Trofeo Bud Spencer. 1100 atleti e 8 record nella seconda edizione

Otto record italiani in vasca corta e una cornice di pubblico straordinaria hanno caratterizzato la seconda edizione del trofeo Bud Spencer di nuoto master, tappa del circuito super-master federale. Una domenica di sport e condivisione presso il Centro Federale – Polo Acquatico Frecciarossa di Ostia nel meeting promosso ed organizzato dalla Europa Sporting del presidente Cinzia Farina e del vice presidente Roberto Migliori ed al quale hanno partecipato oltre 1100 atleti di 90 società.
Online risultati e classifiche, tra cui spiccano i record italiani di Giuseppe Avallone (Flaminio SC) nei 100 dorso M80 con 1’32”85 (44”99 ai 50 metri), Maurizio Tersar (CC Aniene) nei 100 dorso M45 con 58”45 (28”30 al passaggio di metà gara) e nei 50 dorso con 27”42, Stefano Ancarani (Imolanuoto) nei 200 misti M30 con 2’03”96 e nei 50 rana con 28”11, Christine Jolly (Flaminio SC) nei 100 stile libero M75 con 1’36”50, Jennifer Martinadonna (Klab Sport) nei 100 stile libero M25 con 57”65 e Antonio D’Oppido (Flaminio SC) nei 50 stile libero M80 con 34”64.
A premiare vincitori e primatisti italiani il figlio di Bud Spencer, Giuseppe, che si è complimentato con la società organizzatrice, la Federazione Italiana Nuoto e la direzione del Centro Federale per l’ottima riuscita della manifestazione e la particolare attenzione rivolta al papà Carlo e a tutta la famiglia Pedersoli.
Risultati
La scheda di Carlo Pedersoli (alias, Bud Spencer). Nasce a Napoli il 31 ottobre 1929. Celebre attore italiano, particolarmente noto per i suoi film in coppia con Mario Girotti (alias, Terence Hill) ed ex-nuotatore e pallanotista, più volte campione italiano a rana e stile libero. Già da piccolo si appassiona allo sport in genere dimostrando evoluta predisposizione. Nel 1937 diventa membro di un club locale di nuoto e vince alcuni premi. Successivamente si trasferisce con la famiglia prima a Roma, dove si distingue come ranista nelle categorie giovanili, e poi in Venezuela. Torna in Italia verso la fine degli anni '40 e, da atleta della S.S. Lazio Nuoto, diventa campione italiano di nuoto a rana nelle categorie giovanili (1945) senza disdegnare la pallanuoto. Successivamente si specializza nei 100 stile libero diventando il primo italiano a infrangere la barriera del minuto nel 1950, anno in cui partecipa ai campionati europei di Vienna arrivando quinto. Nel frattempo riprende gli studi iscrivendosi all'Università di Roma, alla facoltà di Giurisprudenza. Viene anche notato dall'ambiente cinematografico per la sua struttura fisica ed il suo esordio avviene con la grande produzione hollywoodiana “Quo Vadis?” del 1951 in cui interpreta un centurione dell'impero romano. Continua ad allenarsi e ad alternarsi tra nuoto e pallanuoto. Nella primavera del 1951 partecipa a una lunga tournée in Germania con la Lazio. Per la pallanuoto gioca solo le amichevoli poiché la federazione impedisce agli "atleti-nuotatori sotto controllo federale" di giocare in campionato, ma a causa di un infortunio di Geminio Ognio viene schierato contro lo Sturla, quindi squalificato con relativa multa alla società. Cambiati i regolamenti, comincia a praticare anche la pallanuoto con continuità. L'anno successivo gareggia alle Olimpiadi di Helsinki 1952 raggiungendo le semifinali nei 100 stile libero. Dopo i Giochi finlandesi, insieme ad altri promettenti atleti, viene invitato alla Yale University e trascorre alcuni mesi a New Haven, nel Connecticut, negli Stati Uniti dove porta il primato personale sul non ufficiale 57"7. Centravanti titolare della Lazio segna gol a raffica nel campionato del 1953 giungendo terzo nella classifica cannonieri (27 reti) e contribuendo al quarto posto in classifica. Le buone prestazioni lo portano a debuttare in Nazionale e in una partita contro la Spagna a Genova, il 30 settembre, segna tutte e cinque le reti del successo azzurro. L'anno successivo contrae una seria forma di periostite che non gli consente di difendere il titolo di campione italiano dei 100 stile libero che aveva già vinto 4 volte e di avere un rendimento altalenante nella pallanuoto. La stagione dopo conquista la medaglia d'oro ai Giochi del Mediterraneo di Barcellona. Nel frattempo la sua presenza nel mondo del cinema diventa sempre più apprezzata sottraendo spazio allo sport seppur alle Olimpiadi di Melbourne del 1956 riesce a ottenere un buon undicesimo posto nei 100 stile libero.
Nonostante i numerosi impegni, sportivi e non, Carlo consegue la Laurea in Legge. Nel 1958 lascia l’Italia e per un anno lavora a un progetto della Panamericana, la strada che attualmente collega Panama a Buenos Aires. Nel 1959 torna in Patria e si dedica alla composizione di colonne sonore, ottenendo un contratto con la RCA. Nel 1960 sposa Maria Amato, figlia di un grande produttore cinematografico. Riluttante al cinema, continua ad occuparsi di musica fino al 1967, quando prende il via la sua carriera. In quell'anno Giuseppe Colizzi, suo vecchio amico, gli offre una parte in un film e, dopo qualche esitazione, Pedersoli accetta. Sul set conosce il suo partner di lavoro, un giovane attore con all'attivo varie pellicole, ma in ruoli secondari e sconosciuto al grande pubblico: è Mario Girotti, suo futuro inseparabile compagno, meglio noto come Terence Hill. Il film "Dio perdona... io no!" è la prima pellicola della coppia, diventata poi nel tempo inossidabile per questo genere di produzioni. Le due star nelle presentazioni in locandina decidono di cambiare i propri nomi, considerati troppo italiani per fare colpo a livello internazionale, per rendere più credibili le opere e i personaggi interpretati. Gli pseudonimi che li renderanno celebri sono, rispettivamente, quelli di “Bud Spencer” e di “Terence Hill”. Negli anni seguenti la coppia gira numerosi film assieme, soprattutto del genere spaghetti-western. Parallelamente al cinema, Pedersoli porta avanti le sue passioni fra le quali anche quella del volo: nel 1975 infatti consegue la licenza di pilota di elicottero per l'Italia, la Svizzera e gli Stati Uniti. Da ricordare è anche il suo amore per la musica: nel 1977 scrive alcune canzoni per "Lo chiamavano Bulldozer", delle quali una viene da lui stesso interpretata durante il film. Negli ultimi anni, Pedersoli dimostra ampiamente le sue qualità di attore drammatico, dedicandosi anche a film impegnati come "Cantando dietro i paraventi" (2003) di Ermanno Olmi e "Uccidere è il mio mestiere", una produzione tedesca dove interpreta il maestro di un assassino completamente cieco. Nel 1979 riceve il premio Jupiter come star più popolare in Germania. Nel 2004 diventa testimonial della Federazione Italiana Nuoto. Nel 2005 il Comune di Civitavecchia gli attribuisce il Caimano d'Oro "per la sua carriera di nuotatore, e per essere rimasto sempre vicino a questo sport anche quando è diventato un attore affermato e conosciuto in tutto il mondo". Carlo Pedersoli sceglie il suo soprannome "Bud Spencer" in onore del suo idolo, Spencer Tracy, e per la sua birra preferita, la Budweiser. Ci lascia il 27 giugno 2016, a 86 anni.
Trofeo Bud Spencer. Domenica ad Ostia la seconda edizione

Tutto pronto per l’appuntamento di domenica 17 marzo al Centro Federale – Polo Acquatico Frecciarossa di Ostia per il Trofeo Bud Spencer. Oltre 1100 atleti di 90 società animeranno il ricordo dell’atleta e attore, grande appassionato di sport, sempre vicino alla Federazione Italiana Nuoto e tutte le sue discipline. Numeri eccezionali che certificano il successo straordinario della seconda edizione del Memorial dedicato al nostro Carlo Pedersoli, giunto alla seconda edizione e inserito all’interno del circuito master federale e organizzato dall’Europa Sporting Association.
Sarà una grande festa con uno sconfinato entusiasmo per uno degli eventi Master più partecipati di questa stagione. Inizio gare in vasca da 25 metri alle 9.00 con i 50 farfalla, 100 dorso, 100 rana, 50 stile libero e 200 misti.
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Startlist
La scheda di Carlo Pedersoli (alias, Bud Spencer). Nasce a Napoli il 31 ottobre 1929. Celebre attore italiano, particolarmente noto per i suoi film in coppia con Mario Girotti (alias, Terence Hill) ed ex-nuotatore e pallanotista, più volte campione italiano a rana e stile libero. Già da piccolo si appassiona allo sport in genere dimostrando evoluta predisposizione. Nel 1937 diventa membro di un club locale di nuoto e vince alcuni premi. Successivamente si trasferisce con la famiglia prima a Roma, dove si distingue come ranista nelle categorie giovanili, e poi in Venezuela. Torna in Italia verso la fine degli anni '40 e, da atleta della S.S. Lazio Nuoto, diventa campione italiano di nuoto a rana nelle categorie giovanili (1945) senza disdegnare la pallanuoto. Successivamente si specializza nei 100 stile libero diventando il primo italiano a infrangere la barriera del minuto nel 1950, anno in cui partecipa ai campionati europei di Vienna arrivando quinto. Nel frattempo riprende gli studi iscrivendosi all'Università di Roma, alla facoltà di Giurisprudenza. Viene anche notato dall'ambiente cinematografico per la sua struttura fisica ed il suo esordio avviene con la grande produzione hollywoodiana “Quo Vadis?” del 1951 in cui interpreta un centurione dell'impero romano. Continua ad allenarsi e ad alternarsi tra nuoto e pallanuoto. Nella primavera del 1951 partecipa a una lunga tournée in Germania con la Lazio. Per la pallanuoto gioca solo le amichevoli poiché la federazione impedisce agli "atleti-nuotatori sotto controllo federale" di giocare in campionato, ma a causa di un infortunio di Geminio Ognio viene schierato contro lo Sturla, quindi squalificato con relativa multa alla società. Cambiati i regolamenti, comincia a praticare anche la pallanuoto con continuità. L'anno successivo gareggia alle Olimpiadi di Helsinki 1952 raggiungendo le semifinali nei 100 stile libero. Dopo i Giochi finlandesi, insieme ad altri promettenti atleti, viene invitato alla Yale University e trascorre alcuni mesi a New Haven, nel Connecticut, negli Stati Uniti dove porta il primato personale sul non ufficiale 57"7. Centravanti titolare della Lazio segna gol a raffica nel campionato del 1953 giungendo terzo nella classifica cannonieri (27 reti) e contribuendo al quarto posto in classifica. Le buone prestazioni lo portano a debuttare in Nazionale e in una partita contro la Spagna a Genova, il 30 settembre, segna tutte e cinque le reti del successo azzurro. L'anno successivo contrae una seria forma di periostite che non gli consente di difendere il titolo di campione italiano dei 100 stile libero che aveva già vinto 4 volte e di avere un rendimento altalenante nella pallanuoto. La stagione dopo conquista la medaglia d'oro ai Giochi del Mediterraneo di Barcellona. Nel frattempo la sua presenza nel mondo del cinema diventa sempre più apprezzata sottraendo spazio allo sport seppur alle Olimpiadi di Melbourne del 1956 riesce a ottenere un buon undicesimo posto nei 100 stile libero.
Nonostante i numerosi impegni, sportivi e non, Carlo consegue la Laurea in Legge. Nel 1958 lascia l’Italia e per un anno lavora a un progetto della Panamericana, la strada che attualmente collega Panama a Buenos Aires. Nel 1959 torna in Patria e si dedica alla composizione di colonne sonore, ottenendo un contratto con la RCA. Nel 1960 sposa Maria Amato, figlia di un grande produttore cinematografico. Riluttante al cinema, continua ad occuparsi di musica fino al 1967, quando prende il via la sua carriera. In quell'anno Giuseppe Colizzi, suo vecchio amico, gli offre una parte in un film e, dopo qualche esitazione, Pedersoli accetta. Sul set conosce il suo partner di lavoro, un giovane attore con all'attivo varie pellicole, ma in ruoli secondari e sconosciuto al grande pubblico: è Mario Girotti, suo futuro inseparabile compagno, meglio noto come Terence Hill. Il film "Dio perdona... io no!" è la prima pellicola della coppia, diventata poi nel tempo inossidabile per questo genere di produzioni. Le due star nelle presentazioni in locandina decidono di cambiare i propri nomi, considerati troppo italiani per fare colpo a livello internazionale, per rendere più credibili le opere e i personaggi interpretati. Gli pseudonimi che li renderanno celebri sono, rispettivamente, quelli di “Bud Spencer” e di “Terence Hill”. Negli anni seguenti la coppia gira numerosi film assieme, soprattutto del genere spaghetti-western. Parallelamente al cinema, Pedersoli porta avanti le sue passioni fra le quali anche quella del volo: nel 1975 infatti consegue la licenza di pilota di elicottero per l'Italia, la Svizzera e gli Stati Uniti. Da ricordare è anche il suo amore per la musica: nel 1977 scrive alcune canzoni per "Lo chiamavano Bulldozer", delle quali una viene da lui stesso interpretata durante il film. Negli ultimi anni, Pedersoli dimostra ampiamente le sue qualità di attore drammatico, dedicandosi anche a film impegnati come "Cantando dietro i paraventi" (2003) di Ermanno Olmi e "Uccidere è il mio mestiere", una produzione tedesca dove interpreta il maestro di un assassino completamente cieco. Nel 1979 riceve il premio Jupiter come star più popolare in Germania. Nel 2004 diventa testimonial della Federazione Italiana Nuoto. Nel 2005 il Comune di Civitavecchia gli attribuisce il Caimano d'Oro "per la sua carriera di nuotatore, e per essere rimasto sempre vicino a questo sport anche quando è diventato un attore affermato e conosciuto in tutto il mondo". Carlo Pedersoli sceglie il suo soprannome "Bud Spencer" in onore del suo idolo, Spencer Tracy, e per la sua birra preferita, la Budweiser. Ci lascia il 27 giugno 2016, a 86 anni.
Mondiali a Doha. L'analisi del nuoto master azzurro

La folta rappresentanza italiana, nella piscina Aspire Dome a Doha, è salita 134 volte sul podio (53 ori, 44 argenti e 37 bronzi) collocandosi al secondo posto della classifica generale, immediatamente alle spalle dei rappresentanti delle squadre tedesche che fanno meglio per 2 podi. Volgendo lo sguardo alle altre rappresentative non si può non segnalare la qualità delle performance degli atleti australiani che conquistano medaglie in quasi la metà delle prove individuali a cui hanno partecipato (47%), seguiti dai master statunitensi con un 38% di performances da medaglia e dagli atleti NIA (Neutral Individual Athletes) con il loro 34%.
Per una analisi più approfondita delle gare si è proceduto ad applicare ad ogni risultato il punteggio tabellare utilizzato in Italia nelle gare del Circuito Supermaster e nelle prove di campionato italiano: ciò consente di disporre di un criterio univoco per confrontare le diverse gare indipendentemente dalle categorie di appartenenza degli atleti.
In generale il punteggio medio complessivo degli atleti italiani è stato di 867 punti, in linea con quello globale di 862 punti a testimonianza del valore raggiunto, nel complesso, dal movimento master nazionale. Da evidenziare il punteggio conseguito nelle gare dei misti dai master italiani che con 904 punti è significativamente superiore al livello generale di 881 punti.
Le prestazioni superiori ai 1000 punti sono state 82 in campo femminile, di cui 7 delle atlete italiane, e 101 tra gli uomini, di cui 12 dei nostri atleti; valori complessivi pressoché equivalenti considerando il numero di presenze gara: 3240 per gli uomini e 2289 per le donne. Per quanto riguarda i master italiani sono da ascrivere 15 nuovi record nazionali: 8 in campo femminile di cui 3 record europei (Franca Bosisio nei 50 dorso e farfalla e Cristina Tarantino nei 400 stile libero) e 7 tra gli uomini.
Volgendo l’attenzione alle TOP 20 prestazioni femminili risalta il 18° posto di Franca Bosisio con il tempo di 2'37"37 conseguito nei 200 farfalla (1042 punti). Da sottolineare i risultati delle statunitensi Mary Case ed Ellen Reynolds che entrano in questa speciale classifica con tutte le prove a cui hanno partecipato. La ottantacinquenne Mary Case guida la classifica con 1186 punti nei 50 farfalla e si aggiudica ben 3 delle prime 4 posizioni coprendo tutte e 3 le distanze della farfalla. L’altra statunitense, Ellen Reynolds, da prova della sua ecletticità entrando in questa speciale classifica con tutte e 5 le gare a cui ha partecipato, passando dal dorso ai misti per chiudere con i 200 rana. In campo maschile grande evidenza per il nostro Carlo Travaini che per solo una manciata di punti (4) non conquista la cima della classifica che è andata ad appannaggio dell’ottantenne ceco Rudolf Smerda (1073 punti). Tra i due atleti è stato un confronto a tutto campo: Rudolf entra in classifica con tutte e 3 le distanze del delfino in cui ha gareggiato; analogamente anche Carlo Travaini si inserisce con le 3 prove a rana a cui va aggiunta la notevole prestazione nei 200 misti, che gli è valsa il 18° posto in classifica.
Raffrontando le prestazioni maschili con quelle femminili ed estendendo il confronto fino alla 50° posizione in classifica, si constata – in base alla media dei punteggi – un livello qualitativo più elevato in campo femminile con una media di 1049 punti contro i 1035 riscontrati in campo maschile.
Volgendo l’attenzione alle TOP20 prestazioni italiane, in campo femminile la parte del leone la ha svolta Franca Bosisio che occupa le prime quattro posizioni della classifica, permettendosi di inserire nelle TOP20 nazionali anche la quinta prova: i 200 stile libero (19°). Eccellenti le prestazioni della toscana Manuela Maltinti che in ambedue le prove dei misti supera i 1000 punti. Da evidenziare la costanza dei risultati delle romane Daniela Petracchi e di Elena Piccardo che insieme a Daniela Deponti sono inserite in questa particolare classifica con ben 3 prove. In campo maschile si assiste a quanto riscontrato in campo femminile: Carlo Travaini emula Franca Bosisio occupando i primi quattro posti della classifica nazionale dei TOP20. Alle 4 performances di Travaini fanno da riscontro le 3 prove di Filippo Magnini, con la piccola sorpresa del risultato dei 50 rana che – dal punto di vista del punteggio – è da preferire alla prova cronometrica dei 50 stile libero.
Confrontando le classifiche internazionali dei TOP20 con quelle nazionali e osservando le categorie degli atleti e atlete inseriti, si può evidenziare come il movimento italiano sconti una certa debolezza nelle categorie più anziane a fronte di una significativa presenza di atleti delle fasce di età intermedie da M45 a M60, tant’è che solo due atleti, uno in campo maschile e l'altra in campo femminile, sono over 60.
E’ possibile che tale situazione sia da ascrivere, oltre ad aspetti socio-culturali che incidono in modo significativo verso una costante pratica sportiva anche in età avanzata come avviene nei paesi anglosassoni e nel nord Europa, anche alla storia della pratica del nuoto nel nostro paese nel corso degli anni ’60 e ’70, attività svolta da un nucleo limitato e privilegiato di atleti e che solo negli ultimi decenni dello scorso secolo è divenuta una pratica di massa, ampiamente consigliata dai medici e trascinata dai notevoli e costanti risultati degli azzurri in campo internazionale, alimentando così il filone del mondo master.
Infine, alcune considerazioni meritano gli aspetti organizzativi. In primo luogo, il programma gare proposto da World Aquatics per i mondiali Master evidenzia alcune criticità ben testimoniate da alcuni dati di fatto: le gare dell’ultima giornata dei campionati, 400 misti, 200 stile libero e 50 farfalla, hanno registrato i più alti indici di assenza pari al 17% degli iscritti. Sarebbe forse opportuna una revisione del programma gare, iniziando dal prevedere una continuità delle gare dello stile libero posizionando i 200 stile libero nella giornata centrale della manifestazione come spartiacque tra le gare più lunghe (800 e 400) e quelle di velocità (100 e 50).
Sicuramente da apprezzare l’accoglienza degli atleti con disponibilità di generi di conforto lungo tutta la manifestazione a cui peraltro ha fatto riscontro una gestione della giornata delle staffette caratterizzata da forti ritardi rispetto a quanto programmato (in alcuni casi di oltre un'ora e mezza) e difficoltà nella gestione degli spazi riservati alla prechiamata quantunque il numero dei partecipanti non fosse particolarmente elevato.
Si ringrazia per la collaborazione Claudio Tomasi
pdf Analisi delle gare di nuoto
Mondiali a Doha. Italia a quota 115 medaglie. Magnini tris d'oro

Superata quota cento. Nella settima giornata dei mondiali master a Doha gli azzurri conquistano 20 medaglie che si aggiungono alle 95 precedenti per un totale di 115. E rimangono tre giorni di competizioni per incrementare il bottino. C’è anche un podio tutto italiano, quello dei 200 misti M 55-59 vinti da Alberto Montini (Nuoto Master Brescia) con 2’28”31, seguito da Silio Fabbrini (Swim In Action) con 2’30”96 e Antonello Laveglia (Forum Sport Center) con 2’31”24.
Tripletta d’oro di Filippo Magnini che, dopo il successo nei 100 stile libero e 50 rana, vince i 50 stile libero M 40-44 in 23”53, di nuovo davanti al russo dei Nuotatori Indipendenti Associati Andrei Kurnosov (23”58) e al brasiliano del team Bardi & Okuda Jose Sanches Junior (23”92), già battuti martedì nei 100. Quella del pesarese, ex capitano azzurro e bicampione mondiale dei 100 stile libero a Montreal 2005 e Melbourne 2007, 42 anni che nuota per l’Acqua13, è la terza vittoria personale in tre giorni e la quarantesima medaglia d’oro in ordine di tempo del team Italia ai mondiali master delle discipline acquatiche in Qatar.
Il medagliere italiano complessivo è di 115 medaglie: 45 d’oro, 38 d’argento e 32 di bronzo. Le gare di nuoto proseguono fino al 3 marzo, il torneo di pallanuoto si chiude il 2 marzo e quello di nuoto artistico venerdì 1 marzo. Le competizioni di tuffi e nuoto in acque libere si sono concluse.
Finali 4^ giornata nuoto
50 stile libero F
M 55-59
1. Daniela Deponti (Acqua1 Village) 29”38
50 stile libero M
M 40-44
1. Filippo Magnini (Acqua13) 23”53
200 misti F
M 65-69
3. Susanna Sordelli (Flaminio SC) 3’17”87
M 55-59
1. Manuela Maltinti (Nuoto Valdinievole) 2’41”43
2. Daniela Deponti (Acqua1 Village) 2’47”64
200 misti M
M 85-89
2. Giuseppe Fantini (Polisportiva Garden) 4’40”22
M 60-64
1. Carlo Tavani (Acqua1 Village) 2’25”97
M 55-59
1. Alberto Montini (Nuoto Master Brescia) 2’28”31
2. Silio Fabbrini (Swim In Action) 2’30”96
3. Antonello Laveglia (Forum SC) 2’31”24
M 35-39
3. Lorenzo Giovannini (Nuoto Master Brescia) 2’12”80
M 30-34
2. Stefano Ancarani (Imolanuoto) 2’10”52
3. Enrico Cardinale (Nuoto Club Sassuolo) 2’13”84
100 farfalla F
M 55-59
1. Franca Bosisio (Team Trezzo Sport) 1’09”30
M 25-29
1. Jennifer Martinadonna (Klab Sport) 1’03”37
100 farfalla M
M85-89
2. Giuseppe Fantini (Polisportiva Garden) 2’27”52
M 55-59
3. Mauro Cappelletti (Chiavari Nuoto) 1’02”73
M 30-34
2. Niccolò Baldi (Klab Sport) 56”15
Finali 5^ giornata nuoto artistico
Doppio Free F
M 50-59
1. Milena Mercante-Stefania Carla Gallazzi (Buso Nuoto) 65.3667 (ex 19.3000, imp 26.2667, dif 19.8000)
M 40-49
2. Michela Barabini-Alessia Fornasi (QSwim) 66.0000 (18.3000, 27.2000, 20.5000)
M 30-39
4. Serena Vandone-Irene Mincuzzi (Busto Nuoto) 66.1000 (19.3000, 26.4000, 20.4000)
(Cecilia Novazzi – riserva)
Risultati 5^ giornata torneo pallanuoto M
M 70+ & 75+ Girone G
Nuotatori Civitavecchiesi-Blue Thunder Master 12-0 (4-0, 3-0, 3-0, 2-0)
M 45+ Girone B
Veterani Kosice-Firenze Pallanuoto 8-6 (0-0, 3-2, 1-3, 4-1)
M 55+ Girone D
Kazakistan Masters-Europa Sporting 55 5-7 (2-0, 1-1, 1-3, 1-3)
M 60+ Girone E
Blau-Weiss Bochum-Europa Sporting 60 9-6 dtr (3-1, 0-2, 0-1, 2-1 - 4-1)
Risultati completi
Mondiali a Doha. Magnini vince i 100 sl col record dei campionati

La quinta giornata dei campionati del mondo master a Doha e seconda del nuoto è nel segno di Filippo Magnini. Nella vasca della Aspire Dome l’ex capitano della Nazionale, nato a Pesaro 42 anni fa, tesserato con Acqua 13, bicampione del mondo dei 100 stile libero a Montreal 2005 e Melbourne 2007, conquista la medaglia d’oro iridata anche nei 100 stile libero master. Nella categoria M 40-44 vince con 51”05 (24”66 al passaggio dei 50 metri) stabilendo il record dei campionati. Alle sue spalle il russo Andrei Kurnosov, che nuota per i Nuotatori Indipendenti Associati, e chiude in 52”60; terzo il brasiliano Jose Sanches Junior con 52.94. Nella stessa categoria l’altro italiano Simone Bonistalli (CC Aniene) è dodicesimo con 56”85.
Nella seconda giornata delle gare di nuoto, che proseguono fino a domenica 3 marzo, 24 medaglie italiane. Le gare di tuffi si sono concluse oggi con l'argento conquistato dagli over 100 Giuseppe La Magna Zimmerman e Marco Raimondo (Nuotatori Genovesi) dai tre metri sincro categoria M100+ con 156.54 punti. Davanti a loro gli statunitensi Martin John Lundie e Alex Lapidus con 159.69. Le gare di nuoto artistico proseguono fino all'1 marzo e il torneo di pallanuoto si chiude il 2 marzo. Il medagliere italiano complessivo dopo cinque giornate ha raggiunto quota 63 medaglie (23 d'oro, 25 d'argento e 15 di bronzo).
Finali 2^ giornata nuoto
200 dorso F
M 65-70
3. Susanna Sordelli (Flaminio SC) 3'15"20
M 55-59
2. Manuela Maltinti (Nuoto Vandinievole) 2’45”11
3. Jane Hoag (Acqua1 Village) 2’48”45
M 40-44
3. Manuela Antonioli (Forum SC) 2’37”00
M 30-34
2. Francesca Braghini (Aquareal) 2’29”86
M 25-29
1. Giorgia Malandruccio (Fondazione Bentegodi) 2’36”39
200 dorso M
M 70-74
1. Ettore Boschetti (Idea Sport) 2’46”17 Record Campionati
M 55-59
2. Mauro Cappelletti (Chiavari Nuoto) 2’29”65
M 45-49
2. Maurizio Tersar (CC Aniene) 2’16”32
100 stile libero F
M 50-55
1. Daniela Deponti (Acqua1 Village) 1’05”45
M 25-29
1. Jennifer Martinadonna (Klab Sport) 58”75
100 stile libero M
M 40-44
1. Filippo Magnini (Acqua13) 51”05 Record Campionati
M 30-34
2. Nicholas Carlo Righetto (Klab Sport) 53”31
100 rana F
M 60-64
2. Daniela Petracchi (Roma Nuoto Master) 1’27”22
M 50-54
1. Sabina Vitaloni (Derthona Nuoto) 1’20”42
M 35-39
1. Elena Piccardo (Roma Nuoto Master) 1’14”41
M 30-34
3. Alice Vignudini (Amici Nuoto VVF Modena) 1’17”13
100 rana M
M 60-64
1. Carlo Travaini (Acqua1 Village) 1'09"96
M 55-59
1. Fabio Spinadin (Nottoli Nuoto) 1'10"54
3. Silio Fabbrini (Swim In Action) 1'13"64
M 50-54
1. Pablo Emiliano Gallazzi (CC Aniene) 1'12"25
M 35-39
2. Davide Domenichini (Imolanuoto) 1'07"52
M 30-34
1. Stefano Ancarani (Imolanuoto) 1'04"66
2. Edoardo Gatti (Centro Nuoto Bastia) 1'04"80
M 25-29
2. Marco Giglio (Amici Nuoto VVF Modena) 1'04"94
Risultati 3^ giornata torneo pallanuoto M
M45+ Girone B
Firenze Pallanuoto-Satellity 23-10 (4-3, 5-2, 6-4, 8-1)
M 60+ Girone E
Europa Sporting 60-Real Canoe 60 16-4 (4-2, 2-0, 5-1, 5-1)
M 70+ & 75* Girone G
Nuotatori Civitavecchiesi 70-SV Cannstat 70 5-0 (1-0, 1-0, 1-0, 2-0)
M 55+ Girone D
Europa Sporting 55-Imperial Sport 10-7 (4-1, 2-1, 3-4, 1-1)
M 65+ Girone F
Europa Sporting 65-HZC De Robben 3-11 (1-2, 1-3, 0-3, 1-3)
Finali 5^ ed ultima giornata tuffi
Trampolino 3 metri sincro M
M 100+
2. Giuseppe La Magna Zimmerman-Marco Raimondo 156.54
(Nuotatori Genovesi)
Trampolino 3 metri sincro F
M 100+
5. Monica Andrenacci-Ilaria De Cecco 140.04
(Nuotatori Genovesi)
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Mondiali a Doha. Scattano le gare master

Dal 23 febbraio al 3 marzo a Doha sono previsti i campionati mondiali master degli sport acquatiche. Gli atleti italiani iscritti sono 271, alcuni dei quali in più di una disciplina: 6 nei tuffi, 12 nel nuoto artistico, 190 nel nuoto in vasca, 55 nella gara in acque libere e 53 nel torneo di pallanuoto.
Nelle gare di nuoto in vasca il mondiale di Doha vedrà la partecipazione di 1.949 atleti (767 donne e 1.182 uomini) per 6.396 presenze gara. Straordinaria la partecipazione italiana a testimonianza della crescita di tutto il movimento nazionale: con i suoi 190 atleti l’Italia è il paese maggiormente rappresentato, seguito dalla Germania (172 atleti) e distanziando nettamente Gran Bretagna (166 atleti) e Spagna (114 atleti).
Anche le prove in acque libere, che vedranno la partecipazione di 460 atleti (279 uomini e 181 donne), la presenza italiana guida la classifica per nazioni, insieme alla Germania, con 53 atleti iscritti (31 uomini e 22 donne).
In crescita la partecipazione italiana nel nuoto artistico, guidata dalle atlete della società Busto Nuoto e accompagnate dalla partecipazione di rappresentanti della QSWIM, dei Nuotatori Milanesi e della Rari Nantes Legnano.
Anche nel mondo dei tuffi la Germania impone una forte e completa presenza sia in campo maschile che in quello femminile.
Il torneo di pallanuoto, che vede ai nastri di partenza la insolita presenza di 24 squadre maschili, si segnala per una importante partecipazione italiana con tre formazioni della Europa Sporting (M55, M60 e M65), scortate dal team Firenze Pallanuoto (M45) e dalla formazione dei Nuotatori Civitavecchiesi (M70).
Spiccano alcune partecipazioni che rispettano appieno lo spirito master: l’ottantanovenne Filiberto Bonduà della Polisportiva Garden di Rimini si cimenterà nei 50 stile libero, il suo compagno di squadra Giuseppe Fantini (85 anni) gareggerà nei 200 misti; nei tuffi c’è l’ottantatreenne Alessandro Clerici della Nuotatori Genovesi che salterà dal trampolino di 1 e 3 metri e dalla piattaforma. Chiude questo poker di master Angelo Cilio, storico centrovasca del Nervi, che, a 83 anni, indosserà la calottina dei Nuotatori Civitavecchiesi.
Foto Giorgio Scala / DBM
Torino tiene a battesimo gli Assoluti invernali

Il primo campionato italiano invernale di nuoto master BPER riscuote già un grande successo. Molti iscritti e tanto entusiasmo per questa nuovo appuntamento che entra a far parte del calendario della stagione. Chiuse le iscrizioni e spazio alle gare.
Gli Assoluti Invernali Master BPER sono in programma dall’8 al 10 dicembre presso il Palazzo del Nuoto di Torino. Superata ogni più rosea aspettativa, con la ragguardevole adesione di 1834 atleti. L'evento vede il coinvolgimento di 664 donne e 1170 uomini, in rappresentanza di 240 società.
Particolarmente degna di nota la presenza significativa degli atleti della nuova categoria master M20 (20-24 anni) che si mettono alla prova per la prima volta in un campionato italiano. Ben 146 nuotatori di questa categoria, pari all'8% di tutti gli iscritti. Le 3359 presenze alle gare si suddividono in 10 prove previste dal programma, con l'aggiunta della partecipazione di 76 formazioni alla staffetta 4x50 stile libero mista. La grande adesione a questa manifestazione è un tributo alla passione e all'impegno del mondo del nuoto master che rende questo primo campionato un evento bellissimo.
Numero di iscritti per gara
50 STILE LIBERO D 203 U 381 TOT 584
100 STILE LIBERO D 180 U 406 TOT 586
400 STILE LIBERO D 117 U 178 TOT 295
50 DORSO D 93 U 128 TOT 221
100 DORSO D 95 U 109 TOT 204
50 RANA D 132 U 255 TOT 387
100 RANA D 105 U 155 TOT 260
50 FARFALLA D 93 U 199 TOT 292
100 FARFALLA D 50 U 116 TOT 166
100 MISTI D 129 U 235 TOT 364
Campionati Master Herbalife. Magnini fa il record del mondo a Riccione

Gli esordi, come di esami, non fiscono mai. E' il caso di dirlo anche per Filippo Magnini, ex capitano azzurro, bicampione del mondo dei 100 stile libero a Montreal 2005 e Melbourne 2007, che debutta ai campionati italiani master Herbalife di nuoto a Riccione. Nella vasca dello Stadio del Nuoto, le stessa che per lunghi anni l'ha visto protagonista agli assoluti primaverili, stabilisce il record del mondo dei suoi 100 stile libero nella categoria M40 in 50"73. "Un po' mi commuove - commenta il pesarese tesserato con Aquamore Acqua 13 - perchè nuotare ancora i 100 stile libero è tanto emozionante. Il master è un sognatore e si impegna per raggiungere gli obiettivi che si prefigge. Questa è la gara che mi ha fatto innamorare del nuoto e poterla fare, in questa vasca, dove l'ho nuotata centinaia di volte, è davvero speciale". Cancellato il precedente record mondiale di 51"21 che apparteneva al giapponese Hideaki Hara e risaliva al 2019. Il precedente primato europeo, invece, era dell'austriaco Stefan Opatril con 52"84 del 2009.
Al mattino vinceva i 50 rana M40 con il tempo di 28"94. "E' il mio personale - sorrideva Re Magno che aggiungeva - Abbiamo rotto il ghiaccio e sono contento di aver nuotato sotto i 29 secondi. Adesso pensiamo ai 100 stile libero e vediamo come andranno. Mi è salita un po' di tensione, lo ammetto, anche perche tutti si aspettano sempre grandi cose ed io stesso sono molto esigente". E' andata benissimo!
Nella cerimonia di premiazione c'è spazio anche per le categorie maggiori. Il campione olimpico dei 200 misti a Sydney 200 Massimiliano Rosolino e il responsabile marketing di Herbalife Italia Jole Rossetti premiano gli atleti più anziani della manifestazione, icone di questo sport che non ha età. Sergio Ferri del Flaminio Sporting Club e Livio Larabek dell'Aquamore Acqua 13 ricevono il premio speciale Herbalife Italia.
Il report di venerdì 30 giugno
La mattinata è stata dedicata alle prime prove di 50 metri: dorso, rana e delfino, che hanno visto l’esordio di Filippo Magnini. Apre Maurizio Tersar (M45 del Circolo Canottieri Aniene) che dopo i 200 dorso si ripete nella distanza più breve con il nuovo primato italiano di 28.58. Più vivaci le gare a delfino che hanno fatto registrare ben 5 nuovi record nazionali: in campo femminile si sono distinte Jennifer Martiradonna (M25 del CUS Bari) con 28.72 e Carola Castelli (M60 targata Acqua1village) con il tempo di 32.59. Tra gli uomini Filippo Tubertini, atleta M25 della Pol. Villaggio Fanciullo, migliora il precedente primato di Denny Ferroni di 10 centesimi fermando i cronometri a 25.03 e bruciando sull’arrivo Paolo Ricci della Imolanuoto per appena 9 centesimi e anche lui sotto il precedente record.
Dulcis in fundo, le gare a rana hanno visto il record del mondo di Carlo Travaini (M60 - Acqua1village) che abbassa il primato da lui già detenuto portandolo a 30.57 e la brillantissima prestazione di Carole Smith che fa segnare il nuovo primato della categoria M70 con il tempo di 42.70. Anche nei 50 rana si è assistito ad un confronto all’ultimo decimo per il titolo della categoria M25 con ambedue i primi due atleti sotto il precedente record nazionale: Emilio Correlli (Amici Nuoto Firenze) con 28.44 sopravanza Marco Giglio (Amici Nuoto VVFF Modena) di soli 31 centesimi.
La rana ha anche visto l’ingresso nel mondo dei Campionati Italiani Master di Filippo Magnini che si è cimentato nei 50 rana, sua antica specialità, aggiudicandosi, con un brillante 28. 94, il primo posto della categoria M40.
Il pomeriggio si apre con i 100 stile libero che vede la realizzazione di ben 6 primati nazionali di un mondiale e un europeo. Il mondiale è ad appannaggio di Filippo Magnini (M40 Aquamore Acqua 13) che con una maestosa seconda vasca porta il record mondiale a 50.73 che migliora il precedente 51.21 del giapponese Hideaki Hara risalente al 2019. Il record europeo invece è stato siglato da Massimo Tubino (M65 Genova Nuoto) che con 1.01.89 aggiunge un secondo primato continentale al suo palmares. Niccolò Ceseri (Amici Nuoto Firenze) si conferma primatista nazionale dei 100 stile libero della categoria M35 con il tempo di 52.39 dopo essere già detentore dello stesso primato in vasca corta.
Le signore non sono state da meno con tre record nazionali. Comincia Carole Smith, la Perla di Labuan, l'attrice che negli anni Settanta ha interpretato Lady Marianna accanto a Sandokan-Kabir Bedi, M70 teserata con il Due Ponti, con un eccellente 1.15.96, a cui ha fatto seguito Carola Castelli (M60 Acqua1village) che con il tempo 1.08.07 ripete il primato di categoria già ottenuto il giorno precedente nei 50 farfalla. Chiude l’elenco la giovane Sara Rotondi (M30 All Round Sport & Wellnes) che porta il nuovo record nazionale di categoria a 1.00.16.
Chiude la giornata la prima tornata di staffette con la 4x50 mistaffetta mista che ha visto scendere in acqua un numero mai raggiunto di formazioni: ben 278 che hanno coinvolto oltre 1.100 nuotatori. Una vera festa del nuoto che si è aperta con la prima batteria formata da 9 squadre della categoria M280, ovvero età media dei componenti la staffetta 70 anni.
Il report di giovedì 29 giugno
La giornata è iniziata con i 200 rana per proseguire con i 200 farfalla e ha visto scendere in acqua 254 atleti. Subito fuochi d’artificio con l’ennesimo record mondiale conseguito da Carlo Travaini, atleta M60 della Acqua1village, che ha fatto fermare i cronometri a 2.33.57 migliorando il già suo precedente primato. La rana la ha fatto da padrona in termini di prestazioni: Elena Piccardo, M35 della Roma Nuoto Master, fa registrare il nuovo primato di categoria con 2.43.65; anche in questo caso Elena ha migliorato un suo precedente primato. In campo maschile la categoria M65 merita una particolare citazione: Lorenzo Merli, del Centro Nuoto Bastia, e Marco Capellini, del Nuoto Master Brescia, si sono contesi il titolo fino all’ultimo metro, scendendo ambedue sotto il precedente primato nazionale. Ha prevalso per soli 16 centesimi Lorenzo Merli con il tempo di 3.10.71.
La seconda parte della mattinata è stata dedicata ai 200 farfalla e Franca Bosisio ha fatto registrare il nuovo record europeo della distanza nella categoria M55 con il tempo di 2.37.74 limando di mezzo secondo il primato da lei stessa conseguito il 2 giugno scorso. Tra gli uomini si segnalano i nuovi primati nazionali di Alvaro Managò (La Meridiana Sport) nella categoria M60, con il tempo di 2.44.59 e di Simone Pieragostini (Centro Nuoto Colleferro) nella categoria M30 che ferma i cronometri a 2.06.70. Non si può non segnalare la prova dell’ottantacinquenne Attilio Pedrazzini che si è cimentato nella distanza dei 200 farfalla.
Il pomeriggio è proseguito con i 200 stile libero e i 200 misti. Lo stile libero ha fatto segnare il nuovo record europeo M65 uomini fatto registrare dal genovese Massimo Tubino (Genova Nuoto) con il tempo di 2.19.31. Alla prestazione europea di Tubino hanno fatto seguito 2 nuovi record
italiani: uno in campo femminile con Valentina Catania (Forum Sport Center) che ferma i cronometri a 2.07.31 ed uno in campo maschile, dove Dino Shorn (Life Academy - Hadria Nuoto) lima il già suo precedente primato conseguito a maggio con il tempo di 2.07.66.
Antonio la Gioia si ripete anche nei 200 misti siglando il nuovo record italiano della categoria M25 con il tempo 2.10.89.
A fine giornata ben 14 atleti, 5 donne e 9 uomini, hanno raggiunto la meta del triplete, con 3 primi posti in tre gare.
Si conferma il livello qualitativo della manifestazione con ben 36 prestazioni oltre i 950 punti.
Il report di mercoledì 28 giugno
La mattinata ha visto scendere in acqua 485 atleti che si sono cimentati nei 400 misti, nei 200 dorso e nei 100 farfalla. Anche questa mattinata è stata segnata dalla realizzazione dal nuovo record europeo dei 200 dorso, categoria M45, fatto registrare da Maurizio Tersar del Circolo Canottieri Aniene con il tempo di 2.13.99. Non sono mancati i record nazionali: 5 in campo maschile e 2 in campo femminile. Livio Iarabek (Aquamore Acqua13), l’atleta più navigato di tutta la manifestazione con i suoi 91 anni, ha fatto segnare il nuovo record italiano dei 200 dorso, categoria M90, con 7.11.45. Nei 200 dorso sono stati registrati altri 2 nuovi record italiani: Laura Moltedo (M85 del Due Ponti), altra storica conoscenza del mondo master, ha fermato i cronometri a 4.06.83 mentre Giorgio La Gioia, giovane master M25 della Aquatica Torino, ha portato il record italiano a 2.09.27.
La mattinata è proseguita con la nuova migliore prestazione italiana di sempre di Vanes Terziari (Imolanuoto) nei 400 misti, categoria M50, con il suo 5.02.84. I 100 farfalla hanno visto realizzare 3 nuovi record italiani: Claudio Negri, M85, colonna della squadra master della Nord Padania Nuoto, ha registrato il tempo di 2.08.04 mentre nella categoria M25 sono stati conseguiti i nuovi record sia in campo maschile che femminile: Jennifer Martiradonna (CUS Bari) con 1.03.42 e Paolo Ricci (anche lui della Imolanuoto) con 55.45.
L’alto livello qualitativo della manifestazione è dimostrato dai punteggi conseguiti dagli atleti: oltre il 5% dei risultati ha superato i 950 punti. Non si possono non evidenziare i punteggi conseguiti dalle signore della categoria M55: Franca Bosisio nei 100 Farfalla (1.09.83) a quota 1.031 punti e Silvia Parocchi con i suoi 1.020 punti nei 200 dorso (2.38.83).
La giornata è proseguita con i 400 stile libero a cui hanno partecipato 375 atleti, 137 donne e 234 uomini. Da segnalare la prestazione di Tiziana Papandrea che con 4.44. 29 è andata vicino al suo record europeo fatto segnare solo quindici giorni prima. In campo maschile in evidenza Massimo Tubino (Genova Nuoto), M65, per soli 26 centesimi non è riuscito nuovamente ad abbatter il muro dei 5 minuti migliorando ulteriormente il record da lui già detenuto.
Il report di martedì 27 giugno
Partenza alla grande dei Campionati master 2023. La prima giornata ha visto 316 atleti cimentarsi negli 800 stile libero: a 187 uomini hanno fatto da contraltare 123 donne. Proprio tra le donne risalta la prestazione top della giornata: Tiziana Papandrea, della Olympia Palermo, fa segnare il nuovo record europeo della categoria M50 con 9.40.01, migliorando di ben 12 secondi il precedente record realizzato dalla stessa Tiziana non più tardi del 2 giugno scorso. Tra gli uomini le prestazioni più rilevanti della giornata da segnalare la prova di Salvatore Deiana (M80) con 13.08.69 e i più giovani Nicola Nisato (M45) con 8.53.55 e Lorenzo Giovannini (M35) che ha fatto segnare il tempo di 8.41.47. Tra le donne si distingue la prestazione di Danile Sabatini (M55) con 10.10.76.
Da segnalare la prova dell’ottantasettenne Giuseppe Bilotta (C. N. Bastia), storico partecipante ai Campionati Master, che con il primo posto di oggi ha arricchito il suo carnet con la 52° medaglia d’oro conquistata in un Campionato Master tra titoli italiani vinti in vasca e nelle acque libere.
Foto DBM / DeepBlueMedia
Campionati Master Herbalife. I nuotatori over a Riccione

Scattano allo Stadio del Nuoto di Riccione i Campionati italiani master Herbalife di nuoto 2023. Si gareggia fino al 2 luglio, poi dal 6 al 9 spazio ai Campionati italiani master Herbalife di tuffi e dal 7 al 9 quelli di nuoto artistico. Nelle prima giornata del nuoto 316 atleti impegnati negli 800 stile libero: a 187 uomini fanno da contraltare 123 donne. Proprio tra le donne risalta la prestazione top della giornata: Tiziana Papandrea fa segnare il nuovo record europeo della categoria M50 con 9'40"01 migliorando di ben 12 secondi il precedente record realizzato da lei stessa non più tardi del 2 giugno scorso.
Tra gli uomini le prestazioni più rilevanti della giornata da segnalare sono la prova di Salvatore Deiana (M80) con 13'08"69 e i più giovani Nicola Nisato (M45) con 8'53"55 e Lorenzo Giovannini (M35) che ha fatto segnare il tempo di 8'41"47. Tra le donne si distingue la prestazione di Danila Sabatini (M55) con 10'10"76.
Di assoluto rilievo la prova dell’ottantottenne Giuseppe Bilotta, storico partecipante ai campionati master, che con questo primo posto ha arricchito il suo carnet con la 52^ medaglia d’oro conquistata in un campionato master tra titoli italiani vinti in vasca e nelle acque libere.
Foto DBM / DeepBlueMedia
Verso i campionati italiani master di nuoto

La kermesse del 2023 che avrà inizio nella storica sede di Riccione il 27 giugno, con i suoi quasi 3500 iscritti, si appresta ad essere annoverata come il campionato italiano più importante, in termini di partecipazione, degli ultimi quindici anni; sono 3455 gli atleti iscritti ed oltre 8200 le presenze gara individuali. Aggiungendo le staffette che scenderanno in acqua, che è possibile stimare – sulla base di quanto registrato in precedenti edizioni - in non meno di 100 formazioni, si sfiorerà il rilevante numero di circa 9500 presenze gara. Le gare proseguiranno fino al 2 luglio.
La prova regina, come consuetudine, è rappresentata dai 50 stile libero con i suoi 1554 iscritti, seguita dai 100 stile libero con 1250 partecipanti. Dopo lo stile libero la specialità più frequentata è la rana che con le sue tre distanze (50, 100 e 200) abbraccia il 20% delle presenze gara e dove la più veloce. i 50 metri. si posiziona al terzo posto per numero di iscritti tra tutte le gare, sia in campo femminile che maschile.
La società che si presenta ai blocchi di partenza con la compagine più ampia è la SSD 2001 Padova con 83 atleti seguita dal Flaminio Sporting Club e dalla Roma Nuoto Master rispettivamente con 74 e 70 iscritti.
Di seguito si riporta la suddivisione degli iscritti per categoria di appartenenza nonché la distribuzione dei partecipanti in relazione alla regione di appartenenza della propria società.
Foto DBM / DeepBlueMedia