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Olimpiadi di Londra Cagnotto-Dallapè quarte

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Il programma dei tuffi si apre con le campionesse euroee ai piedi del podio dei tre metri sincronizzati con 314.70, a 2.70 punti dal bronzo delle canadesi Abel e Heymans. Oro alle cinesi He Zi e Wu Minxia

LONDRA
Zaino in spalla e si torna al Villaggio. Guardando avanti e fissando nuovi obiettivi. Il tempo per rifarsi c'è, perchè ci sono le gare individuali. La prima giornata dei tuffi olimpici è cominciata con il quarto posto di Tania Cagnotto e Francesca Dallapè nei tre metri sincronizzati con 314,10 punti, appena 2,70 punti dalla medaglia di bronzo che è andata alle canadesi Jennifer Abel e Emilie Heymans (316,80). Bronzo come un anno fa ai Mondiali di Shanghai. L'oro olimpico brilla al collo delle fuoriclasse cinesi He Zi e Wu Minxia che hanno totalizzato 346,20 punti e l'argento è delle statunitensi Kelci Bryant e Abigail Johnston con 321,90.
La gara. Nei primi due obbligatori (ordinario avanti e rovesciato) Tania e Fra hanno ottenuto 104,40 punti, fissandosi a meno di un punto dalle americane e a due punti e mezzo dalle cinesi. Nel terzo salto, doppio e mezzo indietro carpiato, hanno aumentato il coefficente di difficoltà e hanno guadagnato punti pesanti (74,70) superando lo scoglio che temevano di più. A metà gara terzo posto con 179,10, a 60 centesimi di punto da Bryant e Johnston, sembrava raggiungibile. Le azzurre, però, si perdono nel penultimo salto, doppio e mezzo avanti carpiato con un avvitamento, tuffo che di solito eseguono molto meglio: Cagnotto sbaglia il presalto e non trova più la sincronia nell'avvitamento con Dallapè. Anche le inglesi sbagliano ma le canadesi Abel e Heymans con un salto da 74,70 le superano; intanto, con 80,10 He Zi e Wu Minxia si mettono la medaglia d'oro al collo con un salto di anticipo. Azzurre quarte con l'ultimo tuffo a disposizione: le canadesi sono a più di cinque punti e le americane a quasi sette. "Sei pronta"? chiede Tania; al si di Francesca inizia contare "uno, due .. tre". Saltano aggressive, eseguono bene il doppio e mezzo carpiato ritornato. I giudici pagano 71,70 e il duo italiano chiude a quota 314,10 punti. Cinesi e americane rimangono davanti, con merito, ma le canadesi, pur sporcando un po' il loro ultimo salto, ricevono 68,40 punti che bastano per restare terze per una manciata di punti. E' stato lo stesso tuffo sbagliato dalle azzurre precedentemente, eseguito forse anche peggio, ma giudicato meglio.
La prossima gara. Tania Cagnotto e Francesca Dallapè sono attese il 3 agosto alle 15.30 italiane nei preliminari del trampolino da tre metri. 
Poca voglia di parlare. "Fa male - dice Tania Cagnotto - perchè due punti e 70 non sono niente. Ci credevamo davvero, eravamo pronte ma è andata così. Peccato, non so cosa dire, se non che mi dispiace. Abbiamo sbagliato il doppio e mezzo avanti carpiato con un avvitamento che generalmente eseguiamo a occhi chiusi. Ho commesso un errore nel presalto e abbiamo perso sincronia nell'avvitamento, ma abbiamo comunque ricevuto 6.5 e 7. Anche le canadesi hanno sbagliato, ma sono state giudicate meglio. Comunque, la gara si disputa in due. Sarebbe sbagliato attribuire responsabilità. Non mi aspettavo di restare fuori dal podio. La medaglia era alla nostra portata. Sono felice che siano venuti tanti italiani. C'è anche un gruppo di amici che ci hanno salutate e incoraggiate. Spero che avvenga anche nella prova individuale". "Non sta a me giudicare i giudizi - continua Francesca Dallapè - ma resta tanta delusione. Puntavo molto su questa gara e tutto mi aspettavo tranne che arrivare quarta a poco più di due punti Dopo aver eseguito bene il doppio indietro ero convinta che tutto sarebbe stato più facile, invece abbiamo sporcato proprio gli ultimi due tuffi. Auguro a Tania di disputare una bellissima prova dal trampolino e di prendersi una soddisfazione anche per me".  "Non c'è rabbia, ma delusione sì - ammette il cittì Giorgio Cagnotto - Purtroppo abbiamo commesso degli errori e le canadesi ne hanno approfittato, anche un po' aiutate dai giudici. Non capisco, per esempio, come mai non vengano penalizzate per l'asincronia della rincorsa che fa parte del salto a tutti gli effetti. Per me dovrebbero partire sempre con -0.5. Purtroppo il Canada è un paese molto considerato nell'universo tuffi e noi non avremmo dovuto prestare il fianco. La medaglia era alla nostra portata. In stagione le ragazze hanno saltato meglio, ma un'esecuzione del genere bastava per l'oro europeo e poteva bastare per il bronzo olimpico, purtroppo non è stato così".
   
Il programma dei tre metri syncro azzurri: ordinario avanti 52,20, ordinario rovesciato 52,20, doppio 1/2 indietro carpiato 74,70, doppio 1/2 avanti carpiato con un avvitamento 63,90, doppio 1/2 carpiato ritornato 71,70 punti.  
 
CAGNOTTO & DALLAPE, AMICIZIA D'ORO. Amiche dentro e fuori dalla piscina. Attente anche nella scelta dei costumi. Quattro volte campionesse d’Europa: nel 2009 a Torino con 317.40, nel 2010 a Budapest con 327.90, nel 2011 di nuovo a Torino con 320.42 e quest’anno a Eindhoven con 325.50 punti. D’argento ai Mondiali di Roma 2009 con 329.70 dietro le cinesi Wu Minxia e Guo Jungling (348.00) e seste ai Mondiali di Shanghai 2011 con 297.60, vinti dalle cinesi Wu Minxia e He Zi (356.40). Prime nella finale del Grand Prix Fina di Bolzano quest’anno con 313.38 e due anni fa con 312.90. 
  
L'ANGELO DI TANIA CAGNOTTO. «Un angelo si tuffa con me». Lo rivela Tania Cagnotto, l'atleta 27enne, a Gente, in edicola questa settimana. Sulle sue possibilità di fare bene alle Olimpiadi la Cagnotto è fiduciosa: «C'è un buon feeling tra me e la piscina olimpica di Londra. A guardare giù dal cielo per vedermi salire sul gradino più alto del podio avrò un sostenitore davvero speciale, il piccolo Matteo: era un mio fan e un tumore se l'è portato via a 12 anni. E adesso vorrei dedicargli una medaglia d'oro». Dal trampolino Tania aveva già fatto un 'miracolò nel 2005: «Per vedermi vincere in Tv il bronzo ai Mondiali di Montrèal, in Canada, la mia amica Clizia, in vacanza a Sharm El Sheik, si è salvata da un attentato: nella discoteca in cui voleva andare a ballare, infatti, scoppiò una bomba che fece morti e feriti». E sullo stesso numero di 'Gentè, anche Giovanni Malagò, membro del Coni e fresco candidato alla sua presidenza, pronostica il successo delle atlete italiane: «Le nostre ragazze possono realizzare uno storico sorpasso vincendo più medaglie degli atleti maschi. Sulla carta, infatti, sono loro le più brave».
 
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Il programma dei tuffi





Massimo Cicerchia