.

instagram

.
.

Cagnotto dice 70. Tanti auguri Giorgio

Tuffi
images/joomlart/article/29201998165dc376414053b6e54796a8.jpg

“Facevamo 3 gare all’anno, il tuffo era il puro gesto atletico, trascorrevo le vacanze estive nella piscina scoperta alla Monumentale di Torino, giocavo tutto il giorno con gli amici, poi allenamento con lo io Lino Quattrin". Ricordi mai troppo sbiaditi, per un maestro come lui. Giorgio Cagnotto compie 70 anni: non si direbbe a guardarlo; la vitalità di un ragazzo e dentro di lui l'elisir dell'eterna giovinezza.
Una storia iniziata da lontano ad inizio degli anni 50 nella sua Torino. In Piemonte all'epoca c’erano molti tuffatori bravi, da suo zio Lino Quattrin a Marisa Zambrini a Laura Conter, e facevano capo ideologicamente a Renzo Rustichelli detto il Rustica, un vero e proprio capostipite dei tuffi. Il Rustica ormai vecchio per far gare chiudeva le riunioni col suo numero, cioè volava in acqua vestito da pagliaccio, mentre in braccio teneva un bambinetto che si prendeva tanti applausi. Il bambinetto era Franco, per tutti Giorgio Cagnotto, nipote di Quattrin. Confidò molti anni dopo, nel pieno della sua grande carriera di campione di tuffi, che quei voli da bambinetto lo avevano segnato, tanto da preferire il trampolino da 3 metri alla piattaforma da 10, frequentata sì ma sempre con circospezione, timore.
Le gare e gli allenamenti lo portarono neanche troppo lontano dal capoluogo piemontese: a Bolzano per allenarsi con l’amico-rivale Klaus Dibiasi e dove si trasferì definitivamente più tardi quando sposò una tuffatrice altoatesina, Carmen Casteiner, lei sì specialista dai 10 metri.
Giorgio in carriera conquista quattro medaglie olimpiche (due argenti nel trampolino 3m a Monaco 1972 e Montreal 1976 e due bronzi nella piattaforma a Monaco 1972, alle spalle di Klaus che fu d'oro, e nel trampolino a Mosca 1980), un bronzo nel trampolino 3 metri ai Mondiali di Berlino 1978 e agli Europei vince un oro nel trampolino 3m a Barcellona 1970, due argenti (nel trampolino 3m a Vienna 1974 e a Jonkoeping 1977) e due bronzi (nel trampolino 3m a Utrecht 1966 e nella piattaforma a Barcellona 1970). Dal 2000 è Commissario Tecnico degli azzurri e nell’autunno del 2016 ne diventa coordinatore lasciando la responsabilità della nazionale assoluta a Oscar Bertone.
Sotto la sua gestione sono arrivate 13 medaglie ai Mondiali (bronzo per Tania Cagnotto nei 3m di Montreal 2005, bronzi per Christopher Sacchin da 1m e Tania Cagnotto nei 3m di Melbourne 2007, bronzo per Tania Cagnotto nei 3m e argento assieme a Francesca Dallapè nei 3m sincro di Roma 2009, bronzo per Tania Cagnotto da un metro 1m a Shanghai 2011, argento per Tania Cagnotto dai 3m e per la coppia Cagnotto-Dallapè dai 3m sincro a Barcellona 2013, oro per Tania Cagnotto da 1m e bronzo dai 3m, bronzo per Tania Cagnotto assieme a Maicol Verzotto dei 3m sincro a Kazan 2015). Alle Olimpiadi di Rio arrivano due medaglie storiche, a chiusura della straordinaria carriera di Tania Cagnotto, figlia di Giorgio. Insieme a Francesca Dallape’ conquista l’argento nel trampolino sincro da tre metri; nella gara individuale si prende il bronzo. "Tania ha molta più tecnica e carattere di me" sottolinea sempre Giorgio.


LA BIOGRAFIA. Nipote del tuffatore azzurro Lino Quattrin, che l’avvia ai trampolini, a 17 anni era già campione italiano e in gara all’Olimpiade di Tokyo del 1964. Ha fatto parte dell’aristocrazia mondiale fino al 1980 quando ha chiuso la carriera con la quinta Olimpiade, a Mosca. Record eguagliato dalla figlia Tania a Rio de Janeiro e condiviso coi pallanuotisti Gianni De Magistris e Stefano Tempesti.
Coetaneo, amico e rivale di Klaus Dibiasi, in carriera conquista quattro medaglie olimpiche (due argenti nel trampolino 3m a Monaco 1972 e Montreal 1976 e due bronzi nella piattaforma a Monaco 1972 e nel trampolino a Mosca 1980), un bronzo nel trampolino 3m ai Mondiali di Berlino 1978 e agli Europei vince un oro nel trampolino 3m a Barcellona 1970, due argenti (nel trampolino 3m a Vienna 1974 e a Jonkoeping 1977) e due bronzi (nel trampolino 3m a Utrecht 1966 e nella piattaforma a Barcellona 1970).
Vive a Bolzano con la moglie Carmen Casteiner, cinque volte campionessa italiana dalla piattaforma.
Cagnotto è Commissario Tecnico degli azzurri dal 2000 e nell’autunno del 2016 ne diventa coordinatore lasciando la responsabilità della nazionale assoluta a Oscar Bertone.
Sotto la sua gestione sono arrivate 11 medaglie ai Mondiali (bronzo per Tania Cagnotto nei 3m di Montreal 2005, bronzi per Christopher Sacchin da 1m e Tania Cagnotto nei 3m di Melbourne 2007, bronzo per Tania Cagnotto nei 3m e argento assieme a Francesca Dallapè nei 3m sincro di Roma 2009, bronzo per Tania Cagnotto da un metro 1m a Shanghai 2011, argento per Tania Cagnotto dai 3m e per la coppia Cagnotto-Dallapè dai 3m sincro a Barcellona 2013, oro per Tania Cagnotto da 1m e bronzo dai 3m, bronzo per Tania Cagnotto assieme a Maicol Verzotto dei 3m sincro a Kazan 2015).
Ben 48 le medaglie conquistate dagli azzurri agli Europei. Alla recente edizione di Londra Tania Cagnotto vince insieme a Francesca Dallapè l'ottavo oro consecutivo nel sincro trampolino (dal 2009).
Alle Olimpiadi di Rio arrivano due medaglie storiche, a chiusura della straordinaria carriera di Tania Cagnotto, figlia di Giorgio. Insieme a Francesca Dallape’ conquista l’argento nel trampolino sincro da tre metri; nella gara individuale si prende il bronzo. Tania Cagnotto conclude la carriera dopo aver conquistato 62 medaglie internazionali: 2 olimpiche (argento e bronzo a Rio de Janeiro 2016), 10 ai mondiali assoluti (una d'oro, 3 d'argento, 6 di bronzo), 5 ai mondiali juniores (2 ori e 3 argenti), 29 agli europei assoluti (20, 5, 4) e 8 agli europei juniores (tutte d'oro), 3 in coppa del mondo (tutte di bronzo), 5 in coppa Europa (2, 1, 2).