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Europei Master Roma. Ricordando Orlando, Moretti e Maugeri. Budavari: "Preferisco la pallanuoto di 40 anni fa"

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"Marca Budavari, marca Budavari!". Gli appassionati di cinema e di pallanuoto non potranno non ricordare Silvio Orlando che perde la voce durante la surreale partita di pallanuoto tra Acireale e Monteverde in "Palombella Rossa", il film di Nanni Moretti del 1989 che ha unito i cinefili più politicizzati agli amanti di questo sport, diventando un vero e proprio cult.

Al Polo Natatorio di Ostia, agli Europei Master, c'è proprio lui, il mitico Imre Budavari nella veste di allenatore dei Sunday Boys, formazione ungherese nella categoria 55+. Il baffo è sempre lo stesso, il sorriso e la simpatia coinvolgono subito. "Da tanto tempo, quando arrivo in Italia mi ripetono sempre 'marca Budavari, marca Budavari'. Ho un bel ricordo del film, di Silvio Orlando, che è un grande attore, e anche di Nanni Moretti, che ringrazio per avermi scelto all'epoca. Non ricordo molti dettagli di quel periodo perché sono passati tanti anni, ma mi è rimasto impresso il feeling che si è creato tra attori e pallanotisti durante le riprese. In quell'occasione sono nati dei rapporti di amicizia, e questa è stata una cosa molto bella. Ogni tanto riguardo anche il film con piacere". Di Nanni Moretti ricorda anche che era un buon giocatore, con un passato in nazionale, e che all'epoca difendeva il suo onore in vasca.

Nei panni dell'allenatore dell'Acireale c'era Mauro Maugeri, commissario tecnico del Setterosa dal 2006 al 2008 e della nazionale femminile olandese dal 2008 al 2013, con le quali ha ottenuto numerosi successi, scomparso nel 2017 dopo una lunga malattia. Budavari si ricorda benissimo di lui: "abbiamo parlato tanto di pallanuoto durate le riprese. Avevamo un amico in comune", un pallanotista ungherese con cui ha giocato, che anche è stato allenato da lui e che ha contribuito ad alimentare un'amicizia nata durante le riprese del film. "Quando ho saputo della malattia di Mauro e della sua scomparsa mi è dispiaciuto moltissimo".

Imre Budavari non è diventato famoso per il cinema, ben prima di incontrare Nanni Moretti sulla sua strada ha contribuito a scrivere la storia della pallanuoto. Con l'Ungheria ha vinto una World Cup nel 1979, una medaglia d'argento al mondiale di Guayaquil nel 1982 ed un'argento europeo a Roma nel 1983. In entrambe le occasioni l'argento è arrivato nello scontro diretto con l'Unione Sovietica, che Budavari definisce "l'unica squadra più forte di noi". In proposito non può non ricordare quando nel 1984, a causa del boicottaggio del blocco sovietico alle Olimpiadi di Los Angeles la sua nazionale dovette rinunciare ai Giochi: "In quell'occasione avremmo avuto la possibilità di ottenere un buon risultato, ma purtroppo la politica ci ha fatto questo scherzo. Mi dispiace quando la politica entra nello sport, perché lo sport è un'altra cosa, che unisce sempre, anche i nemici politici, e questa è una cosa sempre molto bella".

Dieci anni con il Vasas a Budapest con cui ha vinto tutto, 2 Coppe dei Campioni, 9 Campionati Ungheresi e incoronato 3 volte capocannoniere: "Questo è il passato, ma purtroppo da più di dieci anni non gioco più perché il mio corpo non riesce a seguire quello che vorrebbe fare la mia testa: sarebbe frustrante. Ma lo sport rimane nella mia vita e adesso alleno, corro, continuo a fare sport per prendermi cura di me stesso". Dal 2013 allena anche i masters "ed è molto divertente perché con questi ragazzi, oltre alla soddisfazione della pallanuoto, ci sono amicizia e tanto divertimento che ci uniscono. Poi in occasione di tornei internazionali c'è sempre il piacere di incontrare vecchi giocatori o avversari sportivi".

Anche l'Italia ha lasciato un bel ricordo in Imre Budavari "2 anni ad Arenzano, 2 a Nervi e altri 2 a Porto Santo Stefano alla Rari Nantes Argentario, di cui ho davvero un bel ricordo. Poi mentre ero in Italia ho terminato l'Università, in Ungheria le cose stavano cambiando, ed ho pensato che sarebbe stato meglio tornare nel mio Paese ad intraprendere la mia carriera di avvocato".

Salutiamo Imre Budavari con una sua riflessione sulla pallanuoto di oggi: "negli ultimi anni ci sono stati dei cambiamenti volti a velocizzare il gioco, gli atleti si scontrano molto di più, le azioni sono più rapide e il gioco è meno comprensibile per uno spettatore. Io sarei a favore di un ritorno alle regole in uso 40 anni fa, con quel tipo di arbitraggio, per permettere a tutti di seguire e comprendere la partita, come accade con il calcio".

foto DBM
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