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Giro d'Italia a nuoto L'ultima tappa

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Il 23 settembre a Fano si conclude la maratona a nuoto di Salvatore Cimmino, master di 42 anni, che in cinque mesi ha abbracciato l'intera penisola. Il 22 la conferenza stampa

ROMA
Dieci tappe, più di 100 chilometri in mare, oltre tremila sostenitori ad accoglierlo al termine di ogni traversata. L'iniziativa di Salvatore Cimmino ha unito l'Italia nel nome del nuoto: "per un mondo senza barriere", come cita lo striscione esposto all'arrivo sulla spiaggia. "Questo è proprio lo spirito con il quale ho inziato a nuotare due anni fa - spiega il 42enne napoletano, master, con abilità fisica ridotta - quando il medico mi aveva consigliato il nuoto di fondo per evitare l'atrofia degli arti e recuperarne la piena abilità. Ho iniziato con il nuoto libero e l'anno scorso ho partecipato ai campionati master di fondo a Vico Equense. Sempre l'anno scorso ho disputato la mia prima maratona nuotando la Capri-Sorrento, 21 chilometri, in 4 ore e 45 minuti, e adesso sono impegnato in questa nuova avventura che mi sta regalando molte soddisfazioni".
Nella sua impresa è assistito dallo staff del Circolo Canottieri Aniene, società per la quale è tesserato; i suoi allenatoni sono il campione del mondo Luca Baldini, il vice campione mondiale Christian Minotti, il direttore tecnico dell'Aniene Gianni Nagni e il fisioterapista Enrico Giorgi. In acqua è stato affiancato dallo stesso Baldini e dal vice campione del mondo della 25 chilometri a Melbourne Marco Formentini. "Li ringrazio tutti, dal primo all'ultimo, così come ringrazio la Federazione e le Istituzioni, per essermi stati vicini e aver appoggiato l'iniziativa. Ho ricevuto messaggi personali dal Presidente del Consiglio Prodi, dal Ministro Melandri, dal Presidente della FIN Paolo Barelli". E aggiunge. "Non posso non ricordare e ringraziare Fabrizio Pandolfi che è stato il mio primo preparatore e il primo ad aver creduto in me".
La gente gli ha dimostrato grande affetto e simpatia. "Ovunque abbia nuotato - ricorda - c'erano migliaia di persone ad attendermi all'arrivo. Questo mi fa particolarmente piacere perchè significa che la gente ha capito il mio messaggio e soprattutto l'importanza dello sport, e del nuoto in particolare, nella vita di tutti i giorni. Nel mio caso il nuoto è stato fondamentale per il benessere fisico e motorio. La scienza nel campo protesico ha compiuto passi da gigante. Le nuove tecnologie hanno migliorato la qualità della vita dei portatori di handicap. Il nuoto e lo sport in genere fanno il resto".
Il giro d'Italia a nuoto di Salvatore Cimmino (che ha subito l'amputazione della gamba destra poco sopra il ginocchio) si concluderà domenica 23 settembre con la Pesaro-Fano di 11 chilometri. Sarà la decima tappa della maratona che in futuro potrebbe coinvolgere anche altri ragazzi che come lui hanno trovato nel nuoto risposte ad esigenze non solo fisiche. Sabato 22 settembre, alle 17.20, a Fano, è prevista la conferenza stampa di presentazione dell'ultima tappa e il bilancio del giro.
 
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