Noemi Batki e Maicol Verzotto inaugurano le finali dei 18esimi campionati del mondo di tuffi nella città metropolitana di Gwuangju, nome ufficiale della sesta city più grande della Corea del Sud. Chiudono al sesto posto dalla piattaforma sincro e guadagnano la qualificazione alle World Series. Vincono i cinesi Lian Junjie e Si Yajie che dominano con 346.14, seguiti dai russi Ekaterina Beliaeva e Vikton Minibaev, che come dice Noemi "oggi erano imprendibili", con 311.28; terzi i messicani Maria Jose Sachez Moreno e Jose Balleza Isaias con 287.64. Elena Bertocchi è settima nella finale del trampolino da un metro, alla quale si presentava con il doppio bronzo europeo e mondiale. Ottiene 245.60 punti e già pensa alla prossima gara, i tre metri di lunedì 15 luglio.
"Bicchiere mezzo pieno se consideriamo la qualificazione alle World Series, mezzo vuoto se pensiamo alla medaglia mancata - commenta Maicol Verzotto - Non abbiamo saltato male, non siamo stati eccellenti, ma buoni. Guardiamo la prestazione: una gara di testa, come si dice in gergo, anche se potevamo fare un po' meglio visto che stavamo bene. Ci siamo accorti già dal Grand Prix che il metro di giudizio è cambiato e i voti sono più bassi. Crediamo di aver meritato di più ma accettiamo il giudizio".
"Peccato perchè la medaglia era alla portata - continua Noemi Batki - cinesi e russi irraggiungibili, il resto era tutto aperto. Devo rivedermi, non mi sembra di essere andata male, forse qualche piccola imperfezione. Da due giorni ho fastidio al braccio per un colpo in allenamento, ma sto bene ed ho fiducia".
A metà gara gli azzurri sono quinti con 147.30, a dieci punti dal podio. Nel quarto salto, il triplo e mezzo ritornato raggruppato, Verzotto entra male e Batki ottiene la sufficienza; l'ultimo, doppio e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo carpiato, è migliore, ma i giudici sono severi e forse lo pagano meno di quanto meritasse. Ottengono 56.64 e chudono al sesto posto con un complessivo di 259.62.
Noemi Batki, solare italoungherese che compirà 32 anni il 12 ottobre, si è trasferita a Roma e da un paio di stagioni è seguita dal tecnico federale Domenico Rinaldi, dopo una vita trascorsa ad allenarsi al centro federale di Trieste con la mamma Ibolya Nagy con la quale ha condiviso moltissimi successi e medaglie. Ad agosto dello scorso anno l'argento agli europei a Edimburgo l'hanno rilanciata in una seconda giovinezza. E' tesserata per Esercito e Triestina Nuoto. Maicol Verzotto, altoatesino di Bressanone, 31 anni da poco compiuti, è tesserato con Fiamme Oro e Bolzano Nuoto ed è allenato da Max Brick dopo essere cresciuto sotto la guida tecnica di Giorgio Cagnotto. Insieme quest'anno sono stati secondi al Grand Prix di Bolzano e a Mission Vejo, agli europei dello scorso anno quarti, dietro a Russia, Gran Bretagna e Germania. "Stiamo bene insieme - sorride Noemi - siamo una coppia affiatata. Lui mi sopporta e questo significa che sono brava".
La finale da un metro. La nuova campionessa del mondo è la cinese Chen Yiwen con il punteggio di 285.45, leggermente più basso del totale di 287.95 con cui aveva vinto i preliminari venerdì. La medaglia d'argento è della statunitense Sarah Bacon con 262.00 e quella di bronzo è della coreana Kim Suji con 257.20. Elena Bertocchi scende dal podio. "Mi dispiace. Prima della gara ero un po' preoccupata - confessa l'azzurra - Il preliminare mi ha condizionato e non ho dormito ripensando all'errore nell'uno e mezzo rovesciato carpiato che invece oggi mi è riuscito bene. Credevo di ottenere di più; purtroppo l'ultimo tuffo non l'ho eseguito come avrei dovuto. Sono stanca perché ho dormito poco: spero di recuperare questa notte".
Della finale di due anni fa a Budapest sono rimaste in tre. Con l'azzurra che è stata di bronzo, ci sono la britannica Katherine Torrence che finì nona e proprio la neocampionessa Chen Yiwen che chiuse quarta.
Bertocchi comincia meglio rispetto alle eliminatorie; anche se il tuffo centrale, uno e mezzo indietro carpiato, ancora non le riesce come vorebbe e come lo ha allenato insieme al suo tecnico Dario Scola. Il quarto tuffo è un'altra storia: buone la preparazione e l'entrata, ma riceve soltanto un 8 e un 7.5, poi una sfilza di 7 che non le permettono di staccarsi (era già settima con 198.80). Conclude la sua gara un po' scarica e con l'uno e mezzo rovesciato con un avvitamento e mezzo sufficiente.
Milanese di Esercito e Canottieri Milano, 25 anni il 19 settembre, Bertocchi è la campionessa d'Europa dei tre metri sincro in coppia con la sedicenne romana Chiara Pellacani e in carriera dal un metro ha fin qui conquistato quattro medaglie: bronzi europeo a Edimburgo 2018 e mondiale a Budapest 2017, oro agli europei di specialità di Kiev 2017 e argento agli europei di Londra 2016, cui si aggiungono i successi agli eurojunior di Graz 2012 e Helsinki 2010.
6. Noemi Batki e Maicol Verzotto 259.62
201B ordinario indietro carpiato 46.80
301B tuffo rovesciato carpiato 43.80
107B triplo e mezzo avanti carpiato 56.70
407C triplo e mezzo ritornato raggruppato 55.68
5253B doppio e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo carpiato 56.64
7. Elena Bertocchi 245.60
403B uno e mezzo ritornato carpiato 50.40
105B doppio e mezzo in avanti carpiato 52.00
203B uno e mezzo indietro carpiato 46.00
303B uno e mezzo rovesciato carpiato 50.40
5333D uno e mezzo rovesciato con un avvitamento e mezzo 46.80
Il progamma di domenica 14 luglio
10:00 preliminari m.10 sincro F con Noemi Batki e Chiara Pellacani
15:30 FINALE m.1 M con Giovanni Tocci
20:45 FINALE m.10 SINCRO F