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Mondiali. Verzotto-Bertocchi 13simi da 3 sincro mixed

Tuffi
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I tuffatori azzurri si congedano dal Nambu University Municipal Aquatics Center di Gwangju. Nell'ultima gara che li ha visti protagonisti, la finale del trampolino tre metri mixed, Maicol Verzotto ed Elena Bertocchi, campioni d'europa a Kiev 2017, concludono la loro esperienza mondiale, la settima per Maicol e la quarta per Elena, con 261.60 punti e il tredicesimo posto. I nuovi campioni del mondo sono gli australiani Maddison Keeny e Matthew Carter con 304.86, davanti ai canadesi Francois Imbaeau-Dulac e Jennifer Abel (che salgono un gradino del podio rispetto a due anni fa) con 304.08 e ai tedeschi Lou Massenberg e Tina Punzel con 301.62. Gli inglesi Thomas Daley e Grace Reid sono quarti con 298.47.
Finale diretta con venti coppie al via. Non ci sono i campioni del mondo in carica - Wang Han e Li Zheng - anzi, non ci sono proprio i cinesi. Però del podio di Budapest sono presenti i vicecampioni del mondo Thomas Daley e Grace Reid e i canadesi, bronzo in Ungheria, Imbaeau-Dulac e Abel.   
Cominciano gli ucraini Stanislav Oliferchyk e Viktoriya Kesar con il loro ordinario indietro da 46.80. Gli azzurri, decimi in ordine di salto, con lo stesso tuffo eguagliano il punteggio (due 7, dopodichè tutti 7 1/2, 8 e anche due 8 1/2). Dopo i due tuffi d'ingresso, quelli dal coefficiente 2.0, sono decimi con 93 punti e cominciano la loro gara vera e propria. Il doppio e mezzo avanti con un avvitamento, però, non è tra i più puliti e rasentano la sufficienza. Il triplo e mezzo avanti va decisamente meglio (media del 7 e coefficiente 3.1) e al quarto round sono dodicesimi con 209.40 punti. L'ultimo, doppio e mezzo ritornato, va peggio che in allenamento e non riescono a risalire le posizioni. A Budapest due anni fa si erano classificati settimi ma c'erano anche sei coppie in meno a gareggiare.
Questa sera il gran finale con il top mondiale della piattaforma uomini, dove dominano ancora i cinesi: Yang Jian vince con 598.65 e Yang Hao è secondo con 585.75. Terzo il russo Aleksandr Bondar con 541.05. 
"A mente calda è difficile fare un bilancio di questo mondiale - commenta Maicol Verzotto a fine gara - bisogna un attimo soffermarsi e analizzare con calma. Per quanto mi riguarda non posso assolutamente essere soddisfatto. E' un mondiale andato storto per una serie di motivi. La forma fisica era molto buona, gli allenamenti anche, quindi la delusione è maggiore. Oggi, per esempio, in allenamento non mancava niente e poi in finale le cose sono andate semplicemente storte. Ho commesso un errore banale sbagliando il presalto nel rovesciato carpiato, un tuffo per me facile. Adesso andiamo agli europei a Kiev con la consapevolezza che comunque durante la stagione abbiamo lavorato bene, che la forma fisica c'è, con la voglia di prenderci una bella rivincita. Le possibilità le abbiamo".

In coppia hanno conquistato la medaglia d'oro agli europei di specialità di Kiev 2017, si sono classificati settimi ai mondiali di Budapest nello stesso anno e settimi agli europei di Edimburgo 2018 e hanno vinto la tappa del Grand Prix a Mission Viejo quest'anno.
Maicol Verzotto, trentino di Bressanone, 31 anni da poco compiuti, tesserato per Fiamme Oro e Bolzano Nuoto, è allenato da Max Brick, dopo essere cresciuto sotto la guida tecnica di Giorgio Cagnotto. E' tra i pluristellati della Nazionale di tuffi, in azzurro da quasi quindici anni, al suo settimo mondiale: sei assoluti e uno juniores. Argento agli europei di Londra 2016 nel trampolino olimpico individuale.
Elena Bertocchi è la campionessa europea dei tre metri sincro insieme a Chiara Pellacani. Meneghina di Esercito e Canottieri Milano, 25 anni il 19 settembre, è allenata da sempre da Dario Scola. Nella finale da un metro sabato 13 luglio si è classificata settima. Al Grand Prix di Mission Viejo è stata seconda da tre metri. Agli utlimi assoluti a Bolzano non ha partecipato, perché bloccata dal mal di schiena. Insieme a due mondiali giovanili (2008 Aachen e 2010 Helsinki) vanta due presenze ai mondiali assoluti (Budapest 2017 e Gwangju 2019).

Il direttore tecnico Oscar Bertone traccia il bilancio e guarda già al prossimo appuntamento. "Se paragonato a Budapest, dove abbiamo conquistato due medaglie, il bilancio di questo mondiale non è positivo. E' anche vero, però, che il lavoro è stato spostato principalmente verso il trampolino maggiore e la piattaforma. Il valore che si è visto non è il valore dei nostri atleti, che è sicuramente molto vicino alla finale e sempre da semifinale. Purtroppo non ci siamo arrivati e dobbiamo capire dove sono stati commessi gli errori. In parte lo abbiamo già capito: è stato sbagliato l'approccio a questo tipo di gara, a questo evento. Molti dei ragazzi e delle ragazze arrivano al mondiale e si lasciano condizionare dall'importanza della manifestazione, poi si accorgono che per entrare tra i primi 12 o tra i primi 18 basterebbe ripetere il "compitino" che si esegue normalmente in allenamento. Si lasciano prendere ancora un po' troppo dalla paura di dover gareggare di più rispetto a quello che è il loro potenziale. Basta vedere l'ultima gara con Verzotto e Bertocchi, dove Verzotto è partito come non era mai successo prima. Resta l'amaro in bocca, perchè sappiamo che il nostro potenziale non è questo, ma adesso bisogna ripartire da subito. Rientriamo in Italia, stacchiamo qualche giorno tutti, il 29 luglio ci raduniamo a Roma e il 2 agosto partiamo per gli europei a Kiev. A questa squadra aggiungeremo altri elementi giovani da provare per non farli arrivare alla coppa del mondo il prossimo anno senza aver fatto una prova a livello assoluto. Sono dei giovani che hanno prospettive importanti, che dobbiamo far crescere e maturare cominciando dagli europei. Le convocazioni saranno pronte lunedì".        

Finale trampolino 3m mixed
con Maicol Verzotto e Elena Bertocchi / 13esimi con 261.60
201B ordinario indietro carpiato 46.80
301B tuffo rovesciato carpiato 46.20
5152B doppio e mezzo avanti con un avvitamento carpiato 51.30
107B triplo e mezzo avanti carpiato 65.10
405B doppio e mezzo ritornato carpiato 52.20

Foto Andrea Staccioli/Deepbluemedia.eu