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Mondiali. Cosetti ottava da 20 metri. Barnabà e Baraldi giovedi in finale da 27

Tuffi
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Un gradino alla volta. Elisa Cosetti conclude all’ottavo posto la gara mondiale dalla piattaforma dei 20 metri e migliora il nono posto di otto mei fa a Fukuoka. E avrebbe meritato di salire ancora di più se i giudici fossero stati meno severi nel primo dei due salti finali e meno indulgenti nel considerare l’entrata con i piedi piatti della canadese Simone Leathead (ma nelle grandi altezze è considerata al limite) che nel ranking generale la precede di 6,8 punti. Elisa Cosetti, 21 anni triestina, tesserata con la Triestina Nuoto, bronzo agli Europei di Roma 2022, cesciuta nella scuola di high diving della Federazione Italiana Nuoto, totalizza 272.90 punti, Simone Leathead 279.70, che era stata quarta a Fukuoka 2023. Vince e si conferma campionessa del mondo l’australiana Rhiannan Iffland con 342.00 superando al quarto ed ultimo salto la canadese Molly Carlson, d’argento con 320.70, che era stata sempre davanti e dopo il terzo round guidava con 4,3 punti di vantaggio sull’australiana e 19,35 sulla connazionale Jessica Macaulay che difende il terzo posto chiudendo con 320.35, a ridosso della seconda posizione. Stesso podio del mondiale in Giappone, con punteggi leggermente più bassi. Elisa Cosetti, invece, si è migliorata anche nel punteggio: l'anno scorso aveva ottenuto 258.50. La prima delle europee è la tedesca Anna Bader, sesta con 291.80.
Presente e futuro nell’analisi azzurra del post gara. “Il primo salto potevo farlo un pochino meglio – commenta Elisa Cosetti – ma sono felice perché ho cercato di essere convinta come ieri, infatti il secondo tuffo è venuto molto bene. Del primo un po' mi dispiace ma, comunque, ho fatto una gara abbastanza regolare. Il podio un po' me lo aspettavo: loro sono le atlete che solitamente arrivano in quelle posizioni”.
Nel doppio indietro con due avvitamenti Elisa ottiene 61.20 ed è ottava con 196.40; fa decisamente meglio nel triplo avanti carpiato con mezzo avvitamento dove guadagna 76.50 proiettandosi momentaneamente in seconda posizione, quando mancano sette divers. Tiene botta alla statunitense Sangpan (che si lascia dietro) ma con i salti di Simone Leathead e dell’australiana Xantheia Pennisi (che finisce quinta), alle 11.57 locali, scende dal podio. Anche da avversarie si battono il cinque e si scambiano complimenti. “E’ un ambiente molto bello – sottolinea Elisa – dove siamo tutti molto amici. E’ la caratteristica di questo sport. Non ci sono atteggiamenti particolari da parte delle più esperte ma sempre uno scambio costante. A chiunque chiedi un consiglio è pronto a dartelo”. Il rientro in Italia, dopo qualche giorno di riposo, prevede subito nuovi allenamenti. E si alza l’asticella. “Nei prossimi sei-otto mesi prevediamo qualche novità – afferma il tecnico Nicole Belsasso – stiamo cercando di aggiungere un avvitamento proprio nel terzo salto e stiamo provando a lavorarlo in piscina e a secco nella buca, a Roma al Centro Federale presso il Centro di Preparazione Olimpica dell'Acquacetosa. L’intenzione è di aumentare gradualmente il coefficiente di difficoltà. Elisa è molto giovane, anche se è salita molto presto in pedana, certamente tra atlete più giovani e questo chiaramente è un punto a nostro vantaggio”.
“Paura di tuffarmi mai – afferma con certezza Elisa Cosetti che saluta il pubblico di Doha e tutti i tifosi che l’hanno seguita in tv dall’Italia – forse perché non è mi mai capitato di perdermi o farmi male. Diciamo che ci sono certi tuffi in cui mi sento più a mio agio ed altri meno”.
Giovedì 19 febbraio all’Old Doha Port, sempre alla 9.00 italiane, le 11.00 ora locale, è in programma la finale maschile dai 27 metri con Andrea Barnabà e Davide Baraldi che partono dall’undicesimo (162.80) e dodicesimo posto (148.80).

Finale 20 metri F

1. Rhiannan Iffland (AUS) 342.00
2. Molly Carlson (CAN) 320.70
3. Jessica Macaulay (CAN) 320.35
8. Elisa Cosetti (ITA) 272.90

Foto Andrea Staccioli / DBM
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