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Il boom del sincro azzurro. Giallombardo: "Anno straordinario"

Sincro
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Il direttore tecnico della Nazionale di sincronizzato Patrizia Giallombardo traccia il bilancio di un anno di grandi successi a tutti i livelli e in tutte le categorie. Prima di farlo rivolge un pensiero al campione europeo e mondiale Giorgio Minisini che all’apice della carriera agonistica perde il papà Roberto. “E’ stata una stagione straordinaria sotto tutti i punti di vista, forse irripetibile per l’intensità degli impegni e degli appuntamenti agonistici, ma con un epilogo tragico che ci ha colpiti al cuore. Mi riferisco alla perdita improvvisa del nostro caro amico ed eccellente giudice internazionale Roberto Minisini, papà del nostro Giorgio e marito della nostra amica e collega Susanna De Angelis. Noi tutti ci stringiamo intorno a Susanna, Giorgio e gli altri figli Marco e Diana. Tutti insieme abbiamo voluto salutare Roberto per l’ultima volta mercoledì a Ladispoli. Con lui abbiamo avuto la fortuna di condividere fino all’ultimo successo di Giorgio e dell’intera Nazionale e soprattutto di lavorare fianco a fianco durante gli Europei di Roma. Vogliamo ricordarlo sorridente vicino a Giorgio con le medaglie d’oro al collo e l’orgoglio di aver contribuito al raggiungimento di un sogno, che era anche il sogno di tutti noi”.
In piscina le ultime affermazioni azzurre sono arrivate in Canada dove la Nazionale juniores, che agli Europei di Roma si era fatta conoscere e apprezzare dal pubblico di casa in qualità di pre swimmer, ha conquistato otto medaglie (2 d’argento e 6 di bronzo) ai campionati mondiali di categoria classificandosi terza nel medagliere, dietro a Giappone e Spagna, entrambe con 11. “I risultati ottenuti dagli junior a Quebec City – commenta Giallombardo – hanno completato una stagione in cui i nostri atleti si sono distinti ovunque. Prima di loro si erano comportati molto bene le ragazze e i ragazzi ai campionati europei giovanili di Alicante, dove per prima volta è stata disputata anche la gara individuale maschile, in cui la nostra Nazionale ha collezionato 7 argenti e 5 bronzi raggiungendo un ottimo risultato di squadra con prestazioni brillanti”. “A livello assoluto – prosegue il direttore tecnico azzurro – sono sotto gli occhi di tutti i risultati storici centrati ai Mondiali di Budapest con cinque medaglie e la conquista di due titoli iridati nel duo mixed e del trofeo per Nazioni e l’en plein agli Europei di Roma con 12 medaglie in altrettante finali, la conquista di quattro titoli continentali, quando finora non avevamo mai vinto una sola medaglia d’oro, e del Len Trophy. Risultati che ci hanno consentito di raggiungere posizioni di prestigio nel ranking mondiale”.  
“Tutto ciò è assolutamente meritevole e molto soddisfacente – sottolinea Patrizia Giallombardo – ma non deve distrarci dall’obiettivo comune, che è quello di miglioraci sempre di più e fissare sempre nuovi traguardi. E’ giusto festeggiare, prenderci i nostri meriti e goderci il momento ma poi bisogna andare oltre e analizzare i risultati. Quelli delle categorie più giovani rappresentano un buon segnale per il futuro prossimo e ci fanno guardare con ottimismo al ricambio generazionale. Junior e ragazze hanno avuto un costante e graduale miglioramento; da Alicante, passando per le esibizioni agli Europei di Roma, fino ai mondiali in Canada. Il gruppo è più coeso e per una squadra Nazionale questo rappresenta l’aspetto forse più importante. Il nostro intento primario è formare un team che lavori per un obiettivo unico, perché insieme si riesce più facilmente ad ottenere il risultato. L’Italia è cresciuta sia tecnicamente che come gruppo di lavoro. Ma c’è ancora tanta strada da fare, soprattutto per le più giovani. Linda Cerruti ne è la dimostrazione: è partita come pre swimmer ai Mondiali di Roma 2009 ed oggi dopo tanti sacrifici, tanti allenamenti e tanta gavetta, è diventata l’atleta e la campionessa che tutti conosciamo”.
“Alla fine di questa stagione ricca di grandi emozioni e profonde soddisfazioni in cui abbiamo pianto di gioia ma anche per qualche delusione come a Budapest – conclude il direttore tecnico – voglio ringraziare tutti, dagli staff delle squadre Nazionali ai giudici, dalle società ai tecnici e dirigenti che si hanno supportato, e soprattutto la Federazione Italiana Nuoto che ci ha messo nelle condizioni migliori di lavorare ed allenarci. Adesso ci riposiamo un po’ e riprenderemo verso la fine di settembre a Savona con un primo collegiale molto allargato, di cui faranno parte anche junior e ragazze”.

Foto di Pasquale Mesiano / DBM