Il bilancio delle prima edizione dei mondiali master associati alla manifestazione dedicata agli agonisti ha molte luci. I master hanno potuto usufruire in pieno dell’organizzazione e del supporto logistico predisposti per gli agonisti; da segnalare in particolare una assistenza di 24 ore per qualunque esigenza a partire dal momento dell’arrivo all’aeroporto di Kazan fino alla partenza; un efficiente ed ampio sistema di trasporto disponibile nell’intera giornata per i collegamenti tra villaggio atleti, impianti e aeroporto; una larghissima presenza di volontari a sostegno delle più svariate necessità. Le competizioni si sono svolte in impianti di altissimo livello con una vasta gamma di servizi interni: nell’Aquatics Palace erano disponibili, oltre alla segreteria atleti, caffetteria, ristorante self-service, merchandising, negozio Arena, bancomat, free wi-fi. Un passo in avanti rispetto ai precedenti mondiali di Montreal del 2014. Dal punto di vista dello svolgimento delle competizioni, il giudizio, in generale, non può che essere molto positivo visto l’utilizzo di strutture già sperimentate per gli agonisti: vasca di riscaldamento da 50 metri sempre disponibile, camere di chiamata impeccabili, aree di prechiamata, assistenza agli atleti da parte di giudici e volontari completa e inappuntabile. I risultati delle gare erano disponibili live sul sito ufficiale curati dalla italiana Microplus. Anche per gli incontri di pallanuoto sul sito della FINA era consultabile live un dettagliato tabellino delle partite in corso. Novità molto apprezzata è stata la modalità con cui sono state effettuate le premiazioni: il numero limitato di partecipanti, rispetto a precedenti manifestazioni, e conseguentemente un programma orario non molto esteso, hanno consentito di effettuare le premiazioni nel corso delle gare (concentrate in due sedute per giornata) su un grande podio allestito sul piano vasca e con un protocollo che, in molti punti, ha ricalcato quello in uso per gli agonisti. Analogamente, negli incontri di pallanuoto, prima dell’inizio di ogni partita vi era la presentazione delle squadre e di tutti gli atleti.
Peccato che, particolarmente nelle prime giornate, si siano registrati alcuni ritardi rispetto agli orari pubblicati. Il programma degli incontri di pallanuoto, articolato su due impianti, forse non ha tenuto conto che alcune società erano presenti con più team: visto il numero delle squadre iscritte sarebbe stato utile prevedere orari che dessero la possibilità, ad allenatori e dirigenti accompagnatori, di spostarsi da un impianto all’altro in tempo utile.
Quali conclusioni trarre da questo nuovo corso dei mondiali master? Sicuramente stiamo assistendo ad una mutazione strutturale. Il collegamento con i campionati degli agonisti consente alla manifestazione master di ereditare impianti, organizzazione e logistica di primo livello. I successivi appuntamenti che ci attendono sono nel 2017 a Budapest e nel 2109 a Gwangju (Corea del sud), ambedue nel mese di agosto. Prossimamente analizzeremo, con un distinto articolo, le prestazioni dei master italiani a Kazan.
Si ringrazia Claudio Tomasi per la collaborazione