Categoria a Bolzano. Centouno in gara. Ci sono Santoro e Pesce

Alle spalle le emozioni di Doha, con la nazionale di Oscar Bertone che ha conquistato due medaglie e dieci carte olimpiche, lamstagione 2024 riprende in Italia con i campionati di categoria, in programma alla piscina "Carlo Dibiasi" di Bolzano dal 23 al 25 febbraio. In gara 101 atleti (56 femmine e 45 maschi) in rappresentanza di ventuno società.
Assenti Giovanni Tocci, Lorenzo Marsaglia, Eduard Timbretti Gugiu, Riccardo Giovannini, Andreas Sargent Larsen, Maia Biginelli, Sarah Jodoin di Maria, Chiara Pellacani ed Elena Bertocchi che saranno impegnati dal 29 febbraio al 3 marzo nella prima tappa della World Cup a Montreal, in Canada; presenti invece Matteo Santoro e Irene Pesce.
I campionati italiani di categoria saranno validi come prova di selezione per l'8 nazioni giovanili e per gli Europei Juniores. Seguono programma e orari.
1^ giornata - venerdì 23 febbraio
9.00 Trampolino 3 metri Ragazzi
Trampolino un metro Ragazze
Piattaforma Juniores fem
15.00 Piattaforma Juniores mas
Trampolino un metro Seniores fem
Trampolino 3 metri Seniores mas
2^ giornata - sabato 24 febbraio
9.00 Trampolino un metro Ragazzi
Piattaforma Ragazze
Trampolino 3 metri Juniores mas
15.00 Trampolino un metro Juniores fem
Trampolino 3 metri Seniores fem
Trampolino un metrio Seniores mas
3^ giornata - sabato 25 febbraio
9.00 Trampolino 3 metri Ragazzi
Piattaforma Ragazzi
Trampolino un metro Juniores mas
14.00 Trampolino juniores 3 metri fem
Piattaforma Seniores mas
Piattaforma Seniores fem
Mondiali. Cosetti ottava da 20 metri. Barnabà e Baraldi giovedi in finale da 27
Un gradino alla volta. Elisa Cosetti conclude all’ottavo posto la gara mondiale dalla piattaforma dei 20 metri e migliora il nono posto di otto mei fa a Fukuoka. E avrebbe meritato di salire ancora di più se i giudici fossero stati meno severi nel primo dei due salti finali e meno indulgenti nel considerare l’entrata con i piedi piatti della canadese Simone Leathead (ma nelle grandi altezze è considerata al limite) che nel ranking generale la precede di 6,8 punti. Elisa Cosetti, 21 anni triestina, tesserata con la Triestina Nuoto, bronzo agli Europei di Roma 2022, cesciuta nella scuola di high diving della Federazione Italiana Nuoto, totalizza 272.90 punti, Simone Leathead 279.70, che era stata quarta a Fukuoka 2023. Vince e si conferma campionessa del mondo l’australiana Rhiannan Iffland con 342.00 superando al quarto ed ultimo salto la canadese Molly Carlson, d’argento con 320.70, che era stata sempre davanti e dopo il terzo round guidava con 4,3 punti di vantaggio sull’australiana e 19,35 sulla connazionale Jessica Macaulay che difende il terzo posto chiudendo con 320.35, a ridosso della seconda posizione. Stesso podio del mondiale in Giappone, con punteggi leggermente più bassi. Elisa Cosetti, invece, si è migliorata anche nel punteggio: l'anno scorso aveva ottenuto 258.50. La prima delle europee è la tedesca Anna Bader, sesta con 291.80.
Presente e futuro nell’analisi azzurra del post gara. “Il primo salto potevo farlo un pochino meglio – commenta Elisa Cosetti – ma sono felice perché ho cercato di essere convinta come ieri, infatti il secondo tuffo è venuto molto bene. Del primo un po' mi dispiace ma, comunque, ho fatto una gara abbastanza regolare. Il podio un po' me lo aspettavo: loro sono le atlete che solitamente arrivano in quelle posizioni”.
Nel doppio indietro con due avvitamenti Elisa ottiene 61.20 ed è ottava con 196.40; fa decisamente meglio nel triplo avanti carpiato con mezzo avvitamento dove guadagna 76.50 proiettandosi momentaneamente in seconda posizione, quando mancano sette divers. Tiene botta alla statunitense Sangpan (che si lascia dietro) ma con i salti di Simone Leathead e dell’australiana Xantheia Pennisi (che finisce quinta), alle 11.57 locali, scende dal podio. Anche da avversarie si battono il cinque e si scambiano complimenti. “E’ un ambiente molto bello – sottolinea Elisa – dove siamo tutti molto amici. E’ la caratteristica di questo sport. Non ci sono atteggiamenti particolari da parte delle più esperte ma sempre uno scambio costante. A chiunque chiedi un consiglio è pronto a dartelo”. Il rientro in Italia, dopo qualche giorno di riposo, prevede subito nuovi allenamenti. E si alza l’asticella. “Nei prossimi sei-otto mesi prevediamo qualche novità – afferma il tecnico Nicole Belsasso – stiamo cercando di aggiungere un avvitamento proprio nel terzo salto e stiamo provando a lavorarlo in piscina e a secco nella buca, a Roma al Centro Federale presso il Centro di Preparazione Olimpica dell'Acquacetosa. L’intenzione è di aumentare gradualmente il coefficiente di difficoltà. Elisa è molto giovane, anche se è salita molto presto in pedana, certamente tra atlete più giovani e questo chiaramente è un punto a nostro vantaggio”.
“Paura di tuffarmi mai – afferma con certezza Elisa Cosetti che saluta il pubblico di Doha e tutti i tifosi che l’hanno seguita in tv dall’Italia – forse perché non è mi mai capitato di perdermi o farmi male. Diciamo che ci sono certi tuffi in cui mi sento più a mio agio ed altri meno”.
Giovedì 19 febbraio all’Old Doha Port, sempre alla 9.00 italiane, le 11.00 ora locale, è in programma la finale maschile dai 27 metri con Andrea Barnabà e Davide Baraldi che partono dall’undicesimo (162.80) e dodicesimo posto (148.80).
Finale 20 metri F
1. Rhiannan Iffland (AUS) 342.00
2. Molly Carlson (CAN) 320.70
3. Jessica Macaulay (CAN) 320.35
8. Elisa Cosetti (ITA) 272.90
Foto Andrea Staccioli / DBM
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Mondiali. All'Old Port inzia lo spettacolo dell' high diving

All’Old Doha Port, dopo le acque libere, si torna in gara. Questa volta con una disciplina ancora più estrema, i tuffi dalle grandi altezze: piattaforme da 20 metri per le donne e 27 metri per gli uomini. Per salire in cima al castello montato per l’occasione si devono affrontare 140 gradini (100 fermandosi alla piattaforma femminile) e in tre secondi si scende. La vasca ha un diametro di 15 metri, ma da lassù sembra un puntino. Gare dal 13 al 15 febbraio: martedì primo e secondo round, mercoledì terzo e quarto femminile, giovedì terzo e quarto maschile. L’Italia partecipa per il secondo anno consecutivo con Elisa Cosetti, 21 anni tesserata con la Triestina Nuoto, medaglia di bronzo agli Europei di Roma 2022 e nona ai mondiali di Fukuoka 2023; Andrea Barnabà, 19enne, tesserato con la Triestina Nuoto, nono agli Europei di Roma 2022 e quindicesimo ai mondiali di Fukuoka 2023; Davide Baraldi, 23 anni, tesserato con la Canottieri Milano, quattordicesimo agli Europei di Roma 2022 e tredicesimo ai mondiali di Fukuoka 2023. Tutti e tre allenati da Nicole Belsasso. “Il programma è lo stesso dei mondiali in Giappone – spiega il tecnico azzurro – perché c’è bisogno di almeno due anni per inserire nuovi tuffi nel programma. Terminati questi mondiali cominceremo a lavorarci ed è previsto un nuovo tuffo ciascuno: per Baraldi il triplo salto mortale con triplo indietro carpiato, per Barnabà il quadruplo con mezzo avvitamento ritornato carpiato, per Cosetti il doppio indietro con tre avvitamenti. Nel caso di Elisa toglieremo il salto con il coefficiente più basso”.
La presentazione del direttore tecnico della Nazionale Oscar Bertone. “L’avvicinamento a questo mondiale è cominciato subito dopo quello di Fukuoka. Gli atleti delle grandi altezze non possono allenarsi dai 20 e 27 metri e la preparazione viene fatta fondamentalmente nelle piscine e nel nostro caso nelle piscine del Centro Federale presso il Centro di Preparazione Olimpica a Roma e al Centro Federale di Trieste, dove oltre ai dieci metri abbiamo anche un supporto di una piattaformina ulteriore alta due metri che ci premette di andare a fare una preparazione un po' più mirata ai tuffi che si andranno a fare in gara. Prima di venire a Doha, circa un mese e mezzo fa, abbiamo mandato gli atleti ad allenarsi negli Stati Uniti, a Fort Lauderdale, dove c’è l’unica piscina al mondo con le piattaforme che arrivano a 15, 20, 24 e 27 metri e dai mondiali di Fukuoka sono praticamente tornati a saltare da quelle altezze. Arrivati in Qatar si stanno allenando sul campo gara. L’allenamento specifico è veramente poco, però è anche vero che hanno svolto una buona preparazione. Non possiamo ancora aumentare il coefficiente di difficoltà ma è il nostro obiettivo farlo nel periodo estivo, quando potremo mandare i nostri atleti all’Area 47 a Linz, dove c’è la possibilità di allenarsi da più altezze. Prevediamo dai tre ai quattro allenamenti collegiali per lavorare sull’aumento delle difficoltà. Tutto ciò, ovviamente, nella massima sicurezza”.
“L’obiettivo è quello di provare a migliorare i piazzamenti del mondiale scorso – continua Bertone – In Giappone hanno commesso degli errori. Se riusciamo a fare percorso netto, con quattro tuffi fatti bene, possiamo sicuramente migliorare il nono posto di Elisa Cosetti, il quattordicesimo e quindicesimo di Davide Baraldi e Andrea Barnabà. Siamo qui per confrontarci con le altre realtà. Mancano alcuni atleti che si sono infortunati ma nel complesso ci sono tutti i migliori al mondo”.
Il direttore tecnico azzurro conclude annunciando un nuovo progetto. “Stiamo cercando di creare anche un reparto giovanile ponendoci come obiettivo quello di partecipare ai prossimi mondiali giovanili di tuffi dalle grandi altezze, in cui si parla di 12 e 15 metri. Abbiamo già iniziato un percorso con i più giovani e speriamo di aggiungerne altri. Il periodo previsto è quello di ottobre-novembre a Rio de Janeiro”.
Martedì 13 febbraio -ora locale (- 2 in Italia)
11:00 / eliminatorie - 20m F con Elisa Cosetti (due salti)
14:00 / eliminatorie - 27m M con Davide Baraldi e Andrea Barnabà (due salti)
Mercoledì 14 febbraio
11:00 / FINALE - 20m F (2 salti)
Giovedì 15 febbraio
11:00 / FINALE - 27m (due salti)
Mondiali. Pellacani-Santoro argento. Dieci carte olimpiche

Una giornata eccezionale, resa esaltante dai due "fratelli" dei tuffi. Matteo Santoro e Chiara Pellacani non smettono di regalare emozioni ad ogni occasione e sono argento nel sincro mixed, confermandosi sul podio iridato dopo il secondo posto a Budapest 2022 e il terzo a Fukuoka 2023, nella prima finale del last day dei mondiali all'Hamad Acquatic Center di Doha. Si tratta della 24esima medaglia iridata che completa la decima edizione consecutiva a podio per gli azzurri.
Quasi impeccabile, ancora una volta, la prova dei due azzurri, macchiata solamente e leggermente dal triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato (58.59), ma impreziosita da un super doppio salto mortale e mezzo ritornato carpiato (68.40) che ha consentito loro di risalire dalla quarta alla seconda posizione. Vincono, con merito, gli australiani Domonic Bedggood e Maddison Keeney con 300.93; sul gradino più basso del podio salgono i sudcoreani Suji Kim e Jangyeong Yi con 285.03
E' l'apotesi per la Nazionale del direttore tecnico Oscar Bertone che chiude con due medaglie e soprattutto con dieci carte olimpiche per Parigi 2024: cinque prese a Doha e altrettante tra gli European Games e i mondiali in Giappone la scorsa estate.
La gara di Santoro e Pellacani. Si parte con gli obbligatori, punto debole per gli azzurri. Questa volta però l'ordinario indietro carpiato (46.20) e il rovesciato carpiato (45.00) sono abbastanza in sincro. Gli azzurri sono quarti con 91.20. Al comando gli australiani Domonic Bedggood e Maddison Keeney con 95.40, davanti agli statunitensi Noah Duperre e Bridget O'Neil con 94.20 e ai britannici Ross Haslam e Grace Reid con 93.00.
La vera finale parte con i liberi che fanno emergere qualità tecniche ed individuali delle varie coppie. Santoro e Pellacani aumentano i giri e tanto per iniziare si esibiscono in un doppio salto mortale e mezzo avanti con un avvitamento carpiato perfetto nel sincro e impeccabile in ingresso (69.30): secondi con 160.50, preceduti solo dall'Australia con 167.40. Terza è la Gran Bretagna con 157.80, tallonta dalla Corea con 157.25.
Quarta routine, trampolino che scotta ed emozioni che si impennano. E' vietato sbagliare. Il triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato di Chiara e Matteo è ottimo nel sincronismo, ma l'ingresso dell'azzurra è leggermente scarso forse per l'eccessiva velocità (58.59): due posizioni perse e quarto posto con 219.09. Al vertice sempre gli aussie con 231.57, poi Gran Bretagna con 226.20, Corea con 222.03; quinti e minacciosi sono i messicani Jahir Ocampo e Paola Pineda con 215.91.
Ultimo round in cui tutto è ancora in bilico. Prima di salire sui trampolini Tommaso Marconi catechizza e carica Santoro e Pellacani. I due ragazzi rispondono alla grande con un doppio salto mortale e mezzo ritornato carpiato che è un capolavoro di lucidità e tecnica (68.40) e punteggio che arriva a 287.49; la Corea del Sud non va oltre i 285.03 ed è scavalcata, come Gran Bretagna. Solo l'Australia resiste. E' argento.
I tuffi di Matteo Santoro e Chiara Pellacani - 287.49 secondi
201B ordinario indietro carpiato 46.20 (5)
301B rovesciato carpiato 45.00 (4)
5152B doppio salto mortale e mezzo avanti con un avvitamento carpiato 69.30 (2)
107B triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato 58.59 (4)
405B doppio salto mortale e mezzo ritornato carpiato 68.40 (2)
Il commento del cittì Oscar Bertone: "Abbiamo fatto il pieno di carte olimpiche: 8 individuali e due nel sincro grazie all'impegno della squadra che è un onore guidare. Avevo chiesto alla squadra di aiutare Chiara che ieri viveva un momento difficile dopo le prestazioni nei trampolini. Si sono stretti intorno a lei e sono riusciti a farla sorridere. Il risultato è la medaglia. Questo podio, senza Cina, era aperto a molte squadre. Gran Bretagna e Corea hanno sbagliato, noi eravamo sul pezzo e ne abbiamo approfittato. Complimenti ai ragazzi. E' una squadra con la S maiucola. Devo ringraziare la Federazione che ci dà fiducia e serenità per lavorare e tutti coloro che sono a casa e hanno lavorato e stanno lavorando per questo gruppo. Adesso abbiamo un tour in coppa del mondo per allenarci e gareggiare e completare il percorso verso le Olimpiadi dove andremo per divertirci". L'Italia chiude la rassegna iridata anche con lo storico argento di Giovanni Tocci e Lorenzo Marsaglia nel sincro trampolino.
Le dichiarazioni di Chiara Pellacani: "Sicuramente non è stato facile trovare le energie per gareggiare di nuovo. Sono veramente contenta perché stavo rincorrendo questa medaglia sin dall'inizio e sono contenta di averla conquistata con Matteo perché gareggiare con lui è sempre un piacere. Sto vivendo tante emozioni insieme. Questo è lo sport: un giorno si perde e un giorno si vince. Però non bisogna mai smettere ci rincorrere i proprio desideri e crederci sempre".
Le dichiarazioni di Matteo Santoro: "Sono contento della medaglia. Chiara è stata brava a riprendersi dopo l'errore nel triplo e mezzo avanti soprattutto perché è seguito alla finale di ieri. Siamo riusciti a mantenere la calma, la concentrazione e a divertirci insieme. Abbiamo gli stessi tempi di gara; abbiamo avuto insegnamenti simili sin da ragazzini e quindi è facile ottimizzare i tempi di allenamento per allinearci".
Ventuno anni appena compiuti per la campionessa romana Chiara Pellacani allenata da Tommaso Marconi e tesserata per Fiamme Gialle ed MR Sport F.lli Marconi. Ha conquistato quattordici medaglie consecutive tra gli Europei di Roma 2022 e quelli di Cracovia 2023; agli Europei di Kiev 2019 è stata d'oro dalla piattaforma sincro in coppia con Noemi Batki; vice campionessa iridata dal sincro mixed 3 metri, sempre in coppia con Matteo Santoro, a Budapest 2022. E' il talento per eccellenza dei tuffi italiani, sulle orme di Tania Cagnotto. A dicembre 2021 si è trasferita negli States per studiare alla Louisiana State University, poi si è trasferita alla Univeristy of Miami. Su Instagram ha oltre 16.500 follower. E’ appassionata di serie TV, tra le sue preferite c’è Prison Break. E fino a un po' di tempo fa aveva paura di volare. Ai mondiali di Fukuoka è stata sesta dal metro e soprattutto di bronzo con pass olimpico nel sincro da 3 metri in coppia con Elena Bertocchi e terza nel mixed in coppia con il "fratello" Matteo Santoro. Ai mondiali è alla quarta medaglia, la terza consecutiva nel sincro misto.
Matteo Santoro rappresenta il futuro dei tuffi italiani. Diciassette anni festeggiati il 9 ottobre - tesserato per MR Sport F.lli Marconi e seguito come un'ombra nella sua carriera da Alice Palmieri - è stato il più giovane medagliato della storia dei tuffi italiana in un Mondiale dopo l'argento conquistato nel sincro in coppia con Pellacani a Budapest 2022; Chiara e Matteo a maggio 2021 sono stati d'oro agli Europei di Budapest 2021, argento ai Mondiali di Budapest 2022, bronzo agli Europei di Roma 2022 e oro agli European Games di Cracovia 2023. Santoro è il campione europeo juniores dai 3 metri: titolo stravinto a Rijeka quasi sei mesi fa. Conquista la terza medaglia consecutiva ai mondiali.
Come fratelli. Chiara e Matteo sono un tutto si considerano come fratelli perché si conoscono praticamente fin dalla nascita. Romani di Roma, cresciuti nella stessa società e allenati dagli stessi allenatori fin dalle giovanili: Alice Palmieri, Domenico Rinaldi, Tommaso e Nicola Marconi. Sembrano nati, come dice Tommaso Marconi, "per saltare insieme" e così è. Diciassette anni da compiere il 9 ottobre per Matteo Santoro - tesserato per MR Sport F.lli Marconi e seguito come un'ombra nella sua carriera da Alice Palmieri - è il più giovane medagliato della storia dei tuffi italiana e il più giovane della spedizione azzurra a Fukuoka 2023. Ventanni compiuti per Pellacani - tesserata per Fiamme Gialle ed Mr Sport F.lli Marconi, allenata da Tommaso Marconi, quattordici medaglie europee consecutive tra Roma 2022 e Cracovia 2023, ai Mondiali ha conquistato tre medaglie nel mix e il bronzo nel sincro in coppia con Elena Bertocchi. Chiara e Matteo a maggio 2021 sono stati d'oro agli Europei di Budapest 2021, argento ai Mondiali di Budapest 2022, bronzo agli Europei di Roma 2022 e oro agli European Games di Cracovia 2023. A Fukuoka sono stati bronzo confermandosi sul podio iridato. Il loro record di punti rimane il 300.69 del maggio 2021 in Ungheria. Due ragazzi straordinari, umili, sempre sorridenti e con la testa sulle spalle. Matteo studia al Liceo dello Sport a Roma; Chiara frequenta l'università negli Stati Uniti a Miami.
PIATTAFORMA OLIMPICA. Nella gara regina dei tuffi alle Olimpiadi ci saranno due italiani. Andreas Sargent Larsen e Riccardo Giovannini nel momento più importante delle rispettive carriere, non perdono lucidità e concentrazione e chiudono al quindicesimo e al sedicesimo la semifinale della piattaforma. Gli azzurri mancano l'accesso alla finale ma regalano alla Nazionale di Oscar Bertone altre due carte olimpiche, per un totale di dieci.
Concreta la prova del 25enne italodanese - tesserato per Fiamme Oro e CC Aniene e allenato da Benedetta Molaioli - che apre le danze con un superbo doppio salto mortale e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo (64.00), inserito nelle routine al posto del doppio salto mortale e mezzo avanti con 2 avvitamenti carpiato, con il triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato (43.50) controllato non alla perfezione in volo e quindi scarso; in seguito reagisce con un triplo salto mortale e mezzo indietro raggruppato (70.95) potente e tenuto alla grande e con una verticale con triplo salto mortale indietro raggruppato leggermente sporcata in ingresso (59.40); termina con un triplo salto mortale e mezzo ritornato raggruppato che alza pochissimi schizzi (67.20) e con un triplo salto mortale e mezzo avanti raggruppato recuperato molto bene dopo un'indecisione nel presalto (56.10). Larsen totalizza 361.15 e può comunque sorridere.
Bravissimo anche il 21enne romano - tesserato per Fiamme Oro e allenato da Francesco Dell'Uomo - che, dopo un doppio salto mortale e mezzo indietro (67.20) elegante nell'avvitamento, piazza un doppio salto mortale e mezzo rovesciato impeccabile (73.50) e un triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato (46.50) un po' abbondante; prosegue con un triplo salto mortale e mezzo ritornato raggruppato un po' lento (54.40) e con una verticale con doppio salto mortale indietro con un avvitamento e mezzo (64.00) di ottimo livello. Conclude, senza farsi condizionare da emozioni "olimpiche" con un triplo salto mortale e mezzo indietro raggruppato (54.45) solido ed efficace, sommando 360.05.
Il programma iridato dei tuffi all'Hamad Acquatic Center non si chiude qui, perchè alle 13.30 (-2h in Italia) c'è l'attesa finale dal sincro mixed con Chiara Pellacani e Matteo Santoro che difenderanno il bronzo conquistato a Fukuoka 2023 e a Budapest 2022.
I tuffi di Riccardo Giovannini - 360.05 sedicesimo - eliminato
5253B doppio salto mortale e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo 67.20 (11)
305B doppio salto mortale e mezzo rovesciato carpiato 73.50 (7)
107B triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato 46.50 (14)
407C triplo salto mortale e mezzo ritornato raggruppato 54.40 (14)
6243D verticale con doppio salto mortale indietro con un avvitamento e mezzo 64.00 (15)
207C triplo salto mortale e mezzo indietro raggruppato 54.45 (16)
I tuffi di Andreas Sargent Larsen - 361.15 quindicesimo - eliminato
5253B doppio salto mortale e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo 64.00 (14)
107B triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato 43.50 (17)
207C triplo salto mortale e mezzo indietro raggruppato 70.95 (15)
626C verticale con triplo salto mortale indietro raggruppato 59.40 (15)
407C triplo salto mortale e mezzo ritornato raggruppato 67.20 (16)
307C triplo salto mortale e mezzo rovesciato raggruppato 56.10 (15)
Faccia da bravo ragazzo, capelli sempre pettinati il 20enne piattaformista Riccardo Giovannini - tesserato per le Fiamme Oro, allenato da Francesco Dell'Uomo - che ha esordito ai mondiali di Gwangju, mentre è stato in finale agli europei di Kiev (decimo dalla piattaforma). Agli Europei di Budapest 2021 è stato oro con il Team Event. Il suo 2022 è iniziato alla grande. Agli europei di Cracovia 2023 è stato bronzo dai 10 metri e argento nel sincro in coppia proprio con Timbretti. Ama leggere libri, non è appassionato di social dove si cela in incognito con nomi importanti, è considerato il latin lover dei tuffi: fa strage di cuori per i suoi modi da ragazzo d'altri tempi. E' tifoso del Bologna.
L'italodanese Andreas Sargent Larsen - tesserato per Fiamme Oro e CC Aniene e allenato da Benedetta Molaioli - è nato a Copenhagen il 24 aprile 1999. E' stato argento agli Europei di Budapest 2021 nella prova a squadre. Nato in Danimarca da madre italiana, d'origine africa, e da papà danese; si è trasferito in Italia a Roma nel 2018 e dal 2019 veste i colori azzurri, indossandoli per la prima volta agli Europei di Kiev 2019 con un settimo posto nella prova a squadre; Dal corso di italiano al dialetto romanesco è stato un attimo, grazie anche alla frequentazione della Curva Sud: è diventato romanista sin dal primo momento. Grande appassionato di sport, segue tutto, dal tennis alla formula uno, passando per il curling. Consumatore professionista di gelato e di pizza. Adora Roma ma ha in Montecarlo il suo buen ritiro. Agli Europei di Roma 2022 è stato oro nel Team Event e quinto dalla piattaforma, dopo aver sognato il podio fino all'ultima routine.
Così gli azzurri nelle semifinali e finali della 9^ giornata
Sabato 10 febbraio
Semifinale piattaforma mas
1. Cao Yuan (Chn) 492.75
15. Andreas Sargent Larsen 361.15 eliminato
16. Riccardo Giovannini 360.05 eliminato
Finale sincro mixed
1. Domonic Bedggood e Maddison Keeney (Aus) 300,93
2. Matteo Santoro e Chiara Pellacani (Ita) 287,49
3. Yi Jjaegyeong e Kim Suji (Kor) 285,03
Gli azzurri per Doha. Elena Bertocchi (Esercito/Canottieri Milano), Maia Biginelli (Fiamme Oro), Riccardo Giovannini (Fiamme Oro),Sarah Jodoin di Maria (Marina Militare/MR Sport F.lli Marconi), Andreas Sargent Larsen (Fiamme Oro/CC Aniene), Lorenzo Marsaglia (Marina Militare/CC Aniene), Chiara Pellacani (Fiamme Gialle/MR Sport F.lli Marconi), Irene Pesce (MR Sport F.lli Marconi), Matteo Santoro (MR Sport F.lli Marconi), Eduard Timbretti Gugiu (Esercito/Blu 2006), Giovanni Tocci (Esercito/AQA Cosenza). Nello staff, oltre al direttore tecnico Oscar Bertone, i tecnici Lyubov Barsukova, Francesco Dell'Uomo, Benedetta Molaioli e Tommaso Marconi, il medico Matteo Catananti e il fisioterapista Ciro Orabona.
Carte olimpiche. L'Italia ha conquistato 10 carte olimpiche. Nella gara individuale dai 3 metri col successo di Chiara Pellacani agli European Games di Cracovia 2023 e con l'accesso in finale di Elena Bertocchi, Giovanni Tocci e Lorenzo Marsaglia ai mondiali di Fukuoka 2023; nella gara individuale dalla piattaforma con Sarah Jodoin di Maria e Maia Biginelli e Andreas Sargent Larsen e Riccardo Giovannini a Doha 2024; nel sincro dai 3 metri con il bronzo mondiali conquistato da Pellacani e Bertocchi a Fukuoka 2023 e con l'argento mondiale conquistato da Giovanni Tocci e Lorenzo Marsaglia a Doha 2024.
Foto di Andrea Staccioli/DBM
L'uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali. Obbligatorio menzionare i credit.
Mondiali. Larsen-Timbretti decimi. Pellacani e Bertocchi avanti dai 3 mt
Stanno studiando per diventare grandi, perché il futuro a breve termine è dalla loro parte. Rimpianti zero per Andreas Sargent Larsen ed Eduard Timbretti Gugiu decimi con 351.06 punti nella finale dalla piattaforma sincro, che ha regalato spettacolo per palati finissimi e che ha fatto calare il sipario sulla settima giornata dei 21esimi Mondiali all'Hamad Acquatic Centre di Doha. Di ottimo livello la prova degli azzurri addirittura settimi dopo la quarta routine e in piena corsa per conquistare la Carta Olimpica, per ottenere la quale serviva far meglio dei 373.71 punti dei tedeschi Timo Barthel e Jens Eikermann settimi con 373.71.
Si confermano campioni del mondo, sette mesi dopo Fukuoka, i cinesi Lian junjie e Yang Hao con 470.76 punti; alle loro spalle la Gran Bretagna, che ritrova un super Tom Daley e un buon Noah Williams, argento con 422.37. Sul gradino più basso del podio salgono gli ucraini Kiril Boliukh e Oleksii Sereda con 406.47.
La gara di Sargent Larsen e Timbretti Gugiu. Il ritornato carpiato è perfetto (48.00), mentre nel rovesciato carpiato Timbretti parte leggermente in anticipo (40.20) e manca il sincronismo. Gli azzurri dopo gli obbligatori con 88.20 sono tredicesimi. In testa i cinesi Junjie Lian e Hao Yang con 109.80, seguiti dai britannici Noah Williams e Tom Daley, al rientro dopo una fugace apparizione nel Team Event, con 102.60 e dai canadesi Rylan Wiens e Nathan Zsombor-Murray con 98.40; quarti sono i messicani Kevin Berlin Reyes e Randal Willars Valdez con 97.80 e quinti i giapponesi Reo Nishida e Shuta Yamada con 96.60.
Iniziano i liberi che portano sempre spettacolo ed emozioni. Il livello della finale è altissimo. Il doppio salto mortale e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo è eccellente per esecuzione individuale e sincronismo (69.12) e Andreas ed Eduard con 157.32 risalgono al nono posto. Davanti sempre la Cina con 189.48 ma gli inglesi sono a poco più di due punti con 187.09 e un superbo triplo salto mortale e mezzo ritornato raggruppato da 84.48; terza rimane il Canada con 177.12. Al quarto posto salgono i tedeschi Timo Barthel e Jans Eikermann con 167.16 e i messicani rimangono quinti con 165.16.
Si va avanti ed il livello si alza con i cinesi che piazzano un triplo salto mortale e mezzo avanti raggruppato fantascientifico da 94.86 (un 10 e sei 9.5 dai giudici) e punteggio che sfiora già i 300 (284.34) e i britannici perdono terreno con Williams scarso nel triplo salto mortale e mezzo indietro raggruppato (74.86). Il triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato della coppia italiana (70.20), invece, è perfetto in tutte e tre le fasi: settimi con 227.52. Terzi sono sempre i canadesi con 257.04, quarti i tedeschi con 243.39 e quinti gli ucraini Kirili Boliukh e Oleksii Sereda, tornato in ottime condizioni dopo qualche problemino durante l'autunno, con 236.04.
Quinta routine ed errori che non sono più ammessi. Il triplo salto mortale e mezzo indietro raggruppato è buono nel sincronismo, ma Timbretti è leggermente più veloce di Larsen e il suo ingresso quindi scarso (53.46): gli azzurri scendono al decimo posto con 280.98 punti. Davanti la Cina scappa con 366.12 e mette in ghiaccio la conferma sul tetto del mondo. La Gran Bretagna rimane seconda con 339.12 ma al terzo posto sale l'Ucraina con 326.55, grazie a un meraviglioso quadruplo salto mortale e mezzo avanti raggruppato (89.91). Il Canada perde una posizione ed è quarto con 316.00
Ultimo round comunque tutto da vivere e che esalta il pubblico dell'Hamad Aquatic Center. Gli azzurri chiudono con un triplo salto mortale e mezzo ritornato raggruppato (70.08) di livello per 351.06 punti. Si confermano campioni del mondo, sette mesi dopo Fukuoka, i cinesi Lian junjie e Yang Hao con 470.76 punti; alle loro spalle la Gran Bretagna, che ritrova un super Tom Daley e un buon Noah Williams, argento con 422.37. Sul gradino più basso del podio salgono gli ucraini Kiril Boliukh e Oleksii Sereda con 406.47.
Le parole di Andreas Sargent Larsen. "Abbiamo disputato una finale buona ma non ottima. Abbiamo sbagliato il triplo salto mortale e mezzo indietro e le nazionali davanti sono scappate. Siamo stati comunque bravi, perché la finale è stata di alto livello e noi siamo tra i migliori al mondo. Adesso ho la gara individuale, dove spero di poter ottenere la Carta Olimpica: ho lavorato tanto e bene in questi mesi. Sono decisamente fiducioso".
I tuffi di Andreas Sargent Larsen ed Eduard Timbretti Gugiu - 351.06 decimi
401B ritornato carpiato 48.00 (6)
301B rovesciato carpiato 40.20 (13)
5253B doppio salto mortale e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo 69.12 (9)
207B triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato 70.20 (7)
207C triplo salto mortale e mezzo indietro raggruppato 53.46 (10)
407C triplo salto mortale e mezzo ritornato raggruppato 70.08 (10)
Eduard Timbretti Gugiu - tesserato per Esercito e Blu 2006, cresciuto ed allenato da Claudio Leone - è il più timido della nazionale italiana. Nato a Cuneo il 18 giugno del 2002 da genitori romeni arrivati in Italia negli anni ottanta; ha acquisito la cittadinanza italiana a 17 anni nel 2019, dopo il giuramento del padre Sandro, e nel 2020 ha ottenuto la cittadinanza sportiva italiana. Lui però si è sempre sentito italiano e piemontese doc al 100%. Diplomato al liceo scientifico "Peano-Pellico" di Cuneo. E' un ragazzo d'altri tempi: timido, educato e sempre sorridente. Nel tempo libero gli piace risolvere i cubi di Rubik ed è un grande appasionato di magia. Ai mondiali di Fukuoka è stato sesto nel sincro mixed in coppia con Sarah Jodoin di Maria e ottavo nel sincro insieme a Riccardo Giovannini.
L'italodanese Andreas Sargent Larsen - tesserato per Fiamme Oro e CC Aniene e allenato da Benedetta Molaioli - è nato a Copenhagen il 24 aprile 1999. E' stato argento agli Europei di Budapest 2021 nella prova a squadre. Nato in Danimarca da madre italiana, d'origine africa, e da papà danese; si è trasferito in Italia a Roma nel 2018 e dal 2019 veste i colori azzurri, indossandoli per la prima volta agli Europei di Kiev 2019 con un settimo posto nella prova a squadre; Dal corso di italiano al dialetto romanesco è stato un attimo, grazie anche alla frequentazione della Curva Sud: è diventato romanista sin dal primo momento. Grande appassionato di sport, segue tutto, dal tennis alla formula uno, passando per il curling. Consumatore professionista di gelato e di pizza. Adora Roma ma ha in Montecarlo il suo buen ritiro. Agli Europei di Roma 2022 è stato oro nel Team Event e quinto dalla piattaforma, dopo aver sognato il podio fino all'ultima routine.
AZZURRE AVANTI DAI 3 METRI. La settima giornata della rassegna iridata in terra qatariota si è aperta con le eliminatorie dai 3 metri femminili: cinquantatre iscritte per duecentosessantacinque tuffi in due ore e mezza di gara. Non deludono le aspettative Chiara Pellacani ed Elena Bertocchi, già certe della carta olimpica dopo la finale di Fukuoka 2023, che senza strafare accedono alla semifinale con il decimo e il diciassettesimo punteggio.
Lineari, invece, le routine della 21enne romana - tesserata per Fiamme Gialle ed MR Sport F.lli Marconi, allenata da Tommaso Marconi - che esordisce con un doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato (58.50) equilibrato e un triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato (58.50) pulito, malgrado una lieve indecisione nel presalto (tavola presa un po' indietro); poi si esibisce in un buon triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato (60.45), che ha solo il difetto di avere le gambe leggermente piegate durante la rotazione, e un doppio salto mortale e mezzo rovesciato carpiato elegante in volo ma aperto in anticipo e quindi abbondante in ingresso (42.00); conclude con un doppio salto mortale e mezzo ritornat carpiato (55.50) senza eccessive sbavature, seppur lievemente lento, totalizzando 274.95 punti.
In rimonta la prova della 29enne meneghina - tesserata per Esercito e Canottieri Milano, allenata a Roma da Oscar Bertone - inizia con un doppio salto mortale e mezzo ritornato raggruppato leggermente scarso a causa dell'esecuzione lenta (48.60) e con un triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato (58.90) di ottimo livello tecnico; prosegue con un doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato che rimane un po' corto (48.00) e con un doppio salto mortale e mezzo rovesciato carpiato (34.50) scarso, complice un'indecisione nel presalto; termina con un ottimo doppio salto mortale e mezzo avanti con un avvitamento carpiato (57.00) ben eseguito e chiude con 247.00 punti.
Comanda, un po' a sorpresa, l'australiana Maddison Keeney con 304.45 punti ed unica a rompere il muro dei trecento nel primo turno. La semifinale è in programma venerdì 9 febbraio, alle 10.00 (-2h in Italia), e successivamente la finale alle 18.30.
I tuffi di Chiara Pellacani - 274.95 decima - qual. in semifinale
205B doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato 58.50 (6)
5152B doppio salto mortale e mezzo avanti con un avvitamento carpiato 58.50 (7)
107B triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato 60.45 (5)
305B doppio salto mortale e mezzo rovesciato carpiato 42.00 (9)
405B doppio salto mortale e mezzo ritornato carpiato 55.50 (10)
I tuffi di Elena Bertocchi - 247.00 diciassettesima - qual. in semifinale
405C doppio salto mortale e mezzo ritornato raggruppato 48.60 (36)
107B triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato 58.90 (17)
205B doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato 48.00 (18)
305B doppio salto mortale e mezzo rovesciato carpiato 34.50 (26)
152B doppio salto mortale e mezzo avanti con un avvitamento carpiato 57.00 (17)
Ventuno anni appena compiuti per la campionessa romana Chiara Pellacani allenata da Tommaso Marconi e tesserata per Fiamme Gialle ed MR Sport F.lli Marconi. Ha conquistato quattordici medaglie consecutive tra gli Europei di Roma 2022 e quelli di Cracovia 2023; agli Europei di Kiev 2019 è stata d'oro dalla piattaforma sincro in coppia con Noemi Batki; vice campionessa iridata dal sincro mixed 3 metri, sempre in coppia con Matteo Santoro, a Budapest 2022. E' il talento per eccellenza dei tuffi italiani, sulle orme di Tania Cagnotto. A dicembre 2021 si è trasferita negli States per studiare alla Louisiana State University; ad agosto cambierà e andrà alla Univeristy of Miami. Su Instagram ha oltre 16.500 follower. E’ appassionata di serie TV, tra le sue preferite c’è Prison Break. E fino a un po' di tempo fa aveva paura di volare. Ai mondiali di Fukuoka è stata sesta dal metro e soprattutto con il bronzo con pass olimpico nel sincro da 3 metri in coppia con Elena Bertocchi e terza nel mixed in coppia con il "fratello" Matteo Santoro.
Elena Bertocchi è una delle veterane del gruppo; 29enne meneghina - tesserata per Esercito e Canottieri Milano - nel suo ricco palmares ci sono una medaglia iridata (il brondo dal metro a Budapest 2017) e undici europee. E' un'araba fenice che rinasce sempre dalle ceneri. Una prima svolta nella sua carriera è stato il trasferimento da Milano a Roma: il carattere di Elena cambia e da introverso diventa estroverso, rivelando una ragazza timida, dolce, sensibile ma sempre con il sorriso sulle labbra. A marzo del 2023 ha affrontato un delicato intervento alla schiena che ha eliminato cronici problemi che l'hanno attanagliata dagli europei di Kiev 2019 fino a quelli di Roma 2022 dove ha gareggiato, vincendo l'oro dal metro, ma con grande sofferenza. Laureata in scienze motorie, ama ascoltare musica (la sua cantante preferità è Ozuna) e leggere libri gialli. Ha un cane bellissimo Chloè ed è diventata tifosa della Roma.
Così gli italiani nella 7^ giornata
Giovedì 8 febbraio
Eliminatorie 3 metri fem
1. Maddison Keeney (Aus) 304.45
10. Chiara Pellacani 274.95 qual. in semifinale
17. Elena Bertocchi 247.00 qual. in semifinale
Finale piattaforma sincro mas
1. Lian Yang-Yang Hao (Chn) 470.76
2. Tom Daley-Noah Williams (Gbr) 422.37
3. Kirill Boliukh-Oleksii Sereda (Ukr) 406.47
10. Andreas Sargent Larsen-Eduard Timbretti Gugiu 351.06
Gli azzurri per Doha. Elena Bertocchi (Esercito/Canottieri Milano), Maia Biginelli (Fiamme Oro), Riccardo Giovannini (Fiamme Oro),Sarah Jodoin di Maria (Marina Militare/MR Sport F.lli Marconi), Andreas Sargent Larsen (Fiamme Oro/CC Aniene), Lorenzo Marsaglia (Marina Militare/CC Aniene), Chiara Pellacani (Fiamme Gialle/MR Sport F.lli Marconi), Irene Pesce (MR Sport F.lli Marconi), Matteo Santoro (MR Sport F.lli Marconi), Eduard Timbretti Gugiu (Esercito/Blu 2006), Giovanni Tocci (Esercito/AQA Cosenza). Nello staff, oltre al direttore tecnico Oscar Bertone, i tecnici Lyubov Barsukova, Francesco Dell'Uomo, Benedetta Molaioli e Tommaso Marconi, il medico Matteo Catananti e il fisioterapista Ciro Orabona.
Regolamento. Per le specialità olimpiche individuali previsti tre turni di gare: preliminari, semifinali a 18 e finali a 12. Due turni (eliminatorie e finali a dodici) per le altre prove. Il team event prevede che le squadre siano composte da un minimo di 2 ad un massimo di 4 componenti, almeno un maschio ed una femmina, che devono eseguire due tuffi individuali ed uno sincronizzato misto, sia dal trampolino che dalla piattaforma, per un totale di sei tuffi in cui dovranno essere presenti tutti e sei i gruppi delle rotazioni. I finalisti delle gare individuali (senza tener conto degli atleti già qualificati) e le prime quattro nazioni nelle gare sincro (senza tener conto delle nazioni già qualificate) riceveranno una carta olimpica per Parigi 2024. Possono essere ripescati in seguito gli atleti qualificati dal tredicesimo posto in su ai Mondiali di Doha nelle prove individuali fino al raggiungimento massimo di atleti per gara e nel rispetto del numero massimo di quote per nazioni e del contingente olimpico previsto di 136 atleti (68 maschi e 68 femmine). L'Italia si è già assicurata otto pass nella gara individuale dai 3 metri grazie al successo di Chiara Pellacani agli European Games di Cracovia e all'accesso in finale di Elena Bertocchi, Giovanni Tocci e Lorenzo Marsaglia ai Mondiali di Fukuoka 2023; nella gara individuale dalla piattaforma con Sarah Jodoin di Maria e Maia Biginelli a Doha 2024; nel sincro dai 3 metri dopo il bronzo iridato in Giappone conquistato da Pellacani e Bertocchi e l'argento di Giovanni Tocci e Lorenzo Marsaglia Doha;. Quindi mancano le carte nel sincro dalla piattaforma maschile e femminile e quelle individuali dalla piattaforma maschile.
Foto di Giorgio Perottino/DBM
L'uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali. Obbligatorio menzionare i credit.
Mondiali. Bertocchi-Pellacani ottave. Marsaglia dodicesimo
Scendono giù dal podio iridato, non perdendo però ambizioni e fiducia in vista delle Olimpiadi di Parigi cui sono qualificate dallo scorso luglio. Sorridono comunque Elena Bertocchi e Chiara Pellacani, che non in una delle loro migliori giornate, chiudono ottave con 260.28 punti la finale nel sincro da 3 metri che apre il pomeriggio della sesta giornate dei 21esimi Mondiali all'Hamad Aquatic Center di Doha.
Subito a rincorrere la prova delle azzurre - bronzo mondiale a Fukuoka 2023 e vice campionesse europee in carica - già indietro dopo gli obbligatori, non venuti come sempre per un sincronismo non ottimale. Non mancano, comunque, spunti di interesse come l'ottimo triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato (61.38), certamente non permiato dai giudici come avrebbe meritato. Vincono, confermandosi campionesse del mondo pur non dominando, le cinesi Chang Yeni e Chen Yani con 323.43 punti; argento alle australiane Maddison Keeney e Anabelle Smith, assolutamente da temere alle Olimpiadi, con 300.45 e il bronzo alle britanniche Yasmin Harper e Scarlett Mew Jensen con 281.70
La gara di Bertocchi e Pellacani. Si parte con gli obbligatori. Il ritornato carpiato è pulito (46.80) ed il rovesciato carpiato (43.20) un po' fuori sincro: seste con 90.00. Le cinesi Chang Yani e Chen Yiwen prendono il comando 99.60, tre punti in più delle aussie Maddison Keeney e Anabelle Smite (96.60) e delle britanniche Yasmin Harper e Scarlett Mew Jensen (96.00).
Poi la gara cresce d'interesse con i liberi. Il doppio salto mortale e mezzo avanti con un avvitamento carpiato è abbondante, con Bertocchi che si stacca troppo dal trampolino e Pellacani abbondante in chiusura: 55.80 punti sono pochi e le azzurre scendono al decimo posto con 145.80. Davanti sempre Cina con 173.40, Australia 164.10, Gran Bretagna 159.90 e la Germania che risale al quarto posto con 156.90.
Penultimo round di una finale piena di errori da parte delle coppie più forti. Il triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato è veramente eseguito da manuale individualmente (61.38) ma tra le due azzurre c'è luce in volo: settime con 207.18. Le cinesi volano indisturbate con 248.73, seguita dalle australiane con 233.85 e dalle britanniche con 225.00.
Ultimo valzer in cui non mancano i brividi comunque. Si apre infatti con il "pericoloso" zero delle canadesi, già fuori gara dopo gli obbligatori, Mia Vallee e Pamela Ware: Ware, infatti, sbaglia completamente il presalto, si ritrova sull'angolo del trampolino e va giù in acqua a pochi metri dal bordo piscina. Bertocchi e Pellacani concludono con un discreto doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato (53.10) e sommano 260.28 per l'ottavo posto finale. Vince la Cina, confermandosi sul tetto del mondo con 323.43 punti, sul podio Australia con 300.45 e Gran Bretagna con 281.70.
Le parole di Elena Bertocchi. "Era la prima volta che gareggiavamo insieme dopo i Mondiali di Fukuoka. Non è andata malissimo, anche se ovviamente qualcosa abbiamo sbagliato. La colpa si divide quando si gareggia nel sincro: le giornate storte possono capitare a tutte. Dopo i Mondiali, proprio in previsione delle Olimpiadi di Parigi, ci prepareremo ancora di più perchè ci saranno tante nazioni dello stesso livello".
Le parole di Chiara Pellacani. "Dispiace non aver difeso la medaglia ma sapevamo che oggi sarebbe stato difficile. E' mancato il sincronismo in qualche tuffo ma non ci allarmiamo, perchè da qui alle Olimpiadi abbiamo un po' di tempo. Adesso c'è la gara indivudale e vediamo come andrà"
I tuffi di Elena Bertocchi e Chiara Pellacani - 260.28 ottavo posto
401B ritornato carpiato 46.80 (6)
301B rovesciato carpiato 43.20 (6)
5152B doppio salto mortale e mezzo avanti con un avvitamento carpiato 55.80 (10)
107B triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato 61.38 (7)
205B doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato 53.10 (8)
Ventuno anni appena compiuti per la campionessa romana Chiara Pellacani allenata da Tommaso Marconi e tesserata per Fiamme Gialle ed MR Sport F.lli Marconi. Ha conquistato quattordici medaglie consecutive tra gli Europei di Roma 2022 e quelli di Cracovia 2023; agli Europei di Kiev 2019 è stata d'oro dalla piattaforma sincro in coppia con Noemi Batki; vice campionessa iridata dal sincro mixed 3 metri, sempre in coppia con Matteo Santoro, a Budapest 2022. E' il talento per eccellenza dei tuffi italiani, sulle orme di Tania Cagnotto. A dicembre 2021 si è trasferita negli States per studiare alla Louisiana State University; ad agosto cambierà e andrà alla Univeristy of Miami. Su Instagram ha oltre 16.500 follower. E’ appassionata di serie TV, tra le sue preferite c’è Prison Break. E fino a un po' di tempo fa aveva paura di volare. Ai mondiali di Fukuoka è stata sesta dal metro e soprattutto con il bronzo con pass olimpico nel sincro da 3 metri in coppia con Elena Bertocchi e terza nel mixed in coppia con il "fratello" Matteo Santoro.
Elena Bertocchi è una delle veterane del gruppo; 29enne meneghina - tesserata per Esercito e Canottieri Milano - nel suo ricco palmares ci sono una medaglia iridata (il brondo dal metro a Budapest 2017) e undici europee. E' un'araba fenice che rinasce sempre dalle ceneri. Una prima svolta nella sua carriera è stato il trasferimento da Milano a Roma: il carattere di Elena cambia e da introverso diventa estroverso, rivelando una ragazza timida, dolce, sensibile ma sempre con il sorriso sulle labbra. A marzo del 2023 ha affrontato un delicato intervento alla schiena che ha eliminato cronici problemi che l'hanno attanagliata dagli europei di Kiev 2019 fino a quelli di Roma 2022 dove ha gareggiato, vincendo l'oro dal metro, ma con grande sofferenza. Laureata in scienze motorie, ama ascoltare musica (la sua cantante preferità è Ozuna) e leggere libri gialli. Ha un cane bellissimo Chloè ed è diventata tifosa della Roma.
NEL SOLCO DELLA TRADIZIONE. Sono le eredi di Tania Cagnotto e Francesca Dallapè, due volte argento iridato, otto volte di seguito campionesse europee, bronzo olimpico a Rio 2016, oggi mamme rispettivamente di Maya e Lisa, Ludovica e Leonardo; dal 2018, anno in cui a Edimburgo si sono incoronate regine e campionesse d’Europa allungando a nove la striscia positiva azzurra, sono la nuova coppia d’oro del trampolino dei tre metri sincro (289.26). Eredità pesante da portare sulle spalle e compito difficile quello di mantenersi a così alti livelli. Sono state vice campionesse europee a Budapest 2021, con il record di punti (307.20) e a Roma 2022; bronzo agli European Games di Cracovia nel giugno 2023 e un mese dopo iridate a Fukuoka.
MARSAGLIA DODICESIMO MA NELLA STORIA. Una delle pagine più belle della sua carriera, protagonista della più bella finale della 21esima rassegna iridata. Nessun rimpianto, tanta soddisfazione e "garra" per il futuro olimpico, leggasi Parigi 2024, di un ottimo Lorenzo Marsaglia che chiude al dodicesimo posto con 366.25 punti l'atto conclusivo dai 3 metri e il suo mondiale arricchito dall'eccezionale argento nel sincro, con annessa carta olimpica, in coppia con Giovanni Tocci. Ottima, comunque la prova del campione europeo in carica - tesserato per Marina Militare ed CC Aniene, seguito da Benedetta Molaioli - macchiata solamente dall'errore con il triplo salto mortale e mezzo rovesciato raggruppato (36.75), ma impreziosità da un superbo oppio salto mortale e mezzo avanti con 2 avvitamenti carpiato ineccepibile per altezza, pulizia e tenuta (76.50). Si conferma campione del mondo il cinese Wang Zongyuan con 538.70, che precede il compagno di squadra Xie Siyi con 516.10 e il messicano Osmar Olvera Ibarra bronzo con 498.10.Marsaglia ha disputato la seconda finale iridata consecutiva della carriera dai 3 metri: come lui solamente Klaus Dibiasi (Belgrado 1973 e Calì 1975), Giorgio Cagnotto (Belgrado 1973, Calì 1975 e Berlino 1978) e Nicola Marconi (Barcellona 2003, Montreal 2005 e Melbourne 2007). Il 27enne romano riscrive la storia dell'Itatuffi, disputando tre finali mondiali dal trampolino nella stessa rassegna (metro, 3 metri e sincro 3 metri).
La gara di Marsaglia. Il triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato parte ed arriva alla perfezione (68.20) e il doppio salto mortale e mezzo avanti con 2 avvitamenti carpiato ineccepibile per altezza, pulizia e tenuta (76.50). Marsaglia dopo due round è settimo con 144.70 punti. Comandano i cinesi Wang Zongyuan con 177.65 e Xie Siyi con 169.20; terzo è il messicano Osmar Olvera Ibarra con 163.85 e quarto il colombiano Luis Felipe Uribe con 149.60.
Turno successivo e l'azzurro piazza un ottimo doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato, che ha il difetto di avere solo il coefficiente basso (3.0), e quindi con 63.00 punti è undicesimo a quota 207.70 in una classifica cortissima, almeno fino al quinto il francese Jules Bouyer (219.90). Guidano, con ampio margine, il campione iridato uscente Wang (271.25) e Xie (259.20), con Ibarra terzo con 245.25.
Quarto giro e arriva l'unico passaggio a vuoto di Lorenzo: il triplo salto mortale e mezzo rovesciato raggruppato e troppo veloce, non riesce ad orientarsi bene, ed entra scarso (36.75), rimanendo undicesimo con 244.45 ma la graduatoria si allunga inevitabilmente. Al vertice le posizione restano immutate ma al quarto posto sale Bouyer con 303.90, a dieci punti da Olvera Ibarra che sbaglia il doppio salto mortale e mezzo indietro (68.40).
Quinta routine e Marsaglia reagisce immediatamente con un triplo salto mortale e mezzo avanti raggruppato (62.90), che avrebbe sicuramente meritato maggior considerazione da parte dei giudici: sempre undicesimo con 307.35. Si invola verso l'oro bis, invece, Wang con 438.00 punti e Xie vede l'argento con 86.95.
Lorenzo Marsaglia conclude il suo strepitoso mondiale con quadruplo salto mortale e mezzo avanti raggruppato leggermente scarso (58.90) e perde una posizione, terminando dodicesimo con 366.25. Si conferma campione del mondo il cinese Wang Zongyuan con 538.70, che precede il compagno di squadra Xie Siyi con 516.10 e il messicano Osmar Olvera Ibarra bronzo con 498.10.
Le parole di Lorenzo Marsaglia. "Sono molto stanco ma ho qualche rimpianto per la finale. Ho sbagliato il triplo salto mortale e mezzo rovesciato raggruppato per un errore nel presalto che avevo fatto anche in semifinale: un vero peccato perché potevo chiudere almeno nei primi dieci. Sono però felicissimo di questo Mondiale e di essermi confermato tra i migliori. Adesso lavoremo con Benny (Molaioli ndr) per crescere ancora in vista delle Olimpiadi".
I tuffi di Lorenzo Marsaglia - 366.25 dodicesimo posto
107B triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato 68.20 (8)
5154B doppio salto mortale e mezzo avanti con 2 avvitamenti carpiato 76.50 (8)
205B doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato 63.00 (11)
307C triplo salto mortale e mezzo rovesciato raggruppato 36.75 (11)
407C triplo salto mortale e mezzo avanti raggruppato 62.90 (11)
109C quadruplo salto mortale e mezzo avanti raggruppato 58.90 (12)
Lorenzo Marsaglia - tesserato per Marina Militare e CC Aniene, allenato e plasmato da Benedetta Molaioli - è ormai entrato in una nuova dimensione. Gli europei di Roma 2022 l'hanno definitivamente consacrato, tra i più forti tuffatori continentali: si è laurerato campione europeo dai 3 metri ed è stato argento dal metro e in sincro dai 3 metri con l'amico Giovanni Tocci. E' laureato in Fisioterapia e fidanzato con Maria . Appassionato di moto e di enogastronomia. Ha una moto d'epoca in garage, che però utilizza solo quando è in vacanza dai tuffi. Undicesimo ai Mondiali di Fukuoka dai 3 metri, piazzamento che gli ha consentito di prende la carta olimpica anche della prova individuale.
Così gli azzurri nelle finali della 6^ giornata
Mercoledì 7 febbraio
Sincro trampolino 3 metri fem
1. Chang Yani-Chen Yiwen (Chn) 323.43
2. Maddison Keeney-Anabelle Smith (Aus) 300.45
3. Yasmin Harper-Scarlett Mew Jansen (Gbr) 281.70
8. Elena Bertocchi-Chiara Pellacani 260.28
Trampolino 3 metri mas
1. Wang Zongyuan (Chn) 538.70
2. Xie Siyi (Chn) 516.10
3, Osmar Olvera Ibarra (Mex) 498.40
12. Lorenzo Marsaglia 366.25
Gli azzurri per Doha. Elena Bertocchi (Esercito/Canottieri Milano), Maia Biginelli (Fiamme Oro), Riccardo Giovannini (Fiamme Oro),Sarah Jodoin di Maria (Marina Militare/MR Sport F.lli Marconi), Andreas Sargent Larsen (Fiamme Oro/CC Aniene), Lorenzo Marsaglia (Marina Militare/CC Aniene), Chiara Pellacani (Fiamme Gialle/MR Sport F.lli Marconi), Irene Pesce (MR Sport F.lli Marconi), Matteo Santoro (MR Sport F.lli Marconi), Eduard Timbretti Gugiu (Esercito/Blu 2006), Giovanni Tocci (Esercito/AQA Cosenza). Nello staff, oltre al direttore tecnico Oscar Bertone, i tecnici Lyubov Barsukova, Francesco Dell'Uomo, Benedetta Molaioli e Tommaso Marconi, il medico Matteo Catananti e il fisioterapista Ciro Orabona.
Regolamento. Per le specialità olimpiche individuali previsti tre turni di gare: preliminari, semifinali a 18 e finali a 12. Due turni (eliminatorie e finali a dodici) per le altre prove. Il team event prevede che le squadre siano composte da un minimo di 2 ad un massimo di 4 componenti, almeno un maschio ed una femmina, che devono eseguire due tuffi individuali ed uno sincronizzato misto, sia dal trampolino che dalla piattaforma, per un totale di sei tuffi in cui dovranno essere presenti tutti e sei i gruppi delle rotazioni. I finalisti delle gare individuali (senza tener conto degli atleti già qualificati) e le prime quattro nazioni nelle gare sincro (senza tener conto delle nazioni già qualificate) riceveranno una carta olimpica per Parigi 2024. Possono essere ripescati in seguito gli atleti qualificati dal tredicesimo posto in su ai Mondiali di Doha nelle prove individuali fino al raggiungimento massimo di atleti per gara e nel rispetto del numero massimo di quote per nazioni e del contingente olimpico previsto di 136 atleti (68 maschi e 68 femmine). L'Italia si è già assicurata otto pass nella gara individuale dai 3 metri grazie al successo di Chiara Pellacani agli European Games di Cracovia e all'accesso in finale di Elena Bertocchi, Giovanni Tocci e Lorenzo Marsaglia ai Mondiali di Fukuoka 2023; nella gara individuale dalla piattaforma con Sarah Jodoin di Maria e Maia Biginelli a Doha 2024; nel sincro dai 3 metri dopo il bronzo iridato in Giappone conquistato da Pellacani e Bertocchi e l'argento di Giovanni Tocci e Lorenzo Marsaglia Doha;. Quindi mancano le carte nel sincro dalla piattaforma maschile e femminile e quelle individuali dalla piattaforma maschile.
Foto di Andrea Staccioli/DBM
L'uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali. Obbligatorio menzionare i credit.
Mondiali. Marsaglia dodicesimo e in finale dai 3 metri
Il buongiorno si vede dal mattino all'Hamad Acquatic Center di Doha. Classe, coraggio e lungimiranza tattica per un fantastico Lorenzo Marsaglia che prosegue il suo super Mondiale, dopo l'argento con carta olimpica nel sincro in coppia con Giovanni Tocci, prendendosi la finale dai 3 metri con 372.50 che valgono il dodicesimo posto. Una qualificazione che premia la decisione del campione europeo in carica, ovviamente concordata con il suo tecnico Benedetta Molaioli, di inserire nella routine, rispetto alle eliminatorie di martedì, il quadruplo salto mortale e mezzo avanti raggruppato (3.9) al posto del doppio salto mortale e mezzo ritornato carpiato (3.0).
Veramente notevole la semifinale del 27enne romano - tesserato per Marina Militare e CC Aniene, oro europeo a Roma 2022 - che inizia come meglio non potrebbe con un triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato (65.10) armonioso e delicato in ingresso e con un doppio salto mortale e mezzo avanti con 2 avvitamenti carpiato (73.10) di alto livello; prosegue con un doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato (63.00) equilibrato, forse poco premiato dai giudici, e con un triplo salto mortale e mezzo rovesciato raggruppato (38.50) scarso in ingresso, per un errore nel presalto (troppa tavola presa al momento dello stacco); si riprende con un triplo salto mortale e mezzo avanti raggruppato giusto per velocità e pulizia (66.30) e un quadruplo salto mortale e mezzo avanti raggruppato (66.50) d'eccellenza, che gli regala la seconda finale iridata consecutiva dalla carriera dai 3 metri: come lui solamente Klaus Dibiasi (Belgrado 1973 e Calì 1975), Giorgio Cagnotto (Belgrado 1973, Calì 1975 e Berlino 1978) e Nicola Marconi (Barcellona 2003, Montreal 2005 e Melbourne 2007). Marsaglia riscrive la storia dell'Itatuffi, disputando tre finali mondiali dal trampolino nella stessa rassegna (metro, 3 metri e sincro 3 metri).
Davanti a tutti, padrone assoluto e con un posto prenotato sul gradino più alto del podio, c'è il cinese Xie Siyi con 518.00.
Finale il programma alle 18.30 (-2h in Italia), preceduta alle 13.00 da quella dal sincro 3 metri femminile con Elena Bertocchi e Chiara Pellacani, bronzo mondiale in carica e già certe della qualificazione olimpica, in gara con aspettative importanti.
I tuffi di Lorenzo Marsaglia - 372.50 dodicesimo - qual. in finale
107B triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato 65.10 (10)
5154B doppio salto mortale e mezzo avanti con 2 avvitamenti carpiato 73.10 (7)
205B doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato 63.00 (8)
307C triplo salto mortale e mezzo rovesciato raggruppato 38.50 (14)
407C triplo salto mortale e mezzo avanti raggruppato 66.30 (13)
109C quadruplo salto mortale e mezzo avanti raggruppato 66.50 (12)
Lorenzo Marsaglia - tesserato per Marina Militare e CC Aniene, allenato e plasmato da Benedetta Molaioli - è ormai entrato in una nuova dimensione. Gli europei di Roma 2022 l'hanno definitivamente consacrato, tra i più forti tuffatori continentali: si è laurerato campione europeo dai 3 metri ed è stato argento dal metro e in sincro dai 3 metri con l'amico Giovanni Tocci. E' laureato in Fisioterapia e fidanzato con Maria . Appassionato di moto e di enogastronomia. Ha una moto d'epoca in garage, che però utilizza solo quando è in vacanza dai tuffi. Undicesimo ai Mondiali di Fukuoka dai 3 metri, piazzamento che gli ha consentito di prende la carta olimpica anche della prova individuale.
Così gli azzurri nelle semifinali della 6^ giornata
Mercoledì 7 febbraio
Trampolino 3 metri mas
1. Xie Siyi (Chn) 518.00
12. Lorenzo Marsaglia 372.50 qual. in finale
Gli azzurri per Doha. Elena Bertocchi (Esercito/Canottieri Milano), Maia Biginelli (Fiamme Oro), Riccardo Giovannini (Fiamme Oro),Sarah Jodoin di Maria (Marina Militare/MR Sport F.lli Marconi), Andreas Sargent Larsen (Fiamme Oro/CC Aniene), Lorenzo Marsaglia (Marina Militare/CC Aniene), Chiara Pellacani (Fiamme Gialle/MR Sport F.lli Marconi), Irene Pesce (MR Sport F.lli Marconi), Matteo Santoro (MR Sport F.lli Marconi), Eduard Timbretti Gugiu (Esercito/Blu 2006), Giovanni Tocci (Esercito/AQA Cosenza). Nello staff, oltre al direttore tecnico Oscar Bertone, i tecnici Lyubov Barsukova, Francesco Dell'Uomo, Benedetta Molaioli e Tommaso Marconi, il medico Matteo Catananti e il fisioterapista Ciro Orabona.
Regolamento. Per le specialità olimpiche individuali previsti tre turni di gare: preliminari, semifinali a 18 e finali a 12. Due turni (eliminatorie e finali a dodici) per le altre prove. Il team event prevede che le squadre siano composte da un minimo di 2 ad un massimo di 4 componenti, almeno un maschio ed una femmina, che devono eseguire due tuffi individuali ed uno sincronizzato misto, sia dal trampolino che dalla piattaforma, per un totale di sei tuffi in cui dovranno essere presenti tutti e sei i gruppi delle rotazioni. I finalisti delle gare individuali (senza tener conto degli atleti già qualificati) e le prime quattro nazioni nelle gare sincro (senza tener conto delle nazioni già qualificate) riceveranno una carta olimpica per Parigi 2024. Possono essere ripescati in seguito gli atleti qualificati dal tredicesimo posto in su ai Mondiali di Doha nelle prove individuali fino al raggiungimento massimo di atleti per gara e nel rispetto del numero massimo di quote per nazioni e del contingente olimpico previsto di 136 atleti (68 maschi e 68 femmine). L'Italia si è già assicurata otto pass nella gara individuale dai 3 metri grazie al successo di Chiara Pellacani agli European Games di Cracovia e all'accesso in finale di Elena Bertocchi, Giovanni Tocci e Lorenzo Marsaglia ai Mondiali di Fukuoka 2023; nella gara individuale dalla piattaforma con Sarah Jodoin di Maria e Maia Biginelli a Doha 2024; nel sincro dai 3 metri dopo il bronzo iridato in Giappone conquistato da Pellacani e Bertocchi e l'argento di Giovanni Tocci e Lorenzo Marsaglia Doha;. Quindi mancano le carte nel sincro dalla piattaforma maschile e femminile e quelle individuali dalla piattaforma maschile.
Foto di Andrea Staccioli/DBM
L'uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali. Obbligatorio menzionare i credit.
Mondiali. Marsaglia in semifinale dai 3 metri, out Tocci
Le infinite eliminatorie dai 3 metri, settantuno iscritti per quattrocentoventisei tuffi (circa cinque ore di gara), aprono la quinta giornata dei 21esimi Mondiali all'Hamad Aquatic Center di Doha. Destini opposti per i due alfieri azzurri Lorenzo Marsaglia e Giovanni Tocci, argentio nel sincro domenica e già certi della carta olimpica anche nella prova individuale dopo l'accesso alla finale iridata di Fukuoka di sette mesi fa: strappa il pass per la semifinale Marsaglia con il sedicesimo punteggio, mentre Tocci è solo ventunesimo e viene eliminato per una manciata di punti.
Buone le routine del 27enne romano - tesserato per Marina Militare e CC Aniene, oro europeo a Roma 2022 - che apre con un triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato potente e puntuale in ingresso (65.00) e con un doppio salto mortale e mezzo avanti con 2 avvitamenti carpiato (64.60) privo di grosse sbavature; prosegue con un doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato (55.50) recuperato all'ultimo istante e con un triplo salto mortale e mezzo rovesciato raggruppato quasi perfetto (68.25); e conclude con un pulitissimo doppio salto mortale e mezzo ritornato carpiato (63.00), che pecca solamente nella velocità, e un triplo salto mortale e mezzo avanti raggruppato (61.20) sicuro per sommare 377.65 e passare il turno.
Altalenante l'eliminatoria del 29enne calabrese e capitano azzurro - tesserato per Esercito ed AQA Cosenza, allenato da Oscar Bertone e Lyubova Barsukova e bronzo europeo a Roma 2022 - che inizia con doppio salto mortale e mezzo ritornato carpiato bello nel presalto e per l'ampiezza (67.50) e con un triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato (55.80) ben recuperato dopo uno stacco incerto; poi recupera posizioni e certezze con un doppio salto mortale e mezzo avanti con 2 avvitamenti ottimo nella carpiatura (62.90) ma è abbondante, forse non tiene bene con gli addominali, in chiusura del doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato (40.50); in seguito si esibisce in un eccellente doppio salto mortale e mezzo rovesciato carpiato (66.00) e in un triplo salto mortale e mezzo avanti raggruppato (66.30) ineccepibile, totalizzando però 359.00 punti non sufficienti per l'accesso al turno successivo: occorreva far meglio dei 371.75 punti del francese Bisch diciottesimo ed ultimo dei qualificati.
Comanda il cinese e campione del mondo uscente Xie Siyi con 493.05 punti.
Semifinale in programma mercoledì 7 febbraio, alle 10.00 (-2h in Italia), e nel pomeriggio dalle 18.30 la finale, anticipata alle 13 da quella dal trampolino sincro da 3 metri con Chiara Pellacani ed Elena Bertocchi, bronzo iridato in carica e quindi con la carta olimpica in tasca da luglio.
Il programma odierno, invece, si conclude con la finale dalla piattaforma sincro femminile, cui rinuncia l'Italia per le non ottimali condizioni fisiche di Irene Pesce che avrebbe dovuto far coppia con Maia Biginelli.
Lorenzo Marsaglia - tesserato per Marina Militare e CC Aniene, allenato e plasmato da Benedetta Molaioli - è ormai entrato in una nuova dimensione. Gli europei di Roma 2022 l'hanno definitivamente consacrato, tra i più forti tuffatori continentali: si è laurerato campione europeo dai 3 metri ed è stato argento dal metro e in sincro dai 3 metri con l'amico Giovanni Tocci. E' laureato in Fisioterapia e fidanzato con Maria . Appassionato di moto e di enogastronomia. Ha una moto d'epoca in garage, che però utilizza solo quando è in vacanza dai tuffi. Undicesimo ai Mondiali di Fukuoka dai 3 metri, piazzamento che gli ha consentito di prende la carta olimpica anche della prova individuale.
Giovanni Tocci - tesserato per Esercito ed AQA Cosenza e seguito da Oscar Bertone e Lyubova Barsikova - è il capitano della nazionale azzurra. Nella bacheca del 29enne calabrese - laureato in Lettere Moderne con indirizzo inglese e spagnolo - sei medaglie europee e due iridate. Ai Mondiali di Fukuoka è stato dodicesimo dai 3 metri, conquistando la carta olimpica. Al futuro, dopo i tuffi, ancora non ci pensa. E' appassionato di pesca subacquea e di vini. Tocci è un ragazzo d'altri tempi: sempre sorridente e con una buona parola per tutti i suoi compagni di squadra, per cui è un esempio costante.
I tuffi di Lorenzo Marsaglia - 377.65 sedicesimo - qual. in semifinale
107B triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato 65.00 (12)
5154B doppio salto mortale e mezzo avanti con 2 avvitamenti carpiato 64.60 (14)
205B doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato 55.50 (22)
307C triplo salto mortale e mezzo rovesciato raggruppato 68.25 (15)
405B doppio salto mortale e mezzo ritornato carpiato 63.00 (14)
407C triplo salto mortale e mezzo avanti raggruppato 61.20 (16)
I tuffi di Giovanni Tocci - 359.00 ventunesimo - eliminato
405B doppio salto mortale e mezzo ritornato carpiato 67.50 (9)
107B triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato 55.80 (27)
5154B doppio salto mortale e mezzo avanti con 2 avvitamenti carpiato 62.90 (20)
205B doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato 40.50 (31)
305B doppio salto mortale e mezzo rovesciato carpiato 66.00 (22)
407C triplo salto mortale e mezzo avanti raggruppato 66.30 (21)
Così le azzurri nelle eliminatorie della 5^ giornata
Martedì 6 febbraio
Trampolino 3 metri mas
1. Xie Siyi (Chn) 493.05
16. Lorenzo Marsaglia 377.65 qual. in semifinale
21. Giovanni Tocci 359.00 eliminato
Gli azzurri per Doha. Elena Bertocchi (Esercito/Canottieri Milano), Maia Biginelli (Fiamme Oro), Riccardo Giovannini (Fiamme Oro),Sarah Jodoin di Maria (Marina Militare/MR Sport F.lli Marconi), Andreas Sargent Larsen (Fiamme Oro/CC Aniene), Lorenzo Marsaglia (Marina Militare/CC Aniene), Chiara Pellacani (Fiamme Gialle/MR Sport F.lli Marconi), Irene Pesce (MR Sport F.lli Marconi), Matteo Santoro (MR Sport F.lli Marconi), Eduard Timbretti Gugiu (Esercito/Blu 2006), Giovanni Tocci (Esercito/AQA Cosenza). Nello staff, oltre al direttore tecnico Oscar Bertone, i tecnici Lyubov Barsukova, Francesco Dell'Uomo, Benedetta Molaioli e Tommaso Marconi, il medico Matteo Catananti e il fisioterapista Ciro Orabona.
Regolamento. Per le specialità olimpiche individuali previsti tre turni di gare: preliminari, semifinali a 18 e finali a 12. Due turni (eliminatorie e finali a dodici) per le altre prove. Il team event prevede che le squadre siano composte da un minimo di 2 ad un massimo di 4 componenti, almeno un maschio ed una femmina, che devono eseguire due tuffi individuali ed uno sincronizzato misto, sia dal trampolino che dalla piattaforma, per un totale di sei tuffi in cui dovranno essere presenti tutti e sei i gruppi delle rotazioni. I finalisti delle gare individuali (senza tener conto degli atleti già qualificati) e le prime quattro nazioni nelle gare sincro (senza tener conto delle nazioni già qualificate) riceveranno una carta olimpica per Parigi 2024. Possono essere ripescati in seguito gli atleti qualificati dal tredicesimo posto in su ai Mondiali di Doha nelle prove individuali fino al raggiungimento massimo di atleti per gara e nel rispetto del numero massimo di quote per nazioni e del contingente olimpico previsto di 136 atleti (68 maschi e 68 femmine). L'Italia si è già assicurata otto pass nella gara individuale dai 3 metri grazie al successo di Chiara Pellacani agli European Games di Cracovia e all'accesso in finale di Elena Bertocchi, Giovanni Tocci e Lorenzo Marsaglia ai Mondiali di Fukuoka 2023; nella gara individuale dalla piattaforma con Sarah Jodoin di Maria e Maia Biginelli a Doha 2024; nel sincro dai 3 metri dopo il bronzo iridato in Giappone conquistato da Pellacani e Bertocchi e l'argento di Giovanni Tocci e Lorenzo Marsaglia Doha;. Quindi mancano le carte nel sincro dalla piattaforma maschile e femminile e quelle individuali dalla piattaforma maschile.
Foto di Giorgio Scala/DBM
L'uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali. Obbligatorio menzionare i credit.
Mondiali. Jodoin di Maria storica quinta dalla piattaforma
Soddisfatta, sorridente e gasata in vista delle Olimpiadi di Parigi 2024. Un'eccezionale Sarah Jodoin di Maria riscrive la storia dei tuffi italiani e, dopo aver conquistato la carta olimpica con l'accesso in semifinale, si piazza quinta nella finale dalla piattaforma, che mette un punto alla quarta giornata dei 21esimi Mondiali all'Hamad Aquatic Center di Doha. E' infatti il miglior piazzamento mai raggiunto da un'italiana in una rassegna iridata dai 10 metri: la stessa italocanadese fu settima a Budapest 2022; Valentina Marocchi a Montreal 2005 e Noemi Batki a Gwangju 2019 arrivarono fino all'ottavo posto.
Prova quasi impeccabile dell'azzurra - tesserata per Marina Militare ed MR Sport F.lli Marconi ed allenata da Tommaso Marconi - e impreziosita da un ottimo doppio salto mortale e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo (67.20) e soprattutto dalla solita bellissima, per tenuta ed eleganza, verticale con doppio salto mortale indietro con un avvitamento e mezzo (68.80). La 23enne italocanadese - laureatasi pochi mesi fa in Economia Aziendale e già a caccia del secondo titolo accademico in Designer - conclude con 322.15 punti e senza rimpianti per un podio, ad oggi, inavvicinabile. Davanti ci sono, invertendosi le posizioni rispetto a Fukuoka, le cinesi Quan Hongchan con 436.23 e Chen Yuxi con 427.80. Il bronzo è della britannica d'origine italiana Andrea Spendolini con 377.10
La gara di Jodoin di Maria. Dopo le prime due routine l'italocanadese è settima con il doppio salto mortale e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo (67.20) e il triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato (63.00) che sommano 130.20 punti, piacendo per tenuta e pulizia. Davanti in tre già scavano un solco: sono le cinesi Quan Hongchan (167.70) e Yuxi Chen (158.40) e l'italobritannica Andrea Spendolini terza con 153.60. Il triplo salto mortale e mezzo ritornato raggruppato, inserito due anni nella routine, è leggermente abbondante ma i 60.80 punti non sono da buttare e rimane settima con 191.00. Prime tre posizioni immutate con Hongchan (252.50), Chen (252.45) e Spendolini (224.10) al vertice ma al quarto posto è minacciosa la nordcoreana Kim Mi Rae con 221.10.
Jodoin di Maria in palla anche nel quarto round. Il doppio salto mortale e mezzo indietro è eccellente nella carpiatura, forse avrebbe meritato qualche otto, ma arrivano 62.35: l'azzurra sale al sesto posto con 253.35. Quan Hongchan, con un triplo salto mortale e mezzo indietro raggruppato stratosferico da 97.35 (quattro dieci e due nove dai giudici), prende margine e vola verso l'oro con 349.85; poi Yuxi Chen con 338.60 e Andrea Spendolini con 295.50.
Sarah termina la seconda finale iridata della sua carriera con una bellissima verticale con doppio salto mortale indietro con un avvitamento e mezzo (68.80) e conclude quinta con 322.15, scavalcando la messicana Gabriela Agundez Garcia che scende al sesto posto con 316.30. L'oro è della cinese Quan Hongchan con 436.23, che precede la compagna di squadra e campionessa uscente Chen Yuxi con 427.80 e la britannica Andrea Spendolini, prima tra le non extraterrestri, bronzo con 377.10.
Le parole di Sarah Jodoin di Maria. "Sono molto contenta della finale di oggi. Ieri dopo le eliminatorie ero un po' stanca ma fortunatamente ho recuperato un po' d'energie. Le prime tre erano inarrivabili ma con Tommaso (Marconi ndr) lavorerò per migliorare e magari raggiungere le avversarie più forti. Adesso mi concenterò sulle Olimpiadi di Parigi: il mio obiettivo è la finale olimpica".
I tuffi di Sarah Jodoin di Maria - 322.15 quinta
5253B doppio salto mortale e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo 67.20 (7)
107B triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato 63.00 (7)
407C triplo salto mortale e mezzo ritornato raggruppato 60.80 (7)
205B doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato 62.35 (6)
6243D verticale con doppio salto mortale indietro con un avvitamento e mezzo 68.80 (5)
La 23enne italocanadese Sarah Jodoin di Maria - tesserata per Marina Militare ed MR Sport F.lli e seguita da Tommaso Marconi - è nata a Montreal il 3 gennaio del 2000. Dalla piattaforma è stata settima ai mondiali di Budapest 2022 e quinta agli Europei di Roma dove è stata d'oro nel Team Event e bronzo dalla piattaforma sincro in coppia con Eduard Timbretti Gugiu. nata a Monteral da papà bolognese e madre canadese. Ha parenti sparsi in giro per l'Italia tra Guidonia e Bologna. Si è laureata in Economia Aziendale ed è iscritta alla facoltà di Designer per conseguire un secondo titolo di studi. Molto timida e intervorsa al suo arrivo, la città di Roma l'ha resa estroversa ed estremamente simpatica. Ama mangiare il sushi e cucinare. Racconta sempre che "l'Italia è il suo Paese e quello della sua famiglia, per questo adora scoprirla quando ha un po' di tempo libero". Ai mondiali di Fukuoka è stata sesta nel sincro con coppia con Eduard Timbretti Gugiu.
Così le azzurre nella finale della 4^ giornata
Lunedì 5 febbraio
Piattaforma fem
1. Quan Hongchan (Chn) 436.23
2. Chen Yuxi (Chn) 427.80
3. Andrea Spendolini (Gbr) 377.10
5. Sarah Jodoin di Maria 322.15
Gli azzurri per Doha. Elena Bertocchi (Esercito/Canottieri Milano), Maia Biginelli (Fiamme Oro), Riccardo Giovannini (Fiamme Oro),Sarah Jodoin di Maria (Marina Militare/MR Sport F.lli Marconi), Andreas Sargent Larsen (Fiamme Oro/CC Aniene), Lorenzo Marsaglia (Marina Militare/CC Aniene), Chiara Pellacani (Fiamme Gialle/MR Sport F.lli Marconi), Irene Pesce (MR Sport F.lli Marconi), Matteo Santoro (MR Sport F.lli Marconi), Eduard Timbretti Gugiu (Esercito/Blu 2006), Giovanni Tocci (Esercito/AQA Cosenza). Nello staff, oltre al direttore tecnico Oscar Bertone, i tecnici Lyubov Barsukova, Francesco Dell'Uomo, Benedetta Molaioli e Tommaso Marconi, il medico Matteo Catananti e il fisioterapista Ciro Orabona.
Regolamento. Per le specialità olimpiche individuali previsti tre turni di gare: preliminari, semifinali a 18 e finali a 12. Due turni (eliminatorie e finali a dodici) per le altre prove. Il team event prevede che le squadre siano composte da un minimo di 2 ad un massimo di 4 componenti, almeno un maschio ed una femmina, che devono eseguire due tuffi individuali ed uno sincronizzato misto, sia dal trampolino che dalla piattaforma, per un totale di sei tuffi in cui dovranno essere presenti tutti e sei i gruppi delle rotazioni. I finalisti delle gare individuali (senza tener conto degli atleti già qualificati) e le prime quattro nazioni nelle gare sincro (senza tener conto delle nazioni già qualificate) riceveranno una carta olimpica per Parigi 2024. Possono essere ripescati in seguito gli atleti qualificati dal tredicesimo posto in su ai Mondiali di Doha nelle prove individuali fino al raggiungimento massimo di atleti per gara e nel rispetto del numero massimo di quote per nazioni e del contingente olimpico previsto di 136 atleti (68 maschi e 68 femmine). L'Italia si è già assicurata otto pass nella gara individuale dai 3 metri grazie al successo di Chiara Pellacani agli European Games di Cracovia e all'accesso in finale di Elena Bertocchi, Giovanni Tocci e Lorenzo Marsaglia ai Mondiali di Fukuoka 2023; nella gara individuale dalla piattaforma con Sarah Jodoin di Maria e Maia Biginelli a Doha 2024; nel sincro dai 3 metri dopo il bronzo iridato in Giappone conquistato da Pellacani e Bertocchi e l'argento di Giovanni Tocci e Lorenzo Marsaglia Doha;. Quindi mancano le carte nel sincro dalla piattaforma maschile e femminile e quelle individuali dalla piattaforma maschile.
Foto di Andrea Staccioli/DBM
L'uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali. Obbligatorio menzionare i credit.
Mondiali. Jodoin di Maria in finale dalla piattaforma
Indelebili le emozioni della domenica, che non possono essere lasciate alle spalle, ma altre pronte ad essere vissute all'Hamad Aquatic Center. Le semifinali dalla piattaforma aprono la quarta giornata dei 21esimi Mondiali di Doha. Destini opposti per le due azzurre in gara, che ieri hanno ottenute due clamorose e forse inaspettate carte olimpiche. Sarah Jodoin di Maria si qualifica per la finale con il settimo punteggio; eliminata Maia Biginelli diciottesima ma comunque soddisfatta per una rassegna iridata, che non può che proiettarla in una nuova dimensione.
In crescita la prova della 24enne italocanadese - tesserata per Marina Militare e MR Sport Fratelli Marconi, allenata da Tommaso Marconi, quinta agli Europei di Roma dov'è stata oro con il Team Event - che parte con un doppio salto mortale e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo (59.20) discreto per rompere il ghiaccio e con un triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato un po' abbondante (51.00), forse a causa dell'eccessiva velocità in volo; poi ritrova misure e certezze con un triplo salto mortale e mezzo ritornato elegante nella raggruppatura (60.80) ma è un po' scarsa con il doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato (50.75); e termina con la solita potente ed elegante verticale con doppio salto mortale indietro con un avvitamento e mezzo premiata con 72.00 punti, più che meritati, ed arriva ai 293.75 che aprono le porte di una finale iridata in cui può essere protagonista.
Alti e bassi nelle routine della 21enne romana - tesserata per Fiamme Oro, seguita da Francesco Dell'Uomo - che inizia con un triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato leggermente scarso in entrata (48.00) e un doppio salto mortale e mezzo rovesciato (65.80) impeccabile; successivamente perde le gambe in chiusura del triplo salto mortale e mezzo ritornato raggruppato (46.40) e apre troppo presto il doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato (34.80); leggermente meglio, ma al di sotto delle sue capacità, il doppio salto mortale e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo (46.40). Biginelli conclude con 241.40.
Finale dalle 18.30 (-2h in Italia) dall'esito incerto soprattutto per il bronzo. La vittoria, infatti, sembra essere affare tra le cinesi Chen Yuxi e Quan Hongchan, campionessa e vice campionessa del mondo in carica, che guidano la classifica rispettivamente con 421.85 e 405.30 punti.
I tuffi di Maia Biginelli - 241.40 diciottesima - eliminata
107B triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato 48.00 (18)
305C doppio salto mortale e mezzo rovesciato 65.80 (10)
407C triplo salto mortale e mezzo ritornato raggruppato 46.40 (16)
205B doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato 34.80 (18)
5253B doppio salto mortale e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo 46.40
I tuffi di Sarah Jodoin di Maria - 293.75 settima - qual. in finale
5253B doppio salto mortale e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo 59.20 (10)
107B triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato 51.00 (15)
407C triplo salto mortale e mezzo ritornato raggruppato 60.80 (9)
205B doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato 50.75 (11)
6243D verticale con doppio salto mortale indietro con un avvitamento e mezzo 72.00 (7)
La 23enne italocanadese Sarah Jodoin di Maria - tesserata per Marina Militare ed MR Sport F.lli e seguita da Tommaso Marconi - è nata a Montreal il 3 gennaio del 2000. Prima dei risultati ottenuti a Cracovia, è stata settima nella finale dalla piattaforma, miglior piazzamento di sempre di un azzurra, ai mondiali di Budapest 2022 e quinta agli Europei di Roma dove è stata d'oro nel Team Event e bronzo dalla piattaforma sincro in coppia con Eduard Timbretti Gugiu. nata a Monteral da papà bolognese e madre canadese. Ha parenti sparsi in giro per l'Italia tra Guidonia e Bologna. Studia economia all'Università. Molto timida e intervorsa al suo arrivo, la città di Roma l'ha resa estroversa ed estremamente simpatica. Ama mangiare il sushi e cucinare. Racconta sempre che "l'Italia è il suo Paese e quello della sua famiglia, per questo adora scoprirla quando ha un po' di tempo libero". Ai mondiali di Fukuoka è stata sesta nel sincro con coppia con Eduard Timbretti Gugiu.
Emotiva, introversa e dolce. E' l'identikit di Maia Biginelli che studia per diventare criminologa. 20enne di Roma - tesserata per Fiamme Oro e allieva da sempre di Francesco Dell'Uomo - rappresenta il futuro della piattaforma italiana. In gara è un diesel: diventa competitiva tuffo dopo tuffo. E' Doha per riscattare un mondiale di Fukuoka, andato al di sotto delle sue aspettative.
Così gli azzurri nelle semifinali della 4^ giornata
Lunedì 5 febbraio
Piattaforma fem
1. Chen Yuxi (Chn) 421.85
7. Sarah Jodoin di Maria 293.75 qual. in finale
16. Maia Biginelli 241.40 eliminata
Gli azzurri per Doha. Elena Bertocchi (Esercito/Canottieri Milano), Maia Biginelli (Fiamme Oro), Riccardo Giovannini (Fiamme Oro),Sarah Jodoin di Maria (Marina Militare/MR Sport F.lli Marconi), Andreas Sargent Larsen (Fiamme Oro/CC Aniene), Lorenzo Marsaglia (Marina Militare/CC Aniene), Chiara Pellacani (Fiamme Gialle/MR Sport F.lli Marconi), Irene Pesce (MR Sport F.lli Marconi), Matteo Santoro (MR Sport F.lli Marconi), Eduard Timbretti Gugiu (Esercito/Blu 2006), Giovanni Tocci (Esercito/AQA Cosenza). Nello staff, oltre al direttore tecnico Oscar Bertone, i tecnici Lyubov Barsukova, Francesco Dell'Uomo, Benedetta Molaioli e Tommaso Marconi, il medico Matteo Catananti e il fisioterapista Ciro Orabona.
Regolamento. Per le specialità olimpiche individuali previsti tre turni di gare: preliminari, semifinali a 18 e finali a 12. Due turni (eliminatorie e finali a dodici) per le altre prove. Il team event prevede che le squadre siano composte da un minimo di 2 ad un massimo di 4 componenti, almeno un maschio ed una femmina, che devono eseguire due tuffi individuali ed uno sincronizzato misto, sia dal trampolino che dalla piattaforma, per un totale di sei tuffi in cui dovranno essere presenti tutti e sei i gruppi delle rotazioni. I finalisti delle gare individuali (senza tener conto degli atleti già qualificati) e le prime quattro nazioni nelle gare sincro (senza tener conto delle nazioni già qualificate) riceveranno una carta olimpica per Parigi 2024. Possono essere ripescati in seguito gli atleti qualificati dal tredicesimo posto in su ai Mondiali di Doha nelle prove individuali fino al raggiungimento massimo di atleti per gara e nel rispetto del numero massimo di quote per nazioni e del contingente olimpico previsto di 136 atleti (68 maschi e 68 femmine). L'Italia si è già assicurata quattro pass nella gara individuale dai 3 metri grazie al successo di Chiara Pellacani agli European Games di Cracovia e all'accesso in finale di Elena Bertocchi, Giovanni Tocci e Lorenzo Marsaglia ai Mondiali di Fukuoka 2023; e nel sincro dai 3 metri dopo il bronzo iridato in Giappone conquistato da Pellacani e Bertocchi. Quindi mancano le carte nel sincro da 3 metri maschile, nel sincro dalla piattaforma maschile e femminile e quelle individuali dalla piattaforma maschile e femminile.
Foto di Andrea Staccioli/DBM
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