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Anteprima di Europeo per i tuffatori azzurri

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La nazionale è tornata ieri da un allenamento a Madrid dove ha provato la piscina che ospiterà i campionati continentali di maggio. Cagnotto: "L'unico problema è la luce che filtra dalla cupola, speriamo che lo risolvano"

ROMA
La squadra Nazionale di tuffi è rientrata ieri da Madrid, dove è stata in collegiale 10 giorni ed ha avuto l'occasione di allenarsi nella piscina  M-86, la stessa che nel maggio prossimo ospiterà i Campionati Europei.
Per gli azzurri si è trattato del terzo raduno collegiale della nuova stagione (il quarto è previsto dal 26 dicembre al 16 gennaio, prima alle Canarie e poi a Berlino). Gli atleti impegnati erano 9: Michele Benedetti, Francesco Dell'Uomo, Christopher Sacchin, Tommaso Marconi, Nicola Marconi, Massimiliano Mazzucchi, Tania Cagnotto, Valentina Marocchi e Brenda Spaziani. A seguirli negli allenamenti c'erano il Consigliere Federale Klaus Dibiasi e i tecnici federali Franco Cagnotto, Fabrizio De Angelis e Domenico Rinaldi.
Il Commissario Tecnico, Franco Cagnotto, fa una prima analisi del lavoro svolto. "Ci siamo trovati bene anche sotto il profilo ambientale e abbiamo svolto una preparazione tecnica importante. Non avevamo tempi morti (l'hotel era a cinque minuti dalla piscina) e siamo riusciti a sfruttare al massimo gli spazi acqua. La mattina ci allenavamo dalle 10 alle 13, il pomeriggio tornavamo in piscina alle 16.30 e alla fine della seduta, a rotazione, ci si fermava per fare potenziamento. Lo scopo principale era quello di far completare a tutti il ciclo di preparazione e ci siamo riusciti. Gli atleti romani, infatti, erano più indietro rispetto agli altri. Con alcuni atleti abbiamo anche iniziato la costruzione e la preparazione di tuffi nuovi. Valentina Marocchi e Brenda Spaziani hanno provato i tuffi sincronizzati dalla piattaforma, Tommaso e Nicola Marconi i tuffi sincro dai tre metri. Massimiliano Mazzucchi, invece, non ha potuto provare i 10 metri perchè ha ancora qualche problema alla spalla, mentre Maria Marconi è rimasta a casa bloccata dall'influenza".
Anche per il Consigliere Federale Klaus Dibiasi il bilancio della trasferta spagnola è positivo. "E' stata un'ottima esperienza. Ci siamo siamo allenati insieme alla nazionale spagnola e abbiamo trovato tutto lo spazio del quale avevamo bisogno. L'impianto è molto bello. Abbiamo collaudato la piattaforma da 10 metri, che è stata allargata per gli Europei e che è molto più agevole di quella dei Mondiali dell'86".
L'unico dubbio sull'impianto che ospiterà i prossimi Campionati Europei è legato alla cupola che sovrasta la piscina. "Nelle prime ore del giorno entra molto sole e i riflessi della luce possono dare fastidio durante i salti - spiega Cagnotto - ma è anche vero che per gli Europei dovrebbero coprirla e aumentare l'illuminazione interna. Se così fosse, non ci sarebbero più problemi".