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Mondiali juniores. Barnaba leader delle grandi altezze

Tuffi
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Le ultime ore dei campionati del mondo giovanili di tuffi a Montreal sono le più dolci per il team Italia. Il successo di Andrea Barnaba dalle grandi altezze è un bouquet di emozioni forti e soddisfazioni professionali. Era il 22 ottobre del 2020 quando al Centro Federale di tuffi all'interno del Centro di Preparazione Olimpica "Giulio Onesti" nasceva la scuola tuffi dalle grandi altezze della Federazione Italiana Nuoto. Un progetto voluto dal Presidente Paolo Barelli, in linea con l'evoluzione della disciplina dei tuffi cosidetti estremi.
Il primo workshop è durato quattro giorni e tra i convocati c'era Andrea Barnaba, allora sedicenne e abile piattaformista. Con il lavoro, l'applicazione, il sacrificio e lo spirito di squadra in poco più di due anni ha scalato il tetto dell'high diving mondiale. L'esordio di agosto agli Europei di Roma è stato il primo step; il nono posto dai 27 metri tra i migliori specialisti del panorama internazionale e il successo nella Nation Cup 2022 sono stati un segnale forte delle sue qualità tecniche e fisiche. Un atleta indirizzato e accompagnato nel proprio percorso dallo staff federale, guidato dal direttore tecnico Oscar Bertone e dal suo collaboratore Markus Stuppner, ex tuffatore dalle grandi altezze e autentico talent scout del settore. All'alba della scuola di high diving, Bertone già vedeva in lui il campione di oggi. "C'è un ragazzo nel gruppo che ha un grandissimo potenziale - diceva al suo staff - e se sapremo lavorarci bene ne faremo uno specialista delle grandi altezze". Il tempo gli ha dato ragione, come ha dato ragione ad Andrea Barnaba che ha 18 anni compiuti, si divide tra Roma e Trieste ed è allenato da Nicole Belsasso (tecnico federale e moglie del nostro capitano e pioniere Alessandro De Rose) per la Triestina Nuoto.
A Montreal 2022 le grandi altezze fanno il loro esordio ai mondiali junior. Si salta dalla piattaforma da 15 metri. Dieci atleti in gara. Andrea, che gareggia per la categoria boys A, era già primo dopo i due salti obbligatori della giornata di sabato (doppio avanti con mezzo avvitamento e rovesciato in tre posizioni) e con i liberi di domenica è rimasto saldo al comando della classifica finale. Il suo è il programma più difficile tra i concorrenti in gara; una scelta che si rivela vincente sfruttando gli alti coefficienti. Riceve due 7.5 e un 7 per il triplo ritornato con mezzo avvitamento (88 punti), guadagna due 7.5 e un 8 con il quadruplo avanti con mezzo avvitamento che viene anche riconosciuto miglior tuffo della competizione (103.50 punti). Ai 126.25 di sabato aggiunge i 191.50 di domenica e si laurea campione del mondo con 317.75 punti. Con lui sul podio salgono l’ucraino Stephan Movchan secondo con 281.25 e il canadese Carter Baker terzo con 274.45.
La sua è la quarta medaglia d'oro degli azzuri in questi mondiali canadesi e si aggiunge a quelle di Matteo Santoro dai trampolini da uno e tre metri boys A e della coppia Matteo Santoro - Stefano Belotti nel sincro da tre metri. Nel medagliere dell'Italia anche il bronzo di Valerio Mosca nel trampolino da tre metri dei boys B e quello di Giorgia De Sanctis dal metro girls B.

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