Youth Olympic. De Tullio tris, Ceccon quarto

La terza perla di Marco De Tullio nel libro della quinta giornata degli Youth Olympic, in svolgimento a Buenos Aires, che porta il medagliere della giovane Italnuoto a quota nove.
Il tris di De Tullio. Il diciottenne pugliese - seguito da Daniele Borace, tesserato per Sport Project - conferma l'eccellente stato di forma e la costante crescita, conquistando un bronzo tutto carattere negli 800 stile libero. De Tullio - già d'argento nei 400 e di bronzo con la 4x100 stile libero - tocca in 7'55''81 primato personale che abbassa di quasi due secondi il 7'57''66 siglato a Bari lo scorso 27 luglio, proiettandosi al decimo posto tra i performer italiani. Oro al cinese Huy Hoang Nguyen in 7'50''20 e argento al giapponese Keisuke Yoshida in 7'53''85; sesto Johannes Calloni in 8'03''30.
La stanchezza di Thomas. Ai piedi del podio,per due centesimi, Ceccon nei 50 farfalla, già oro nei 50 stile libero, argento nei 200 misti e nei 50 dorso, terzo con la 4x100 sl e nei 100 dorso con il record italiano juniores (53''65). Il 17enne di Thiene - allenato da Alberto Burlina al Centro Federale di Verona e tesserato per Fiamme Oro e Leosport - nuota in 23''65, dopo che in semifinale aveva siglato il miglior tempo in 23''46 primato italiano juniores e cadetti. Ottavo Federico Burdisso in 24''25; davanti a tutti il russo Andrei Minakov in 23''62, seguito dal connazionale Danil Markov e dal norvegese Tomoe Hvas secondi ex aequo in 23''63.
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Gli azzurri in Argentina. Il direttore tecnico azzurro Cesare Butini ha convocato: Federico Burdisso (Tiro a Volo, 50 sl, 200 sl, 50, 100 e 200 farfalla), Johannes Calloni (Gestisport 400 e 800 sl), Thomas Ceccon (Fiamme Oro/Leosport 50 e 100 dorso, 50 e 100 sl, 50 farfalla, 200 misti), Marco De Tullio (Sport Project 200, 400, 800 sl) e Anna Pirovano (IN Sport 100 e 200 rana, 200 misti).
foto Simone Ferraro
Youth Olimpic. Ceccon ancora doppietta

Thomas Ceccon regala emozioni d'oro e d'argento per un'altra entusiasmante doppietta che fa impennare il medagliere dell'Italnuoto agli Olympic Youth, in svolgimento a Buenos Aires, a quota sette dopo quattro giornate.
Inarrestabile Thomas. Il gigante di Thiene - già d'argento nei 200 misti (2'01''29), di bronzo nei 100 dorso, con il record italiano juniores (53''65) e con la staffetta 4x100 stile libero - , è strepitoso oro nei 50 stile libero in 22'33, precedendo il russo Danil Markov (22''37) e l'egiziano Abdelrahman Sameh (22''43). Il 17enne veneto - tesserato per Fiamme Oro e Leosport Villafranca e allenato da Alberto Burlina - nuota in 22''33 primato personale che abbassa di ventiquattro centesimi il 22''57 siglato in semifinale e che a sua volta aveva cancellato il 22''76 stampato agli Assoluti di Riccione lo scorso aprile, proiettandolo al quattordicesimo posto tra i performer italiani.
Ceccon è tipo che si carica gara dopo gara e, neanche il tempo di sciogliersi, che conquista l'argento nei 50 dorso con il personale in 25''27 (precedente 25''45) ad appena cinque centesimi dal record italiano di categoria (25''22 di Simone Sabbioni). Davanti all'azzurro, solo il fuoriclasse russo e primatista del mondo Kliment Kolesnikov - campione europeo a Glasgow nei 50 e 100 dorso - in 24''40. L'allievo di Alberto Burlina, infine, strappa il pass per la finale dei 50 farfalla con il miglior crono in 23''46 record italiano cadetti e juniores, limando venti centesimi al 23''66 che registrò lo scorso 11 agosto ai Categoria a Roma.
Pirovano fuori dal podio. Peccato per la 18enne di Lecco - tesserata per IN Sport e seguita da Riccardo Bianchessi - quinta nei 100 rana in 1'09''16, terza prestazione personale di sempre. Oro alla russa Anastaia Makarova in 1'07''88.
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Gli azzurri in Argentina. Il direttore tecnico azzurro Cesare Butini ha convocato: Federico Burdisso (Tiro a Volo, 50 sl, 200 sl, 50, 100 e 200 farfalla), Johannes Calloni (Gestisport 400 e 800 sl), Thomas Ceccon (Fiamme Oro/Leosport 50 e 100 dorso, 50 e 100 sl, 50 farfalla, 200 misti), Marco De Tullio (Sport Project 200, 400, 800 sl) e Anna Pirovano (IN Sport 100 e 200 rana, 200 misti).
foto Simone Ferraro
Youth Olympic. Burdisso e 4x100 sl di bronzo

Il bronzo di Federico Burdisso nei 100 farfalla e quello della 4x100 stile libero nel racconto della terza giornata degli Youth Olimpic in svolgimento a Buenos Aires, che porta il medagliere della giovane Italnuoto a quota cinque (0-2-3).
Burdisso non tradisce. L'enfant prodige di Pavia si conferma talento implacabile nei grandi eventi e sale sul gradino più basso del podio nei 100 farfalla. Il 16enne lombardo - tesserato per Tiro a Volo, allenato da Simone Palombi e bronzo agli europei di Glasgow nella doppia in distanza (1'55''97 record italiano juniores) - nuota in 52''42 (24''63 il passaggio ai 50) che vale la quarta prestazione personale di sempre. Gara vinta dal russo Andrei Minakov in 51''12, davanti all'ungherese Kristof Milak in 52''42.
Il podio che non t'aspetti. Estremamente dolce e sorridente il finale di programma con il terzo posto, un po' a sorpresa, della 4x100 stile libero partita dalla corsia numero 8. Federico Burdisso (50'06), Thomas Ceccon (49''33), Marco De Tullio (50''84) e Johannes Calloni (51''78) chiudono in 3'22''01. Oro alla dominante Russia - unica a scendere sotto il muro dei 3'20 - che si impone in 3'18''11 e argento al Brasile in 3'20''99.
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Gli azzurri in Argentina. Il direttore tecnico azzurro Cesare Butini ha convocato: Federico Burdisso (Tiro a Volo, 50 sl, 200 sl, 50, 100 e 200 farfalla), Johannes Calloni (Gestisport 400 e 800 sl), Thomas Ceccon (Fiamme Oro/Leosport 50 e 100 dorso, 50 e 100 sl, 50 farfalla, 200 misti), Marco De Tullio (Sport Project 200, 400, 800 sl) e Anna Pirovano (Team Nuoto Lombardia MGM 100 e 200 rana, 200 misti).
foto Simone Ferraro










Youth Olympic. Ceccon doppietta e record

Doppietta di Thomas Ceccon e il medagliere del nuoto sale a tre dopo le prime due giornate della terza edizione dei Giochi Olimpici Giovanili Estivi a Buenos Aires. Così il medagliere complessivo raggiunge quota otto. L'azzurro di Fiamme Oro Roma e Leosport Villafranca, allenato da Alberto Burlina, ha prima conquistato il bronzo nei 100 dorso stabilendo il record italiano junior di 53”65 e migliorando il suo precedente di 53”85 che aveva ottenuto nella finale europea il 6 agosto a Glasgow e successivamente si è messo al collo l'argento nei 200 misti con 2’01”29 (in questo caso il suo record italiano junires è 2’00”43 del 12 aprile scorso a Riccione).
Nei 100 dorso successo del russo Kliment Kolesnikov (53”26) e secondo il rumeno Daniel Martin (53”59) e nei 200 misti oro al norvegese Tomoe Hvas (1’59”58) e bronzo al canadese Finlay Knox (2’01”91). La prima medaglia del nuoto azzurro in Argentina è stata quella d’argento di Marco De Tullio nei 400 stile libero (3'48"55) nella giornata d’esordio.
Youth Olympic. De Tullio d'argento nei 400 sl

Purtroppo, pur abbassando il personale di quasi un secondo (3'49"26), non è record juniores in quanto dal 1 ottobre l'azzurro è passato alla categoria cadetti.
Qualificazione in finale per Thomas Ceccon che nei 100 dorso stacca il quarto tempo delle semifinali: 55"48 per il talento della Leosport, allenato Alberto Burlina, che in finale proverà a duellare con il favorito russo campione europeo di Glasgow, Kliment Kolesnikov, autore del primo crono in 53"80, che peraltro nella prima frazione della vittoriosa mixed russa 4x100 sl ha nuotato in 48"17.
Mondiali. Il bilancio di Bertone: "Un mondiale indimenticabile"

Il mondiale 2025 di tuffi si conclude con un bottino storico per l’Italia. Tre medaglie, una d’oro e due di bronzo, due quinti posti, la partecipazione a nove finali e un trend in crescita per una nazionale giovane che si è presentata a Singapore con due debuttanti (Elisa Pizzini e Simone Conte) e una squadra molto giovane.
Il direttore tecnico Oscar Bertone è soddisfatto e traccia il bilancio. “E’ un mondiale indimenticabile. Dove, insieme alle medaglie, c’è una nazionale giovane, in crescita, che ci lascia sperare che il futuro sia dalla nostra parte. Abbiamo lavorato molto bene negli anni precedenti e ciò ha permesso che la squadra giovanile di un tempo sia oggi la squadra assoluta, che è riuscita a portare questi ottimi risultati per tutta l’Italia. E’ stato il mondiale di Chiara Pellacani, la sua consacrazione. La sua maturità è venuta proprio dopo i quarti posti alle Olimpiadi di Parigi e gli Europei di Antalya, ha avuto effettivamente dei momenti difficili, è tornata negli Stati Uniti, poi in Italia perché non si sentiva pronta per affrontare un nuovo viaggio, però questo lungo viaggio l’ha riportata qui a Singapore con maggiore consapevolezza e più certezze. Lo ha dimostrato a cominciare dalle gare individuali e ancora di più in sincro con Matteo Santoro, dove sono stati veramente fantastici. Ora viene quasi naturale dire campioni del mondo ma il lavoro che c’è stato dietro è difficile da quantificare e spiegare. Anche gli stessi Lorenzo Marsaglia e Giovanni Tocci sono comunque quinti al mondo. Anche loro arrivavano dal quarto posto olimpico, fino all’ultimo tuffo sono rimasti in corsa per un ottimo risultato, a tre punti dal bronzo prima dell’ultimo tuffo, però la nostra disciplina è particolare ed ogni tuffo è unico e in sincro è ancora più difficile. Mi hanno già chiesto quando ricominciamo ad allenarci perché hanno voglia di rifarsi. E’ stato anche il mondiale dei debuttanti. L’Italia è una squadra giovane con molti atleti inseriti da poco. Tutti possono fare di più, perché hanno dimostrato il loro valore. Per esempio Simone Conte campione del mondo giovanile, ha fatto questa prima esperienza a livello assoluto dov’è andato comunque molto bene; per Elisa Pizzini, che dalle eliminatorie è arrivata in finale nella gara individuale, vale lo stesso discorso e così per tutti gi altri che hanno la possibilità di gareggiare a questi livelli altissimi. Mi auguro che questa esperienza sia di buon auspicio per le olimpiadi di Los Angeles”. Proprio in vista dei prossimi Giochi, Bertone conclude tornando su Chiara Pellacani. “Con lei punteremo ad aumentare il coefficiente di difficoltà per raggiungere quello che ha Maddison Keeny e per provare a dare battaglia alle olimpiadi dove, Cina a parte, ci sfideremo in tanti per salire sul podio e vincerà chi riuscirà ad ottenere più punti con questo doppio e mezzo avanti con doppio avvitamento. Con gli altri atleti il lavoro da continuare a fare è quello di renderli consapevoli che sono tutti da finale mondiale e ciò significa qualificazione olimpica. L’obiettivo prossimo sarà quello di fare ancora più esperienza per andare alla qualifica olimpica a prendere più pass possibili”.
Le finali degli azzurri
Team Event
sesto Chiara Pellacani, Matteo Santoro, Sarah Jodoin di Maria, Riccardo Giovannini
Trampolino da 1 metro F
terza Chiara Pellacani
Trampolino da 1 metro M
settimo Lorenzo Marsaglia
undicesimo Giovanni Tocci
Piattaforma 10 metri mixed
settimi Sarah Jodoin Di Maria e Riccardo Giovannini
Trampolino da 3 metri sincro M
quinti Giovanni Tocci e Lorenzo Marsaglia
Trampolino 3 metri sincro F
quinte Chiara Pellacani e Elisa Pizzini
Trampolino 3 metri sincro mixed
primi Chiara Pellacani e Matteo Santoro
Piattaforma 10 metri F
nona Sarah Jodoin di Maria
Trampolino da 3 metri F
terza Chiara Pellacani
decima Elisa Pizzini
Foto Giorgio Scala / DeepBlueMedia.eu
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Mondiali. Tripletta Pellacani. Bronzo dai 3 metri. Pizzini decima

Chiara Pellacani conquista la medaglia di bronzo dal trampolino 3 metri ai mondiali di Singapore con 323,20 punti. L'azzurra è preceduta solo dalle cinesi Chen Yiwen (389) che aveva già vinto al mondiale di Fukuoka e Chen Ja (356,40). Decima Elisa Pizzini con 280,80 punti.
L'unico precedente di tre medaglie conquistate in un'unica edizione iridata risale a Kazan 2015 quando Tania Cagnotto, vice presidente federale, vinse dal metro e conquistò i bronzi dai tre metri e nel trampolino 3 metri misto con Maicol Verzotto.
"Sono molto emozionata per questa medaglia perché ci tenevo moltissimo - commenta Chiara Pellacani con gli occhi lucidi - La inseguivo dal quarto posto di Parigi. Vedere la bandiera italiana tra quelle cinesi è un'emozione indescrivibile. Abbiamo svolto una lunga preparazione, ci siamo impegnati con continuità, conosciamo il valore della squadra e dei singoli, ma la realtà sta superando le aspettative. I risultati ripagano dei sacrifici e alimentano le nostre ambizioni; adesso ci godiamoci questi successi e tornerò a lavorare per le Olimpiadi di Los Angeles sempre con lo stesso obiettivo. Dietro le medaglie c'è una grande squadra, armoniosa, laboriosa, solidale, competitiva". E subito da Roma arriva la videochiamata del presidente della Federazione Italiana Nuoto Paolo Barelli che si compliementa di nuovo con lei.
Il gioco delle coppie. Quella cinese, ingiocabile, composta da Chen Yiwen e Chen Ja, già campionesse del mondo del trampolino sincro e quella italiana formata dalla campionessa del mondo dei 3 sincro mixed Chiara Pellacani e la nuova compagna di sincro Elisa Pizzini che al debutto in coppia si sono classificate quinte. E poi tutte le altre specialiste mondiali. L’elité del trampolino olimpico femminile.
Al primo round piazzano un doppio e mezzo indietro carpiato di assestamento: 63 punti Chiara e 60 Elisa. Autorevoli i secondi tuffi ma anche le altre viaggiano a tutto gas. Il doppio e mezzo avanti con un avvitamento di Chiara guadagna 67.50, quello di Elisa 54 (un po' sporcato). Le cinesi se ne sono già andate a + 27 Chen Jae + 17 Chen Yiwen dalla terza, la giapponese Mikami Sayaka che per adesso (131.15) è il riferimento di Chiara Pellacani. Al terzo salto Chiara scala una posizione ed è quarta: triplo e mezzo avanti efficace che vale 68.20. La giapponese ora è a meno di 5 punti. Elisa Pizzini scivola decima. Con il suo doppio e mezzo indietro Mikami fa solo 54.00 e allora Chiara che salta dopo ne approfitta e con doppio e mezzo rovesciato carpiato da 63.00 punti mette la freccia e sorpassa (261.70) ma questa volta davanti a lei c’è l’australiana Maddison Keeny con cui fare i conti (266.40). Elisa sempre decima. Le cinesi volano. All’ultimo salto accade quello che non ti aspetti. Chiara esegue benissimo il doppio e mezzo ritornato e sale a 323.20 punti, momentaneamente al comando. Poi tocca a Maddison Keeny che nel doppio e mezzo avanti con due avvitamenti ha il suo cavallo di battaglia e un coefficiente di 3.4 ma forse sente la pressione dell’italiana e allora si ferma nel presalto e ripete il tuffo. Ben fatto ma con i -2 di penalità non può più riprendere l'azzurra. Poi saltano le cinesi e la nostra Chiara si tinge di bronzo.
Il commento del direttore tecnico della nazionale Oscar Bertone. “I valori in campo li conosciamo. Sapevamo che l’australiana era decisamente forte e lo ha dimostrato in questi giorni, soprattutto nell’ultimo tuffo che lei sa eseguire molto bene, e che ha eseguito molto bene, ma la nostra disciplina è particolare: ogni presalto, ogni tuffo è differente e lei nell’ultimo si è sentita molto indietro ed è stata costretta a fermarsi e poi ripeterlo. Noi però siamo riusciti a mantenere una condotta di gara molto regolare, anche se c’era tanta pressione, perché ad un certo punto eravamo appiccicati uno all’altro. In quel momento è uscita fuori Chiara”. “Vogliamo riscrivere la storia dei tuffi – continua Bertone – Questi risultati sono il frutto del lavoro che parte da lontano. Questi ragazzi giovani si stanno impegnando al massimo e dimostrando grandi potenzialità. Complimenti a loro, ai loro allenatori che li preparano ed a quelli che sono a casa lavorando in disparte ma fanno un lavoro veramente ottimo”.
Chiara Pellacani è già entrata nella storia dei tuffi italiani e della Federazione Italiana Nuoto vincendo la prima medaglia d’oro iridata nei tre sincro misti insieme all’altro astro nascente Matteo Santoro, che tra due settimane si trasferirà a Miami per studiare economia, raggiungendola. Prima ancora, in avvio di mondiale, è stata di bronzo nella finale da un metro ottenendo un altro risultato storico.
Chiara Pellecani è la star. 22 anni, romana, allenata da Tommaso Marconi per MR Sport F.lli Marconi e Fiamme Gialle, che a dicembre 2021 si è trasferita negli Stati Uniti per studiare alla Louisiana State University e da tre anni è alla Univeristy of Miami, in attesa di discutere la tesi di laurea in psicologia, cui seguirà un master in comunicazione, ha già conquistato 24 medaglie tra europei e mondiali. Storica l’ultima d’oro in coppia con Matteo Santoro dai tre metri sincro misti.
Elisa Pizzini è la deb. 20 anni di Verona, allenata da Benedetta Molaioli per Aniene e Fiamme Gialle, proviene dalla nazionale juniores (oro col jump event, argento da tre metri e bronzo da uno agli europei giovanili di Otopeni 2022), quest’anno ha già esordito agli europei assoluti di Antalya ottenendo il quarto posto nei tre sincro insieme a Chiara e il settimo nei tre metri individuali. All’esordio in finale mondiale il 29 luglio si è classificata quinta nei tre metri sincro insieme a Chiara Pellacani.
Finale 3 metri F
I salti di Chiara Pellacani 323.20
205B doppio e mezzo indietro carpiato 63.00
5152B doppio e mezzo avanti con un avvitamento carpiato 67.50
107B triplo e mezzo avanti carpiato 68.20
305B doppio e mezzo rovesciato carpiato 58.50
405B doppio e mezzo ritornato carpiato 61.50
I salti di Elisa Pizzini 280.80
205B doppio e mezzo indietro carpiato 60.00
5152B doppio e mezzo avanti con un avvitamento carpiato 54.00
107B triplo e mezzo avanti carpiato 55.80
405B doppio e mezzo ritornato carpiato 58.50
305B doppio e mezzo rovesciato carpiato 52.50
Finale 3 metri F
1. Chen Yiwen (CHN) 389.70
2. Chen Ja (CHN) 356.40
3. Chiara Pellacani (ITA) 323.20
10. Elisa Pizzini (ITA) 280.80
Foto Giorgio Scala / DeepBlueMedia.eu
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Mondiali. Battuti i cinesi! Pellacani e Santoro d'oro nei 3 metri sincro mixed

Ecco l'oro che tanto aspetti, ma che non riesci neanche a sognare tanto che sembra impossibile. Chiara Pellacani e Matteo Santoro battono i cinesi Zilong Chen e Yajie Li, vincono la finale mondiale del sincro misto trampolino ed entrano nella storia. Gli azzurri ma tra di loro si considerano fratelli perchè sono cresciuti insieme conducono una finale perfetta e trionfano con 308.13; più forti degli australiani campioni uscenti Cassiel Rousseau e Maddison Keeney argento con 307.26 e soprattutto dei cinesi che non vanno oltre i 305.70.
Secondi insieme agli australiani Cassiel Rousseau e Maddison Keeney dopo i due obbligatori con 94.20 e dietro ai cinesi Cheng Zilong e Li Yaie con 103.20; mantengono la posizione dopo il doppio e mezzo avanti con un avvitamento carpiato, ben pagato sia per l’esecuzione che per la sincronia. L’Australia adesso è dietro di un punto ma il pressing si fa sentire, anche quello dei messicani e dei russi che gareggiano sotto la bandiera neutrale. Chiara e Matteo si gasano: con il triplo e mezzo avanti carpiato (75.33) volano in testa con 238.83 superando anche i cinesi (adesso in ritardo di 5 punti). Dallo spicchio di tribuna alla loro destra si salza l’incitamento dei tifosi italiani. I tecnici si scambiano sguardi illuminati ma non si parla fino alla fine. L’ultimo è da "Wauuuu", doppio e mezzo ritornato carpiato che spazza via i cinesi e resiste alla rimonta australiana. La media del 7 ½ per l’esecuzione e dell’8 per la sincronia: 69.30 punti che fanno volare gli azzurri a quota 308.13, un punto più della coppia australiana (d’argento) e 2.43 più degli imperatori cinesi.
Mai l'Italia si era spinta così in alto con con una coppia. Finora solo la leggenda Klaus Dibiasi (nella piattaforma a Belgrado 1973 e Cali 1975) e la vice presidente Tania Cagnotto (nel trampolino 1m a Kazan 2015) erano riusciti a vincere un oro mondiale. Adesso ci sono anche il presente e futuro dei tuffi azzurri.
Da Roma giungono i complimenti del presidente Paolo Barelli, impegnato in lavori parlamentari che non gli hanno ancora consentito di essere personalmente presente ai mondiali, seppur quotidianamente in contatto con il capo delegazione Marco Bonifazi e tutti i vertici delle nazionali: "Complimenti a Chiara Pellacani e Matteo Santoro per un'impresa storica. Hanno battuto i migliori al mondo, portando l’Italia dove mai era arrivata una coppia nei tuffi. Un successo che premia talento, lavoro e una scuola tecnica che continua a crescere. Siamo orgogliosi di loro, come di tutta la delegazione italiana che sta affrontando questo mondiale, che apre il nuovo quadriennio, con tanti volti nuovi, coraggio e determinazione. La competizione è ancora lunga, le medaglie sono già tante, i risultati eccellenti. Continuiamo a sognare insieme".
Già vicecampioni del mondo l’anno scorso e d’Europa quest’anno, per Santoro e Pellacani si tratta dell’ottava medaglia nel sincro misto tra mondiali, europei ed European Games. Prima di oggi: argento europei Antalya 2025, argento mondiali Doha 2024, bronzo mondiali Fukuoka 2023 e oro European Games Resovia stesso anno, bronzo europei Roma 2022 e argento mondiali Budapest stesso anno, oro europei Budapest 2021. Finale diretta a 19 coppie, sono diciassettesimi in ordine di salto ma il 17 non porta sfortuna e comunque nello sport fortuna e sfortuna dipendono soltanto noi. E Chiara Pellacani e Matteo Santono sono la fortuna di loro stessi e di tutta l’Italia dei tuffi e degli sport acquatici.
Le parole del direttore tecnico Oscar Bertone. "Siamo orgogliosi e felici. I ragazzi sono stati straordinari anche perché hanno provato a portarcela via questa medaglia storica. La giuria non mi è piaciuta, ha pagato troppo l'ultimo tuffo della coppia cinese, ci ha messo pressione. I ragazzi sono stati bravi a mantenere la concentrazione e hanno effettuato l'ultimo tuffo quasi perfetto. Poi sapevamo che gli australiani avevano conservato il loro tuffo migliore alla fine, ma non è bastato. I ragazzi sono entrati in gara senza troppo pressione. Sapevano di essere da medaglia, ma non di valere l'oro e questa serenità li ha aiutati. Dalla prossima stagione Matteo si trasferirà nella stessa università di Chiara. Entrambi potranno allenarsi di più e affinare la loro intesa già perfetta. Ma ci tengo a precisare che questo oro è un lavoro di gruppo. Dietro ai ragazzi ci sono gi altri atleti, i tecnici lo staff, anche chi è rimasto a casa perché i tuffi italiani sono una grande famiglia. Inoltre questa medaglia insegna che con il sacrificio e il duro lavoro, con la costanza e la passione, si può andare lontano. Spero sia un insegnamento e uno sprone per tutti, anche per coloro che lavorano tanto e ottengono meno delle attese: continuate a impegnarvi e i risultati arriveranno".
Le parole di Chiara Pellacani. "Il valore di questa medaglia è indescrivibile. Siamo troppo contenti. Vincerla con Matteo è la ciliegina sulla torta. Il prossimo obiettivo è la prova individuale. Domani riposo, poi provo a concentrarmi sulla prova individuale perché ambiscono a ottenere un buon risultato".
Le parole di Matteo Santoro. "Sono così tante emozioni tutte insieme che non riesco a ordinarle, ho un mare dentro. C'è felicità, anche paura perché non pensavamo di vincere. Sono molto contento di raggiungere Chiara. Non vedo l'ora di iniziare questa esperienza. Sarà come andare in un'altra casa perché io e Chiara ci conosciamo da quando siamo piccolissimi; le nostre famiglie sono amici, facciamo le vacanze insieme, dunque è tutto naturale".
L’orgoglio dei loro allenatori. Comincia Alice Palmieri. “Ce l’abbiamo fatta. E’ stata una gara molto emozionante tiratissima. All’ultimo tuffo, saranno anche le temperature, ma stavamo bollendo. E’ stata una grande soddisfazione. Per il tanto lavoro e la passione che ci mettiamo tutti i giorni. Loro due insieme sono da oro. L’hanno vinta sul secondo tuffo, sull’obbligatorio, li con Tommaso Marconi abbiamo cominciati a dire .. possiamo fare qualcosa”. Prosegue Tommaso Marconi. “E’ stata una gara bellissima e ritengo che sia stata la più bella che abbiamo visto in questo mondiale. Sapevano che davanti avevamo cinesi, australiani, gli stessi tedeschi, però i ragazzi hanno mantenuto la calma, hanno saltato bene, puliti, con moto sincro e belle entrate. Anche second me la differenza l’ha fatta il secondo tuffo, il rovesciato carpiato, dove Chiara e Matteo si sono convinti che potevano prendere la medaglia più pregiata. E’ una gande soddisfazione perché sono due ragazzi che abbiamo visto crescere ed è il frutto del nostro lavoro, unito al sostegno della Federazione Italiana Nuoto. Avevano 6 anni quando abbiamo cominciati ad allenarli e adesso ce li ritroviamo campioni del mondo”.
Chiara Pellacani, 22 anni, romana, allenata da Tommaso Marconi per MR Sport F.lli Marconi e Fiamme Gialle, che a dicembre 2021 si è trasferita negli Stati Uniti per studiare alla Louisiana State University e da tre anni è alla Univeristy of Miami, in attesa di discutere la tesi di laurea in psicologia, cui seguirà un master in comunicazione – ha già conquistato 23 medaglie tra europei e mondiali. L’ultima era stata quella di bronzo dal metro individuale in apertura dei campionati del mondo.
Matteo Santoro, 18 anni, romano, rappresenta il futuro dei tuffi italiani. E’ tesserato per MR Sport F.lli Marconi e Marina Militare e seguito da Alice Palmieri . E’ stato il più giovane medagliato della storia dei tuffi italiana in un Mondiale dopo l'argento conquistato nel sincro in coppia con Pellacani a Budapest 2022. E’ il vice campione europeo juniores dai 3 metri a Belgrado 2024 e campione d’Italia in carica dopo la vittoria agli assoluti Unipol ad aprile e Torino, nell’occasione premiato dal presidente della Federazione Italiana Nuoto Paolo Barelli e dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.
Finale trampolino 3 metri sincro mixed
I salti di Chiara Pellacani e Matteo Santoro 308.13
201B ordinario indietro carpiato 45.60
301B tuffo rovesciato carpiato 48.60
5152B doppio e mezzo avanti con un avvitamento carpiato 69.30
107B triplo e mezzo avanti carpiato 75.33
405B doppio e mezzo ritornato carpiato 69.30
Finale trampolino 3 metri sincro mixed
1. Chiara Pellacani e Matteo Santoro (ITA) 308.13
2. Cassiel Rousseau e Maddison Keeney (AUS) 307.26
3. Cheng Zilong e Li Yaie (CHN) 305.70
Foto Andrea Staccioli DBM / DeepBlueMedia
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Mondiali. Pellacani bronzo dal metro. Team Event sesto
Un bronzo che vale oro! Chiara Pellecani conquista il primo podio iridato individuale della carriera nel trampolino da un metro ai campionati mondiali di tuffi, cominciati oggi a Singapore. Con 270.80 punti, frutto di una prestazione costante e pulita (uno e mezzo indietro, doppio e mezzo avanti, doppio e mezzo roveciato, uno e mezzo rovesciato con un avviamento e mezzo, uno e mezzo ritornato), la 22enne romana campionessa europea si conferma anche prima tra le atlete continentali. La precedono l’australiana e vice campionessa olimpica Maddison Keeney con 308.00 e la cinese Li Yajie, argento con 290.25.
E’ la decima medaglia dell’Italia in questa edizione, la 22esima, dei campionati del mondo; la terza individuale conquistata da una tuffatrice italiana dopo Tania Cagnotto, attuale vice presidente della Federnuoto che ha vinto anche l’oro da un metro a Kazan 2015, ed Elena Bertocchi, terza a Budapest 2017.
Per la romana - che a dicembre 2021 si è trasferita negli Stati Uniti per studiare alla Louisiana State University e da tre anni è alla Univeristy of Miami, in attesa di discutere la tesi di laurea in psicologia, cui seguirà un master in comunicazione - si tratta della ventitreesima medaglia tra europei e mondiali; prima individuale dopo gli argenti nel sincro mixed a Budapest 2022 e Doha 2024 in coppia con Matteo Santoro e i bronzi a Fukuoka 2023 nel sincro da tre metri insieme ad Elena Bertocchi e nel mixed sempre con il "fratellino" Santoro.
"E' una medaglia speciale - racconta Pellacani, allenata da Tommaso Marconi e tesserata per Fiamme Gialle ed MR Sport F.lli Marconi - Ho festeggiato con un bel pianto liberatorio che nasce dall'emozione perché tra i giorni no e i giorni buoni la prepazione al mondiale è stata lunga e difficile. Sono contenta che il lavoro svolto è uscito fuori. Dedico questa medaglia speciale alla mia famiglia, con mamma che sta qui, alla federazione, alle mie società e alla squadra che mi hanno sempre sostenuta. Ho affrontato la finale abbastanza tranquilla avendo ben chiaro il mio obiettivo - continua - Ero sì determinata ma senza troppa pressione ed è stato il modo giusto. La giornata è stata lunghissima tra eliminatorie dal metro, team event e poi la finale. Domenica pausa, mi ricarico e si ricomincia con tanto entusiasmo e ambizione".
"Sono davvero contento per Chiara perché ha fornito una prova di grande maturità; ha alzato il coefficiente nella sua routine rispetto alle eliminatorie ed è riuscita a superare Hailey Hernandez per 35 centesimi. Ma oltre al punteggio ci sono tuffi molto più alti della statunitese, meglio eseguiti - sottolinea il direttore tecnico Oscar Bertone - Dopo i due quarti posti alle Olimpiadi, Chiara ha avuto bisogno di un periodo per metabolizzare la delusione e ricaricarsi. E' tornata ad allenarsi con grande professionalità e ha dimostrato di aver capito cosa vuole fare da grande. La giornata si era aperta bene, lottando per una medaglia nel team event. Non siamo riusciti a salire sul podio per 20 punti che non sono tanti quanto sembra. Abbiamo una squadra giovane e il futuro è dalla nostra parte".
La gara di Pellacani. Pellacani apre con un salto mortale e mezzo indietro carpiato (48.30) con i giri giusti e un doppio salto mortale e mezzo avanti carpiato bellissimo nel presalto e nello stacco (58.50). L'azzurra dopo i primi due round è quinta con 106.80. La classifica è corta perchè in testa c'è l'aussie e vice campionessa olimpica Maddison Keeney con 110.85 ma seguita a meno d'un punto dalla statunitense Hailey Hernandez e dalla cinese Li Yajie con 110.10; quarta è l'altra cinese Chen Jia con 107.25; sesta è la pericolosa svizzera Michelle Heimberg con 105.00; le altre sono tutte sotto i cento punti.
Terza routine che in genere segna uno spartiacque. Il doppio salto mortale e mezzo rovesciato raggruppato di Pellacani, inserito in finale al posto del salto mortale e mezzo rovesciato carpiato, è svolto da campionessa perché riesce a correggerlo in volo dopo una partenza imperfetta e quindi a chiuderlo senza patemi: i 54.00 punti vanno bene per un totale di 160.80; quarta ma a poco più d'un punto da Li ed Hernandez seconde con 161.85; Keeney vola via a 177.50. Clamoroso l'errore dell'altra cinese Chen che va fuori giri con il doppio salto mortale e mezzo rovesciato raggruppato ed entra di schiena (25.50) ed ultima con 132.75. Quinta è ancora la svizzera Heimberg con 154.45.
Cresce il livello della gara dalla quarta routine che spesso regala errori marchiani. Pellacani è glaciale e sfrutta con il salto mortale e mezzo rovesciato con un avvitamento e mezzo (57.20) la sua potenza e la sua eleganza: il tuffo è perfetto e con 218.00 è terza. Scavalcata la statunitense Hernadez quarta con 215.85. Stacca il gruppo Keeney con 236.00; seconda è sempre Li 227.85. Minacciosa risale al quinto posto la russa Krisinta Ilinyk con 211.15.
Ultima routine da vivere tutta d'un fiato. E corsa al podio ristretta a cinque atlete, Pellacani ha il coefficiente più basso (2.4). Tocca ad Ilinyk ed Hernandez ed entrambe presentano un salto mortale e mezzo avanti con due avvitamenti; la russa è pulita e con 50.70 chiude a 261.85; l'americana è pulitissima e con 54.60 si ferma a 270.45.
Pellacani è in stato di grazia e piazza un salto mortale e mezzo ritornato carpiato (52.80) impeccabile: 270.80 è bronzo scintillante di una campionessa che non conosce confini e capace di esaltarsi gara dopo gara. Vince meritatamente la vice campionessa olimpica Keeney con 308.00 punti; l'argento lo mette al collo la cinese Li con 290.25.
I tuffi di Chiara Pellacani - 270.80 terzo posto
203B salto mortale e mezzo indietro carpiato 48.30 (11)
105B doppio salto mortale e mezzo avanti carpiato 58.50 (5)
305C doppio salto mortale e mezzo rovesciato raggruppato 54.00 (4)
5333D salto mortale e mezzo rovesciato con un avvitamento e mezzo 57.20 (3)
403B salto mortale e mezzo ritornato carpiato 52.80 (3)
Risultati finale trampolino 1 metro
1. Maddison Keeney (Aus) 308
2. Li Yajie (Chn) 290.25
3. Chiara Pellacani (Ita) 270.80
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TEAM EVENT SESTO. Sesti al mondo e secondi in Europa. Il team event made in Italy ottiene 386.85 punti nella finale diretta con 21 squadre che apre il mondiale di tuffi all' OCBC Aquatic Centre di Singapore. Quattro giovani ragazzi simbolo di un movimento sempre sul pezzo e capaci di aggiornare la storia: Chiara Pellacani, Matteo Santoro, Sarah Jodoin di Maria e Riccardo Giovannini. Un piazzamento, il migliore per l'Italia ai mondiali nella specialità, che certifica, o meglio conferma, l'ottimo stato di salute dei tuffi azzurri e premia il lavoro svolto dal direttore tecnico Oscar Bertone e dalle società. Insomma inizio migliore di rassegna continentale e di quadriennio olimpico che porterà a Los Angeles 2028 non poteva esserci. Vincono i cinesi ingiocabili con 466.25, accompagnati sul podio da Messico (426.30) e Giappone (409.65). Quarti gli Stati Uniti (404.90) e quinti gli atleti russi sotto bandiera neutrale (400.35).
Risultati del Team Event
1. Cina 466.25
2. Messico 426.30
3. Giappone 409.65
6. Italia 386.85
Chiara Pellacani, Matteo Santoro, Sarah Jodoin di Maria, Riccardo Giovannini
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Le parole di Sarah Jodoin di Maria. "Il Team Event aiuta sempre a rompere il ghiaccio e ad entrare in clima mondiale. Sono contenta dei miei tuffi e delle sensazioni che ho avuto, anche in vista della gara individuale. Nel complesso direi che siamo andati tutti bene: si sapeva che il podio era impossibile, perché Cina e Messico sono di un'altra categoria"
Le parole di Riccardo Giovannini. "Abbiamo margini di miglioramento perché, a parte Sarah, tutti abbiamo concesso qualcosa nei tuffi individuali. Invece in quelli sincro siamo andati molto bene. Questo è un format che mi piace molto, perché dà il senso e il valore di una squadra. Adesso entriamo nel vivo dei mondiali".
Le parole di Matteo Santoro. "Sono molto soddisfatto della mia prova e di tutta la squadra. Io sono convinto che presto saremo al livello delle nazioni che sono sul podio: abbiamo tutti margini di miglioramento. Adesso mi concentro per la prova individuale e per il mixed in coppia con Chiara (Pellacani ndr)".
Matteo Santoro rappresenta il futuro dei tuffi italiani. Diciotto anni festeggiati il 9 ottobre - tesserato per MR Sport F.lli Marconi e seguito come un'ombra nella sua carriera da Alice Palmieri - è stato il più giovane medagliato della storia dei tuffi italiana in un Mondiale dopo l'argento conquistato nel sincro in coppia con Pellacani a Budapest 2022; Chiara e Matteo a maggio 2021 sono stati d'oro agli Europei di Budapest 2021, argento ai Mondiali di Budapest 2022, bronzo agli Europei di Roma 2022 e oro agli European Games di Cracovia 2023. Santoro è il campione europeo juniores dai 3 metri: titolo stravinto a Rijeka un anno faa. Ha conquistato tre medaglie iridate e ovviamente nel sincro in coppia con Pellacani.
Ventidue anni appena compiuti per la campionessa romana Chiara Pellacani allenata da Tommaso Marconi e tesserata per Fiamme Gialle ed MR Sport F.lli Marconi. Ha conquistato quattordici medaglie consecutive tra gli Europei di Roma 2022 e quelli di Cracovia 2023; agli Europei di Kiev 2019 è stata d'oro dalla piattaforma sincro in coppia con Noemi Batki; vice campionessa iridata dal sincro mixed 3 metri, sempre in coppia con Matteo Santoro, a Budapest 2022. E' il talento per eccellenza dei tuffi italiani, sulle orme di Tania Cagnotto. A dicembre 2021 si è trasferita negli States per studiare alla Louisiana State University, poi si è trasferita alla Univeristy of Miami. Su Instagram ha oltre 16.500 follower. E’ appassionata di serie TV, tra le sue preferite c’è Prison Break. E fino a un po' di tempo fa aveva paura di volare. Ai mondiali di Fukuoka è stata sesta dal metro e soprattutto di bronzo con pass olimpico nel sincro da 3 metri in coppia con Elena Bertocchi e terza nel mixed in coppia con il "fratello" Matteo Santoro. Ai mondiali ha conquistato quattro medaglie, tre nel sincro misto in coppia con Santoro. Alle Olimpiadi di Parigi 2024 è stata quarta nel sincro in coppia con Elena Bertocchi e dai 3 metri. Agli Europei di Antalya 2025 è stata oro dal metro, argento nel mixed in coppia con Matteo Santoro e bronzo nel Team Event insieme allo stesso Santoro, a Riccardo Giovannini e a Sarah Jodoin di Maria.
Faccia da bravo ragazzo, capelli sempre pettinati per il 22enne piattaformista Riccardo Giovannini - tesserato per le Fiamme Oro, allenato da Francesco Dell'Uomo - che ha esordito ai mondiali di Gwangju, mentre è stato in finale agli europei di Kiev (decimo dalla piattaforma). Agli Europei di Budapest 2021 è stato oro con il Team Event. Il suo 2022 è iniziato alla grande. Agli europei di Cracovia 2023 è stato bronzo dai 10 metri e argento nel sincro in coppia proprio con Timbretti. Agli Europei di Antalya 2025 è stato quarto dalla piattaforma, bronzo con il team event e nel sincro dalla piattaforma in coppia con Simone Conte, e argento nel sincro mixed in coppia con Sarah Jodoin di Maria. Ama leggere libri, non è appassionato di social dove si cela in incognito con nomi importanti, è considerato il latin lover dei tuffi: fa strage di cuori per i suoi modi da ragazzo d'altri tempi. E' tifoso del Bologna.
La 24enne italocanadese e campionessa europea dalla piattaforma Sarah Jodoin di Maria - tesserata per Marina Militare ed MR Sport F.lli e seguita da Tommaso Marconi - è nata a Montreal il 3 gennaio del 2000. Dalla piattaforma è stata settima ai mondiali di Budapest 2022 e quinta agli Europei di Roma dove è stata d'oro nel Team Event e bronzo dalla piattaforma sincro in coppia con Eduard Timbretti Gugiu. nata a Monteral da papà bolognese e madre canadese. Ha parenti sparsi in giro per l'Italia tra Guidonia e Bologna. Si è laureata in Economia Aziendale ed è iscritta alla facoltà di Designer per conseguire un secondo titolo di studi. Molto timida e intervorsa al suo arrivo, la città di Roma l'ha resa estroversa ed estremamente simpatica. Ama mangiare il sushi e cucinare. Racconta sempre che "l'Italia è il suo Paese e quello della sua famiglia, per questo adora scoprirla quando ha un po' di tempo libero". Ai mondiali di Fukuoka è stata sesta nel sincro con coppia con Eduard Timbretti Gugiu. Quinta dai dieci metri, invece, ai campionati del mondo di Doha 2024; decima alle Olimpiadi di Parigi 2024 sempre dalla piattaforma. E' diventata lo scorso maggio campionessa europea dai dieci metri.
Gli azzurri per Singapore. Simone Conte (Marina Militare/ MR Sport Fratelli Marconi), Riccardo Giovannini (Fiamme Oro), Lorenzo Marsaglia (Marina Militare/CC Aniene), Matteo Santoro (Marina Militare/MR Sport Fratelli Marconi), Giovanni Tocci (Esercito/AQA Cosenza), Elena Bertocchi (Esercito/ Canottieri Milano), Sarah Jodoin di Maria (Marina Militare/MR Sport Fratelli Marconi), Chiara Pellacani (Fiamme Gialle/MR Sport Fratelli Marconi), Elisa Pizzini (Fiamme Gialle/CC Aniene).
Nello staff il direttore tecnico Oscar Bertone, i tecnici Francesco Dell'Uomo, Tommaso Marconi, Benedetta Molaioli e Alice Palmieri, il medico Matteo Catananti e il fisioterapista Maurizio Zaia.
Regolamento. Per le specialità olimpiche individuali previsti tre turni di gare: preliminari, semifinali a 18 e finali a 12. Due turni (eliminatorie e finali a dodici) per le altre prove. Il team event prevede che le squadre siano composte da un minimo di 2 ad un massimo di 4 componenti, almeno un maschio ed una femmina, che devono eseguire due tuffi individuali ed uno sincronizzato misto, sia dal trampolino che dalla piattaforma, per un totale di sei tuffi in cui dovranno essere presenti tutti e sei i gruppi delle rotazioni.
Foto di Andrea Staccioli / DBM
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Mondiali. Pellacani in finale dal metro, out Bertocchi
Sipario alzato e adrenalina subito alle stelle. Il programma dei tuffi ai 22esimi Mondiali si apre all’OCBC Aquatic Centre di Singapore si apre con le interminabili eliminatorie (53 iscritte) dal metro femminile. Si qualifica alla finale, in programma alle 19.00 (-6h in Italia), con l'ottavo punteggio la campionessa Chiara Pellacani apparsa in grande forma psicologica e fisica; si ferma, invece, una comunque brava e coraggiosa Elena Bertocchi che paga un piccolo passaggio a vuoto con il salto mortale e mezzo indietro carpiato (41.60) leggermente lento e quindi scarso in ingresso e non va oltre il ventesimo posto.
Di alto livello tutte le routine della 22enne romana - tesserata per Fiamme Oro ed MR Sport F.lli Marconi, allenata da Tommaso Marconi - che, dopo un salto mortale e mezzo indietro carpiato (48.30) privo di imperfezioni e un doppio salto mortale e mezzo avanti carpiato (54.60) perfetto in tutte e tre le fasi, si esibisce in un salto mortale e mezzo rovesciato carpiato scarso (43.20) complice una piccola titubanza al momento dello stacco; prosegue con un salto mortale e mezzo rovesciato con un avvitamento e mezzo (54.60) da grande campionessa e conclude il programma in piena sicurezza con il salto mortale e mezzo ritornato carpiato (50.40). La campionessa azzurra totalizza 251.10 ma la sensazione è che abbia nelle gambe i 260.00 con l'obiettivo di potersi confermare la migliore tra le europee. Difficile pensare al podio perché in gara, rispetto ai Mondiali di Doha, sono tornate dal metro le cinesi con Chen Jia seconda con 288.85 e Li Yajie terza con 283.80 e soprattutto l'australiana e vice campionessa olimpica Maddison Keeney che guida con 301.75 ed unica a superare i 300 al mattino.
Buona anche la prova della 30enne milanese - tesserata per Esercito e Canottieri Milano, seguita da Francesco Dell'Uomo, bronzo iridato a Budapest 2017 e bicampionessa europea tra Budapest 2021 e Roma 2022 - che rompe il ghiaccio con un salto mortale e mezzo ritornato carpiato (46.80) pulito e un doppio salto mortale e mezzo avanti carpiato recuperato dopo una lieve in certezza nel presalto (46.80); poi esegue un salto mortale e mezzo indietro leggermente lento (41.40) e un salto mortale e mezzo rovesciato carpiato in totale controllo e con i giusti giri (46.80); chiusura con un bel salto mortale e mezzo rovesciato con un avvitamento e mezzo (46.80) che portano il punteggio complessivo a 228.60 punti. Bertocchi per entrare in finale doveva fare meglio dei 242.15 punti dell'armena Aleksandra Bibikina.
Dalle 15.30 la finale del Team Event con l'Italia che schiera gli alfieri che hanno conquistato il bronzo ai recenti europei di Antalya: Chiara Pellacani, Matteo Santoro, Sarah Jodoin di Maria e Riccardo Giovannini.
Ventidue anni appena compiuti per la campionessa romana Chiara Pellacani allenata da Tommaso Marconi e tesserata per Fiamme Gialle ed MR Sport F.lli Marconi. Ha conquistato quattordici medaglie consecutive tra gli Europei di Roma 2022 e quelli di Cracovia 2023; agli Europei di Kiev 2019 è stata d'oro dalla piattaforma sincro in coppia con Noemi Batki; vice campionessa iridata dal sincro mixed 3 metri, sempre in coppia con Matteo Santoro, a Budapest 2022. E' il talento per eccellenza dei tuffi italiani, sulle orme di Tania Cagnotto. A dicembre 2021 si è trasferita negli States per studiare alla Louisiana State University, poi si è trasferita alla Univeristy of Miami. Su Instagram ha oltre 16.500 follower. E’ appassionata di serie TV, tra le sue preferite c’è Prison Break. E fino a un po' di tempo fa aveva paura di volare. Ai mondiali di Fukuoka è stata sesta dal metro e soprattutto di bronzo con pass olimpico nel sincro da 3 metri in coppia con Elena Bertocchi e terza nel mixed in coppia con il "fratello" Matteo Santoro. Ai mondiali ha conquistato quattro medaglie, tre nel sincro misto in coppia con Santoro. Alle Olimpiadi di Parigi 2024 è stata quarta nel sincro in coppia con Elena Bertocchi e dai 3 metri. Agli Europei di Antalya 2025 è stata oro dal metro, argento nel mixed in coppia con Matteo Santoro e bronzo nel Team Event insieme allo stesso Santoro, a Riccardo Giovannini e a Sarah Jodoin di Maria.
Elena Bertocchi è una delle veterane del gruppo; 30enne meneghina - tesserata per Esercito e Canottieri Milano - nel suo ricco palmares ci sono una medaglia iridata (il brondo dal metro a Budapest 2017) e undici europee. E' un'araba fenice che rinasce sempre dalle ceneri. Una prima svolta nella sua carriera è stato il trasferimento da Milano a Roma: il carattere di Elena cambia e da introverso diventa estroverso, rivelando una ragazza timida, dolce, sensibile ma sempre con il sorriso sulle labbra. A marzo del 2023 ha affrontato un delicato intervento alla schiena che ha eliminato cronici problemi che l'hanno attanagliata dagli europei di Kiev 2019 fino a quelli di Roma 2022 dove ha gareggiato, vincendo l'oro dal metro, ma con grande sofferenza. Laureata in scienze motorie, ama ascoltare musica (la sua cantante preferità è Ozuna) e leggere libri gialli. Ha un cane bellissimo Chloè ed è diventata tifosa della Roma.
I tuffi di Elena Bertocchi - 228.60 punti ventesima - eliminata
403B salto mortale e mezzo ritornato carpiato 46.80 (22)
105B doppio salto mortale e mezzo avanti carpiato 46.80 (21)
203B salto mortale e mezzo indietro carpiato 41.40 (26)
303B salto mortale e mezzo rovesciato carpiato 46.80 (21)
5333D salto mortale e mezzo rovesciato con un avvitamento e mezzo 46.80 (20)
I tuffi di Chiara Pellacani - 251.10 punti ottava - qual. in finale
203B salto mortale e mezzo indietro carpiato 48.30 (18)
105B doppio salto mortale e mezzo avanti carpiato 54.60 (6)
303B salto mortale e mezzo rovesciato carpiato 43.20 (7)
5333D salto mortale e mezzo rovesciato con un avvitamento e mezzo 54.60 (6)
403B salto mortale e mezzo ritornato carpiato 50.40 (8)
1^ giornata - sabato 26 luglio
Eliminatorie metro fem
1. Maddison Keeney (Aus) 301.75
8. Chiara Pellacani 251.10 qual. in finale
20. Elena Bertocchi 228.60 eliminata
Gli azzurri per Singapore. Simone Conte (Marina Militare/ MR Sport Fratelli Marconi), Riccardo Giovannini (Fiamme Oro), Lorenzo Marsaglia (Marina Militare/CC Aniene), Matteo Santoro (Marina Militare/MR Sport Fratelli Marconi), Giovanni Tocci (Esercito/AQA Cosenza), Elena Bertocchi (Esercito/ Canottieri Milano), Sarah Jodoin di Maria (Marina Militare/MR Sport Fratelli Marconi), Chiara Pellacani (Fiamme Gialle/MR Sport Fratelli Marconi), Elisa Pizzini (Fiamme Gialle/CC Aniene).
Nello staff il direttore tecnico Oscar Bertone, i tecnici Francesco Dell'Uomo, Tommaso Marconi, Benedetta Molaioli e Alice Palmieri, il medico Matteo Catananti e il fisioterapista Maurizio Zaia.
Regolamento. Per le specialità olimpiche individuali previsti tre turni di gare: preliminari, semifinali a 18 e finali a 12. Due turni (eliminatorie e finali a dodici) per le altre prove. Il team event prevede che le squadre siano composte da un minimo di 2 ad un massimo di 4 componenti, almeno un maschio ed una femmina, che devono eseguire due tuffi individuali ed uno sincronizzato misto, sia dal trampolino che dalla piattaforma, per un totale di sei tuffi in cui dovranno essere presenti tutti e sei i gruppi delle rotazioni.
Foto di Andrea Masini / DBM
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