rappresentato a livello agonistico anche da squadre nazionali assolute e giovanili che si sono particolarmente distinte a World Games, campionati mondiali ed europei contribuendo, con le selezioni di nuoto in acque libere, a promuovere una serie di iniziative per proteggere il mare che rappresenta il 70% della superficie del Pianeta, produce oltre il 50% dell'ossigeno che respiriamo ed assorbe il 30% dell'anidride carbonica.