L'olimpionico, lo special guest e il ragazzo coraggioso

Il preshow dellla seconda giornata del 56° trofeo Sette Colli - Internazionali di Nuoto ha due ospiti particolari che hanno in comune la passione per il nuoto. Come tutti del resto qui al Foro Italico. Presentati dal campione olimpico, mondiale ed europeo, Mr. 60 medaglie Massimiliano Rosolino, fanno il loro ingresso in vasca, insieme al presidente della Federazione Italiana Nuoto Paolo Barelli, l'attore romano, ex nuotatore Raoul Bova e Manuel Bortuzzo. Il pubblico numeroso (in tribuna si contano più di 4000 persone) gli dedica un grande, unico, lungo applauso. Anche gli atleti impegnati nel riscaldamento si fermano stropicciandosi gli occhi. Tra flash, selfie e strette di mano si parla di sport e di vita. Poi l'annuncio che tutti si auguravano e che proietta Manuel nel mondo del cinema. "Quando Raoul Bova mi ha chiamato con l'idea di girare un film per la tv che raccontasse una storia vicina al nostro mondo - racconta Barelli - gli ho subito risposto che una storia davvero importante c'è ed è quella del nostro Manuel". "Nel film ci sarà anche Massi - aggiunge Bova - ma non posso svelarvi altro. Inizieremo in un lago per poi trasferirci nella piscina di un centro federale". "Recitare al fianco di Raoul e Rosolino - dice Manuel - sarà un onore per me. Ringrazio di questa opportunità il presidente Paolo Barelli, Rauol Bova e Massimiliano Rosoino. Grazie a tutti voi per l'affetto che mi dimostrate ogni giorno. Cercerò di fare il mio meglio". Nel corso del pomeriggio Raoul Bova accompagnerà il presidente Paolo Barelli in fase cerimoniale insieme al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Simone Valente.
Protagonista, come da tradizione, il pubblico. Massimiliano Rosolino e Cristina Calleri giocano con la gente, tra la gente. Foto, quiz e domande di storia del nuoto del recente passato per vincere cuffie, madaglie ed occhialini. Tra i giochi anche il più tecnico "Centra il tempo", dove i ragazzi presenti in tribuna devono indovinare il crono esatto della gara indicata. Quella di oggi è il 100 stile libero maschile. Venerdì ha vinto Marco Conforto, nipote del direttore sportivo federale Gianfranco Saini, che ha indovinato al centesimo il tempo di Adam Peaty, primo nei 100 rana con 58"72. Il vincitore del gioco si aggiudica la foto ricordo con il suo campione e un buono di 100 euro da utilizzare presso gli stand Arena presenti allo Stadio del Nuoto. Oggi ha vinto il giovanissimo Lorenzo Di Stefano, che ha scelto Breno Correia col tempo di 48"61 (13 centesimi in più del tempo effettivo) perché assonante a Joaquín Correa, attaccante della Lazio per cui tifa.
Foto Baldassarre/Staccioli/Scala/Deepbluemedia.eu/Insidefoto











Europei 2020. Barelli incontra Orban a Budapest

Il presidente della Ligue Europeenne de Natation, nonché della Federnuoto, Paolo Barelli, ha incontrato a Budapest il Primo Ministro di Ungheria Viktor Orban per approfondire molteplici tematiche relative all'organizzazione dei campionati europei di pallanuoto (12-26 gennaio) e di nuoto, tuffi, sincro e fondo (11-24 maggio) che si svolgeranno nella capitale magiara il prossimo anno.
L'incontro è avvenuto nel castello di Buda e i colloqui si sono svolti in un'atmosfera amichevole alla presenza di Balazs Furjes, segretario di Stato per lo sviluppo.
Seppur in periodi diversi, le manifestazioni torneranno a disputarsi nella stessa città dal 1999.
Orban ha ribadito fiducia e soddisfazione nella gestione del presidente Barelli e della LEN, rinnovando disponibilità ed interesse per pianificare ulteriori sinergie di collaborazione e futuribili manifestazioni.
"L'Ungheria è un paese molto fortunato; Viktor Orban è un leader che crede fattivamente nello sport e nella formazione", sottolinea Barelli, che conosce il Primo Ministro da tempo e ha avuto modo di incontrarlo privatamente di recente sia alla Convention mondiale della pallanuoto (30 aprile 2018) sia al Congresso LEN, peraltro alla presenza del presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani (3 giugno 2018).
"Come già avvenuto in altre occasioni, l'ho trovato molto informato sullo sport e sulle discipline acquatiche; ho colto quindi l'occasione per congratularmi per la vittoria del Ferencvaros nella Champions League - continua Barelli - Orban ha una visione semplice e chiara della situazione politica internazionale e destina grandi attenzioni e risorse alle attività e alle manifestazioni sportive affinché diventino un eccezionale volano promozionale per i giovani, per la città Budapest e per il paese. Sono sicuro che i campionati europei del 2020, così come tutte le manifestazioni ospitate dall'Ungheria, saranno un successo sportivo, mediatico ed economico".
La storia di Pizzo in un libro imperdibile. Sconto ai tesserati

Con vista sull'edizione numero 100 del campionato di pallanuoto maschile - che la Federnuoto ha dedicato alla città di Genova a seguito del crollo Morandi in segno di solidarietà e vicinanza - l'amico e giornalista Claudio Mangini ha redatto un libro, edito dalla Sagep Editori S.r.l., dal titolo "Eraldo Pizzo. Caimani come me. Il mito Pro Recco".
Il volume, con molteplici testimonianze di rappresentanti di eccellenza del mondo sportivo e delle discipline acquatiche, è il viaggio coinvolgente e appassionante della carriera di Eraldo Pizzo, icona e messaggero internazionale della pallanuoto italiana e della Pro Recco, che peraltro quest'anno ha conquistato il 33esimo scudetto, nonché 14esimo consecutivo.
Eraldo Pizzo fino ai 44 è stato un giocatore di pallanuoto. Il migliore di tutti i tempi in Italia, una leggenda in tutto il mondo. Ha vinto tutto quello che c'era da vincere in ogni genere d'acqua: di mare, di piscina e anche di fiume.
È nato il 21 aprile 1938 a Rivarolo, delegazione genovese senza sbocco sul mare. Le vicende familiari, in quei tempi di guerra, lo hanno portato a Recco. Destino amico, per lui e per lo sport italiano. Eraldo ha vinto, da giocatore, 16 scudetti, una coppa dei campioni, l'Olimpiade e molto altro; è entrato nella Swimming Hall of Fame, il suo nome è stato inserito fra le 100 leggende dello sport italiano, ha ricevuto il Collare d’Oro del Coni e la medaglia al valore civile per un salvataggio in mare. Naturalmente ha vinto anche da allenatore, da presidente e in tutti i ruoli che ha ricoperto.
La sua è una vita da raccontare.
In accordo con la casa editrice, la Federazione Italiana Nuoto è lieta di poter offrire ai propri tesserati il volume - peraltro finalista al premio Bancarella dello Sport 2019 - al prezzo concordato di 20 € comprese le spese di spedizione.
Basta un click e il libro arriverà comodamente a casa vostra.
Bud Spencer. Livorno gli dedica una statua

L'amore per Bud Spencer resta indelebile in tutto il mondo: all'estero come in Italia rimane un mito. Se ne ebbe conferma anche il giorno della sua scomparsa, il 27 giugno 2016, quando arrivarono messaggi d'affetto da tutti i continenti. Dopo un Budapest nel 2017, un'altra statua sta per essere dedicata al grande Bud. Questa volta a Livorno, città in cui nel 1978 e nel 1982 girò due suoi film cult (Lo Chiamavano Bulldozer e Bomber), il prossimo 2 giugno.
La cittadina Toscana vuole rendere così omaggio con una scultura, la prima in Italia, a una persona buona, perbene, modesta al punto da non sentirsi mai veramente attore nonostante un centinaio di film campioni d'incassi, che ha catturato intere generazioni con un pubblico che poteva oscillare dai 5 agli 80 anni.
A promuovere l’iniziativa è la pagina Facebook In Onore di Bud Spencer con il Patrocinio e la collaborazione del Comune di Livorno e dell’Assessorato alla Cultura e di quello allo Sport che intende realizzare sul lungomare al termine di Viale Italia un monumento in onore dell’attore nei luoghi della sua vita e dei suoi film anche grazie alla partecipazione da parte dei fans attraverso una campagna crowdfunding sul sito Produzioni dal Basso all’indirizzo.
Il ricavato servirà a ricoprire tutte le fasi della realizzazione del monumento (materiali, attrezzature, trasporto, collocazione statua) in cambio delle quali i fans riceveranno ricompense che vanno dalle magliette ufficiali di Bud Spencer alla mitica Marmellata Puffin (film "Chi trova un amico trova un tesoro"), dalle stampe e cartoline ricordo disegnate per l’occasione da Alberto Baldisserotto al fumetto degli autori livornesi Daniele Caluri ed Emiliano Pagani con “L’Ispettore Buddha”, le birre Johnny e Charlie Firpo e molte altre.
A realizzare l’opera il famoso carrista viareggino Fabrizio Galli che creerà in vetroresina dipinta con un’armatura in ferro una riproduzione a grandezza naturale del mito del cinema raffigurato nelle vesti di “lupo di mare” e che avrà ai suoi piedi un borsone semi aperto, da cui usciranno in parte un casco da football americano e due guantoni da pugilato, che ricordano così i due film ambientati nella zona con un forte legame allo sport.
Modello statua in lavorazione
LA SCHEDA. Carlo Pedersoli (alias, Bud Spencer) nasce a Napoli il 31 ottobre 1929. E’ un celebre attore italiano, particolarmente noto per i suoi film in coppia con Mario Girotti (alias, Terence Hill) ed un ex-nuotatore, più volte campione italiano a rana e stile libero. Già da piccolo si appassiona a diversi sport e in particolare al nuoto, per il quale dimostra una grande predisposizione. Nel 1937 diventa membro di un club locale di nuoto e vince alcuni premi. Successivamente si trasferisce con la famiglia prima a Roma, dove si distingue come ranista nelle Categorie Giovanili, e poi in Venezuela. Torna in Italia verso la fine degli anni '40, dopo essere stato tesserato dalla S.S. Lazio Nuoto, e diventa campione italiano di nuoto a rana nelle categorie giovanili (1945). Nel frattempo riprende gli studi iscrivendosi nuovamente all'Università di Roma, alla facoltà di Giurisprudenza. Viene anche notato dall'ambiente cinematografico nel quale il suo esordio, quasi casuale, avviene con la grande produzione hollywoodiana “Quo Vadis?”, dove interpreta una guardia dell'impero romano. Contemporaneamente gareggia per i colori italiani alle Olimpiadi di Helsinki 1952. Dopo i Giochi Olimpici, insieme ad altri promettenti atleti, viene invitato alla Yale University e trascorre alcuni mesi negli Stati Uniti. Nel settembre del 1953, nel ruolo di centroboa nella Nazionale Italiana di Pallanuoto, con cinque gol contribuisce alla vittoria dell’Italia contro la Spagna. Alle Olimpiadi di Melbourne del 1956, riesce a ottenere un buon undicesimo posto nei 100 stile libero. E’ il primo italiano ad infrangere la barriera del minuto netto, titolo che deterrà fino alla fine della sua carriera. Nonostante i numerosi impegni, sportivi e non, Carlo consegue la Laurea in Legge. Nel 1958 lascia l’Italia e per un anno lavora a un progetto della Panamericana, la strada che attualmente collega Panama a Buenos Aires. Nel 1959 torna in Patria e si dedica alla composizione di colonne sonore, ottenendo un contratto con la RCA. Nel 1960 sposa Maria Amato, figlia di un grande produttore cinematografico. Riluttante al cinema, continua ad occuparsi di musica fino al 1967, quando prende il via la sua carriera. In quell’ anno Giuseppe Colizzi, suo vecchio amico, gli offre una parte in un film e, dopo qualche esitazione, Carlo accetta. Sul set conosce il suo partner di lavoro, un giovane attore con all’attivo varie pellicole, ma in ruoli secondari e sconosciuto al grande pubblico: è Mario Girotti, suo futuro inseparabile compagno, meglio noto come Terence Hill. Il film “Dio perdona... io no!” è la prima pellicola della coppia, diventata poi nel tempo inossidabile per questo genere di produzioni. Le due star nelle presentazioni in locandina decidono di cambiare i propri nomi, considerati “troppo italiani” per fare colpo a livello internazionale, per rendere più credibili le opere e i personaggi interpretati. Gli pseudonimi che li renderanno celebri sono, rispettivamente, quelli di “Bud Spencer” e di “Terence Hill”. Negli anni seguenti la coppia gira numerosi film assieme, soprattutto del genere spaghetti-western. Parallelamente al cinema, Pedersoli porta avanti le sue passioni fra le quali anche quella del volo: nel 1975 infatti consegue la licenza di pilota di elicottero per l'Italia, la Svizzera e gli Stati Uniti. Da ricordare è anche il suo amore per la musica: nel 1977 scrive alcune canzoni per “Lo chiamavano Bulldozer”, delle quali una viene da lui stesso interpretata durante il film. Negli ultimi anni, Carlo dimostra ampiamente le sue qualità di attore drammatico, dedicandosi anche a film impegnati come il recente “Cantando dietro i paraventi” (2003) di Ermanno Olmi. Da poco ha terminato di girare un film dal titolo "Uccidere è il mio mestiere", una produzione tedesca, dove interpreta il maestro di un assassino completamente cieco. Nel 1979 riceve il premio Jupiter come star più popolare in Germania. Nel 2004 diventa testimonial della Federazione Italiana Nuoto. Nel 2005 il Comune di Civitavecchia gli attribuisce il Caimano d'Oro “per la sua carriera di nuotatore, e per essere rimasto sempre vicino a questo sport anche quando è diventato un attore affermato e conosciuto in tutto il mondo”. Carlo Pedersoli sceglie il suo soprannome "Bud Spencer" in onore del suo idolo, Spencer Tracy, e per la sua birra preferita, la Budweiser.
Campagna nella Hall of Fame. La cerimonia in Florida

Il commento del cittì Sandro Campagna. "Quando sono stato insignito di questa meravigliosa onorificenza ho ripercorso le tappe del viaggio della mia carriera,,che mi hanno permesso di arrivare fin qui in Florida: i momenti belli e quelli brutti, le vittorie e le sconfitte, i periodi duri da superare, le cadute e le risalite e il toccare il cielo con un dito per una vittoria. Lo sport è meraviglioso, la pallanuoto è la mia vita ed essere nel museo dove tutti ti ricorderanno è un motivo di grande orgoglio".
Campagna, Alessandro (2019) allenatore di pallanuoto
I cento anni della Triestina Nuoto

Breve storia dei 100 anni della U.S. Triestina Nuoto
Formula E. Raccolta fondi Give#TUTTICONMANUEL

Un progetto di solidarietà di alto valore sociale, ideato e promosso dalla Federazione Italiana Nuoto a sostegno del percorso riabilitativo del giovane Manuel Bortuzzo, nuotatore ferito da un colpo di pistola per uno scambio di persona nel febbraio scorso. La Nuvola al Roma Convention Center dell’Eur ospita il Gala Dinner della tappa italiana del campionato ABB FIA Formula E, la competizione automobilistica dedicata alle monoposto 100% elettriche in programma questo weekend nella Capitale. Alla serata, organizzata dal Gruppo Eur con la cena di gala con piatti della chef Stella Michelin Cristina Bowerman ambasciatrice del gusto e dell’eccellenza italiana nonché vincitrice del Best Female Italian Chef in Europe 2018, hanno partecipato il sindaco di Roma Virginia Raggi, l'Assessore allo Sport, Politiche Giovanili e Grandi Eventi di Roma Daniele Frongia al tavolo insieme al giovane Manuel e il papà Franco accompagnato dal presidente della Fin Paolo Barelli, dal campione del mondo Gabriele Detti e da Massimo Giletti.
A fine serata si è tenuta una raccolta destinata a "Give#TUTTICONMANUEL", il fondo appositamente ideato dalla Federnuoto per sostenere il percorso riabilitativo di Bortuzzo. Una raccolta fondi con molteplici cimeli all'asta, tra cui lo zaino Italia e la polo Italia firmati da Gregorio Paltrinieri, la t-shirt Italia firmata da Gabriele Detti, la tuta Italia firmata da Federica Pellegrini e il pallone da pallanuoto firmato dal Settebello. Tra i pezzi più pregiati pure una maglietta di Francesco Totti, di Daniele De Rossi e di Giorgio Chiellini, tre body da gara autografati dai Fratelli Abbagnale, Giuseppe e Carmine due volte campioni olimpici nel due con (Los Angeles 1984 e Seoul 1988) assieme al timoniere Giuseppe “Peppiniello” Di Capua, e Agostino, tre volte vincitore della medaglia d’oro olimpica nel doppio (Atlanta 1996) e nel quattro di coppia (Seoul 1988 e Sydney 2000). Un gesto encomiabile, per sostenere una nobile causa volta ad aiutare il giovane Manuel, vittima di un gesto vile.
foto Andrea Staccioli / deepbluemedia.eu - insidefoto.com
Da venerdì Europa Cup e Open Herbalife a Torino

Tre giorni di gol e salti da trampolini e piattaforma a 100 metri di distanza. Tre giorni di grande sport a Torino con la final six dell'Europa Cup di pallanuoto femminile in programma al Palazzo del Nuoto di via Filadelfia e coi campionati assoluti open Herbalife di tuffi alla Monumentale di corso Galileo Ferraris. Entrambi gli eventi sono stati presentati questa mattina presso la sala Colonne del Comune di Torino e saranno trasmessi rispettivamente in diretta e differita da Rai Sport + HD.
"Ringrazio la Federnuoto e il presidente Paolo Barelli per la fiducia che ha nelle nostre capacità organizzative e ricettive - ha esordito l'assessore allo Sport della Città di Torino, Roberto Finardi - Torino è da anni una piazza importante per gli eventi della Federnuoto; ne sono lieto sia per lo spettacolo che possiamo offrire ai cittadini sia per la promozione sul territorio delle discipline acquatiche".
La final six di Europa Cup inizierà venerdì alle 15.30 con il primo quarto di finale tra l'Ungheria e la Grecia vice campione d'Europa; a seguire la Spagna (argento mondiale e bronzo continentale) affronterà l'Olanda campione d'Europa. La vincente del match tra le iberiche e le orange se la vedrà sabato col Setterosa di Fabio Conti - argento olimpico a Rio 2016 - ammesso di diritto in semifinale per aver chiuso al comando il gruppo B nella fase preliminare; dall'altra parte del tabellone c'è la Russia (bronzo olimpico e mondiale) che attenderà le magiare o le elleniche. Le prime tre, quattro se l'Ungheria dovesse battere la Grecia, si qualificheranno alle finali di World League (Budapest 4-7 giugno) la cui vincitrice staccherà il primo pass per le Olimpiadi di Tokyo 2020. L'evento si svolgerà con le nuove regole.
"A nome del comitato tecnico della FINA ringrazio la municipalità di Torino, città dalla profonde radici storico-sportive, e la Federazione Italiana Nuoto che sta organizzando, come al solito, la manifestazione in modo perfetto - prosegue Manuel Ibern, presidente della commissione tecnica della pallanuoto per la FINA - E' la prima volta che organizziamo un evento insieme alla LEN e siamo felici dei risultati che stiamo ottenendo la nuova formula dell'evento".
"E' un piacere essere a Torino perché per tanti anni la pallanuoto è stato in silenzio - prosegue il presidente della commissione tecnica della pallanuoto per la LEN, Gianni Lonzi - Poi amici, che purtroppo non ci sono più, hanno riportato la pallanuoto in città, destato l'interesse, promosso sul territorio una disciplina che oggi garantisce spettacolo ed eventi di alto livello. Sarebbero felici di vedere qui il Setterosa e il meglio della pallanuoto femminile continentale".
Col cittì del Setterosa Fabio Conti si entra nel merito tecnico: "A nome della squadra ringraziamo per l'accoglienza e per il lavoro profuso dalla macchina organizzatrice. La manifestazione è importantissima perché le prime tre squadre del torneo si qualificheranno alle finali della World League che assegnerà il primo pass olimpico del quadriennio. La manifestazione proporrà una pallanuoto di altissimo livello, con sei squadre che partono alla pari, tra cui due medagliate alle Olimpiadi, ai mondiali e due finaliste agli europei. Le nuove regole cambieranno il gioco e sarà importante adattarsi il prima possibile in vista dei prossimi eventi internazionali".
Il presidente del comitato regionale Piemonte della Federnuoto, Gianluca Albonico dà l'appuntamento in piscina e sottolinea l'eccezionalità di ospitare due eventi di altissimo livello tecnico-organizzativo e promozionale: "Sono felice di dare il benvenuto alle sei squadre che parteciperanno all'Europa Cup, ai dirigenti, agli arbitri e ai delegati di FINA e LEN e nel contempo vorrei sottolineare l'importanza di avere due manifestazioni di pallanuoto e tuffi nello stesso weekend in due impianti distanti tra loro 100 metri. La piscina Monumentale che ospiterà i campionati di tuffi ha 100 anni di attività. Mentre il Palazzo del Nuoto è nato nel 2011 con vocazione all'alto livello con 1300 posti di tribuna e due piscine da 50 metri. Avere due manifestazioni di questo livello è un sogno. Ringrazio la sindaca Chiara Appendino e l'assessore Finardi per il sostegno e il presidente della Federnuoto Paolo Barelli che continua a riporre fiducia nel nostro comitato: negli ultimi dieci anni il Piemonte ha organizzato molteplici eventi internazionali che aiutano, attraverso emulazione e aggregazione, a promuovere le discipline acquatiche su un territorio in continua crescita per numero di società e praticanti".
In sala la nazionale di pallanuoto al gran completo, oltre al coordinatore delle nazionali di tuffi Giorgio Cagnotto e al direttore tecnico Oscar Bertone che rivolge un grande "in bocca al lupo al Setterosa" ed introduce i campionati Herbalife. "Torino per i tuffi è la storia, alla Monumentale hanno saltato i più grandi, ed è per questo che ogni anno cerchiamo di venire qui per alimentare la tradizione - conclude - Alle gare sono iscritti tutti gli atleti più interessanti del nostro movimento ad eccezione di Tania Cagnotto e Francesca Dallapè che stanno continuando ad allenarsi. L'evento è molto importante perché rientra nel percorso di selezione al mondiale insieme alla coppa Tokyo 2020 e ai campionati assoluti estivi".
foto di Giorgio Scala / deepbluemedia.eu
Manuel: "Tra dieci anni mi vedo in piedi"
“Certo che trovarmi così a 19 anni non è il massimo – prosegue con la saggezza di un filosofo – però c’è chi mi sta aiutando davvero tanto”. Dove non arriva la scienza arriva la fede. “Come mi vedo tra dieci anni? Mi vedo in piedi. Il mio sogno più grande è camminare, ma ora l’importante è che stia andando tutto per il meglio. A chi vive la mia stessa situazione dico di non abbattersi mai, di guardarsi dentro e trovare la forza di riprendersi la propria quotidianità".
E’ saggio anche nel guardarsi indietro. “Certo che metto a confronto le due vite ma lo faccio soltanto per un fatto puramente pratico e logistico. Io resto sempre lo stesso e con me ci sono la mia famiglia, quella del nuoto e la mia ragazza Martina”. Tutto, nel bene e nel male, è legato a questo territorio. All’Infernetto nuotava e alloggiava presso l’impianto del Gruppo Sportivo Fiamme Gialle, al centro federale di Ostia si allenava e passava a sua quotidianità, all’Axa è accaduto il tragico evento. Al centro federale, dove si allenava con Greg & Co., è voluto tornare per il suo primo giorno di "libera uscita" dopo un mese di terapia. “Qui sto bene, mi piace, è il mio ambiente. Questo territorio mi ha tolto tanto, ma anche dato tanto. Nuoto, fidanzata, amici. Chissà, magari un domani mi ci compro casa”.
Foto Andrea Staccioli/Insidefoto/Deepbluemedia.eu
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Riccione. Annunciata copertura vasca esterna

Il Sindaco di Riccione, Renata Tosi, annuncia la copertura della piscina esterna 50x25 del complesso natatorio comunale. Allo Stadio del Nuoto di Riccione sono iniziati i lavori. "Grande notizia - afferma il presidente della Federazione Italiana Nuoto e della Laague Europeenne de Natation Paolo Barelli - il Sindaco Renata Tosi è stata di parola con la realizzazione dell'opera. Ora il Centro Federale di Riccione, già sede dei principali eventi nazionali assoluti e di categoria, rappresenta uno dei centri acquatici più importanti in Italia e in Europa. La Polisportiva Riccione potrà così contare su tre piscine coperte, di cui due da 50x25 metri e due piscine scoperte, di cui una per i tuffi e l'altra da 33x25 metri per la pallanuoto". Riguardo ai prossimi eventi Barelli aggiunge. "Riccione si avvicina ai campionati europei e mondiali di nuoto per salvamento ILSE e ILS, in programma rispettivamente dal 17 al 30 settembre 2019 e dal 14 settembre al 3 ottobre 2020, con il miglior biglietto da visita possibile. Per l'Italia si tratterà del terzo europeo di specialità organizzato in casa, dopo quelli giovanili di Ostia 2006 e Riccione 2013 e del scondo mondiale, dopo Viareggio 2004 e ciò rappresenta un motivo d'orgoglio per la Federazione Italiana Nuoto e per tutte le società affiliate e i propri tesserati. Auguro a tutti buon lavoro".
“Con la copertura della piscina olimpionica esterna – spiega l’assessore allo Sport del Comune di Riccione, Stefano Caldari – diamo la possibilità agli appassionati dell’acqua di praticare le discipline sportive tutto l’anno e al contempo diventiamo ancora più attrezzati per la ricezione dei grandi eventi legati al nuoto, che ci attendono già in estate prossima e nel 2020. La nuova struttura è un ottimo esempio del raccordo intrapreso dall’amministrazione con la Polisportiva Comunale, il Consorzio Riccione Sport e il mondo dell’associazionismo sportivo che, in maniera sinergica, hanno lavorato in vista di un doppio obiettivo: rendere agibile ad un pubblico sempre più ampio la struttura e soddisfare le esigenze della Federazione Italiana Nuoto in vista delle prossime, grandi, manifestazioni. Dopo la copertura della vasca esterna, il prossimo intervento sarà indirizzato all’ampliamento del piano vasca interno, così da renderci sempre più protagonisti come Città dello Sport”.