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Mondiali di Shanghai Cagnotto nona dai 3m

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La campionessa, bronzo dal metro, si ferma a quattro punti dalle World Series. Determinante l'errore nel triplo e mezzo avanti. "Ho rischiato e sbagliato. Sono comunque soddisfatta. Realtà oltre le previsioni"

SHANGHAI
L'aveva detto dopo le semifinali: "Non ho nulla da perdere". Così ci prova. Inserisce il triplo e mezzo avanti per rendere ulteriormente competitiva la routine, ma non basta. Anzi. Tania Cagnotto fallisce proprio il salto della verità, il terzo dei cinque, quando era al quinto posto, a cinque punti dalla canadese Jennifer Abel, terza dietro gli aghi cinesi Wu Minxia ed He Zi. Chiuso scarso e valutato 44.95 punti, Cagnotto scende al decimo posto e conclude al nono grazie al doppio e mezzo rovesciato che le vale 76.50 punti dei 315.45 complessivi.
Di più era impossibile, anche se il vero obiettivo era l'ottavo posto che qualifica alle World Series. Un traguardo ambizioso, malgrado il miracoloso bronzo dal metro, seguito al sesto posto nel sincro con Francesca Dallapè. "Gli allenamenti persi durante la riabilitazione alla mano sinistra, e la scarsa potenza nelle gambe, mi hanno condizionata - asserisce la 26enne bolzanina, operata alla scafoide della mano sinistra dopo lo sciagurato incidente del 20 maggio scorso che le ha procurato anche la microfrattura della tuberosità tibiale del ginocchio e un profondo taglio alla coscia suturato con 30 punti - Sarebbe stato bello difendere nel pieno delle capacità il bronzo di Montreal 2005, Melbourne 2007 e Roma 2009; però torno a casa con grandi motivazioni e la medaglia di bronzo dal metro che mi ripaga dei sacrifici che ho sostenuto nell'ultimo mese".
La routine di Tania era iniziata bene; con un doppio e mezzo indietro valutato 69 punti e il doppio e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo da 73 punti. Poi il triplo e mezzo chiuso scarso da 44.95 punti. "In quel momento ho capito di essere fuori dai giochi per la medaglia - continua - Del resto ero partita con la consapevolezza di non essere nelle condizioni di poter puntare al podio, ma in gara ci provi sempre. Mi spiace anche per il triplo e mezzo. Ho rischiato ed è andata male. Non lo saltavo da due mesi. Qui l'ho provato due volte prima dela gara e l'avevo eseguito bene". Ma il dispiacere più grande è aver fallito la qualificazione alle World Series per meno di quattro punti: l'ucraina Anna Pysmenska ha ottenuto l'ottavo posto con 317.26 punti. "Spero che qualcuno non vi partecipi. Sarebbe importante confrontarmi con le tuffatrici più forti del mondo nell'anno olimpico. Col senno di poi, se avessi disputato una gara regolare, il quinto posto era alla mia portata". Un Mondiale che lancia la volata ai Giochi di Londra e che, soprattutto, trasmette tanta sicurezza. "Un mese fa non avrei mai pensato di poter conquistare l'oro dal metro e di riuscire a partecipare a due finali. E' un segnale importante a dodici mesi dalle Olimpiadi". Anche perché oltre alle cinesi continuano a crescere avversari importanti, come la canadese Jennifer Abel, oggi terza con 365.12 punti e fino al penultimo tuffo seconda. Poi il sorpasso e la doppietta cinese con Wu Minxia (380.85) ed He Zi (379.15) divise da 1.70. Uno schizzo d'acqua.
"Tania è stata bravissima; ha raccolto molto di più di quanto prevedevamo dopo l'incidente - ammette il Ct della Nazionale e papà Giorgio Cagnotto - Ha compensato con la tenuta mentale gli allenamenti persi. Sapevamo che i tre metri erano proibitivi, perché la spinta di gambe è troppo importante per raggiungere altezze che portano punti. Dispiace per le World Series, ma proveremo a parteciparvi, o per rinuncia o attraverso wild card. Rientriamo in Italia soddisfatti", e con un altro primato da raccontare: col bronzo nel trampolino 1m, Tania Cagnotto è diventata la prima atleta italiana della FIN a conquistare medaglie in quattro mondiali consecutivi. 
  
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