Undicesimo e dodicesimo. Gli azzurri pagano qualche errore a caro prezzo ma alla fine sono comunque sorridenti. E’ lo spirito del tuffatore e di chi pratica lo sport con amore, passione e lo spirito giusto. Nella finale del trampolino da tre metri Michele Benedetti ha chiuso penultimo con 399.55 punti e Giovanni Tocci ultimo con 365.85. Tutta colpa degli errori, ma questi fanno parte del “gioco” e nei tuffi diventano quasi sempre decisivi. Non è stato così, invece, per il pupillo di casa Patrick Housding che, al di la della sua comprovata bravura, è riuscito a vincere la finale con 5 tuffi (nel primo ha preso poco più di 50) e dopo aver regalato in partenza 20 punti agli avversari. Alla fine, a suon di otto, otto e mezzo e nove ha superato, proprio all’ultimo salto, anche il russo Ilia Zakharov. Onore al campione ma forse Ilia avrebbe meritato qualche punto in più nel corso della gara, quelli che poi hanno fatto differenza: 487.85 al tedesco e 483.20 al russo. Ricorda un po’ ciò che è accaduto ieri a Maria Marconi, ma nel cason dell'azzurra il gap con la tedesca era molto inferiore.
Giovanni Tocci in finale ha cambiato un tuffo e proprio quello lo ha “tradito”. Ha inserito il triplo salto mortale e mezzo rovesciato raggruppato da 3.5 di coefficiente (307C) al posto del doppio e mezzo rovesciato da 3.0 (305B). “Ho aperturo troppo presto, ho perso l’orientamento e sono entrato di schiena”, spiega Giovanni. Ha preso 10.50 perdendo circa 60 punti. Fino ad allora stava saltando bene, era settimo e in due salti aveva ottenuto più punti che al mattino.
Michele Benedetti, invece, ha mantenuto lo stesso programma del preliminare. E’ stato abbastanza regolare ma ne ha sbagliati due. “Il terzo e il quinto – spiega – e in entrambi ho sbagliato l’apertura. Ho perso almeno 20 punti”. I tuffi “incriminati” sono il doppio e mezzo rovesciato con un avvitamento e mezzo e il doppio e mezzo rovesciato, che al mattino aveva fatto molto meglio. “L’obiettivo era di entrare tra i primi otto – continua Michele – invece è andata male. Diciamo che un po’ tutti abbiamo sofferto il poco tempo a disposizone per recuperare energie. Ma non cerco scuse. Ho sbagliato io e così non va bene, però sorridiamo”. “Il mio obiettivo era diverso da quello di Michele – commenta Giovanni – perché questa gara non dovevo neanche farla ed essere entrato in finale è già una soddisfazione. Sono contento per come ho affrontato la gara, a parte quel tuffo sbagliato. Ho voluto provare a mettere un salto più difficile in finale”. E’ tutta esperienza. E domani i tre metri sincro. Lo staff tecnico ha deciso, i ragazzi sono d'accordo. Domani alle 12 Benedetti-Tocci, coppia inedita, proveranno a guadagnare l'ingresso in finale. Questa sera, dopo la gara individuale, sono rimasti in piscina a provare i salti.
Trampolino 3 metri - Finale

Foto di P.Mesiano e A.Montano/Deepbluemedia.eu
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