World Cup a Golfo Aranci. Venerdì la 10 chilometri

Attesa altissima e dettagli ultimati a Golfo Aranci che, per il secondo anno consecutivo, ospita venerdì 24 e sabato 25 maggio la seconda tappa della World Cup Open Water. Spettacolo garantino per l'evento organizzato dall'Aquatic Team Freedom di Porto Torres con il supporto fondamentale della Federazione Italiana Nuoto. Le gare si snoderanno nel percorso studiato di fronte alla suggestiva cornice del porticciolo di Golfo Aranci e saranno trasmesse in diretta su RaiSport +HD, con la telecronaca di Enrico Cattaneo, il commento tecnico di Luca Sacchi e la mixed zone curata da Elisabetta Caporale.
In programma venerdì le 10 km, alle 9.15 quella maschile e alle 11.45 quella femminile, sabato la staffetta 4x1500 dalle 9.30.
LA NAZIONALE ASSOLUTA AL VIA. Gregorio Paltrinieri (Fiamme Oro/Coopernuoto), Domenico Acerenza (Fiamme Oro/CC Napoli), Fabio Dalu (Esercito/Esperia Cagliari), Dario Verani (Esercito/Livorno Acquatics), Mario Sanzullo (Fiamme Oro/CC Napoli), Pasquale Sanzullo (Carabinieri/CC Aniene), Marcello Guidi (Fiamme Oro/RN Cagliari), Ivan Giovannoni (Esercito/Aurelia Nuoto), Matteo Furlan (Marina Militare/Team Veneto), Ginevra Taddeucci (Fiamme Oro/CC Napoli), Barbara Pozzobon (Fiamme Oro/Hidross), Giulia Gabbrielleschi (Fiamme Oro/Nuotatori Pistoiesi), Rachele Bruni (Fiamme Oro/Aurelia Nuoto), Silvia Ciccarella (Carabinieri/CC Aniene), Veronica Santoni (CC Aniene), Andrea Filadelli (Marina Militare/Superba) e Sofie Callo (Fiamme Oro/Superba). Nello staff, con il coordinatore tecnico del settore Stefano Rubaudo, i tecnici Fabrizio Antonelli, Giovanni Pistelli, Massimiliano Lombardi, Andrea Volpini e Fabio Venturini.
LA NAZIONALE GIOVANILE PER GOLFO ARANCI. Pasquale Giordano (Fiamme Oro/CC Napoli), Vincenzo Caso (Fiamme Oro/CC Napoli), Lorenzo Cinquepalmi (CC Napoli), Ilario Giuseppe (Fiamme Oro/CC Napoli), Elena Tortora (CC Aniene), Elena Micheletti (Nuoto Venezia), Iris Menchini (Genova Nuoto) e Ludovica Terlizzi (Genova Nuoto). Nello staff, con il coordinatore tecnico del settore Stefano Rubaudo, il tecnico responsabile della giovanile Roberto Marinelli e il tecnico Pietro Bonanno.
NUMERI E NAZIONI DELLA SECONDA TAPPA. Sono previsti in gara 114 atleti di 24 Nazioni (61 uomini e 53 donne) e iscritte sei squadre di staffetta. Le Nazioni presenti sono Australia, Belgio, Brasile, Bulgaria, Cina, Repubblica Ceca, Ecuador, Estonia, Francia, Gran Bretagna, Germania, Ungheria, Israele, Italia, Giappone, Messico, Olanda, Norvegia, Perù, Portogallo, Svizzera, Svezia, Stati Uniti e Venezuela.
World Cup a Golfo Aranci
1^ giornata - venerdì 24 maggio
9.15 10 km maschile
11.45 10 km femminile
2^ giornata - sabato 25 maggio
9.30 4x1.5 mixed
I podi della World Cup 2024
1^ tappa Soma Bay (Egitto)
10 km maschile
1. Domenico Acerenza 1h55'26"4
2. Gregorio Paltrinieri 1h55'28"9
3. Dario Verani 1h55'29"5
10 km femminile
1. Leonie Beck (Ger) 2h04'31"0
2. Bettina Fabian (Hun) 2h04'31"4
3. Angela Guillen Martinez (Esp) 2h04'33"8
4x1.5 km mixed
1. Francia 1h11'10"1
2. Italia 1h11'10"2
Ginevra Taddeucci, Barbara Pozzobon, Domenico Acerenza, Gregorio Paltrinieri
3. Germania 1h11'17"
IL CIRCUITO DI COPPA DEL MONDO. Cinque tappe con apertura a Soma Bay in Egitto il 23 e 24 marzo e chiusura a Eilat, in Israele (data ancora da stabilire). La seconda tappa del circuito si svolge in Italia, a Golfo Aranci; la terza è in programma a Setubal, in Portogallo, il 12 e 13 ottobre e la quarta ad Hong Kongil 26 e 27 ottobre. Nel 2023 la World Cup è stata vinta dal magiaro Kristof Rasovszky, con Marcello Guidi secondo ad appena duecentocinquanta punti, e tra le femmine dalla tedesca Leonie Beck. Nel 2022 la Coppa del Mondo è stata vinta da Gregorio Paltrinieri e dalla brasiliana Ana Marcela Cunha; l'ultima italiana ad aggiudicarsi il circuito è stata Rachele Bruni nel 2019. Nel 2021 si sono imposti il magiaro Kristof Razovszky e in condominio Ana Marcela Cunha e la francese Oceane Cassignol. Nel 2020 la Coppa del Mondo è stata annullata, dopo la prima tappa a Doha svoltasi nel mese di febbraio, a causa del Covid.
PRIZE MONEY. Previsto, come sempre, un prize money per la World Cup. I vincitori delle tappe riceveranno 3.500 dollari, il secondo 3.000, il terzo 2.500 e poi a scendere fino all'ottavo che sarà premiato con 650 dollari; 5.000 dollari invece per le nazionali che si impongono nelle staffette. 50.000 dollari è invece il prize money per i nuotatori che si imporanno nella classifica generale.
Foto A. Masini / DBM
Coppa Len a Piombino. Acerenza d'oro, Taddeucci seconda
Azzurri protagonisti della prima tappa di Coppa Len a Piombino. Domenico Acerenza griffa per la seconda volta consecutiva la dieci chilometri che si è disputata davanti alla suggestiva Piazza Bovio del comune toscano. Il campione europeo in carica della specialità a Roma '22, peraltro bronzo iridato due mesi fa a Doha nella 5 km, vince batte allo sprint in 1h46'54"1 battendo l'agguerrita coppia francese formata dal diciannovenne Sascha Velly (secondo in 1h46'54"6) e il bronzo olimpico e plurimedagliato mondiale di stanza ad Ostia, Marc Antoine Olivier (terzo in 1h46'54"8). Una gara aggressiva a differenza col passato da parte dell'azzurro, che parte all'attacco sin dalle prime battute e sprinta con fervore battendo specialisti delle volate come il compagno di allenamenti transalpino. "Le condizioni erano abbastanza difficili perché il freddo si faceva sentire nonostante il sole splendente - commenta a caldo il ventinovenne potentino che si allena nel clan di Fabrizio Antonelli, insieme a Gregorio Paltrinieri oggi a riposo. Ho provato a stare sempre davanti anche se facevo fatica a volte. Alla fine però ne avevo e sono riuscito a regolare i miei avversari allo sprint arrivando dritto e toccando forte. Sono contento, perché dopo Doha era difficile mantenere la condizione e comunque non ricadere negli stessi errori che mi avevano penalizzato nella 5 km. Ora mi aspetta una bella prova a Golfo Aranci dove il parterre sarà più impegnativo. Però non ci sono scuse le Olimpiadi saranno tra pochi giorni e dovrò mantenere questo standard, che è fatto di un mix di esperienza e giusta programmazione con il mio allenatore". Quarto, però staccato a tredici secondi dal gruppo di testa, l'azzurro Vincenzo Caso (1h47'07"1) davanti ad Andrea Filadelli, lo scorso anno secondo, quinto 1h47'11"4.
Smaltita la delusione per la mancata qualifica olimpica a Doha, Ginevra Taddeucci è seconda nella gara femminile dopo sei giri di sofferenza e passione. La vicecampionessa europea di Roma '22 chiude allo sprint in 1h56'39"4 ad un secondo e mezzo dalla spagnola Angela Martinez Guillen (1h56'37"8) con cui nel finale volano anche colpi proibiti. Terza la francese, campionessa europea della 25 km, Caroline Jouisse, che a ventinove anni si è regalata a Doha la qualifica olimpica, col tempo 1h56'40"3. Quarta ma fuori classifica il totem olimpionico brasiliano Ana Marcela Cunha 1h56'42"3.
"Gara difficile condizionata dall'acqua fredda - spiega la fiorentina allenata da Giovanni Pistelli portacolori di GS Fiamme Oro / CC Napoli. Ho cercato di rimanere in testa il più possibile nonostante qualche colpo proibito con la spagnola, ma ce l'ho fatta. Un risultato che va bene ora perché sono in un periodo di carico e non sono in una condizione brillante. Ho metabolizzato la delusione di Doha, e ora vorrei conquistare la carta olimpica magari facendo il tempo nel 1500 stile libero al Settecolli (serve 16'09 ndr). Poi forse ci sarà la possibilità di qualificarsi qui agli assoluti di fine giugno ma non voglio pensare a quell'eventualità. Per ora mi preparo verso Golfo Aranci dove ci saranno ancora maggiori avversarie e il campo gara sarà ancora più competitivo". L'altra delle big azzurre che si allena al Centro Federrale di Ostia con il gruppo di Antonelli, Barbara Pozzobon, è nona 1h56'43"7.
NUMERI E PERCORSI. Sono 48 atleti italiani in gara dei 137 al via (81 maschi, 56 femmine) in rappresentanza di 23 nazioni. Si gareggia con temperatura dell'acqua intorno ai 19 gradi (il regolamento prevede l'utilizzo della muta al di sotto di questa temperatura). A fare da cornice a tutto ciò la meravigliosa Piazza Bovio di Piombino e alle spalle degli atleti l'Isola d'Elba e l'incantevole Monte Cristo. Percorso di un 1.666 km ripetuto sei volte.
IL CIRCUITO LEN. Si parte il 18 maggio a Piombino, poi altre quattro tappe: il 29 giugno a Barcellona, il 31 agosto a Lake Ohrid in Macedonia, il 14 settembre a Belgrado e il 21 settembre la chiusura a Razanac in Croazia.
I PRIMI CINQUE DELLA 10 KM MASCHILE
1. Domenico Acerenza 1h46'54"1
2. Sascha Velly (Fra) 1h46'54"6
3. Marc Antoine Olivier (Fra) 1h46'54"8
4. Vincenzo Caso 1h47'07"1
5. Andrea Filadelli 1h47'11"4
LE PRIME CINQUE DELLA 10 KM FEMMINILE
1. Angela Martinez Guillen (Esp) 1h56'37"8
2. Ginevra Taddeucci 1h56'39"4
3. Caroline Jouisse (Fra) 1h56'40"3
4 . Ana Marcela Cunha (Bra) 1h56'42"3.
5. Lisa Pou (Mon) 1h56'42"5
6. Ines Delacroix (Fra) 1h56'42"8
SOSTENIBILITA'. Il responsabile tecnico Stefano Rubaudo spiega l'excursus del progetto: "Il percorso dell'eco-sostenibilità parte qualche anno fa con una sinergia tra FIN e Olympic quando è stato redatto un protocollo disciplinare che certifichi che le gare siano sostenibili ovvero producano il minore impatto ambientale possibile. Il significato è quello di aver cura di ciò si produce e che si smaltisce, come la plastica che viene raccolta: niente più bicchierini di plastica nei rifornimenti ma di carta biogradabile. Una corretta informazione poi fa da corollario a tutto ciò, sensibilizzando ed educando le persone a comportamenti "sostenibili" come raggrupparsi e spostarsi con meno mezzi inquinanti a disposizione, oppure che tutte le persone che lavorano per l'evento siano adeguatamente trattate sia economicamente che materialmente.
Poi c'è il discorso della brandizzazione, come la carta usata per fare i pass, i laccetti, i banner, i tnt e le medaglie senza tralasciare la visione grafica con la percezione anche tattile che il materiale usato sia un materiale eco, sostenibile, utile, e riciclabile. Diversa sarebbe una medaglia di una lega ferrosa, che si ossida e poi comunque se la butti è impattante. Tutto questo lavoro poi viene inviato ad un entre terzo che si chiama RINA che un'azienda certificatrice, che applica i propri parametri e fa anche un calcolo riguardo l'impatto dell'evento e la CO2 consumata nello svolgimento dello stesso. La certificazione di questo duro lavoro disciplina noi e ci spinge a migliorarci utilizzandolo per tutti gli eventi come i campionati italiani o i campionati italiani master coinvolgendo e responsabilizzando anche le società ad applicare, nei limiti dei costi e delle possibilità economiche, questi principi anche nelle loro attività di base".
PIOMBINO E IL FONDO. La cittadina della provincia di Livorno nel 2012 ha ospitato il campionato europeo di specialità durante il quale l'Italia conquistò 4 ori e 2 bronzi coi successi di Martina Grimaldi, Alice Franco e Rachele Bruni, anche in team con Simone Ercoli e Luca Ferretti. Nel 2016 si sono svolti a Piombino i campionati europei juniores che hanno visto al via quasi duecento atleti in rappresentanza di venti nazioni, con l'Italia che salì dieci volte sul podio. Lo scorso anno gli azzurri occuparono cinque posti sul podio sui sei a disposizione. Davanti a tutti il campione europeo Domenico Acerenza, subito dietro all'argento iridato di Budapest 2022 ci sono il giovane Andrea Filadelli che in volata regola Ivan Giovannoni e Mario Sanzullo.
Nella prova femminile vittoria allo sprint la francese Oceane Cassignol - bronzo europeo nella 5 km a Budapest 2020 - in 2h02'05''6; alle spalle della transalpina ci sono la vice campionessa europea Ginevra Taddeucci e Barbara Pozzobon. Quarta, alla seconda gara ufficiale dopo due anni di stop, una strepitosa Arianna Bridi.
PILLOLA TELEMETRICA. Il comitato medico European Aquatics, in collaborazione con l'Università di Loughborough a Piombino sarà presente per proseguire la ricerca iniziata nel 2023 che valuterà la temperatura corporea processi di regolazione degli atleti durante le gare della Coppa Len, con misurazioni continue posto tramite una pillola telemetrica ingeribile (hGps://www.bodycap-medical.com/e-celsius-performance-pillola-telemetrica-monitoraggio-della-temperatura-corporea/) che rileverà la temperatura interna del nuotatore ogni 30 secondi.
Questo tipo di ricerca, su base volontaria, è già in corso da anni sugli tutti sport di terra. Ciò che ha spinto i ricercatori ad ampliare il proprio campo di applicazione è la sostanziale differenza con cui il corpo reagisce nell'ambiente aquatico rispetto alla terraferma. Nel caso degli sport acquatici, la termoregolazione è strettamente legata alla temperatura dell'acqua, motivo per cui la ricerca spazia in diverse situazioni e condizioni, sia in piscina che in acque libere.
L'obiettivo è quello di raccogliere tutte le informazioni necessarie per sviluppare metodi di formazione che porterà l'atleta ad essere sempre più preparato a seconda delle condizioni ambientali in cui gareggerà, con un impatto sempre minore sulla salute. Il comitato organizzatore locale della tappa dell'Open Water Cup di Piombino ha accolto con entusiasmo ha accolto con favore l'opportunità di contribuire a questo screening, nella convinzione che i risultati dello studio possano aiutare l’intero movimento del nuoto in acque libere a competere in modo sempre più sicuro e ad ottenere risultati sempre migliori.
CONVOCATI. Gregorio Paltrinieri (Fiamme Oro/Coopernuoto), Domenico Acerenza (Fiamme Oro/CC Napoli), Fabio Dalu (Esercito/Esperia Cagliari), Dario Verani (Esercito/Livorno Acquatics), Mario Sanzullo (Fiamme Oro/CC Napoli), Pasquale Sanzullo (Carabinieri/CC Aniene), Marcello Guidi (Fiamme Oro/RN Cagliari), Ivan Giovannoni (Esercito/Aurelia Nuoto), Davide Marcello (Aurelia Nuoto), Alessio Occhipinti (Fiamme Oro/CC Aniene), Ilario Giuseppe (Fiamme Oro/CC Napoli), Alessio Sartoreto (Hydros), Ginevra Taddeucci (Fiamme Oro/CC Napoli), Barbara Pozzobon (Fiamme Oro/Hydros), Giulia Gabbrielleschi (Fiamme Oro/Nuotatori Pistoiesi), Rachele Bruni (Fiamme Oro/Aurelia Nuoto), Silvia Ciccarella (Carabinieri/CC Aniene), Veronica Santoni (CC Aniene), Andrea Filadelli (Marina Militare/Superba) e Sofie Callo (Fiamme Oro/Superba). Nello staff, con il coordinatore tecnico del settore Stefano Rubaudo, i tecnici Fabrizio Antonelli, Valerio Fusco, Giovanni Pistelli, Massimiliano Lombardi, Andrea Volpini, Alessandro Barani, Fabio Venturini, Barbara Bertelli, Franco Cannella.
Convocati anche gli azzurrini Pasquale Giordano (Fiamme Oro/CC Napoli), Vincenzo Casso (Fiamme Oro/Cc Napoli), Lorenzo Cinquepalmi (CC Napoli), Elena Tortora (CC Aniene) e Iris Menchini (Genova Nuoto). Nello staff, con il tecnico responsabile della squadra giovanile Roberto Marinelli, i tecnici Pietro Bonanno e Simone Menoni.
Da fino al 12 maggio Sofie Callo (Fiamme Oro/Superba) e Niolò Ricciardi (Superba) sono convocati in collegiale a Piombino con il tecnico Simone Menoni.
Da oggi e fino al 16 maggio, intanto, Ginevra Taddeucci (Fiamme Oro/CC Napoli) e Linda Caponi (CS Carabinieri) si allenano in collegiale a Livigno. Con loro i tecnici Giovanni Pistelli e Andrea Volpini (che si alternano) e la fisioterapista Beatrice Vietti.
Foto di Andrea Masini / DBM
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World Cup Open Water. Svelata la tappa di Golfo Aranci

Atleti di venticinque nazioni provenienti da tutto il mondo, oltre a 13 rappresentative regionali, in gara il 24 e 25 maggio nella seconda tappa della Coppa del mondo di nuoto in acque libere che si disputa a Golfo Aranci. Si è svolta presso la sala riunioni Assessorato regionale Turismo di Cagliari, la conferenza stampa di presentazione della tappa italiana della Coppa del Mondo. Dopo quella inaugurale in Egitto, si torna in acqua per la seconda volta in Gallura con gli azzurri guidati dall'olimpionico Gregorio Paltrinieri.
Le gare che si snoderanno nel percorso studiato di fronte al porticciolo di Golfo Aranci e riprese in diretta sia dalle telecamere Rai Sport Hd, sia da quelle del canale ufficiale della World Aquatics (in streaming) avranno dei protagonisti di assoluto pregio, provenienti da 25 nazioni da tutti i continenti, in cerca di una forma smagliante da esibire direttamente nell’appuntamento immediatamente successivo che li attende lungo la Senna per accaparrarsi un podio olimpico.
Si è preferito gareggiare già dal venerdì mattina per non creare sovrapposizioni con altri appuntamenti sportivi di spicco come il ciclismo e il tennis che proprio in quei giorni esprimeranno momenti di forte attrattività. E infatti la dieci chilometri maschile e l’analoga femminile partiranno rispettivamente alle 9:30 e alle 11:30. E l’indomani i big saranno impegnati con la staffetta 4X1500 mixed a partire dalle 9:30.
Ci sarà spazio per tutti perché venerdì pomeriggio tredici rappresentative regionali giovanili, gli open e i master si daranno battaglia nella tre chilometri, mentre domenica, alle 11:00, si apre il capitolo miglio sprint.
Lo ripete sempre, perché è importante. Prima che dalla Sardegna l’idea di ospitare un evento di grande portata, nessuna località italiana in passato aveva mai fatto altrettanto. Danilo Russu va fiero di questa seconda assoluta a riprova di quanto il Comitato sardo FIN stia investendo parecchio sul nuoto di fondo, sin da lontano 2014 quando allestì la prima edizione del Campionato Italiano Paralimpico. Ma tutto ciò non si sarebbe potuto avverare senza l’apporto della Aquatic Team Freedom che su questa specialità focalizza quasi tutte le sue energie perché poi, tutto ciò che riesce a imbastire, torna utile non solo al movimento sardo ma anche a quello nazionale.m Ma un altro vanto per i fautori del ritrovo mondiale è di aver coinvolto le rappresentative regionali che già l’anno scorso sperimentarono entusiasticamente come sia altamente istruttivo mantenersi a distanza ravvicinata con i grandi campioni del pianeta, sgomitanti per un traguardo prestigioso; senza trascurare la forte componente emozionale.
A Russu fa inoltre enormemente piacere che per l’occasione sarà predominante il rispetto ambientale concretatosi con la diminuzione dell’utilizzo dei mezzi a motore, altamente inquinanti, a favore di sub e cayak; e poi l’utilizzo di borracce biodegradabili durante i rifornimenti, messe a disposizione, gratuitamente, dalla federazione mondiale. Una delle tante azioni studiate per puntare con decisione all’abbassamento della produzione di CO2. “La FIN è da anni che persegue questo obiettivo – rimarca Russu – e anche in Sardegna ci si muove per adoperarsi in questo verso”. Il presidente sassarese mette l’accento su come la Sardegna stia diventando un polo d’attrazione mondiale delle acque libere: “Dopo la Coppa del Mondo, Alghero ospiterà il Mondiale juniores, San Teodoro, per il secondo anno consecutivo, la Coppa del Mondo Paralimpica. Dietro queste tre manifestazioni operano altrettante federazioni (FIN, FINP, FISDIR) e associazioni (Aquatic Freedom, Alguer Sport, Progetto AlbatroSS). Altro messaggio importante che scaturisce dalle acque libere è quello del saper nuotare e dunque il poter prevenire gli annegamenti. E grazie al progetto “Gavino il Bagnino” saranno coinvolte le scuole di Golfo Aranci e ai discenti sarà insegnato il rispetto del mare e la prevenzione degli incidenti. Una nota di merito la dedica anche alla Capitaneria di Porto e alla Lega Navale, indispensabili in contesti agonistici molto difficili, per la continua attenzione ricolta agli atleti con l’intervento anche di assistenti bagnanti e medici sulle barche.
Fa piacere constatare che anche sulla sponda politica regionale il ruolo svolto dal Comitato isolano della FIN sia seguito da tempi non sospetti. L’ hanno confermato in conferenza stampa sia l’assessore regionale al Turismo Franco Cuccureddu, sia la neo presidente della Commissione Sanità, Politiche sociali e Sport, alla sua prima uscita pubblica, Carla Fundoni. L’ex sindaco di Castelsardo vuole proseguire tutto quel che di buono è stato fatto dai suoi predecessori, dando un grande sostegno a queste manifestazioni in una strategia mirata a legare i grandi eventi sportivi a tutto ciò che ha a che fare con la valorizzazione della realtà sarda, sia sotto l’aspetto naturalistico, sia in quello legato alle variegate produzioni locali.
E soffermandosi proprio su Golfo Aranci e sui consensi dell’edizione precedente si è detto felice di questa opportunità data alla Sardegna di mettersi in vetrina; il suo dicastero ha veduto bene di non far mancare un sostegno importante. E il nuoto si lega benissimo a quello che è il principale elemento motivazionale che spinge il vacanziere a raggiungere le nostre coste: il mare. I passati cestistici di Cuccureddu han fatto sì che tra lui e il presidente del CONI Sardegna Bruno Perra si instaurassero da tempi immemorabili degli ottimi rapporti. E ora più che mai la sintonia pare essere perfetta nel trovare comunioni d’intenti per amplificare l’immagine dei nostri territori, attraverso il turismo sportivo come sta avvenendo per la Coppa del Mondo in acque libere. L’ex numero uno della regionale sa che iniziative come questa stanno mettendo l’isola al centro del mondo ma si complimenta pubblicamente con Russu e Fioravanti che hanno coltivato un sogno di grande spessore, avveratosi grazie ad un’infaticabile attività cominciata una decina di anni fa. Reputa indispensabile anche una lettura sociale a questi avvenimenti perché capaci di distogliere dall’apatia quotidiana il mondo giovanile che può trovare nuovi stimoli nell’abbandonare la vita sedentaria imitando le gesta dei grandi campioni che frequentemente sbarcano nella perla del Tirreno.
Nel suo nuovo ruolo l medico sassarese Carla Fundoni ha seguito da vicino le evoluzioni della Aquatic Team Freedom di Porto Torres e i suoi complimenti all’apparato organizzativo che viene apprezzato in tutto il mondo vengono dal cuore perché si è resa conto di persona quanta professionalità e passione sono lievitate negli anni, con risultati eccellenti capaci di mostrare all’estero le grandi qualità nella macchina dell’accoglienza. Ha rinnovato l’impegno della Commissione da lei coordinata di procedere a braccetto con l’assessorato nello sviluppo di diverse tematiche legate a sanità, politiche sociali e sport, definite il triplete perfetto per parlare di benessere della salute, mettendo in evidenza quanto sia errato definire il nuoto in acque libere o altre discipline simili sport minori.
Il tocco femminile è stato indispensabile nei progressi dell’Aquatic Team Freedom e del Comitato Sardo FIN. Lo ha ribadito la leader dell’associazione sportiva portotorrese Silvia Fioravanti mentre nel grande schermo della sala riunioni dell’assessorato al Turismo scorrono le suggestive immagini che promuovono la competizione di Golfo Aranci. Infatti ha specificato come Danilo Russu sia circondato da quattro donne che lo aiutano costantemente nella risoluzione delle incombenze più disparate. Anche perché Fioravanti non è mai contenta e pensa sempre di ottenere il meglio alzando costantemente l’asticella. Ma non tralascia l’attività agonistica che la sua società e tante altre intraprendono giorno dopo giorno nella speranza che qualche giovane sardo possa diventare un nome di spessore a livello internazionale come Fabio Dalu o Marcello Guidi.
Dal 22 al 25 maggio gli azzurri del nuoto in acque libere sono attesi a Golfo Aranci per la 10 chilometri e la staffetta di Coppa del mondo. Sono convocati 17 atleti per la squadra Nazionale maggiore e 8 per la giovanile.
CONVOCATI NAZIONALE ASSOLUTA. Gregorio Paltrinieri (Fiamme Oro/Coopernuoto), Domenico Acerenza (Fiamme Oro/CC Napoli), Fabio Dalu (Esercito/Esperia Cagliari), Dario Verani (Esercito/Livorno Acquatics), Mario Sanzullo (Fiamme Oro/CC Napoli), Pasquale Sanzullo (Carabinieri/CC Aniene), Marcello Guidi (Fiamme Oro/RN Cagliari), Ivan Giovannoni (Esercito/Aurelia Nuoto), Matteo Furlan (Marina Militare/Team Veneto), Ginevra Taddeucci (Fiamme Oro/CC Napoli), Barbara Pozzobon (Fiamme Oro/Hidross), Giulia Gabbrielleschi (Fiamme Oro/Nuotatori Pistoiesi), Rachele Bruni (Fiamme Oro/Aurelia Nuoto), Silvia Ciccarella (Carabinieri/CC Aniene), Veronica Santoni (CC Aniene), Andrea Filadelli (Marina Militare/Superba) e Sofie Callo (Fiamme Oro/Superba). Nello staff, con il coordinatore tecnico del settore Stefano Rubaudo, i tecnici Fabrizio Antonelli, Giovanni Pistelli, Massimiliano Lombardi, Andrea Volpini e Fabio Venturini.
CONVOCATI NAZIONALE GIOVANILE. Pasquale Giordano (Fiamme Oro/CC Napoli), Vincenzo Caso (Fiamme Oro/CC Napoli), Lorenzo Cinquepalmi (CC Napoli), Ilario Giuseppe (Fiamme Oro/CC Napoli), Elena Tortora (CC Aniene), Elena Micheletti (Nuoto Venezia), Iris Menchini (Genova Nuoto) e Ludovica Terlizzi (Genova Nuoto). Nello staff, con il coordinatore tecnico del settore Stefano Rubaudo, il tecnico responsabile della giovanile Roberto Marinelli e il tecnico Pietro Bonanno.
WORLD AQUATICS OPEN WATER SWIMMING WORLD CUP 2024
IL PROGRAMMA DELLA DUE GIORNI A GOLFO ARANCI
Venerdì 24 Maggio
Mattino
ore 09.30 partenza della 10 Km maschile
ore 11.30 partenza della 10 Km femminile
Pomeriggio
ore 16.00 partenza 3 km rappresentative regionali e open agonisti
ore 16.10 partenza 3 km master
Sabato 25 maggio
Mattino
ore 09.30 partenza della staffetta 4×1500 mixed
ore 11.00 partenza del miglio sprint rappresentative regionali e open agonisti
ore 11.10 partenza miglio sprint master
CALENDARIO COPPA DEL MONDO
23/24 Marzo, Soma Bay (EGY)
24/25 Maggio, Golfo Aranci, Sardegna (ITA)
Ottobre (da confermare), Setubal (POR)
26-27 Ottobre, Hong Kong (CHN)
Da confermare, Eliat (ISR)
WORLD AQUATICS OPEN WATER SWIMMING WORLD CUP 2024
NAZIONALI PARTECIPANTI A GOLFO ARANCI
Australia, 2. Belgio, 3. Brasile, 4. Bulgaria, 5. Cina, 6. Ecuador, 7. Estonia, 8. Francia, 9. Germania, 10. Giappone, 11. Gran Bretagna, 12. Israele, 13. Italia, 14. Olanda, 15. Monaco, 16. Norvegia, 17. Perù, 18. Portogallo, 19. Messico, 20. Stati Uniti, 21. Sudan, 22. Svezia, 23. Svizzera, 24. Usa, 25. Venezuela
RAPPRESENTATIVE REGIONALI A GOLFO ARANCI
Abruzzo, 2. Basilicata, 3. Campania, 4. Lazio, 5. Liguria, 6. Lombardia 7. Molise, 8. Sardegna 9. Sicilia, 10. Toscana, 11. Trentino, 12. Umbria, 13. Veneto.
foto Andrea Ciaramida
World Cup. Staffetta seconda. Vince la Francia

Italfondo ancora protagonista a Soma Bay, nella prima tappa della World Cup, dopo la tripletta nella 10 km maschile con Domenico Acerenza che ha preceduto i compagni d’allenamento Gregorio Paltrinieri e Dario Verani.
La staffetta 4x1.5 km è seconda, beffata di un centesimo dalla Francia che vince in 1h11’10”1. Ginevra Taddeucci, Barbara Pozzobon, Domenico Acerenza e Gregorio Paltrinieri chiudono in 1h11’10”2. Azzurri e transalpini prendono il comandano proprio dal secondo cambio e nel finale è Marc Antoine Olivier a battere Paltrinieri allo sprint per un centesimo. Sul gradino più basso del podio sale la Germania in 1h11’17”6.
La Coppa del Mondo tornerà il 25 e il 26 maggio con l’attesissima seconda tappa ad Alghero che rappresenterà a tutti gli effetti uno degli ultimi test prima delle Olimpiadi di Parigi 2024.
GLI AZZURRI IN EGITTO. Gregorio Paltrinieri (Fiamme Oro/Coopernuoto), Domenico Acerenza (Fiamme Oro/CC Napoli), Marcello Guidi (Fiamme oro/RN Cagliari), Dario Verani Esercito/Livorno Aquatics). Nello staff tecnico, oltre al coordinatore tecnico Stefano Rubaudo, i tecnici Fabrizio Antonelli, Fabio Venturini, Franco Fanella, Andrea Volpini.
IL CIRCUITO DI COPPA DEL MONDO. Cinque tappe con apertura a Soma Bay in Egitto il 23 e 24 marzo e chiusura a Eilat, in Israele (data ancorad stabilire). La seconda tappa del circuito si svolgerà in Italia, a Golfo Aranci, il 25 e 26 maggio. Nel 2023 la World Cup è stata vinta dal magiaro Kristof Rasovszky, con Marcello Guidi secondo ad appena duecentocinquanta punti, e tra le femmine dalla tedesca Leonie Beck. Nel 2022 la Coppa del Mondo è stata vinta da Gregorio Paltrinieri e dalla brasiliana Ana Marcela Cunha; l'ultima italiana ad aggiudicarsi il circuito è stata Rachele Bruni nel 2019. Nel 2021 si sono imposti il magiaro Kristof Razovszky e in condominio Ana Marcela Cunha e la francese Oceane Cassignol. Nel 2020 la Coppa del Mondo è stata annullata, dopo la prima tappa a Doha svoltasi nel mese di febbraio, a causa del Covid.
PRIZE MONEY. Previsto, come sempre, un prize money per la World Cup. I vincitori delle tappe riceveranno 3.500 dollari, il secondo 3.000, il terzo 2.500 e poi a scendere fino all'ottavo che sarà premiato con 650 dollari; 5.000 dollari invece per le nazionali che si impongono nelle staffette. 50.000 dollari è invece il prize money per i nuotatori che si imporanno nella classifica generale.
World Cup in Egitto. Valanga azzurra a Soma Bay

Tris d'assi per la prima tappa di Coppa del Mondo. Gli azzurri faraonici a Soma Bay splendida località sul Mar Rosso tra Hurgada e Marsa al Alam, conquistano i primi tre gradini del podio nella dieci chilometri che apre il circuito mondiale. Ricomincia con un trionfo Domenico Acerenza, che aveva vinto l'ultima tappa dello scorso anno a Funchal che fu selezione per i mondiali di Doha. Il recente bronzo iridato della 5 km, campione europeo in carica della distanza, regola il gruppo allo sprint in solitario in 1h55'26" stavolta senza intralci come nell'intenso finale di Doha, trascinando il compagno Gregorio Paltrinieri che è secondo (1h55'28"90) dopo una gara tutta in rimonta condotta prima dalle retrovie e terminata da campione.
Al terzo posto l'altro azzurro che nuota col gruppo del tecnico Fabrizio Antonelli al Centro Federale di Ostia, Dario Verani che segue SuperGreg nella rimonta finale e tocca 1h55'29"50. Quarto dopo una gara tutta in testa il francese Marc Antoine Olivier, doppio argento iridato a Doha nella 5 e 10 km, distante due secondi dal compagno di allenamenti azzurro. Settimo l'altro azzurro Marcello Guidi (1h55'35"80) che lo scorso anno fu secondo in generale dietro il magiaro Kristof Rasowsky che tocca deluso in tredicesima posizione a 12" dal vincitore. Nella gara femminile domina Leonie Beck che si impione al fotofinish in 2h04'31"00, davanti all'ungherese Bettina Fabian seconda a 40 centesimi dalla tedesca di Auguista che vive e si allena ad Ostia con gli Antonelli's boys. Terza la spagnola Angela Marinez Guillen a +2"8. Quarta ai piedi del podio la prima delle azzurre Ginevra Taddeucci che chiude in 2h04'35"30. Per la fiorentina vicecampione europea una parziale soddisfazione dopo la delusione del 22esimo posto ai mondiali di Doha. Lontana a oltre otto secondi dalle prime Barbara Pozzobon che chiude tredicesima in 2h04'39"40. Acque piuttosto calde (temperatura 23-24 gradi); percorso di due chilometri da ripetere cinque volte per le gare individuali. Al via settantotto atleti, undici in più rispetto al 2023, (45 maschi e 33 femmine) in rappresentanza di quindici nazioni.
GLI AZZURRI IN EGITTO. Gregorio Paltrinieri (Fiamme Oro/Coopernuoto), Domenico Acerenza (Fiamme Oro/CC Napoli), Marcello Guidi (Fiamme oro/RN Cagliari), Dario Verani Esercito/Livorno Aquatics). Nello staff tecnico, oltre al coordinatore tecnico Stefano Rubaudo, i tecnici Fabrizio Antonelli, Fabio Venturini, Franco Fanella, Andrea Volpini.
IL CIRCUITO DI COPPA DEL MONDO. Cinque tappe con apertura a Soma Bay in Egitto il 23 e 24 marzo e chiusura a Eilat, in Israele (data ancorad stabilire). La seconda tappa del circuito si svolgerà in Italia, a Golfo Aranci, il 25 e 26 maggio. Nel 2023 la World Cup è stata vinta dal magiaro Kristof Rasovszky, con Marcello Guidi secondo ad appena duecentocinquanta punti, e tra le femmine dalla tedesca Leonie Beck. Nel 2022 la Coppa del Mondo è stata vinta da Gregorio Paltrinieri e dalla brasiliana Ana Marcela Cunha; l'ultima italiana ad aggiudicarsi il circuito è stata Rachele Bruni nel 2019. Nel 2021 si sono imposti il magiaro Kristof Razovszky e in condominio Ana Marcela Cunha e la francese Oceane Cassignol. Nel 2020 la Coppa del Mondo è stata annullata, dopo la prima tappa a Doha svoltasi nel mese di febbraio, a causa del Covid.
PRIZE MONEY. Previsto, come sempre, un prize money per la World Cup. I vincitori delle tappe riceveranno 3.500 dollari, il secondo 3.000, il terzo 2.500 e poi a scendere fino all'ottavo che sarà premiato con 650 dollari; 5.000 dollari invece per le nazionali che si impongono nelle staffette. 50.000 dollari è invece il prize money per i nuotatori che si imporanno nella classifica generale.
Mondiali. Staffetta 4x1500 d'argento. Vince l'Australia al fotofinish
Due decimi di troppo. L'Italia conquista l'argento con la staffetta 4x1500 che chiude il programma mondiale del nuoto di fondo a Doha. Giulia Gabbrielleschi (15'36"2), Arianna Bridi (16'46"3), Gregorio Paltrinieri (15'01"4) e Domenico Acerenza (16'04"3) si piazzano alle spalle dell'Australia, che vince in 1h03'28"00 grazie allo sprint di Kyle Lee. Bronzo all'Ungheria in 1h04'06"8. Fuori dal podio la Germania in 1h'04'11"6.
Resta un pizzico di rammarico, ma la prestazione individuale e di squadra è da applausi. Per l'Italia è il quinto podio iridato consecutivo della staffetta.
IL RACCONTO. Gara frazionata e ambizioni che crescono dopo la prima tranche con il quinto posto di Giulia Gabbrielleschi in 15'36"2 preceduta dall'australiana Moesha Johson di 3"9 e dagli uomini di Taipei, Turchia e Cina. Dietro la statunitense Mariah Denigan (15'42"00), la tedesca Leonie Beck (15'46"5) e l'ungherese Fabian Bettina (15'52"4).
Nel secondo giro Arianna Bridi - alla prima staffetta internazionale mondiale dopo le recenti tappe di Setubal e Funchal di coppa del mondo - chiude col 12esimo tempo complessivo, subendo il ritorno della statunitense Katie Grimes (- 4"7) e della tedesca Celine Rieder (- 3"), con l'australiana Chelsea Gubecka che incrementa il vantaggio a 19 secondi.
L'azzurra nuota un parziale da 16'46"3 e dà il cambio a Gregorio Paltrinieri che ha il compito di risalire il più possibile. Nessuno in gara ha il suo palmares, personale e cambio passo. Il campione di tutto ci mette meno di un chilometro per prendersi la testa della gara con un incedere maestoso. Un'azione favolosa. Nuota in 15'01"4 e mette in fila come motoscafo gli altri natanti: l'australiano Nicholas Sloman (+ 2"7), il tedesco Oliver Klemet (+ 20"9), l'americano Charlie Clark (+ 34"2) e l'ungherese David Betlehem (+ 55"2).
E' lotta a due per l'oro. Domenico Acerenza aumenta gradualmente il ritmo perché sa che l'australiano Kyle Lee è il più veloce atleta del circuito negli ultimi venti metri. Ci mette cuore, grinta, polmoni, sportella negli ultimi metri per evitare il sorpasso. E' un testa a testa che porta al fotofinish purtroppo d'argento con frazioni da 16'04"3 contro 16'01"4.
Bella gara. Bell'argento. L'Italia campione d'Europa si conferma sul podio mondiale dopo il bronzo e la medaglia d'oro iridate delle ultime edizioni. Resta un pizzico di rammarico, per qualche metro perso da Acerenza nella prima rotta della sua frazione, ma la prestazione individuale e d'insieme è comunque super. Al terzo posto si piazza l'Ungheria con Kristof Rasovszky che chiude in 1h04'06"8. Scivola dal podio la Germania con Arne Schubert per il complessivo tempo di 1h04'11"6.
LE DICHIARAZIONI. "Abbiamo deciso di invertire le frazioni tra me e Mimmo perché il mio compito sarebbe stato quello di recuperare e il suo di chiudere - racconta Paltrinieri, quinto nella 5 chilometri - La mia frazione è stata molto buona e la strategia ha pagato. E' stata una grande staffetta. Conquistare la medaglia non è mai facile e noi ci stiamo ripetendo anno dopo anno. Vorremmo che fosse sempre oro, ma non è sempre possibile. Sapevamo che negli ultimi metri Domenico avrebbe dovuto affrontare il più forte sprintista del circuito. Mimmo ha provato a staccarlo, con qualche accelerata, qualche strappo. Ha provato fino alla fine ad arginarne la progressione. E' arrivato un buon argento", conclude il 29enne carpigiano campione di tutto dando appuntamento ad 800 e 1500. "Ho deciso di concentrare più energie nervose per la vasca, di fare una sorta di riscaldamento con il fondo. Ho rinunciato alla dieci, la cinque non è venuta benissimo, ma mi ha dato importanti indicazioni per oggi ed infatti mi sentivo meglio. Adesso si testa la piscina e proverò a fare due buone gare".
"Ce l'ho messa tutta - continua Acerenza, bronzo nella 5 chilometri come a Fukuoka 2022 - Ho chiesto scusa ai ragazzi perché sono stati bravissimi. Ci siamo divertiti, ci proveremo alla prossima. In fondo lo spirito della staffetta è questo anche se ovviamente mi dispiace non essere riuscito a mantenere il primo posto. Sapevo che sarebbe stato difficile staccare l'australiano. Così come sapevo che sarebbe rimasto nella mia scia. Ho provato nell'imbuto a destabilizzarlo con qualche cambio di direzione, ma è più veloce sul breve e non sono riuscito ad arginarlo", spiega il 29enne potentino, tra l'altro campione d'Europa della dieci chilometri, che ha conquistato la carta olimpica per la gara nella Senna che nuoterà insieme a Paltrinieri.
"Più di così sarebbe stata dura. Sono contenta di essere tornata a nuotare la staffetta e di aver offerto una buona prestazione. In queste gare la strategia è molto importante. Anche perché schierando due coppie per genere è necessario gestire bene le frazioni. Per noi femmine è importante mantenere le posizioni. Il mio compito era placcare l'australiana. Ci sono riuscita e ho nuotato in buone posizioni", prosegue Gabbrielleschi, ventisettenne fiorentina allenata da Massimiliano Lombardi, bronzo europeo in carica nella breve distanza e bronzo mondiale a Budapest 2022 anche nella staffetta, settima a Doha nella 5 chilometri.
"Sono contenta per la mia frazione. E' la prima volta che vi partecipo e ho solo da imparare. Gabbrielleschi mi ha dato un cambio perfetto. Sapevo che non dovevo pensare agli altri, ma concentrarmi su me stessa per far partire da una buona posizione Paltrinieri e Acerenza, i nostri supereroi. Questa medaglia è di tutto il gruppo, che ha contribuito al risultato con competitività interna e livello sempre alto", conclude Arianna Bridi, 28enne trentina già doppio bronzo mondiale a Budapest 2017, prima dello stop per problemi cardiaci che ne hanno condizionato gli ultimi anni di una carriera in risalita fino alla conquista della carta olimpica.
PILLOLE STATISTICHE. L'Italia si conferma sul podio iridato per la quinta edizione consecutiva: argento a Doha 2024, oro a Fukuoka 2023, bronzo a Budapest 2022, argento Gwangju 2019, bronzo a Budapest 2017.
Il secondo posto odierno consente a Gregorio Paltrinieri (Fiamme Oro / Coopernuoto) di conquistare la 15esima medaglia nei Campionati mondiali consolidando la leadership nazionale nella classifica di ogni tempo.
Domenico Acerenza (Fiamme Oro / CC Napoli), invece, per la terza rassegna iridata consecutiva è salito due volte sul podio portando il suo palmares a quota 7.
In ambito femminile, Giulia Gabbrielleschi (Fiamme Oro / Nuotatori Pistoiesi) conquista la quinto medaglia della carriera ai mondiali, mentre Arianna Bridi (Esercito / RN Trento) la terza, la prima nella prova a squadre.
PODI E RISULTATI DEGLI AZZURRI
3 febbraio 10 km femmine
1. Sharon Van Rouwendaal (Ned) 1h57'26"8
2. Maria De Valdes (Esp) 1h57'26"9
3. Angelica Andre (Por) 1h57'28"2
8. Arianna Bridi 1h57'33"2 carta olimpica
22. Ginevra Taddeucci 1h58'21"1
4 febbraio 10 km maschi
1. Kristof Rasovzky (Hun) 1h48'21"1
2. Marc Antoine Olivier (Fra) 1h48'23"6
3. Hector Pardoe (Gbr) 1h48'29"2
7. Domenica Acerenza 1h48'30"4
8. Dario Verani 1h48'30"8
7 febbraio 5 km femmine
1. Sharon Van Rowendaal (Ned) 57'33"9
2. Clesea Gubecka (Aus) 57'35"0
3. Ana Marcela Cunha (Bra) 57'36"8
7. Giulia Gabbrielleschi 57'47"6
15. Barbara Pozzobon 57'58"5
7 febbraio 5 km maschi
1. Logan Fontaine 51'29"3
2. Marc Antoine Olivier 51"29"3
3. Domenico Acerenza 51"30"0
4. Kristof Rasovsky 51'30"5
5. Gregorio Paltrinieri 51'31"7
8 febbraio 4x1500
1. Australia 1h03'28"0
2. Italia 1h03'28"2
Giulia Gabbrielleschi (15'36"2), Arianna Bridi (16'46"3), Gregorio Paltrinieri (15'01"4) e Domenico Acerenza (16'04"3)
3. Ungheria 1h04'06"8
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Foto di Andrea Staccioli / Insidefoto - DBM
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Mondiali. Acerenza bronzo nella 5 chilometri, Paltrinieri 5°
Dopo le tre carte olimpiche, l'obiettivo era la medaglia nella cinque chilometri. E il metallo arriva nella prova maschile, con Domenico Acerenza terzo in un finale convulso alle spalle della coppa francese Logan Fontaine, primo in 51'29"3, e Marc Antoine Olivier, secondo a +0"3. Il ventottenne potentino, uno dei leader del gruppo di Fabrizio Antonelli, già bronzo sei mesi fa a Fukuoka, completa i tre giri del campo gara in 51"30"0; dietro di lui l'ungherese, campione della distanza doppia, Kristof Rasovsky in 51'30"5 e Gregorio Paltrinieri, argento uscente, rimasto imbottigliato nella bagarre finale, che tocca quinto in 51'31"7. Nono il tedesco Florian Wellbrock, campione uscente, a sette secondi dalla coppa transalpina.
Una qualifica olimpica e un bronzo da protagonista confermano Acerenza tra i big della specialità, sempre più conscio della propria forza: "Ci ho provato; alla fine mi sono sentito tirare fuori. Ho dato tutto, il bronzo ripaga il podio mancato nella dieci chilometri. Rispetto alla prova olimpica siamo partiti troppo forte, ma me l'aspettavo. E' la mia prima medaglia individuale iridata di questo campionato però stavolta c'è mancato poco per vincere. Siamo competitivi e abbiamo margini di miglioramento. La staffetta, a prescindere da chi sarà schierato, sarà molto competitiva. Le squadre che ambiscono al podio sono molte e, alle tradizionali, si aggiungono Australia e Francia" sottolinea l'azzurro al suo sesto metallo iridato in carriera.
Deluso e un po' contrariato per il finale da fighters, Gregorio Paltrinieri racconta rammaricato: "Mi dispiace perché era una gara in cui stavo bene. L'arrivo è stato complicato. Nel finale mi sono trovato fermo, con contatti da verificare. Non riuscivo più a nuotare. Volevo stare lì davanti per poi chiudere da protagonista. Mi sono trovato improvvisamente in mezzo a tanto traffico e non ho potuto esprimermi al meglio". Per SuperGreg, che sarà protagonista anche la settimana prossima in piscina negli 800 e 1500 stile libero, un epilogo imprevedibile, condizionato dal martellamento continuo di Fontaine e dalla chiara infrazione commessa da Rasovzky nell'imbuito per cui la Federazione ha annunciato il ricorso poi respinto. La condizione comunque c'è. Wellbrock è dietro e la piscina si avvicina.
Nella gara femminile non raggiungono il podio Giulia Gabbrielleschi, che è settima in 57'47"6, e Barbara Pozzobon, quindicesima in 57'58"5 nella gara vinta dall'olandese, campionessa di tutto, Sharon Van Rowendaal, che bissa il successo della dieci chilometri e si prende il primo titolo mondiale nella breve distanza chiudendo dopo un finale furioso in 57'33"9. Seconda l'australiana Chelsea Gubecka (57'35"0) che, dopo l'assenza tattica nella distanza doppia dove era già qualificata alle Olimpiadi attraverso l'argento di Fukuoka, perde lo sprint a colpi di bracciate. Terza la brasiliana, altra olimpionica, Ana Marcela Cunha (57'36"8), che a trentadue anni difende il bronzo dello scorso anno e conquista la sedicesima medaglia iridata della carriera."Sapevo che sarebbe stata una gara diversa dalle altre perché hanno prevalso le nuotatrici di vasca spingendo fin dall'inizio; al secondo giro mi sono attaccata alla Grimes però non sono riuscita a risalire. Proverò a qualificarmi per la carta olimpica mancante attraverso i 1500 sl in vasca facendo 16'09, ovvero un secondo meno del mio personale" sottolinea Gabbrielleschi, ventisettenne fiorentina allenata da Massimiliano Lombardi bronzo europeo in carica e bronzo mondiale a Budapest 2022."Ripartivo da Fukuoka con ambizioni che oggi non sono riuscita a legittimare. Non penso di essere a questo livello; bisogna tornare a lavorare. Fino al secondo giro mi sentivo bene, poi si è spenta la luce", dichiara delusa Barbara Pozzobon, trentenne trevigiana, una delle punte del gruppo di Fabrizio Antonelli, quinta lo scorso anno ai mondiali dove è stata oro in staffetta.
LA 5 KM MASCHILE. L'olimpinico Wellbrock fa l'andatura e gli azzurri tallonano a meno di un'incollatura. Attacchi e controattacchi con il campione della dieci chilometri Kristof Rasovsky che si inserisce ai 2.5 km con la cuffia verde in testa. Paltrinieri si insinua al suo fianco. Ai 3.2 km rompe gli indugi il campionissimo di Carpi che gira in testa al secondo round spaccando il gruppo in due dove si individua anche l'altra cuffia nera di Acerenza. Wellbrock non ci sta, apre una nuova via nella volatona stile piscina e si affianca impostando un'altra rotta. Dietro di lui il francese Olivier. A un chilometro dalla fine si sflia l'olimpionico tedesco e Paltrinieri mena le danze con Olvier a fianco e Acerenza terzo. La tattica italiana sembra giusta. All'ultima boa la coppia francese prende spazio e scalza Paltrinieri dalla scia ideale. Fontaine, già argento a Gwangju, stringe verso il cono. Acerenza spala l'acqua con delle bracciate possenti, ma i francesi se ne accorgono e con Olivier provano a braccarlo e chiuderlo. Fontaine si sfila in solitaro e precede al tocco il compagno di nazionale; Acerenza è terzo. Nel frattempo Paltrinieri aveva provato a trovare il pertugio giusto per infilarsi, ma era stato stoppato da Rasovzky in maniera evidentemente irregolare. Finiscono entrambi fuori dal podio.
LA 5 KM FEMMINILE. Tre giri del quadrilatero con acqua a 19 gradi e sole splendete, poco vento. Intorno le navi da crociera che attraccano al porto qatarino e sullo sfondo lo Stadio di calcio 974 che prende il nome dal prefisso internazionale del Qatar, nonché dal numero di container utilizzati per costruire la sua struttura: vale a dire le scale, i chioschi, i bagni e parte del suo profilo esterno.
Pronti via e parte la campionessa Sharon Van Rouwendaal. Nuotata leggera a basse frequenze per l'olandese volante che traina il gruppo dall'alto della sua classe e potenza. L'australiana Chelsea Gubecka - che da qualificata olimpica come argento iridato aveva saltato la doppia distanza - tiene il passo e si mette ai piedi. Al primo giro passa avanti la baby statunitense Katie Grimes appena 18enne che si divide tra piscina e acque libere con già cinque medaglie iridate in bacheca ma senza quella più preziosa. Per le azzurre gara coperta in scia alle prime; Gabbrielleschi è quinta e Pozzobon tredicesima ma a soli sei secondi dalla prima.
A metà percorso un po' di problemi alla boa di virata crea selezione per la sua forma ad angolo: ne approfittano le azzurre con Gabbrielleschi che si attacca alla Grimes al secondo posto, mentre Pozzobon è dietro alla spagnola Valdes e all'australiana Gubecka. Van Rouwendaal scivola per un pochi metri al sesto posto, ma subito torna su con attaccate americana e australiana. Comincia la tiratona. Le azzurre si sfilacciano, ma resistono. A più di un chilometro all'arrivo il forcing micidiale della Gubecka sgrana il gruppo. Cunha prova a resistere appena dietro con Gabbrielleschi a fianco. Pozzobon perde il treno. L'ottima la spagnola De Valdes tenta di ricucire la lunghezza prodotta dall'australiana. La pluricampionessa verdeoro, bronzo lo scorso anno in Giappone, non demorde e vuole fortemente il gran finale. Si sgancia. Gabbrielleschi perde il contatto. Nella guerra tra bracciate pesanti, la spunta la Van Rouwendaal sulla Grimes e la Cunha. Azzurre fuori dal podio.
PROGRAMMA E PRESENZE GARA (-2 ORE IN ITALIA)
3 febbraio 10 km femmine
1. Sharon Van Rouwendaal (Ned) 1h57'26"8
2. Maria De Valdes (Esp) 1h57'26"9
3. Angelica Andre (Por) 1h57'28"2
8. Arianna Bridi 1h57'33"2 carta olimpica
22. Ginevra Taddeucci 1h58'21"1
4 febbraio 10 km maschi
1. Kristof Rasovzky (Hun) 1h48'21"1
2. Marc Antoine Olivier (Fra) 1h48'23"6
3. Hector Pardoe (Gbr) 1h48'29"2
7. Domenica Acerenza 1h48'30"4
8. Dario Verani 1h48'30"8
7 febbraio 5 km femmine
1. Sharon Van Rowendaal (Ned) 57'33"9
2. Clesea Gubecka (Aus) 57'35"0
3. Ana Marcela Cunha (Bra) 57'36"8
7. Giulia Gabbrielleschi 57'47"6
15. Barbara Pozzobon 57'58"5
7 febbraio 5 km maschi
1. Logan Fontaine 51'29"3
2. Marc Antoine Olivier 51"29"3
3. Domenico Acerenza 51"30"0
4. Kristof Rasovsky 51'30"5
5. Gregorio Paltrinieri 51'31"7
8 febbraio Ore 10.30 Team Event 4x1500
la squadra sarà definita dopo la 5km del 7 febbraio
Foto Giorgio Perottino e Andrea Masini DBM
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Mondiali. Acerenza e Verani conquistano le carte olimpiche
Fuori dal podio con un doppio sorriso. Domenico Acerenza e Dario Verani chiudono tra i top ten la 10 chilometri dei mondiali di Doha e conquistano due carte olimpiche per i Giochi di Parigi. Vince per la prima e in solitario l'ungherese vicecampione in carica Kristof Rasovzky in 1h48'21"2 davanti al francese plumedagliato olimpico e mondiale Marc Antoine Olivier (+2"4) e al sorprendente britannico Hector Pardoe, che dopo una gara al coperto regola il gruppone nel finale (1h48'29"2). Domenico Acerenza, campione europeo e mondiale del 2022, fresco vincitore della tappa di Funchal di Coppa del mondo, dopo una gara di testa perde acqua nel finale e si piazza settimo in 1h48'30"4 proprio davanti a Dario Verani, ottavo, a mezzo secondo dal potentino compagno di allenamenti del gruppo seguito dal tecnico Fabrizio Antonelli. Dietro i favoriti della vigilia tra cui i tedeschi Florian Wellbrock, olimpionico campione in carica, che dopo una gara in testa al primo giro si sfila e chiude ventinovesimo (1h49'59"0), e Oliver Klemet, terzo lo scorso anno, che finisce undicesimo a 11 secondi.
Bottino pieno in chiave olimpica per lo staff azzurro che ha risparmiato Gregorio Paltrinieri in vista della 5 km e della staffetta avendo già ha acquisito il titolo per gareggiare nella Senna grazie alla qualificazione olimpica ottenuta nei 1500 agli assoluti di Riccione.
Soddisfatto Domenico Acerenza che racconta la fatica e le energie spese: "E' stata una gara difficile nei primi giri; quando è aumentato il ritmo ho perso colpi; bisognava prendere la carta olimpica e ce l'ho fatta. Volevo il podio, ma ho accusato un po' di tensione per l'obiettivo olimpico che poi è stato centrato. Ora continueremo a lavorare per crescere di condizione", conclude il ventinovenne potentino che proverà in staffetta a bissare il titolo dello scorso anno a Fukuoka dove fu quarto in questa prova.
Compito svolto egregiamente da Dario Verani che recupera nel finale: "Avevo un compito difficile, è stata una battaglia in condizioni difficili. Sono contento di aver preso la carta olimpica attraverso una prova tattica e sofferta. Cerco di nascondermi il più possibile per poi venire fuori alla fine. Bisognava star tranquilli e arrivare forte. Mi è mancato qualcosa nel finale. Per me sarà un onore lasciare il posto a Gregorio (Paltrinieri, ndr) perché è uno dei più forti nuotatori della storia", conclude il ventinovenne di Cecina, che nel 2022 vinse le 25 chilometri ai mondiali e agli europei.
LA GARA. Subito baldanzoso il favorito Florian Wellbrock prova a ripetere la gara dello scorso anno che lo vide protagonista in forcing sin dalle prime bracciate così come nella prova olimpica di Tokyo. Un giro davanti a fare l'andatura, poi il tedesco si sfila e lascia spazio ai vari competitor tra cui il viececampione Kristof Rasovzky, i francesi Logan Fontaine e Marc Antoine Olivier. Domenico Acerenza è li, con la sua caratteristica nuotata a basse frequenze (66 al minuto rispetto alle 74 dei suoi avversari) che sprigiona potenza e presa in acqua. Verani è sempre a ridosso dei primi con un distacco tra i dieci e i quindici secondi. Davanti non si fanno male, le condizioni meteomarine migliorano e tutto lascia presagire ad un finale scatenato. A un chilometro dalla fine il gruppo di testa si divide in due tronconi con i francesi sempre in testa e Acerenza che prova a lottare in terza posizione tallonato sorprendentemente dall'outsider australiano Nicholas Sloman. A cinquecento metri si muovono i big: scatta al comando l'ungherese Kristof Rasovzky che parte per una volatona mettendo un paio di lunghezze sugli avversari. Il campione del mondo di Gwangju nella 5 km, vuole il suo primo titolo nella distanza doppia e non permette all'esperto francese Olivier di rientrare, lasciando a un paio di secondi sul tocco alla piastra. Per l'ultimo posto del podio si scatena la tonnara e ne esce vittorioso il britannico Hector Pardoe che a ventidueanni conquista il primo podio pesante della carriera. Nella lotta per le carte olimpiche ci sono gli azzurri con il comodo settimo posto di Acerenza e Verani che compie uno sprint finale importante chiudendo ottavo e felice.
PROGRAMMA E PRESENZE GARA (-2 ORE IN ITALIA)
3 febbraio 10 km femmine
1. Sharon Van Rouwendaal (Ned) 1h57'26"8
2. Maria De Valdes (Esp) 1h57'26"9
3. Angelica Andre (Por) 1h57'28"2
8. Arianna Bridi 1h57'33"2 carta olimpica
22. Ginevra Taddeucci 1h58'21"1
4 febbraio 10 km maschi
1. Kristof Rasovzky (Hun) 1h48'21"1
2. Marc Antoine Olivier (Fra) 1h48'23"6
3. Hector Pardoe (Gbr) 1h48'29"2
7. Domenica Acerenza 1h48'30"4
8. Dario Verani 1h48'30"8
7 febbraio 5 km femmine
Ore 10.30 Barbara Pozzobon e Giulia Gabbrielleschi
7 febbraio 5 km maschi
Ore 13.00 Gregorio Paltrinieri e Domenico Acerenza
8 febbraio Ore 10.30 Team Event 4x1500
la squadra sarà definita dopo la 5km del 7 febbraio
Foto Giorgio Perottino e Andrea Masini DBM
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Obbligatorio menzionare i credit.














Mondiali. Bridi ottava con carta olimpica, Taddeucci 22esima
L'Araba Fenice rinasce all'Old Port di Doha. Arianna Bridi, già doppio bronzo mondiale a Budapest 2017, rientra in nazionale dopo 5 anni di assenza, ovvero dall'edizione coreana di Gwangju dove chiuse malinconicamente tredicesima, e si piazza ottava in 1h57'33"2 nella dieci chilometri mondiale che apre il programma iridato. Bastava entrare nelle prime tredici per conquistare la carta olimpica per i Giochi di Parigi.
Per la ventinovenne trentina di Esercito e RN Trento, che si allena col gruppo multinazionale di Fabrizio Antonelli, è una gara che sa di rinascita dopo la doppia operazione cardiaca e il ritorno ai livelli che le competono con la qualificazione ottenuta lo scorso dicembre nella prova di Coppa del Mondo di Funchal.
Vince l'olandese pluricampionessa olimpica e mondiale Sharon Van Rouwendaal (1h57'26"8) che batte allo sprint la sorprendente spagnola Maria De Valdes al primo metallo pesante della carriera. Terza la portoghese Angelica Andre, bronzo europeo della specialità a Roma, a oltre un secondo.
Coperta per tre quarti gara, l'azzurra torna sotto dopo il grande forcing dell'australiana Moesha Johnson, poi quarta, che spazzola il gruppo di testa e si mette a tirare con alte frequenze all'ultimo giro. Arianna non si fa sorprendere e prende la scia giusta dopo l'ultima boa dove in tante sgomitano per il sogno a cinque cerchi. Il cono finale premia anche l'olimpionica in carica Ana Marcela Cunha, trentaduenne brasiliana di Salvador, che è quinta in 1h57'31"1. Scivola dietro la tedesca campionessa uscente Leonie Beck, già qualificata ai Giochi, che finisce ventesima a quarantacinque secondi dalla prima. Due passi dietro, e fuori dal giro delle carte olimpiche, l'altra azzurra Ginevra Taddeucci, sesta a Fukuoka sei mesi fa e argento europeo di Roma, che dopo una gara di testa va dietro e chiude in 1h58'21"1.
"Questa dieci chilometri è durata cinque anni - dichiara ampiamente commossa Bridi - Sono arrivata tredicesima a Gwangju, ma adesso sto bene e ce l'ho fatta. Sono un po' amareggiata per il podio, perché ci speravo, però oggi ho coronato un sogno. Questo risultato è un opera d'arte ed è surreale. E' stato un percorso difficile come un'epopea sportiva e sono contenta perché non ho mollato e mi sono presa quello che volevo. Ho lavorato ogni singolo giorno per guadagnarmelo e lo dedico a me stessa. E' un tipo di gara che non amo, perché ci sono stati tanti contatti fisici. Mi piace un percorso più allungato, con boe più semplici. C'ho messo più cattiveria rispetto alle altre volte. Ora ho sei mesi per lavorare sperando di rappresentare l'Italia e voglio provare a giocarmi il podio a Parigi anche se sembra impossibile. Sono davvero molto felice. Mi spiace per Ginevra (Taddeucci, ndr) perché questa è una gara diversa dalle altre e capisco la sua tristezza. Lei vale di più di questo risultato e spero lo capisca per risollevarsi. Ringrazio l'Esercito, la Federazione, la mia famiglia e chiunque mi ha sostenuto in questi anni difficili".
LA GARA. Gara controllata, fisica, con condizioni meteomarine difficili. Mare agitato dalle raffiche di vento oltre 45 km e acqua intorno ai 19 gradi e mezzo. Tattiche differenti per le azzurre con Ginevra Taddeucci che resta sempre attaccata al gruppo di testa con l'americana Katie Grimes e Sharon Van Rouwendaal che si alternano in testa insieme alle sorprendenti giapponesi Airi Ebina e Maria De Valdes. Arianna Bridi resta coperta perdendo anche trenta secondi e si mette nella zona della campionessa uscente Leonie Beck, sempre sorniona in attesa dello spunto nel finale. All'ultimo giro arriva il forcing che spezza la gara: l'australiana Moesha Johnson spazzola il gruppo di testa e alza le frequenze anche per acchiappare l'ultima carta aussie, con Chelsea Gubecka argento in carica, già sicura del posto olimpico e non presente. Le resta attaccata soprendentemente De Valdes e va in crisi invece Cunha che fatica nella tonnara. Van Rouwendaal perde inizialmente acqua, ma poi recupera sull'australiana che pian piano scivola dalla testa. Taddeucci sbanda; invece Bridi resta nel calderone. Beck non forza più e lascia scatenare la bagarre nel finale che vede il testa a testa tra olandese e spagnola. Vince la trentenne Van Rouwendall che si prende il secondo oro mondiale in carriera. Beffata al tocco De Valdes, mentre l'altra outsider portoghese Angelica Andre è sul podio mondiale per la prima volta dopo quello europeo di Roma. Bridi è bravissima e tocca con l'ottavo tempo appena dietro alla francese Caroline Laure Jouisse che si prende l'unica carta transalpina a disposizione. Ginevra Taddeucci è 22esima, delusa e arrabbiata per l'obiettivo sfumato.
PROGRAMMA E PRESENZE GARA (-2 ORE IN ITALIA)
3 febbraio 10 km femmine
1. Sharon Van Rouwendaal (Ned) 1h57'26"8
2. Maria De Valdes (Esp) 1h57'26"9
3. Angelica Andre (Por) 1h57'28"2
8. Arianna Bridi 1h57'33"2 carta olimpica
22. Ginevra Taddeucci 1h58'21"1
4 febbraio 10 km maschi
Ore 10.30 Dario Verani e Domenica Acerenza
7 febbraio 5 km femmine
Ore 10.30 Barbara Pozzobon e Giulia Gabbrielleschi
7 febbraio 5 km maschi
Ore 13.00 Gregorio Paltrinieri e Domenico Acerenza
8 febbraio Ore 10.30 Team Event 4x1500
la squadra sarà definita dopo la 5km del 7 febbraio
Foto Giorgio Scala e Andrea Staccioli DBM
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Mondiali. Azzurri del fondo a caccia dei pass olimpici
In centocinquantuno per agguantare un sogno. La truppa del nuoto di fondo si tuffa nelle prime due gare del programma mondiale a Doha con l'obiettivo primario della qualificazione olimpica. Difatti il 3 e 4 febbraio sono in programma all'Old Port della capitale del Qatar le 10 chilometri prima femminile con 72 partenti e poi maschile con 79 atleti. Le prime tre carte olimpiche sono state assegnate ai medagliati di Fukuoka: nei maschi doppio pass per la Germania (oro di Florian Wellbrock e bronzo di Oliver Klement) e uno all'Ungheria (argento di Kristof Rasovzky); la Francia avrà diritto di partecipare quale paese organizzatore con un atleta, il secondo dovrà qualificarlo. Tra le donne invece qualifiche per la campionessa iridata in carica, la tedesca Leonie Beck, l'australiana qui assente Chelsea Gubecka e l'americana Katie Grimes. Mancano i pass che saranno assegnati dalle gare di Doha (13 dalla classifica + uno per continente), oltre a posti in aggiunta che possono essere occupati dagli atleti che parteciperanno a 800 e 1500 stile libero ai Giochi di Parigi ove mai la propria federazione abbia uno slot libero.
Tra le ragazze scalpitano Arianna Bridi, già doppio bronzo mondiale a Budapest 2017, che rientra in nazionale dopo 5 anni di assenza ovvero dall'edizione coreana di Gwangju dove chiuse malinconicamente tredicesima, preludio ai problemi fisici che la colpirono successivamente. Per la ventinovenne trentina, che si allena col gruppo multinazionale di Fabrizio Antonelli, una gara che sa di rinascita dopo la doppia operazione cardiaca e il ritorno ai livelli che le competono con la qualificazione ottenuta lo scorso dicembre nella prova di Coppa del Mondo di Funchal. Insieme a lei la fiorentina Ginevra Taddeucci, allenata da Giovanni Pistelli, sesta sei mesi fa in Giappone al termine di una gara da protagonista fino allo sprint devastante della Beck che spazzolò il campo gara. Tra le competitor su tutte le pluricampionesse olimpiche e mondiali l'olandese Sharon Van Rouwendaal e la brasiliana Ana Marcela Cunha, al servizio del gruppo di lavoro di Antonelli, che cercano entrambre il colpo a cinque cerchi.
Per i maschi c'è il campione europeo Domenico Acerenza, fresco vincitore della tappa di Funchal di Coppa del mondo, che lo scorso anno si piazzò quarto dietro al tedesco Oliver Klemet. Insieme a lui ci sarà Dario Verani, che prende il posto di Gregorio Patrinieri, che aveva già acciuffato il pass con la qualifica nei 1500 stile libero agli Assoluti di Riccione. Per il ventinovenne toscano, che si allena con Acerenza nel gruppo di Antonelli, il compito di sostenere l'altro azzurro e lottare per la carta olimpica dall'alto della sua esperienza che lo portò nel 2022 a salire sul podio più alto della 25 km al Lupa Lake di Budapest.
In gara tutti i big con la coppia tedesca Florian Wellbrock, campione in carica, e Oliver Klemet e quella ungherese con il già qualificato Kristof Rasovzky che proverà a trascinarsi il compagno David Betlehem. Occhio per le medaglie ai sempre ai pericolosi francesi, tra cui il plurimedagliato Marc Antoine Olivier, escluso per motivi disciplinari a Fukuoka, e Logan Fontaine. Il via di entrambe le gare alle 10.30 locale (8.30 italiane in diretta su Raisport HD) con condizioni del campo gara che sono cambiate rispetto ai giorni scorsi, con vento rafficato a 60 km che ha abbassato la temperatura dell'acqua intorno ai 20 gradi e onda di un metro che farà selezione nel quadrilatero di 1.666 km che verrà percorso quattro volte.
A Doha è sbarcato anche Gregorio Patrinieri che ha assaggiato l'acqua qatarina della piscina della Doha University. Il plurocampione azzurro, che ha deciso con lo staff di preservarsi in considerazione della qualificazione olimpica già ottenuta, nuoterà la 5 km il 7 febbraio e 4x1500 l'8 febbraio; tutto in vista di un crescendo verso la piscina dove Paltrinieri è atteso da 800 (finale il 14 febbraio) e 1500 (finale il 18 febbraio).
CONVOCATI. Gregorio Paltrinieri (Fiamme Oro/Coopernuoto), Domenico Acerenza (Fiamme Oro/CC Napoli), Dario Verani (Esercito), Barbara Pozzobon (Fiame Oro/Hydros), Giulia Gabbrielleschi (Fiamme Oro/Nuotatori Pistoiesi), Ginevra Taddeucci (Fiamme Oro/CC Napoli), Arianna Bridi (Esercito / RN Trento), Dario verani (CS Esercito/Livorno Aquatics). Fanno parte dello staff insieme al Responsabile tecnico Stefano Rubaudo, i tecnici Massimiliano Lombardi, Fabrizio Antonelli, Giovanni Pistelli, Roberto Baldassarre, medico Sergio Crescenzi e la fisioterapista Federica Borgino.
PROGRAMMA E PRESENZE GARA (-2 ORE IN ITALIA)
3 febbraio 10 km femmine
Ore 10.30 Ginevra Taddeucci e Arianna Bridi
4 febbraio 10 km maschi
Ore 10.30 Dario Verani e Domenica Acerenza
7 febbraio 5 km femmine
Ore 10.30 Barbara Pozzobon e Giulia Gabbrielleschi
7 febbraio 5 km maschi
Ore 13.00 Gregorio Paltrinieri e Domenico Acerenza
8 febbraio Ore 10.30 Team Event 4x1500
la squadra sarà definita dopo la 5km del 7 febbraio
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