La voglia è quella di tornare in gara al più presto, l'obiettivo è di farsi trovare pronti. L'Italtuffi, attenendosi alle vigenti disposizioni legislative che consentono allenamenti individuali degli atleti di interesse nazionale, prosegue la preparazione sempre divisa in due gruppi: al Centro di Preparazione olimpica dell’Acquacetosa, coordinati dal direttore tecnico Oscar Bertone, ci sono Lorenzo Marsaglia (Marina Militare/CC Aniene), Andreas Larsen (CC Aniene), Chiara Pellacani (MR Sport F.lli Marconi), Riccardo Giovannini (Fiamme Oro), Giovanni Tocci (Esercito/Cosenza Nuoto), Maia Biginelli (Fiamme Oro), Noemi Batki (Esercito/Triestina Nuoto), Sarah Jodoin di Maria (Marina Militare/MR Sport F.lli Marconi) ed Elena Bertocchi (Esercito/Canottieri Milano); a Bolzano, seguiti da Giorgio Cagnotto, Julian Verzotto (Bolzano Nuoto) e Maicol Verzotto (Fiamme Oro/Bolzano Nuoto) e le mamme volanti Tania Cagnotto - quarantuno medaglie tra olimpiadi, mondiali ed europei, tesserata per Fiamme Gialle e Bolzano Nuoto - e Francesca Dallapé (Esercito/Buonconsiglio Nuoto).
Il punto del direttore tecnico Oscar Bertone. "Ci siamo trovati tutti davanti a una situazione difficile da gestire, speriamo che il peggio sia alle spalle. Adesso la speranza, anche per dare uno stimolo in più agli atleti, è che si possa programmare un campionato italiano nel mese d’agosto; stiamo aspettando il via libera da parte della Federazione e successivamente individueremo la sede più idonea. Tutti gli azzurri hanno ripreso la preparazione ma con l'obiettivo di essere al top della condizione a gennaio e febbraio quando ci saranno le qualificazioni per la World Cup che metterà in palio i pass olimpici. I ragazzi stanno tutti molto bene fisicamente e psicologicamente; anche Tocci, Di Maria, Batki e Bertocchi che sono rientrati a Roma dieci giorni dopo rispetto agli altri; addirittura alcuni hanno già ripreso confidenza con il programma gara. Gli atleti di interesse nazionale adesso sono ripartiti ma il mio pensiero, in questo momento, va anche alla base: molti giovani sono ancora fermi e il rischio è quello di ritrovarsi con un buco generazionale; mi auguro che tutte le piscine in Italia possano riaprire in tempi rapidi".
I pensieri del capitano della nazionale Maicol Verzotto. "Fortunatamente siamo stati fermi poco a Bolzano, un mese circa. Sono stati giorni strani, diversi rispetto alla normalità: non ero abituato a rimanere senza tuffi per così tanto tempo, ma lo stop mi è servito per ricaricarmi e per farmi amare ancor di più il mio sport. Il fuoco dentro credo sia rimasto intatto per tutti i miei compagni, perché abbiamo in testa un grande obiettivo: le Olimpiadi di Tokyo 2021, un grande sogno che non può che galvanizzare un atleta. Spero inoltre che possa essere messa in calendario una gara ufficiale prima della fine dell'estate: sarebbe importante non tanto per noi esperti, quanto per i giovani che hanno bisogno di sollecitazioni e traguardi da raggiungere".
Foto Giorgio Perottino/deepbluemedia.eu