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Europei. Cagnotto & Bertocchi doppietta 1m

Tuffi
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Tania da dieci e lode, Elena al primo squillo internazionale. La terza giornata all'Aquatics Centre di Londra si tinge d'azzurro con Cagnotto (Fiamme Gialle / Bolzano Nuoto), campionessa mondiale della specialità che tra quattro giorni compirà 31 anni, che si conferma regina europea da un metro vincendo il suo settimo oro nella specialità (quarto consecutivo), undicesimo individuale e diciottesimo totale per 26 medaglie continentali. L'azzurra, che ad agosto parteciperà alla quinta edizione dei Giochi Olimpici, come il padre, tentenna sul doppio e mezzo avanti chiuso al sesto posto, poi recupera da fuoriclasse e chiude con 284.15 punti. All'escalation della bolzanina si aggrappa Elena Bertocchi, ventiduenne milanese di Esercito e Canottieri Milano che finora aveva raccolto come miglior piazzamento un quarto posto lo scorso anno a Rostock ai campionati europei di specialità, che con una gara regolare conquista uno splendido argento a 2.85 punti di distanza dal suo idolo (281.30).
"Ci tenevo a cancellare il brutto ricordo delle olimpiadi e di averene uno positivo in questa piscina - commenta Tania, alla sua trentasettesima medaglia internazionale. Ho fatto un erroraccio nel terzo tuffo e allora ho pensato che questa piscina fosse dannata. Poi mi sono ripresa e ho pensato di voltare pagina e rendere emozionante la mia storia anche qui. Gli ultimi tre tuffi mi incoraggiano per il proseguio, perchè non ho allenato molto il metro. Alla vigilia sentivo molto la pressione del dover vincere a tutti i costi. Tante volte combino dei macelli in questa situazione. Per fortuna ho mantenuto il mio equilibrio e la gestione dei momenti difficili". L'ultima doppietta europea fu a Torino 2009 con l'oro della Cagnotto e l'argento di Maria Marconi, mentre per l'europeo di tutte le specialità bisogna risalire a irca 40 anni fa: Giorgio Cagnotto (oro) e Klaus Dibiasi (argento) dai tre metri a Barcellona 1970, coi due che si scambiarono il piazzamento a Vienna 1974.
"Pochi minuti prima della gara ho avuto un leggero calo di zucchero; Tania mi ha tranquillizzato e passato una bevanda energetica. Ero nervosa, ho mangiato poco, ma per fortuna mi sono ripresa alla grande - racconta Bertocchi, tre ori consecutivi agli europei juniores ad Helsinki 2010, Belgrado 2011 e Graz 2012, di cui due da un metro - Superato lo scoglio nervoso del primo salto, sono riuscita a concentrarmi e a gestire la tensione e sono soddisfatta della prestazione. E' molto importante saltare vicino a Tania nelle competizioni italiane; più mi avvicino a lei e più so di essere competitiva a livello internazionale. Non ho mai pensato di batterla, neanche quando le stavo davanti; il mio obiettivo era la medaglia e ne sono orgogliosa. Questo argento è un punto di partenza e mi trasmette fiducia verso il prossimo quadriennio che spero culmini con la partecipazione alle Olimpiadi. Sto lavorando bene e sto incrementando le mie potenzialità e il mio livello di prestazioni. Adesso mi dedicherò ai tre metri, sperando di ottenere analoghi risultati. Ho cominciato a tuffarmi a 5 anni alla Canottieri Milano perchè ero l'unica che riusciva a centrare il salvagente; così quasi per gioco è iniziata la mia carriera ed ora voglio arricchire la mia avventura e viverla fino in fondo".


LA GARA. Si parte forte con Cagnotto e Bazhina appaiate al comando dopo l'uno e mezzo ritornato che porta ad entrambe 61.20 punti. Poi l'azzurra scivola sul suo tallone d'Achille, ovvero i tuffi avanti: il doppio e mezzo è abbondante e paga 44.20 (sesto posto) con la russa che azzecca l'uno e mezzo indietro e scappa via con 16.75 punti di vantaggio. Bertocchi infila un buon doppio e mezzo ed è terza a 7 punti dal primo posto. Il terzo turno porta la britannica Reid sorprendentemente avanti: l'uno e mezzo con due avvitamenti gli dà due punti di vantaggio su Bertocchi che si esalta sull'uno e mezzo indietro: tutti 8 e due 8.5 che la consolidano al secondo posto. Bazhina sbaglia il rovesciato e Cagnotto si riavvicina con il suo cavallo di battaglia, l'uno e mezzo indietro (58.65) che la spinge al quarto posto. Nel quarto turno Reid esce dalla gara con un doppio e mezzo rovesciato dal 4 periodico (36.00); Bertocchi vola con l'uno e mezzo rovesciato da 54 punti, ma da dietro arriva il treno Cagnotto che piazza sul rovesciato con avvitamento tre 8.5, due 8 e un 7.5 da 63.70 che la riportano in prima posizione. L'ultimo tuffo è una sinfonia azzurra con Bertocchi che piazza un ottimo uno e mezzo con un avvitamento e mezzo e si assicura con 57.20 un bellissimo argento; Cagnotto mette il pilota automatico e con l'uno e mezzo rovesciato chiude la serie a 284.15, sufficienti per il bacio accademico.


LA SERIE DI TANIA CAGNOTTO
403B uno e mezzo ritornato carpiato 61.20 (1)
105B doppio e mezzo avanti carpiato 44.20 (6)
203B uno e mezzo indietro carpiato 58.65 (4)
5333D uno e mezzo rovesciato con un avvitamento e mezzo 63.70 (1)
303B uno e mezzo rovesciato carpiato 56.40 (1)


LA SERIE DI ELENA BERTOCCHI
403B uno e mezzo ritornato carpiato 56.40 (4)
105B doppio e mezzo avanti carpiato 58.50 (3)
203B uno e mezzo indietro carpiato 55.20 (2)
303B uno e mezzo rovesciato carpiato 54.00 (2)
5333D uno e mezzo rovesciato con un avvitamento e mezzo 57.20 (2)


Palmares di Tania Cagnotto. In 15 anni di Nazionale ha conquistato 10 medaglie iridate - un oro, 3 argenti e 6 bronzi - e 27 europee - 18 d'oro, 5 d'argento e 4 di bronzo.


LE UNDICI MERAVIGLIE EUROPEE DI TANIA CAGNOTTO
MADRID 2004 - 10 METRI 538.56
EINDHOVEN 2008 - 10 METRI 355.35
TORINO 2009 - 1 METRO 290.90
TORINO 2009 - 3 METRI 345.85
BUDAPEST 2010 - 1 METRO 299.70
TORINO 2011 - 1 METRO 312.05
TORINO 2011 - 1 METRO 312.05
ROSTOCK 2013 - 1 METRO 301.20
BERLINO 2014 - 1 METRO 289.30
ROSTOCK 2015 - 1 METRO 291.20
ROSTOCK 2015 - 3 METRI 350.20
LONDRA 2016 - 1 METRO 281.15


Aggiornamento. Purtroppo Maria Marconi lascia il ritiro della nazionale a causa di una sciatalgia; Giovanni Tocci salterà dal trampolino 3m al posto di Andrea Chiarabini reso indisponibile dal risentimento muscolare che già lo aveva costretto a dare forfeit da un metro.


foto di Giorgio Perottino / deepbluemedia.eu