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Mondiali Master Il nuoto che cambia una vita

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Alba Buti è una fiorentina di 91 anni con un passato da ginnasta. A 70 anni sarebbe finita sulla sedia a rotelle. "Ma la piscina mi ha salvata"

RICCIONE
Sui benefici che provengono dalla pratica del nuoto si sono scritti milioni di libri, trattati, tesi. Niente, però, può avere lo stesso valore di una testimonianza diretta. Alba Buti, fiorentina doc, ha compiuto 91 anni lo scorso 6 febbraio. Oggi è un'atleta master, che partecipa ai quattordicesimi mondiali in corso a Riccione. Da ragazza è stata una ginnasta, presente a diversi campionati italiani. Ma 21 anni fa la sua vita sarebbe potuta cambiare drasticamente in seguito ad un incidente, che l'avrebbe costretta sulla sedia a rotelle.
"La riabilitazione non produceva risultati - ricorda - Poi il professor Corigliano (Primario dell’Unità Operativa Scoliosi e Patologie Vertebrali dell’IRCCS “S. Maria agli Ulivi” di Pozzolatico, ndr) notò la muscolatura sulla schiena ben sviluppata per la mia età, grazie alla ginnastica che ho fatto da ragazza, e mi suggerì di provare a nuotare".
La signora Buti, tre figli (qui con lei Antonella) e quattro nipoti, ha scoperto così il nuoto a 70 anni, dopo 36 anni di lavoro in un laboratorio di alta moda. "Sono 21 anni che sto in piscina ed è un ambiente bellissimo. Quando sono entrata per la prima volta a San Marcellino ho trovato tanti ragazzi giovani; mi è sembrato di tornare indietro nel tempo alle mie gare di ginnastica. Devo molto al nuoto, ora sto bene, cammino sulle mie gambe e vivo la mia vita".
Prima di chiudere l'intervista, Alba Buti lancia un messaggio alle persone anziane. "Non pensate ai capelli bianchi, alle rughe, alla fine del vostro percorso. Fintanto che saremo vivi e in piedi possiamo elargire insegnamenti ai più giovani, la nostra esperienza, i nostri ricordi di gioventù legati a un'epoca di sport molto diverso da quello di oggi". Grazie per averli condivisi con noi.




Fabio Larosa
Nostro Inviato