Assoluti BPER. Riccione vara le nuove regole dell'artistico

C’è grande attesa a Riccione per il campionato assoluto di nuoto artistico Bper Banca che scatta giovedì 23 febbraio e prevede l’aggiornamento del regolamento tecnico mondiale. Per la città e tutti i tifosi ed appassionati di sincro è anche l’occasione di vedere allo Stadio del Nuoto le campionesse azzurre, plurimedagliate ai mondiali di Budapest e ai campionati europei di Roma 2022. Dopo gli anni della pandemia e le tante restrizioni di sicurezza, che avevano tenuto molte ragazze del Team Italia lontane da Riccione, torna in Romagna la Nazionale di nuoto artistico al completo e la sua gente potrà, finalmente, riabbracciarla e manifestarle il grande affetto che non è mai mancato. In gara da giovedì 23 a domenica 26 febbraio 329 atleti di 44 società. Finali tutte in diretta su Rai Play e Rai Sport + HD.
L'applicazione del nuovo regolamento rappresenta una vera e propria rivoluzione: si è voluto dare un metodo di giudizio riconosciuto a livello internazionale per ridurre il rischio di prevedibilità dei risultati e poter assegnare a ciascun atleta il giusto valore sulla base delle difficoltà che il proprio esercizio include.
Programma gare e dirette tv
Giovedì 23 febbraio
09.00 / 13.20 Eliminatorie duo misto e duo (dall’1 al 19)
15.00 / 17.25 Eliminatorie duo (dal 20 al 38)
18.45 / 20.05 Eliminatorie singolo M
Venerdì 24 febbraio
09.00 / 13.45 Eliminatorie singolo F
17.00 / 20.00 Eliminatorie squadra
Sabato 25 febbraio
08.45 / 11.15 Obbligatori 1 gruppo
12.05 / 14.35 Obbligatori 2 gruppo
17.50 / 21.00 Finali duo e duo misto diretta Rai Play
Domenica 26 febbraio
09.00 / 11.00 Finale squadra diretta Rai Sport + HD
12.00 / 14.00 Finali singolo F e singolo M diretta Rai Play
I numeri – Al campionato assoluto invernale BPER Banca partecipano 329 atleti di 44 società; 43 sono iscritte alle eliminatorie del singolo femminile e 11 atleti a quelle del singolo maschile; le coppie del doppio femminile sono 38 e quelle del doppio misto 13; le squadre sono 18, di cui cinque prevedono la presenza di un ragazzo.
Il nuovo regolamento World Aquatics – Le nuove regole, già sperimentate in Spagna, Grecia e Israele ma soltanto per i programmi tecnici, vengono applicate in Italia per la prima volta anche nei programmi liberi. Sono state codificate le tipologie di difficoltà ed insieme alla giuria sono previsti i controllori tecnici e delle sincronie. Una sorta di sala VAR che aiuta l’attività dei giudici. Atleti e squadre prima di esibirsi devono dichiarare tutte le figure e i livelli di difficoltà che andranno ad utilizzare nell’interpretazione dell’esercizio.
Passione azzurra - La Nazionale italiana di nuoto artistico ha avuto una visibilità straordinaria sui media nazionali negli ultimi tempi. Il suo share ha raggiunto numeri mai riscontrati prima. Il boom c’è stato la scorsa estate prima con la storica doppietta d’oro ai Mondiali di Budapest con duo misto formato da Giorgio Minisini e Lucrezia Ruggiero e subito dopo l’en plein di medaglie agli Europei di Roma 2022 (4 d’oro, 6, d’argento, 2 di bronzo con 12 medaglie in altrettante finali) impreziosito dal primo posto nella classifica di gradimento del pubblico che ha partecipato al Fanta Europeo.
Foto DBM / DeepBlueMedia
Uomini ammessi alle Olimpiadi. Minisini: "Giorno storico"

Gli uomini potranno partecipare alle gare di nuoto artistico ai Giochi Olimpici di Parigi 2024.
Le nuove regole permetteranno a un massimo di due atleti di gareggiare nell'esercizio delle squadre composte da 8 unità. Alle Olimpiadi parteciperanno dieci squadre.
Il nuoto artistico è presente alle Olimpiadi dal 1984 e dal 2015 è permessa la partecipazione degli uomini ai campionati mondiali. "La partecipazione ai Giochi degli atleti era considerata un sogno impossibile. Questo dimostra che tutti noi dovremmo sognare in grande. I nuotatori artistici hanno resistito. Ora, grazie alla loro perseveranza e all'aiuto e al sostegno di tanti, tutti gli atleti possono stare al fianco degli altri allo stesso modo, raggiungendo la gloria olimpica", sottolinea con fierezza. Grazie alla sua perseveranza è cresciuto il movimento maschile che oggi è rappresentato anche dal pluricampione internazionale Giorgio Minisini, che nel 2017 a Budapest, in coppia con l'allora capitano della Nazionale Manila Fliamini, conquistava il primo oro mondiale gettando le basi del cambiamento. "E' un giorno storico. Questo annuncio segna una pietra miliare nella storia del nuoto artistico. L'evoluzione del nostro sport verso l'inclusività procede spedita e questa decisione del CIO e di World Aquatics ci aiuterà a diventare un esempio per l'intero movimento internazionale. Come uno degli sport più popolari dei Giochi, siamo pronti a condividere il motto olimpico in tutto il mondo più forte che mai: "Faster, Higher, Stronger - Together".
Nella foto DBM - Deepbluemedia, Giorgio Minisini e Manila Flamini campioni del mondo ai Mondiali di Budapest nel 2017
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Europei di Roma. Minisini e Sacripante oltre le barriere
Sono i protagonisti del Gala Event, la festa di chiusura degli Europei di nuoto artistico al Parco del Foro Italico. Lui bicampione mondiale e quadricampione europeo, sei medaglie d’oro in due mesi, due a Budapest in coppia con Lucrezia Ruggiero e quattro agli Europei di Roma, due nel singolo e altrettante nel duet mixed sempre con Ruggiero; lei nuotatrice artistica con sindrome di down, medaglia d’oro ai Trisome Games nel 2016.
Giorgio Minisini e Arianna Sacripante si conoscono da molti anni, lei in questi giorni ha seguito tutte le gare della Nazionale di sincro, condividono la passione per questa disciplina e si sono posti un obiettivo, quello di gareggiare insieme. Farlo in una competizione ufficiale però, viste le regole attuali, non è possibile. La Federazione Italiana Nuoto, in occasione degli Europei di Roma, ha voluto comunque dargli la possibilità di esibirsi in una vetrina internazionale di grande spessore mediatico e culturale.
Presentano un esercizio originale sulle note di “Imagine”, composta da John Lennon nel 1971. Il tema è quello dell’unione dei popoli, dell’uguaglianza e dei diritti dell’uomo, dell’accoglienza e della condivisione. Un esercizio che fa riflettere e richiama l’attenzione al covid, al lockdown e al conflitto in Ucraina. Una bellissima storia di umanità e di sport, di amicizia e di speranze, di inclusione e superamento delle barriere. Durante la routine i movimenti si fondono in un mix perfetto. Delicati e gentili, puri, come gli occhi di Arianna.
“Lo abbiamo pensato all’inizio di quest’anno – spiega Giorgio - e lo abbiamo allenato principalmente la settimana dopo i Mondiali e riprovato un’ora dopo la mia finale di oggi nel mixed. Arianna ha una caparbietà tale da averlo reso possibile”. “Visto il periodo che stiamo attraversando – conclude – vogliamo richiamare l’attenzione verso il sogno di un mondo più pulito, più inclusivo e che pensi un po’ di più ai deboli”.
In questi anni Giorgio e Arianna si sono esibiti più volte, incontrando sempre risposte entusiastiche del pubblico, riuscendo a trasmettere quelle emozioni e quella tenerezza che loro stessi provano durante la performance. C’erano riusciti anche il 12 e 13 maggio 2018, a Kyoto, in Giappone, quando presero parte al 27° Para Syncronized Swimming Festival, allora sulle note di “Volare” di Domenico Modugno, sempre grazie alla Federazione Italiana Nuoto e al Progetto Filippide, Associazione Nazionale che ha ideato un programma sportivo rivolto a ragazzi con sindrome autistica e che dal 2016 ha aperto una accademia di nuoto sincronizzato per atlete con la sindrome di down.
Giorgio e Arianna hanno anche il sogno di poter un giorno avere l’opportunità di gareggiare in una competizione ufficiale, in cui atleti normodotati e con disabilità possano competere insieme per abbattere le barriere che ostacolano l’inclusività.
Foto di Pasquale Mesiano / DBM











































Europei di Roma. En plein azzurro. Gran finale con oro, argento e bronzo
Volevano l'en plein e lo hanno ottenuto. Dodici finali e dodici medaglie. E' un ferragosto indimenticabile quello del Team Italia che in chiusura di gare conquista ancora un'oro un argento e un bronzo. Le medaglie dell’Italia nella storia degli Europei salgono a 53 (4 d’oro, 18 d’argento e 31 di bronzo) e quelle conquistate agli Europei di Roma sono 12 (4 d’oro, 6 d’argento e 2 di bronzo). La Nazionale del nuoto artistico finora non aveva mai vinto una medaglia d’oro europea. Agli Europei di Roma ne ha conquistate quattro tutte insieme. In tutte c’è il sorriso di Giorgio Minisini. Così guascone e così generoso da aver conquistato una città, una Nazione, l’Europa intera. Così espressivo e cosi tecnico da ricevere il consenso delle giurie di tutto il mondo. Nell’ultima giornata del nuoto artistico al Parco del Foro Italico Giorgio Minisini e l’altra metà del mixed Lucrezia Ruggiero vincono la routine tecnica del doppio. Bicampioni d’Europa 56 giorni dopo essersi laureati bicampioni del mondo a Budapest.
Linda Cerruti e Costanza Ferro, tra le coppie più affiatate e longeve del sincro italiano, compagne di club nella Marina Militare e nella Rari Nantes Savona, vent’anni in acqua insieme, amiche anche fuori dalla piscina, conquistano il bronzo nel duet tech e per Linda è la medaglia europea numero 21 in dieci anni. Nell'ultima finale del programma le "guerriere" del team free sgretolano il muro dei 92 e si avvicinano al limite dei 93 punti conquistando uno splendido argento.
Il direttore tecnico della Nazionale di sincro è entusiasta. "Il bilancio è straordinario - commenta Patrizia Giallombardo - dodici medaglie in dodici finali. La differenza con l’Ucraina è essenzialmente nella velocità d’esecuzione degli esercizi, che ancora noi non abbiamo. Guardiamo però già oltre e gli obiettivi sono abbastanza chiari nella mia testa e in quella dello staff: avvicinarsi il più possibile all’Ucraina e al Giappone. Non sarà facile ma lavoreremo per questo; prima però un periodo di riposo perché abbiamo le batterie scariche. Alla ripresa proveremo nuove coreografie per crescere ancora e puntare ancora più in alto". I pre swimmer che introducono le gare sono gli azzurri della Nazionale B; Arianna Di Lecce in coppia con Giulia Vernice ed Elisa Cicchetti insieme a Edoardo Fantoni (76.4119 nel mixed) e le ragazze della squadra.
DOPPIETTA D’ORO. I romani Giorgio Minisini, 26 anni, e Lucrezia Ruggiero, 22 anni, concedono il bis. Come i grandi artisti. Dopo aver vinto il free, si ripetono nel tech. Ai Mondiali di Budapest il 20 giugno si affermavano con 89.2686 punti (88.5734 nel preliminare) davanti ai giapponesi e ai cinesi. Agli Europei di Roma migliorano anche un pochino il punteggio ricevendo 89.3669 (di cui 27.0 per l’esecuzione, 26.9 per l’impressione artistica e 34.4679 per gli elementi). Nuotano sulle note del Requiem di Giuseppe Verdi, la composizione sacra del 1800 che l’autore dedicava ad Alessandro Manzoni con il quale condivideva i valori risorgimentali di libertà e giustizia che condussero all'unità d'Italia. E’ un omaggio alla storia del nostro Paese e alla ripresa e al ritorno alla normalità.
Al secondo posto gli spagnoli Pauo Ribes Culla ed Emma Garcia con 83.7548, che a Budapest erano finiti quarti con un punteggio più alto (84.4829) e sul terzo gradino del podio salgono i fratelli slovacchi Josef Solymosy e Silvia Solymosyova, 17 e 19 anni, con 75.5914, che migliorano il punteggio dei Mondiali, dove erano stati decimi (73.2881).
Entrambi tesserati con Aurelia Nuoto e Fiamme Oro e allenati dal direttore tecnico della nazionale Patrizia Giallombardo, scrivono un’altra pagina di storia del sincro azzurro: primi successi europei e per Lucrezia l’esordio assoluto. “Chiudiamo qui la più bella esperienza della mia carriera - afferma Minisini - La nazionale ha trasmesso emozioni che resteranno indelebili e che mi auguro aiutino ad avvicinare persone al sincro”. “Sono ori frutto di un percorso iniziato tre anni fa - dice Ruggiero - L’obiettivo era arrivare a Roma al massimo e così è stato. Con Giorgio siamo molto affiatati e abbiamo margini di crescita incedibili; dedico questa medaglia a mia nonna che ha preso il Covid tre giorni prima dell’inizio degli Europei”.
Sono la nuova coppia mixed del sincro Made in Italy, compagni di club nell’Aurelia Nuoto e alle Fiamme Oro, si allenano insieme da tre anni. Giorgio è la metà più esperta, Lucrezia è la metà più giovane, all’esordio nell’europeo dei grandi, due mesi dopo quello altrettanto scintillante ai Mondali.
L’amicizia e la condivisione degli eventi sono la loro forza e fanno la differenza. Giorgio è fidanzato con l’altra azzurra Enrica Piccoli, quella che salta più in alto di tutte, Lucrezia è single. Lavorano a questo progetto da settembre 2019 ma sono stati a lungo senza poter gareggiare, prima per la pandemia e poi perché hanno contratto il Covid alla vigilia degli europei precedenti.
FACCE DI BRONZO. Linda Cerruti e Costanza Ferro, savonese Linda, 29 anni da compiere il 7 ottobre, genovese Costanza, 29 anni compiuti il 5 luglio, le “gemelle liguri diverse”, come le ha soprannominate il giornalista Rai Enrico Cattaneo, ripropongono l’esercizio con il quale il 19 giugno si sono classificate quinte ai Mondiali di Budapest (89.8733 in finale e 89.4116 nel preliminare) con qualche novità e dove ucraine e austriache sono andate a medaglia, rispettivamente seconde (91.8617) e terze (91.2662). Campionesse del mondo le cinesi, mentre le giapponesi precedevano le azzurre. Le giurie di Roma 2022 le promuovono al terzo posto con 90.3577, assegnando 27.2 per l’esecuzione, 27.3 per l’impressione artistica e 35.8577 per gli elementi.
“Siamo molto contente. E’ un’altra medaglia che volevamo e che ci siamo prese – commenta Cerruti – E’ un esercizio nuovo, molto coinvolgente, che ci piace tantissimo, divertente anche da nuotare. Ce lo siamo godute al 100% fino agli ultimi due secondi. Nell’ultimo mese abbiamo fatto alcuni cambiamenti, perché rispetto ai Mondiali volevamo migliorarci e infatti ci siamo migliorate anche nel punteggio e superato il muro dei 90. Ci possiamo ritenere soddisfatte”. “Abbiamo cambiato molti pezzi del doppio – spiega Ferro – e negli ultimi due secondi ho commesso un errore. Ho temuto di rovinare tutto ma poi fortunatamente siamo riuscite comunque a migliorare il punteggio. La stanchezza si fa sentire davvero tanto ma siamo felici”.
Linda e Costy, “le due stakanoviste”, hanno scelto un brano pop rap che tende a mostrare le capacità differenti della coppia, dallo stile fresco e gioioso, molto più danzato rispetto ai precedenti. La musica è A little party never killed nobody, di Fergie, Q Tip & GoonRock e la coreografia è curata da Svetlana Romashina.
Medaglia d’oro e titolo europeo alle gemelline ucraine Maryna e Vladyslava Aleksiva che sono all’altezza di Marta Fiedina e Anastasiya Savchuk che le avevano precedute fino al Mondiale a Gwangiu (bronzo con 92.5847) e dalle quali hanno ricevuto consigli preziosi. Fanno bottino pieno con 92.8538 (28.0, 28.6 e 36.2538). L’Austria non è più una sorpresa. Dall’ottavo posto al Mondiale del 2019 in Corea ha fatto grandi progressi. A Budapest 2022 c’è stato l’exploit e qui agli Europei di Roma si sta confermando. Le gemelle Anna-Maria e Eirini-Maria Alexandri si prendono le medaglie d’argento con 91.9852 (27.9, 27,7 e il punteggio di 36.3852 degli elementi di poco superiore a quello delle ucraine).
SEMPRE TERZE AGLI EUROPEI. Nelle ultime due edizioni dei campionati europei a cui hanno partecipato, Linda Cerruti e Costanza Ferro hanno conquistato la medaglia di bronzo; prima a Londra 2016 e successivamente a Glasgow 2018, mentre a Budapest 2021 la nostra Nazionale ha partecipato con una selezione ridotta. La medaglia d’argento, invece, la conquistarono nelle world series di Budapest 2019.
GRAN FINALE. Nell’ultima gara del programma del nuoto artistico agli Europei di Roma le “guerriere” azzurre nel team free superano oltremisura il muro dei 92 punti e sono seconde e d’argento con 92.6667 (27.9 per l’esecuzione, 37.0667 per l’impressione artistica e 27.0 per le difficoltà).
Ai Mondiali a Budapest, il 24 giugno, capitan Gemma Galli e le sue compagne si erano classificate quinte e terze delle europee con 91.9000. Nel preliminare di sabato avevano ottenuto 91.7333. Davanti a loro, campionesse d’Europa, ci sono le sorelle ucraine, vice campionesse del mondo, che vincono con 95.1000 (dopo i 94.7 preliminari) e nello specifico 28.5, 38.0 e 28.6; al terzo posto salgono le francesi con 90.5667 (89.5 nel preliminare) mentre le greche finiscono più staccate con 89.1333 (88.0 preliminari). Non c’è la squadra della Spagna, che al mondiale era stata quarta ma gli assenti hanno sempre torto.
"Nel gruppo mi chiamano l'avvocato perché riesco sempre a parlare di tutto - dice Costanza Di Camillo - Però in questo momento non ho parole per descrivere quanto abbiamo fatto e l'emozione che stiamo vivendo e credo trasmesso agli spettatori presenti qui a Roma e a casa. Io sono romana e quindi questi successi hanno per me un valore doppio. Sono stati l'evento più bello cui abbiamo partecipato". "Dedichiamo la vittoria del LEN Trophy a noi stessi - aggiunge il capitano Gemma Galli - per i sacrifici in questi mesi e per la passione e la voglia che c'abbiamo sempre messo. Adesso un po' di meritata pausa e poi saremo pronte a raccogliere nuove sfide".
Le nostre splendide dieci ragazze, otto più due riserve, sono Domiziana Cavanna e Linda Cerruti (18 medaglie agli Europei), Costanza Di Camillo e Costanza Ferro, il capitano Gemma Galli e Marta Iacoacci, Francesca Zunino ed Enrica Piccoli (la fidanzata di Giorgio Minisini), la finalista di Miss Italia 2018 Marta Murru e Federica Sala che ha annunciato il proprio ritiro. Si presentano con la musica Final Fight del compositore e orchestratore romano Antongiulio Frulio, che ha curato anche le musiche della squadra e la coreografia di Anastasia Ermakova, ex sincronetta tra le più brave al mondo, quattro volte campionessa olimpica, che dal 2011 collabora con il direttore tecnico della Nazionale Patrizia Giallombardo.
Il tema riporta ai mesi bui del Covid e del lockdown ma l’analisi si allarga anche al conflitto in Ucraina, alla tragedia di un popolo che ci è amico e che abbiamo imparato a conoscere ancora meglio dal giorno in cui la Federazione Italiana Nuoto, era l’8 marzo, ha accolto le ragazze e il team della nazionale ucraina al Centro Federale di Ostia e successivamente a Savona e Recco. “Dopo questi ultimi anni che hanno messo in ginocchio il mondo intero vogliamo rappresentare la forza che tutti noi abbiamo dimostrato per rialzarci come guerrieri. Ci riferiamo ai medici, gli infermieri e a tutti coloro che hanno lavorato e lottato in prima linea, ma anche ai ristoratori, ai commercianti, alle società e alle federazioni sportive, portando un segnale di speranza”. La nostra squadra Nazionale sceglie sempre temi importanti per comunicare le proprie idee. Lo sport è un’arte e come tale rappresenta, scandisce e influenza da sempre la vita quotidiana.
Foto di Pasquale Mesiano / DBM




















































Europei di Roma. Combo d'argento. E' la medaglia numero 50
Le ragazze del sultano Solimano sono d’argento. Il Team Italia è secondo soltanto alle leader incontrastate dell’Ucraina. Nella finale diretta del libero combinato le azzurre, bronzo ai Mondiali di Budapest 55 giorni fa, conquistano la medaglia d’argento con 92.6667 (27.7 per l’esecuzione, 37.0667 per l’impressione artistica, 27.9 per le difficoltà). E’ la medaglia numero 50 della Nazionale di sincro nella storia degli Europei. Nello specifico tre, 17 e 30.
La musica è tratta dall’Album Koser di Aytekin Atas, quarantaquattrenne compositore turco, oltre ventimila followers su Instagram. Sono terze ad esibirsi, dopo le routine di Ucraina che si incorona campione d’Europa con 95.2 (28.5, 38.0 e 28.7) e la Grecia che è terza con 89.4 (26.8, 35.6 e 27.0). Insieme al capitano Gemma Galli, volteggiano Domiziana Cavanna e Linda Cerruti, Costanza Di Camillo e Costanza Ferro, Marta Iacoacci e la finalista di Miss Italia 2018 Marta Murro, Enrica Piccoli (la fortunatissima fidanzata del bicampione del mondo e tri campione d’Europa Giorgio Minisini), Federica Sala e Francesca Zunino. La coreografia è del trio Vlada Chigireva, Aleksandra Patskevic e Svetlana Romashina.
L’esercizio nasce dalla passione per una serie televisiva che narra il grande amore del sultano Solimano, detto il Magnifico o il Legislatore, che ha segnato la storia dell'impero ottomano. Le famose lettere scritte alla schiava ucraina. Il sogno di un oriente fascinoso e sensuale denso di misteri e tragedie, tra gli intrighi e gli sfarzi dell'Harem Topkapi.
E’ un esercizio competitivo e innovativo dove le ragazze compiono dei movimenti rotondi cui non erano abituate e che sono più difficili da sincronizzare. Una routine tra sogno e realtà. Una favola d’altri tempi che è sempre bello rileggere. Tornare bambini e crederci un po’. Solimano fu sultano e padiscià dell'Impero ottomano dal 1520 fino alla sua morte e tra i monarchi più importanti dell'Europa del XVI secolo portando il suo popolo ai massimi fulgori.
PARLANO LE PROTAGONISTE ed è un vortice di emozioni. Comincia Federica Sala che annuncia il suo ritiro. “Voglio ringraziare e salutare le mie compagne. Sono tre anni che lotto con un problema all’anca. Ho tirato avanti finché ho potuto. Adesso però è il momento di smettere e di lasciare spazio a qualcuna più giovane di me. Un grazie alle mie allenatrici, allo staff, alle mie società e alla Federazione Italiana Nuoti per questi anni bellissimi e per questo Europeo di Roma che conserverò nel cuore tra i ricordi più belli”. Continua Costanza Ferro che ringrazia il pubblico di Roma. “Ci sta venendo tutto facile, ormai siamo rilassate e convinte delle nostre potenzialità. In acqua sentivamo l’entusiasmo del pubblico e questo ci hai dato come sempre una spinta in piu”. Prosegue Enrica Piccoli che volteggia nell'aria ad ogni routine. “Le acrobazie e i salti non mi spaventano perchè le mie compagne sono bravissime e mi danno tanta sicurezza. Giorgio è un trascinatore e per me un aiuto a fare sempre meglio. Sono contentissima per lui: si merita tutti questi successi; e poi vuol sempre migliorare". Conclude il capitano Gemma Galli che ha una dedica particolare. "Dedichiamo la medaglia di oggi a Federica Sala e non potrebbe essere altrimenti. Ci dispiace tantissimo che sia costretta a smettere: in questi mesi è stata caparbia e ha voluto esserci a tutti i costi. Sono orgogliosa di essere il capitano di questa squadra. Quello che mi auguro è che i nostri successi possano spingere tanti giovani ad appassionarsi e praticare questo sport".
55 GIORNI FA IN UNGHERIA. Il 20 giugno a Budapest Cavanna, Cerruti, Di Camillo, Ferro, Galli, Iacoacci, Murru, Piccoli, Sala e Zunino erano di bronzo con 92.0333, dietro alle giapponesi (93.5667) e alle sorelle ucraine che guardavano tutti dall’alto fiere dei loro 95.0333 punti. Il 18 giugno nel preliminare le posizioni di classifica erano le stesse con le azzurre che ottenevano 90.9667. Era la decima medaglia dell’Italsincro nella storia dei Mondiali.
PRE SWIMMER VERSO I MONDIALI. Le dieci ragazze della Nazionale B Andina, Austanti, Di Lecce, Esegio, Macchi, Macino, Pedotti, Petta, Tabbiani e Vernice ricevono 84.3667 (25.5, 33.4667 e 25.6) con la routine d’apertura che presenteranno ai mondiali juniores a Quebec City, in Canada, dal 23 al 27 agosto.
Foto di Pasquale Mesiano / DBM




































Europei di Roma. Minisini e Cerruti scintillanti, oro e argento nel free
E’ un’estate indimenticabile per le discipline acquatiche azzurre. Dopo i successi al Mondiale di Budapest, arrivano i trionfi agli Europei di Roma. Nel nuoto artistico, finora, in tutte le gare. Come gli imperatori romani ai Fori Imperiali, Re Giorgio Minisini e la Principessa Linda Cerruti sono acclamatI al Parco del Foro Italico. Lui, bicampione del mondo insieme a Lucrezia Ruggiero nel duo mixed in Ungheria, già a quota tre medaglie d’oro europee e lei, stakanovista e beniamina della squadra che da sempre gareggia più di tutte, raggiunge la ventesima medaglia continentale in dieci anni.
TUTTI IN PIEDI. Standing ovation per Giorgio Minisini che si laurea bi campione europeo del singolo. La vittoria nella finale del duet free arriva 48 ore dopo quella nel free tech. Stessi avversari ma il punteggio è più bello, più soddisfacente, avvicinando i novanta punti: 88.4667 e nello specifico 26, 7 per l’esecuzione, 35.4667 per l’impressione artistica e 26.3 per le difficoltà. Lo spagnolo Fernando Diaz Del Rio si conferma secondo con 83.3333, mentre i francese Quentin Rakotomalala scavalca il serbo Ivan Marinovic (terzo nel tech) e conquista il bronzo con 78 punti.
“Non nascondo che l’obiettivo è superare i 90 punti e stiamo lavorando per questo - commenta l'azzurro - Un europeo esaltante che sta per finire ma che può ancora regalare sorrisi alla squadra. Oggi è andato tutto per il meglio; mi sono sentito molto bene e la musica è stata coinvolgente per tutti. Faccio parte di una squadra fantastica, unita e che merita questi successi”.
Se per il tecnico Giorgio aveva scelto “A plastic sea” (ispirato dalle parole di David Attenborough, divulgatore scientifico e naturalista britannico, volte a richiamare l'attenzione sull'impatto che l'attività umana ha sugli ecosistemi marini e sul legame che questi hanno con la vita sul nostro pianeta), per il libero si esibisce nel "Deus ti salvet Maria", l’Ave Maria in sardo di Fabrizio de André, con la voce di Mark Harris, che si ispira alla continua ricerca di senso dell'uomo che, solo sulla terra, si rivolge a divinità e santi per fare luce su un mondo che sembra a volte troppo grande per essere compreso.
Tutti in delirio nella piscina del Nicola Pietrangeli al Parco del Foro Italico in questa domenica di agosto che resterà nei cuori di tanti e spingerà molti ragazzi che vogliono avvicinarsi a questa disciplina e spezzare indugi e barriere e farlo. Il campione è anche quello che trascina e coinvolge. Giorgio Minisini ha i cromosomi giusti. Atleta esemplare per qualità tecniche e spirito di sacrificio. Equilibrato e con una grande forza di volontà. Pigmalione, motivatore, un po’ guascone, è il nuovo Bill May del nuoto artistico mondiale. Protagonista dentro e fuori dall’acqua.
Soprattutto in questi Europei di Roma, che insieme alla compagna di mixed Lucrezia Ruggiero, a tutte le ragazze della squadra e allo staff al completo, aspettava da anni, sta imparando a conoscerlo meglio anche il pubblico. Fans e supporters hanno preso d’assalto il villaggio.
LA GIOIA DI LINDA. Venti medaglie in dieci anni di campionati europei. Linda Cerruti è la record’s women del sincro italiano. Dal bronzo con il libero combinato agli Europei di Eindhoven 2012 (quando nel singolo si classificava quinta) all’argento nella finale del solo free agli Europei di Roma e con la prospettiva concreta di aumentarle ancora, a cominciare dal combo di oggi pomeriggio alle 15.
E’ settima in ordine di apparizione. Le avversarie dirette non si sono ancora esibite (ma non avrebbe comunque voluto conoscerne i punteggi per non lasciarsi condizionare). E’ focalizzata su se stessa. Nel preliminare aveva già superato il muro dei 91 punti e tenuto dietro greca ed austriaca. “In finale volevo andare oltre i 92”, dice. C’è riuscita! Ha ottenuto 92.1 con 27.7 di esecuzione, 36.8 di impressione artistica e 27.6 di difficoltà. “Non è il mio migliore ma ci si avvicina molto”, sorride. Interpreta “The Storm”, del compositore ungherese Havasi con la coreografia di Patrizia Giallombardo e Vlada Chigireva; esercizio con il quale si era classificata quarta a giugno ai mondiali di Budapest (90.2667 nel preliminare e 90.9667 in finale) alle spalle della greca Evangelia Platanioti (90.4000 e 91.7667) e che le era costato più di qualche lacrima. “Nello sport si vince e si perde e comunque si piange sempre”.
Linda Cerruti a questi Europei di Roma sta piangendo di gioia fin dall’inizio e c’è ancora molto da nuotare. “Ogni sera metto passo in rassegna le mie medaglie, le metto nel cassetto insieme alle mascotte e mi riprometto di vincerne ancora”.
Linda parte dal battito d'ali di uno stormo per volare avanti in una coreografia dove si esaltano le sue doti di dinamismo e fluidità, in un perfetto equilibrio. A ripensare che ai Mondiali di Roma 2009, quando aveva 16 anni, era ancora una pre swimmer le si accappona la pelle. "Sentivo la gara. Questa mattina ero molto stanca già durante l'allenamento. Le mie allenatrici, la fisio e tutto lo staff a incoraggiarmi. Poi appena mi sono tuffata in gara è andato tutto bene, mi sono rilassata e la fatica è finita alle spalle. E' andato tutto bene, tranne un piccolo problema con l'acconciatura che mia ha disturbato durante tutta la prova ma che alla fine non ha influito più di molto”. Dopo di entrano l’amica ucraina, vice campionessa del mondo, Marta Fiedina (miglior anche nel preliminare con punteggio 94.0000) che va a prendersi la medaglia doro e il titolo europeo da dedicare alla sua amata e martoriata Ucraina. Con 94.6333 punti fa saltare il banco: 28.3 per l’esecuzione, 37.7333 per l’impressione, 28.6 per le difficoltà.
L’austriaca Vasiliki Alexandri, la terza gemella, quella che fa la riserva nel doppio delle vice campionesse d’Europa Eirini-Marina e Anna-Maria, è terza e di bronzo con 91.8333 (27,5, 36.9333 e 27.4). A chiudere esce dal box la greca Evangelia Platanioti (che nel ranking provvisorio era terza con 91.0667) che in questi giorni ha passato molto tempo sui social a sfogare la rabbia di essere rimasta dietro mettendo ni dubbio la buona fede e la competenza dei giudici e che si peggiora, finendo ancora più indietro, con 90.6. Ma come canta Freddy Mercury sulle note della routine scelta dalla greca “lo show deve continuare”. Appuntamento alla prossima sfida.
Foto di Pasquale Mesiano / DBM

































Europei di Roma. Giorgio&Lucrezia campioni! Linda&Costanza bronzo free.
Siamo a 47. Il medagliere azzurro nella storia dei campionati d’Europa del nuoto artistico cresce di giorno, in giorno. Con la medaglia d’oro dei romani Giorgio Minisini e Lucrezia Ruggiero nel libero misto e quella di bronzo delle “gemelle liguri diverse” Linda Cerruti e Costanza Ferro nel duet free il bottino sale a quota 47: 2, 15, 30. E c'è anche Gastone, la mascotte vivente degli Europei di Roma, con loro sul podio a festeggiare. La storia continua … almeno fino al giorno di Ferragosto.
CAMPIONI D’EUROPA. Sono le 16.19 del 13 agosto del 2022 e Giorgio Minisini e Lucrezia Ruggiero sono campioni d’Europa! Cinquanta giorni dopo la vittoria ai campionati del mondo. Da Budapest a Roma il duet free mixed Made in Italy e in Rome, fissa un altro record. La loro routine Beggin 2.0 conquista tutti e le giurie stavolta non si trattengono (come forse qualcuna aveva fatto venerdì nel giudicare l’esercizio libero di Giorgio Minisini) e li ripagano con 89.7333 punti (27.6 di esecuzione, 36.1333 di impressione artistica e 26.9 di difficoltà). Ai Mondiali a Budapest, il 25 giugno, conquistavano la medaglia d’oro con 90.9667 punti (27.2 per l'esecuzione, 36.6667 d'impressione artistica, 27.1 per la difficoltà) ed era la prima volta per l’Italia con questa routine. A premiarli il presidente della Federazione Italiana Nuoto Paolo Barelli e Stefania Cicci Tudini.
"Tutto perfetto e tutto bellissimo: meglio di così non potrebbero andare questi europei - dice Giorgio Minisini - Fin qui un anno perfetto. Abbiamo ancora due giorni per mettere delle ciliegine sulla torta". “E’ stato bello vedere pubblico e giura trascinati dal nostro esercizio - aggiunge Lucrezia Ruggiero - Era questo lo scopo: far divertire e divertirci in acqua. Un oro bellissimo e in casa. Faticoso ma emozionante".
Per salire sul tetto del mondo ed ora per sbalordire l’Europa hanno scelto un brano dei Maneskin che hanno riproposto Beggin, singolo dei Four Season del 1967, al quale il gruppo musicale romano, composto da Damiano David (voce), Victoria De Angelis (basso), Thomas Raggi (chitarra) ed Ethan Torchio (batteria), ha dato una veste nuova. La musica dei Maneskin è stata scelta per mostrare anche il volto giovane e innovativo dell'Italia, di cui i nostri nuotatori sono i migliori rappresentanti. La coreografia è di Anastasia Ermakova, la quattro volte campionessa olimpica che dal 2011 collabora con il direttore tecnico della Nazionale Patrizia Giallombardo che è anche allenatrice di Giorgio e Lucrezia.
Con gli azzurri in gara ci sono altre quattro coppie; gli spagnoli Emma Garcia e Pau Ribes Culla (quarti ai Mondiali con 87.1333) che conquistano la medaglia d’argento con 84.7667, gli slovacchi Jozek Solymosy e Silvia Solymosyova (noni a Budapest con 75.1) che sono di bronzo con 77.0333, i tedeschi Frithjof Seidel e Michelle Zimmer, i belgi Renaud Barral e Lisa Ingenito (entrambe le coppie erano assenti in Ungheria) che finiscono rispettivamente quarti con 74.7667 e quinti con 73.7333.
PRE SWIMMER. Gli azzurrini della Nazionale B Filippo Pelati e Alessia Austranti introducono le finali. Con il loro duet free mixed ottengono dalle giurie 78.6667 punti, che se fossero stati in gara li avrebbe classificati al terzo posto. “Per essere la prima esperienza internazionale in campo assoluto è stato molto bello ed emozionante – dice Alessia – Anche il pubblico ci ha incoraggiato e andremo ai Mondiali juniores con una marcia in più. Sono a Quebec City, in Canada, dal 23 al 27 agosto”. Le musiche sono state scelte da Giovanna Burlando, che ha curato anche la coreografia, e successivamente la routine è stata modificata dallo staff azzurro. “Il tema è l’autenticazione di genere – aggiunge Filippo – Il passaggio da adolescente ad adulto”.
LINDA E COSTY SHOW. Sono i nostri robot con il cuore umano. E tirano fuori tutto l’amore del pubblico. Lo catturano al primo tuffo, lo esaltano con la prima occhiata, lo coinvolgono dalla prima bracciata. Le gambe sono alte ma i decibel della voce dei supporters lo sono ancora di più. Partono in cori al Parco del Foro Italico. Linda Cerruti (diciannovesima medaglia personale agli Europei) e Costanza Ferro, “le gemelle liguri diverse”, come le ha soprannominate il giornalista Rai Enrico Cattaneo, che insieme all’ex campionessa azzurra Paola Celli commenta in diretta su Rai Sport e Rai Play gli Europei di Roma di nuoto artistico, conquistano la medaglia di bronzo nella finale del duet free. La quinta dell’Italia nel nuoto artistico agli Europei di Roma, la 46sima dell’Italia nella storia della manifestazione, la diciannovesima personale di Linda Cerruti, che tredici anni fa proprio qui a Roma, in occasione dei campionati del mondo, era la pre swimmer.
Oggi niente lacrime, ma la gioia è sempre incontenibile. "Con Costanza ci sentivamo come in unico corpo con un cuore grande - afferma Linda Cerruti - È andata benissimo, abbiamo alzato il livello è avvicinato le austriache. Il pubblico c’ha trascinato ed emozionato. Una sensazione unica". "E’ l’Europeo più bello della nostra carriera - assicura Costanza Ferro - Stiamo migliorando in ogni gara e questo fa capire che gli sforzi di quest’anno, sono stati giusti. Abbiamo ancora delle finali per raccogliere altre medaglie".
Linda e Costanza sono terze con 91.7000 punti (27.5 di esecuzione, 36.8 impressione artistica, 27.4 difficoltà). Nel preliminare di venerdì avevano ricevuto 90.6667 e ai Mondiali a Budapest erano state quarte con 91.3333. Le coppie in gara sono dodici e le azzurre entrano per ultime, dopo aver ammirato le gemelle ucraine Maryna e Vladyslava Aleksiva vincere con 94.7333 (94.3667 avevano nel preliminare) e osservato le gemelle austriache Anna Maria e Eirini Maria Alexandri (che sono addirittura tre considerando anche la riserva Vasiliki) classificarsi seconde con 93 (92.6000 nel preliminare).
I nostri robot, che alla fine della routine si riscoprono umani, si muovono sulle note della musica Robotboys Return dei Robotboys Change the Formality e infected Mushroom; la coreografia, invece, è di Vlada Chigireva, Aleksandra Patskevic e Svetlana Romashina. Il tema che interpretano con flussi spezzati e dinamiche interrotte, rimanda ai robot che simulano e replicano il movimento dell’uomo. Ad un certo punto l'intelligenza e l'emotività umana si ribellano e riscopre il cuore.
SEMPRE TERZE AGLI EUROPEI. Nelle ultime due edizioni dei campionati europei a cui hanno partecipato, Linda Cerruti e Costanza Ferro hanno conquistato la medaglia di bronzo; prima a Londra 2016 e successivamente a Glasgow 2018, mentre a Budapest 2021 la nostra Nazionale ha partecipato con una selezione ridotta. La medaglia d’argento, invece, la conquistarono nelle world series di Budapest 2019.
51 GIORNI FA IN UNGHERIA. Ai mondiali a Budapest, il 23 giugno, Cerruti e Ferro sono arrivate quarte in finale con 91.3333, che alzava notevolmente il 90.5333 del preliminare, dietro alle gemelle ucraine Maryna e Vladyslava Aleksiva (94.1667) e alle gemelle austriache Anna Maria e Eirini Maria Alexandri (92.8000), nella gara stravinta delle cinesi Liuyi Wang e Qianyi Wang (95.5667), campionesse del mondo anche nel tecnico.
PUNTEGGIO RECORD. Linda, 29 anni da compiere il 7 ottobre di Savona e Costanza, 29 compiuti il 5 luglio di Genova, il miglior punteggio nel duo free l’hanno ottenuto alle Olimpiadi di Tokyo, dove si sono classificate seste totalizzando 92.4667, ma con musiche e coreografia differenti da quelle attuali. L’esercizio era “La ripartenza”, la coreografia del direttore tecnico Patrizia Giallombardo, e prevedeva un mix di musica tribale "Fear Dont Know My Name" di X Ray Dog e Tulimanu di Te Vaka, il gruppo neozelandese che ha composto le colonne sonore del film Walt Disney "Oceania".
Foto Pasquale Mesiano / DBM







































Europei di Roma. "Guerriere" seconde nel preliminare. Alle 15 le finali dei doppi
Tornalo le “guerriere”, cinquanta giorni dopo il Mondiale a Budapest. Sull’Isola Margherita erano finite quinte con il team free, alle spalle della Spagna di un decimo di punto e guardavano il podio occupato da Cina, Ucraina e Giappone. Agli Europei di Roma avrebbero voluto prendersi la rivincita sulle spagnole ma le iberiche si sono presentate soltanto con tre atleti e due esercizi. “L’abbiamo saputo alcuni giorni dopo i Mondiali e senza una motivazione ufficiale”, spiegano. Poco importa, sarà per la prossima volta, adesso c’è l’evento principale della stagione in cui “spaccare”. Sono decise a salire quei gradini così suggestivi che conducono alla zona premiazione. In quest’ultimo periodo hanno lavorato particolarmente sulla definizione dei gesti. A Budapest avevano ottenuto 91.9000 in finale e 91.2667 nel preliminare. Stamattina ricevono 91.7333 con 27.3 di esecuzione, 36.9333 di impressione artistica e 27.5 di difficoltà e in prospettiva finale si avvicinano molto al superamento del muro dei 92.
Sono abituate a lottare e non si arrendono facilmente. Il capitano Gemma Galli e le sue compagne di squadra, dopo il quinto posto iridato, hanno subito puntato Roma. L’Ucraina vice campione del mondo (95 punti in Ungheria) si presenta alla finale di Ferragosto con il miglior punteggio di 94.7 (28.2, 38 e 28.5 le tre specifiche). Al terzo posto del ranking provvisorio si affaccia la Francia con 89.5000 e l’obiettivo di superare i 90 punti. La Grecia è staccata al quanto posto con 88 punti e recuperare un punto e mezzo in due giorni è difficile.
Parla il capitano Gemma Galli. “Come ci siamo dette alla fine possiamo fare meglio la parte acrobatica ed anche altre piccole sfumature e sicuramente in finale il punteggio sarà più alto. Mancano le nostre dirette avversarie, le spagnole, ma non possiamo farci niente. Ciò che possiamo fare ora è dare il meglio. Dobbiamo essere focalizzate su di noi”. Soddisfatta e sorridente Patrizia Giallombardo, direttore tecnico della Nazionale. “Ancora qualche incertezza ma sappiamo fare meglio e in finale sono certa che ci perfezioneremo. L’Italia tradizionalmente è molto brava nella parte tecnica e noi vogliamo esaltare questa caratteristica, che poi è la nostra forza. Questo Europeo è cominciato benissimo. Siamo un team eccezionale, le ragazze e Giorgio mi stanno tirando fuori tante emozioni e tanto amore. L’obiettivo è ambizioso, l’en plein di medaglie, ce la possiamo fare. Stiamo dando l’anima e sono veramente orgogliosa di tutto il mio team, atleti e staff”.
Le nostre splendide dieci ragazze, otto più due riserve, sono Domiziana Cavanna e Linda Cerruti (18 medaglie agli Europei), Costanza Di Camillo e Costanza Ferro, il capitano Gemma Galli e Marta Iacoacci, Francesca Zunino ed Enrica Piccoli (la fidanzata di Giorgio Minisini), la finalista di Miss Italia 2018 Marta Murru e Federica Sala.
MUSICA E TEMA DEL TEAM FREE AZZURRO. Si presentano con la musica Final Fight del compositore e orchestratore romano Antongiulio Frulio, che ha curato anche le musiche della squadra e la coreografia di Anastasia Ermakova, ex sincronetta tra le più brave al mondo, quattro volte campionessa olimpica, che dal 2011 collabora con il direttore tecnico della Nazionale Patrizia Giallombardo.
Il tema riporta ai mesi bui del Covid e del lockdown ma l’analisi si allarga anche al conflitto in Ucraina, alla tragedia di un popolo che ci è amico e che abbiamo imparato a conoscere ancora meglio dal giorno in cui la Federazione Italiana Nuoto, era l’8 marzo, ha accolto le ragazze e il team della nazionale ucraina al Centro Federale di Ostia e successivamente a Savona e Recco. “Dopo questi ultimi anni che hanno messo in ginocchio il mondo intero vogliamo rappresentare la forza che tutti noi abbiamo dimostrato per rialzarci come guerrieri. Ci riferiamo ai medici, gli infermieri e a tutti coloro che hanno lavorato e lottato in prima linea, ma anche ai ristoratori, ai commercianti, alle società e alle federazioni sportive, portando un segnale di speranza”. La nostra squadra Nazionale sceglie sempre temi importanti per comunicare le proprie idee. Lo sport è un’arte e come tale rappresenta, scandisce e influenza da sempre la vita quotidiana.
PRE SWIMMER. Il team free della Nazionale B ha introdotto la competizione. Beatrice Andina, Arianna Di Lecce, Beatrice Esegio, Alessia Macchi, Susanna Pedotti, Sophie Tabbiani, Giulia Vernice e Beatrice Petta hanno ricevuto dalle giurie 83.7333 punti (24.7 per l’esecuzione, 33.7333 per l’impressione artistica e 25.3 per le difficoltà) e se fossero state in gara si sarebbero classificate al settimo posto, davanti a Gran Bretagna, Svizzera e Turchia.
APPUNTAMENTO CON LE FINALI
Alle 15 Linda Cerruti e Costanza Ferro, “le gemelle liguri diverse”, come le ha soprannominate il giornalista Rai Enrico Cattaneo, che insieme all’ex campionessa azzurra Paola Celli commenta in diretta su Rai Sport e Rai Play gli Europei di Roma di nuoto artistico, sono attese dalla finale del duet free. Dodici coppie in gara e azzurre ultime in ordine di apparizione.
I nostri robot che alla fine della routine si riscoprono umani ci arrivano con il terzo punteggio del preliminare (27.2 per esecuzione e difficoltà ed 36.2667 per l’impressione artistica per un totale di 90.6667) dietro alle gemelle austriache Anna Maria e Eirini Maria Alexandri (che sono addirittura tre considerando anche la riserva Vasiliki) che avevano ricevuto 92.6000 e alle gemelle ucraine Maryna e Vladyslava Aleksiva (94.3667 nel preliminare).
Gli autori della musica che accompagna Linda Cerruti e Costanza Ferro Robotboys Return sono Robotboys Change the Formality e infected Mushroom, la coreografia è stata curata da Vlada Chigireva, Aleksandra Patskevic e Svetlana Romashina. Il tema che interpretano con flussi spezzati e dinamiche interrotte, rimanda ai robot che simulano e replicano il movimento dell’uomo. Ad un certo punto l'intelligenza e l'emotività umana si ribellano e riscopre il cuore.
Alle 16.05 l’attesissima finale del duet free mixed con i campioni del mondo, romani, Giorgio Minisini e Lucrezia Ruggiero che presentano al pubblico degli Europei di Roma. Ai Mondiali a Budapest, il 25 giugno, conquistavano la medaglia d’oro con 90.9667 punti (27.2 per l'esecuzione, 36.6667 d'impressione artistica, 27.1 per la difficoltà) ed era la prima volta per l’Italia con questa routine. Giorgio 26 anni, Lucrezia 22, entrambi tesserati con Fiamme Oro e Aurelia Nuoto e allenati dal direttore tecnico azzurro Patrizia Giallombardo. Dicono dei loro difetti: "non conta le vasche", la rimprovera Minisini; "è testardo ma anche sensibile", risponde Ruggiero. Lui fidanzato con l'altra azzurra Enrica Piccoli, due argenti finora agli Europei di Roma, lei single.
Per salire sul tetto del mondo ed ora per sbalordire l’Europa hanno scelto un brano dei Maneskin che hanno riproposto Beggin', singolo dei Four Season del 1967, al quale il gruppo musicale romano, composto da Damiano David (voce), Victoria De Angelis (basso), Thomas Raggi (chitarra) ed Ethan Torchio (batteria), ha dato una veste nuova. La musica dei Maneskin è stata scelta per mostrare anche il volto giovane e innovativo dell'Italia, di cui i nostri nuotatori sono i migliori rappresentanti. La coreografia è di Anastasia Ermakova, la quattro volte campionessa olimpica che dal 2011 collabora con il direttore tecnico della Nazionale Patrizia Giallombardo che è anche allenatrice di Giorgio e Lucrezia.
Con gli azzurri in gara ci sono altre quattro coppie; gli spagnoli Emma Garcia e Pau Ribes Culla (quarti ai Mondiali con 87.1333), gli slovacchi Jozek Solymosy e Silvia Solymosyova (noni a Budapest con 75.1), i tedeschi Frithjof Seidel e Michelle Zimmer, i belgi Renaud Barral e Lisa Ingenito (entrambe le coppie erano assenti in Ungheria). Poi ci sono gli azzurrini della Nazionale B Filippo Pelati e Alessia Austranti nel ruolo di pre swimmer.
Foto Pasquale Mesiano / DBM



















Europei di Roma. Minisini nella storia. Cerruti e highlight d'argento

Linda Cerruti conquista la sua diciottesima medaglia europea, Giorgio Minisini grida il primo urrà da “single”, il team highlights si conferma dopo l’argento mondiale e conquista la medaglia numero 45 dell'Italia del sincronizzato agli Europei. Nel pomeriggio della seconda giornata degli Europei di Roma alla piscina Nicola Pietrangeli nel parco del Foro Italico il Team Italia del nuoto artistico aggiunge altre tre medaglie al suo carnet. Soprattutto quella di Giorgio Minisini è storica due volte: perché è la prima d’oro dell’Italsincro agli Europei e perché ottenuta in una gara che è stata introdotta per la prima volta nel programma degli Europei dei grandi.
LACRIME DI GIOIA. Finale diretta con ventuno atlete. Lei è la quinta in ordine di apparizione. Lo fa subito dopo la greca Evangelia Platanioti, che l’aveva battuta due volte a Budapest, e all'ingresso è salutata da un boato. Il pubblico grida il suo nome e la applaude ad ogni movimento; presenta il suo Gift of the Gods, dell’autore Two Steps from Hell & Nick Phoenix con la coreografia di Vlada Chigireva. E’ il suo omaggio alla gratitudine e alla più grande preghiera, universale, che si traduce nella parola grazie. Nell’acqua la flessibilità e la tecnica si bilanciano sulle note di “Gift of the Gods".
Pochi minuti prima la greca Platanioti aveva chiuso l'esibizione con 88.9965 punti. Linda ne ottiene 90.8839, tutti super meritati, oltre che per la tecnica, l’impressione artistica e la difficoltà degli elementi, anche e soprattutto per la tenacia, il lavoro, i sacrifici e i progressi dimostrati in 13 anni, dai Mondiali di Roma 2009, ai quali era presente come pre swimmer fino a questi Europei di Roma in cui partecipa da protagonista. Eroina di casa e beniamina del pubblico. Le giurie, che non fanno sconti a nessuno, le riconoscono i meriti e le assegnano 27.8 per l’esecuzione, 27.4 per gli elementi e 35.6339 per l’impressione artistica. Scoppia a piangere davanti al suo pubblico; le mani sul volto e il cuore che esce dal costume. Ma questa volta sono lacrime di gioia che lavano e cancellano i brutti ricordi ungheresi, di quando la greca riceveva quella manciata di punti in più che bastavano a rovinarle la festa. Adesso la festa è tutta sua e da condividere con tutto il suo team, che canta "Linda is on fire". Il suo "grazie" non poteva avete epilogo migliore. “Non so dire se è la soddisfazione più grande della mia carriera, forse sì - commenta l'azzurra - Certamente sono scesa per la prima volta in acqua sciolta, senza tensione e solo per dare il massimo. Non ho voluto neanche sentire il punteggio della greca per non farmi influenzare. Ho deciso di cambiare atteggiamento, approccio ed è andata benissimo. Questa medaglia mi ripaga, e non poco, per la delusione dei mondiali di Budapest. Abbiamo lavorato tantissimo in questo periodo, svegliandoci sempre alle sei del mattino per allenarci e migliorare tutte le routine. Il tecnico è sempre stato il mio tallone d’Achille ma oggi sono stata pulita in tutta la routine. Dedico questo argento a tutto lo staff, ai compagni di squadra e a tutte le persone che mi vogliono bene. Il mio europeo è ancora lungo, ma adesso lo vivrò con un peso in meno”.
Per Linda Cerruti, 28 anni di Savona, allenata dal direttore tecnico della Nazionale Patrizia Giallombardo e tesserata con Rari Nantes Savona e Marina Militare, che nel club è seguita anche da Benedetta Parisella, si tratta della diciottesima medaglia europea in carriera. Ai mondiali a Budapest a giugno si era classificata quarta con 89.0142 punti. A distanza di 40 giorni ha fatto molto meglio, del suo meglio, avvicinando quota 91.
Sul gradino più alto ci sale Marta Fiedina, l’amica e sorella acquisita, che dopo il preliminare del singolo free si augurava di dividere il prossimo podio con l’azzurra. La vice campionessa del mondo, ucraina, 22 anni e già molti trofei in bacheca, è ultima ad esibirsi e prima nel gradimento delle giurie con 92.6394 (28.2, 28.1, 36.3994). “È stato tutto perfetto: io prima e Linda seconda - commenta Marta - Sono felicissima per lei, si merita quest’argento. Sono mesi che ci alleniamo in Italia e non possiamo far altro che ringraziare la Federazione Italiana Nuoto e il suo presidente Paolo Barelli per l’opportunità che ci ha concesso". Al terzo posto non c'è Platanioti bensì Alexandri Vasiliki che supera anc'essa quota 90 e supera la greca con 90.0156. Anche l'austriaca scoppia in un pianto di gioia.
MINISINI CAMPIONE D'EUROPA. Una volta c’era lo statunitense Bill May, ora c’è Giorgio Minisini. Entrambi pionieri del sincro maschile internazionale. Ma Giorgio ha superato il maestro. Adesso è lui l’idolo della gente, grandi e piccoli, uomini e donne, tutti affascinati da questo ragazzo romano che ha sfidato tutte le barriere ideologiche, superato tutti i pregiudizi, fino a diventare tre volte campione del mondo nel duo mixed e oggi campione d’Europa (e già campione d’Italia) in una disciplina che fino a una decina di anni fa era ritenuta esclusivamente femminile. Nella prima finale del “men’s solo technical” Re Giorgio si afferma con 85.7033 punti, distribuiti in 26.4 per l’esecuzione, 25.9 per gli elementi e 33.4033 per l’impressione artistica. Con lui, cooprotagonisti in questa gara storica, lo spagnolo Fernando Diaz Del Rio, secondo con 79.4951 e il serbo Ivan Martinovic, terzo con 58.8834. “Prendo quest’oro come un punto di partenza per me e tutto il movimento. Adesso analizzeremo l’esercizio e cercheremo di migliorarlo: comunque è stata una gara storica e sono contento di averne fatto parte. Gareggiare da solo mi trasmette una responsabilità diversa, forse sono più rilassato. Sognavo di sentire l’inno suonare in Italia: praticamente nella mia città”.
Il bicampione del mondo del duo mixed, in coppia con Lucrezia Ruggiero, presenta al pubblico romano e continentale nel suo esercizio tecnico "A Plastic Sea", ispirato dalle parole di David Attenborough, divulgatore scientifico e naturalista britannico, volte a richiamare l'attenzione sull'impatto che l'attività umana ha sugli ecosistemi marini e sul legame che questi hanno con la vita sul nostro pianeta. “Il punteggio poteva essere oltre ai 90.000: forse anche per i giudici è una nuova esperienza”, aggiunge Minisini, il neo campione d’Europa del singolo.
DRAGONE D'ARGENTO. Le dieci ragazze del Dragone, vicecampionesse del mondo, concludono la tripletta azzurra al Parco del Foro Italico. Sono d’argento anche agli Europei di Roma con 91.7000 punti, un po’ meno che in Ungheria, ma sempre subito dietro alle maestre e sorelle ucraine che vincono il titolo con 94.0667. Terze sono le francesi con 89.2000. Le azzurre, che conquistano la medaglia numero 45 dell’Italia ai campionati europei (un oro, 15 argenti e 29 bronzi) ripropongono l’Highlight Flags of Our Fathers di Rise of Evil del compositore e orchestratore romano Antongiulio Frulio, che ha curato anche le musiche della squadra, con cui hanno stupito a Budapest (92.2667). Il capitano della squadra Gemma Galli parla per tutti. "E' una giornata perfetta per tutta la squadra: tre medaglie, tanta gioia e altrettante lacrime. Il punteggio è veramente molto buono, non siamo troppo lontane dall'Ucraina e questo ci fa ben sperare per il futuro. E' stato un anno in cui ci siamo sacrificati tutti e molto: i risultati ci stanno premiando. Oggi siamo ubriachi di felicità".
Il tema del dragone ricorre frequentemente nella mitologia legata alle antiche civiltà, e allude all'eterno conflitto tra luce e ombra. Il drago simboleggia le difficoltà che l'uomo deve superare, allo scopo di superare se stesso. L’impatto scenico è forte. La coreografia è del direttore tecnico Patrizia Giallombardo e del suo staff. Le dieci ragazze sono Domiziana Cavanna, Lida Cerruti, Costanza Di Camillo, Costanza Ferro, Gemma Galli, Marta Iacoacci, Marta Murru, Enrica Piccoli, Federica Sala e Francesca Zunino. Riserve Veronica Gallo e Isotta Sportelli.
PRIMO ORO EUROPEO PER L’ITALIA. Giorgio Minisini, 26 anni di Roma, allenato dal direttore tecnico della Nazionale Patrizia Giallombardo e tesserato con Aurelia Nuoto e Fiamme Oro, scrive un’altra doppia pagina della storia del nuoto sincronizzato azzurro. E’ la prima medaglia d’oro dell’Italsincro agli Europei ed è ottenuta in una gara che è stata introdotta per la prima volta nel programma degli Europei dei grandi. Fino a questa edizione l’Italia agli Europei di nuoto artistico aveva conquistato 41 medaglie: 12 d’argento e 29 di bronzo. Con le finali di oggi e ieri sale a 45: 1, 15, 29. E la storia continua …
PRE SWIMMER. Gli azzurri della Nazionale B Susanna Pedotti ed Edoardo Fanton introducono le due finali del singolo tecnico. Susanna Pedotti, quattro medaglie d’argento e due di bronzo tra singoli e squadre agli Europei juniores di Alicante, ottiene 81.7939 punti; Edoardo Fanton, al debutto nel singolo tecnico, mostra un po’ di emozione e riceve 70.6068 con il suo “Zombie”. “Gareggiare a così alti livello è una grande emozione, in una cornice di pubblico fantastica – dice Susanna – che rappresenta un’esperienza che mi aiuterà a migliorare e raggiungere gli obiettivi”.
“Il nuoto sincronizzato è sempre stato di famiglia – racconta Edoardo – mia madre a mia sorella lo hanno praticato, mia sorella a livello dilettantistico e mia mamma come master. Mi è subito piaciuto fin dal primo approccio e così ho iniziato con l’agonismo. La musica che ho scelto è Zombie dei Bad Wolves e gli esercizi sono stati montati dal tecnico Roberta Farinelli insieme alla mia allenatrice Letizia Nuzzo di club. E’ stato bello approcciarsi a questo livello così alto. Devo lavorare ancora tanto sui punti negativi”.
Foto Pasquale Mesiano / DBM



























































Europei di Roma. Cerruti&Ferro terze nel preliminare. Finali dalle 15
Linda Cerruti e Costanza Ferro, i nostri robot, sono terze dopo il preliminare del duet free nella seconda giornata degli Europei di Roma alla piscina Nicola Pietrangeli nel parco del Foro Italico. Le “gemelle liguri diverse”, come le ha soprannominate il giornalista Rai Enrico Cattaneo, con flussi spezzati e dinamiche interrotte, rimandano ai robot che simulano e replicano il movimento dell’uomo. Ad un certo punto l'intelligenza e l'emotività umana si ribellano e riscopre il cuore. Sporcano un po’ l’esercizio, non lo eseguono come avrebbero voluto i loro tecnici Patrizia Giallombardo e Roberta Farinelli, ma non è nulla che non si possa migliorare in finale. "Ci sono state un po' di sfumature - commenta Costanza - che possiamo tranquillamente eliminare nella finale. Per il resto siamo state molto attente". "Non siamo riuscite a vedere gli esercizi delle nostre avversarie perchè ci stavamo preparando per la nostra gara - continua Linda - e lo faremo dopo nei video. Comunque le conosciamo bene e sappiamo che le ucraine sono da tradizione al top, le austriche in grande ascesa come hanno dimostarto a Budapest e anche le greche hanno composto una coppia molto forte". Per adesso le azzurre si tengono stretta questa posizione e guardano al punteggio come punto di partenza. "Oltre a salire sul podio vogliamo ridurre il gap con le ucraine", affermano in coro. Sull'atmosfera che si respira a Roma 20220 concludono dicendo che "è come sentirsi a casa. Rispetto a tutte le altre gare alle quali abbiamo paretcipato avvertiamo una scossa diversa. Il calore della gente e il sostegno del pubblico ci danno una carica maggiore". Le giurie assegnano 27.2 per esecuzione e difficoltà ed 36.2667 per l’impressione artistica; il punteggio totale è di 90.6667. Mercoledì 13 agosto alle 15.00 in finale puntano a fare meglio. Gli autori della musica Robotboys Return sono Robotboys Change the Formality e infected Mushroom, la coreografia è stata curata da Vlada Chigireva, Aleksandra Patskevic e Svetlana Romashina.
Davanti alle azzurre, oggi come quaranta giorni fa ai mondiali a Budapest, le gemelle Maryna e Vladyslava Aleksiva con 94.3667 e quelle austriache Anna Maria e Eirini Maria Alexandri (che sono addirittura tre considerando anche la riserva Vasiliki) con 92.6000. Seguono con una manciata di punti di ritardo le greche Sofia Malkogeorgou ed Evangelia Platanioti (quarte con 90.000).
Pre swimmer Alessia Macchi e Susanna Pedotti che sfoggiano cuffie bianco e nere in stile anni ’70 e ricevono 83.0000 punti dalle giurie, che se fossero in gara varrebbero il nono posto davanti alle portoghesi Da Silva e Morais Vieira (80.9667).
SEMPRE TERZE AGLI EUROPEI. Nelle ultime due edizioni dei campionati europei a cui hanno partecipato, Linda Cerruti e Costanza Ferro hanno conquistato la medaglia di bronzo; prima a Londra 2016 e successivamente a Glasgow 2018, mentre a Budapest 2021 la nostra Nazionale ha partecipato con una selezione ridotta. La medaglia d’argento, invece, la conquistarono nelle world series di Budapest 2019.
41 GIORNI FA IN UNGHERIA. Ai mondiali a Budapest, il 23 giugno, Cerruti e Ferro sono arrivate quarte in finale con 91.3333, che alzava notevolmente il 90.5333 del preliminare, dietro alle gemelle ucraine Maryna e Vladyslava Aleksiva (94.1667) e alle gemelle austriache Anna Maria e Eirini Maria Alexandri (92.8000), nella gara stravinta delle cinesi Liuyi Wang e Qianyi Wang (95.5667), campionesse del mondo anche nel tecnico.
PUNTEGGIO RECORD. Linda, 29 anni da compiere il 7 ottobre di Savona e Costanza, 29 compiuti il 5 luglio di Genova, le “gemelle liguri diverse”, il miglior punteggio nel duo free l’hanno ottenuto alle Olimpiadi di Tokyo, dove si sono classificate seste totalizzando 92.4667, ma con musiche e coreografia differenti da quelle attuali. L’esercizio era “La ripartenza”, la coreografia del direttore tecnico Patrizia Giallombardo, e prevedeva un mix di musica tribale "Fear Dont Know My Name" di X Ray Dog e Tulimanu di Te Vaka, il gruppo neozelandese che ha composto le colonne sonore del film Walt Disney "Oceania".
TRE FINALI CHE FANNO SOGNARE. Linda Cerruti per la diciottesima medaglia europea, Giorgio Minisini per il primo urrà da “single”, la squadra degli highlights per la conferma post mondiale. Nel pomeriggio della seconda giornata degli Europei di Roma alla piscina Nicola Pietrangeli nel parco del Foro Italico il Team Italia del nuoto artistico prenota altre due medaglie. Storiche.
Alle 15 c’è la finale del solo tech dove Linda Cerruti, 28 anni di Savona, allenata dal direttore tecnico della Nazionale Patrizia Giallombardo e tesserata con Rari Nantes Savona e Marina Militare, che nel club è seguita anche da Benedetta Parisella, presenta Gift of the Gods, autore Two Steps from Hell & Nick Phoenix con la coreografia di Vlada Chigireva. Si tratta del suo omaggio alla gratitudine e alla più grande preghiera, universale, che si traduce nella parola grazie. Nell’acqua la flessibilità e la tecnica si bilanciano sulle note di “Gift of the Gods". Ai mondiali a Budapest si era classificata quarta con 89.0142 punti.
Alle 16.30 Giorgio Minisini, 26 anni di Roma, allenato anche lui dal direttore tecnico della Nazionale Patrizia Giallombardo e tesserato con Aurelia Nuoto e Fiamme Oro, è chiamato a scrivere un’altra pagina del sincro internazionale nella prima finale europea a livello assoluto del singolo maschile. Il bicampione del mondo del duo mixed, in coppia con Lucrezia Ruggiero, presenta nel suo esercizio tecnico "A Plastic Sea", ispirato dalle parole di David Attenborough, divulgatore scientifico e naturalista britannico, volte a richiamare l'attenzione sull'impatto che l'attività umana ha sugli ecosistemi marini e sul legame che questi hanno con la vita sul nostro pianeta. Con lui, pionieri in questa prima gara della storia, lo spagnolo Fernando Diaz Del Rio e il serbo Ivan Martinovic. Pre swimmer l’azzurro della Nazionale B Edoardo Fantoni.
Alle 17 le dieci ragazze del Dragone, vicecampionesse del mondo, ripropongono l’Highlight Flags of Our Fathers di Rise of Evil del compositore e orchestratore romano Antongiulio Frulio, che ha curato anche le musiche della squadra, con cui hanno stupito a Budapest (92.2667). Il tema del dragone ricorre frequentemente nella mitologia legata alle antiche civiltà, e allude all'eterno conflitto tra luce e ombra. Il drago simboleggia le difficoltà che l'uomo deve superare, allo scopo di superare se stesso. L’impatto scenico è forte. La coreografia è del direttore tecnico Patrizia Giallombardo e del suo staff. Le dieci ragazze sono Domiziana Cavanna, Lida Cerruti, Costanza Di Camillo, Costanza Ferro, Gemma Galli, Marta Iacoacci, Marta Murru, Enrica Piccoli, Federica Sala e Francesca Zunino. Riserve Veronica Gallo e Isotta Sportelli. Con loro a contendersi il podio l’Ucraina, oro a Budapest 2022 (95.0333), l’Ungheria (undicesima) e la Francia (assente ai mondiali con questo esercizio).
Foto Pasquale Mesiano / DBM




























