Giovane ma senza timori reversali. L'Italtuffi continua a regalare emozioni agli Europei di Belgrado, dopo l'argento di Matteo Santoro e il bronzo di Stefano Belotti. Arriva nella piattaforma sincro la medaglia che non ti aspetti. Francesco Casalini e Julian Verzotto conquistano un super argento con 356.88 punti, non troppo lontani dagli esperti austriaci Anton Knoll e Dariush Lotfi che vincono con 367.05. Eccellente e in rimonta la gara degli azzurri che, terzi dopo gli obbligatori (93.00), sono perdono una posizione con il triplo salto mortale e mezzo ritornato raggruppato (68.16); rimangono quarti dopo il triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato, leggermente fuori sincronismo (61.20); poi la rimonta con un triplo salto mortale e mezzo avanti raggruppato (67.32) di ottima fattura e soprattutto con un doppio salto mortale e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo (67.20) affrontato con la stoffa dei veterani. Sul gradino più basso del podio salgono i britannici Ben Cutmore ed Ewan McCabe con 350.70. Per l'Italia si tratta della seconda medaglia continentale nella specialità (0-0-2), dopo il terzo posto di Michele Benedetti e Francesco Dell'Uomo a Budapest 2006.
Fratello d'arte Julian Verzotto, che prosegue nella tradizione di famiglia iniziata dall'ex capitano azzurro Maicol. Julian, ventiquattrenne di Bolzano, è tesserato per i Carabinieri ed è allenato da Max Brick. Per Verzotto junior, ragazzo d'altri tempi per educazione e sensibilità, la prima medaglia internazionale rappresenta il rilancio in una carriera, costellata da qualche infortunio di troppo, ancora lunga.
Tanti cambiamenti nell'ultimo anno per Francesco Casalini vice campione italiano dai dieci metri che fa la spola tra Bergamo e Roma. Ventenne lombardo, è tesserato per Marina Militare e Bergamo Tuffi ed è seguito da Davide Pasinetti e Tommaso Marconi.
Le parole di Julian Verzotto. "Una medaglia completamente inaspettata, perché era la prima volta che gareggiavamo insieme. Io mi sto portando avanti anche un problema al tricipide. Mi auguro di risolverlo al più presto".
Fuori dal podio, ma comunque soddisfatte, le azzurre nella finale dai 3 metri, vinta dalla britannica Desham Bent Ashmeil con 305.15. Matilde Borello (Blu 2006) è settima con 228.15 ed Elettra Neroni (Carlo Dibiasi) undicesima con 193.45
I tuffi di Francesco Casalini-Julian Verzotto - 356.88 secondi
401B ritornato carpiato 45.00 (3)
301B rovesciato carpiato 48.00 (3)
407C triplo salto mortale e mezzo ritornato raggruppato 68.16 (4)
107B triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato 61.20 (4)
207C triplo salto mortale e mezzo indietro raggruppato 67.32 (2)
5253B doppio salto mortale e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo 67.20 (2)
REGOLAMENTO. Finale diretta per le gare sincro e il team event. Si qualificano per la finale dal metro, dai 3 metri e dalla piattaforma i migliori dodici punteggi delle eliminatorie.
Gli azzurri per Belgrado. Stefano Belotti (Fiamme Gialle/Bergamo Tuffi), Matilde Borello (Blue 2006), Francesco Casalini (Marina Militare/Bergamo Tuffi), Elettra Neroni (VV.F. Fiamme Rosse/Carlo Dibiasi), Matteo Santoro (Marina Militare/MR Sport F.lli Marconi) e Julian Verzotto (Carabinieri). Nello staff, il direttore tecnico Oscar Bertone, i tecnici Max Kevin Brick, Davide Pasinetti e Alice Palmieri, il medico Antongiulio Di Noto e la fisioterapista Valentina Tisci.
Foto di Pasquale Mesiano / DBM / Deepbluemedia.eu
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