Convegni allenatori 2025. Focus su artistico, salvamento e pallanuoto
La terza giornata di lavori del convegno globale degli allenatori a Chianciano Terme è focalizzata sul nuoto artistico, il nuoto per salvamento e la pallanuoto (che prende il via nel pomeriggio). Sold out nella Sala Scacchi dell’Excelsior e nel Salone Magellano all’Ambasciatori. Le basi per il confronto ci sono tutte come dimostrano i numeri degli iscritti e la partecipazione in aula. L'apertura dei lavori è affidata al consigliere federale, organizzatore e direttore del corso Prof. Roberto Del Bianco.
NUOTO ARTISTICO. “Fa piacere vedere aula ricca e piena di persone – esordisce il Prof. Del Bianco in sede di presentazione - Iniziamo con il solito spirito che nel tempo si è consolidato: l’allenamento è un esercizio che facciamo in diverse forme ma la metodologia è la stessa. L’incontro e il confronto è l’unico modo per far crescere la cultura, perchè lo scambio di idee è fondamentale per la crescita d tutti. Collaborazione e integrazione sono i nostri principi. Buon corso e buon lavoro a tutti”.
LA RELAZIONE DEL DIRETTORE TECNICO DELLA NAZIONALE PATRIZIA GIALLOMBARDO. “Quest'anno è stata una stagione positiva, ci siamo posti di aprire una nuova fase con determinazione e ci siamo focalizzati su obiettivi strategici per crescere in modo efficace. Abbiamo scelto di valorizzare i cambiamenti, quindi abbiamo rinnovato sia lo staff tecnico che il gruppo delle atlete. Abbiamo creato sinergie positive favorendo un ambiente più coeso e orientato allo sviluppo. Gli obiettivi che ci eravamo posti erano il miglioramento dell'aspetto coreografico, lo sviluppo di ibridi elevati, migliorare la velocità nelle tecniche degli ibridi, l'incremento della preparazione atletica con parti specifiche nell'acrobatica, esercizi di prevenzione degli infortuni e il miglioramento della flessibilità e della mobilità. Direi che tutti questi obiettivi li abbiamo in parte raggiunti. Le prestazioni che abbiamo ottenuto nei principali eventi internazionali come il campionato europeo di Funchal e i mondiali di Singapore hanno testimoniato la crescita tecnica e soprattutto artistica della scuola italiana. Il 2025 ha conformato l'efficacia del processo di rinnovamento generazionale con l'inserimento di giovani talenti. Ciò grazie al lavoro che abbiamo svolto anche precedentemente con la nazionale B; quindi il nostro serbatoio che aveva sempre voluto un ricambio ci ha permesso di andare oltre e di migliorarci. Contestualmente è stato introdotto un nuovo staff. Di nuovo c'è stato prevalentemente l’ingresso delle ex-atlete Linda Cerruti e Anna Voloshyna per quanto concerne la parte artistica; per altri c’è stato principalmente un cambiamento di gestione”.
NUOTO PER SALVAMENTO. “Vedo con soddisfazione una bella platea – afferma il direttore Del Bianco - ricca di numeri ma anche di qualità. Sono con noi il vice presidente Andrea Pieri, il coordinatore tecnico scientifico delle squadre nazionali Marco Bonifazi e il vice presidente della ILSE Giorgio Quintavalle, il direttore tecnico della nazionale Massimiliano Tramontana e il presidente del CR Lazio Giampiero Mauretti, che ringrazio e saluto. Il salvamento è una curva esponenziale nel tempo, tanto per i risvolti sociali che per quelli agonistici. È un settore in continua crescita ed evoluzione. Esistono le basi per un confronto. Buon corso e buon lavoro a tutti”.
L’INTERVENTO DEL VICE PRESIDENTE ILSE GIORGIO QUINTAVALLE. Il tema è ILS e FIN: l’unicità del modello federale. “Ben ritrovati a tutti. Come sicuramente voi ben sapete, stiamo attraversando un periodo un po' particolare per il mondo del salvamento didattico, in quanto nel luglio del 2024 è entrato definitivamente in vigore il decreto 85 che di fatto liberalizzato quella che è la formazione degli assistenti bagnanti. Non è necessario ripercorrere la storia di questo decreto, però ci sono un paio di aspetti che vanno puntualizzati per capire il senso della comunicazione che stiamo per affrontare insieme”
“Uno degli elementi qualificanti, quello sul quale il dibattito – entra nel merito Quintavalle – è diventato molto serrato, soprattutto da parte di chi ritiene che questo presupposto fissato dalla norma non sia corretto, è il fatto che qualsiasi organizzatore intenzionato a richiedere l'accreditamento per la formazione degli assistenti bagnanti debba avere nel proprio organico gli allenatori di nuoto per salvamento della Federazione Italiana Nuoto. Su questo tema si è aperto prima un confronto, poi una battaglia che non è ancora terminata con una serie di ricorsi, anche al tribunale amministrativo regionale del Lazio, ritenendo che questa norma non sia ortodossa e che violi quello che è il principio della libera concorrenza e quindi non sia rispondente all'indicazione che aveva chiesto l'autorità garante alla concorrenza del mercato, nel momento in cui rivolgendosi al ministero delle infrastrutture e dei trasporti chiedeva per l'appunto che il mercato fosse liberalizzato. Innanzitutto su quello che è la qualifica dell'allenatore di salvamento, cioè voi”.
“Questa autorevolezza che discende dalle norme deriva dal decreto del 2016 – prosegue il vice presidente della federazione europea di salvamento - in attuazione di una direttiva europea dove nel riconoscimento della mobilità professionale nello spazio europeo ogni paese membro aveva la necessità, anzi il dovere, di individuare quale fosse l'ente nazionale deputato a definire per ogni singola professione chi deve effettuare il riconoscimento. E in quell'occasione il nostro legislatore nazionale ha individuato il CONI come autorità, quindi ente certificatore per le professioni sportive. L'ha fatto in specie per le professioni di istruttore, allenatore, maestro di scherma, dirigente sportivo. Bene, il CONI che cosa ha fatto? Il CONI ha approvato un sistema nazionale delle qualifiche sportive diviso in quattro livelli, assegnando il primo livello, cioè la formazione di base, a tutti gli enti di produzione sportiva, discipline sportive associate e federazioni sportive nazionali; riservando invece il secondo e il terzo livello per le federazioni sportive nazionali. Il CONI poi ha tenuto per sé e per la scuola dello sportt il quarto livello”. “Di fatto il secondo e il terzo livello sono esclusivamente federazioni sportive nazionali e discipline sportive associate, che hanno lo stesso ruolo delle federazioni sportive nazionali e parimenti riconosciute dal CIO. Quindi, siccome lo statuto del CONI, all'articolo 21, recita che per ogni disciplina sportiva può essere riconosciuta una e una sola federazione che pratichi formazione ed agonistica in una disciplina riferibile ad una federazione internazionale riconosciuta dal CIO e in sede di riservamento a livello mondiale c'è l'International Lifesaving Federation, non occorre neanche essere grandi esperti di logica proposizionale per capire che necessariamente soltanto la Federazione Italiana Nuoto può rilasciare quel titolo”.
Di particolare appeal l’esposizione e presentazione teorico-pratica delle tecniche di intervento e l’aggiornamento dei protocolli BLS e BLSD. A coinvolgere la platea sono il past president della IRC, Italian Resuscitation Council, Andrea Scapigliati e il presidente del comitato di formazione della ILS Giuseppe Andreana. Esempi pratici, situazioni tipo come quelli di una persona colta da malore al supermercato o di un’altra che rischia l’annegamento in mare. “Alla perdita di conoscenza chiamo subito un operatore del 112 - spiega Scapigliati - che mi da indicazioni e mi guida passo, passo. Ventilazioni e compressioni, utilizzo del defibrillatore. Se c’è qualcuno che mi aiuta è meglio, altrimenti devo essere in condizioni di farlo da solo e con l’ausilio dell’operatore del 112 collegato telefonicamente. La posizione corretta delle piastre del defibrillatore è antero posteriore ma anche antero laterale va bene, se diventa difficile girare il corpo, perché la velocità di esecuzione è vitale”. Andreana lo assiste in questo caso e l’intervento diventa più efficace. “Nell’annegamento – prosegue Scapigliati - servono defibrillatore, un pallone con maschera e possibilmente una bombola di ossigeno. La vera precedenza sull’annegato sono le cinque ventilazioni”. Tutti in piedi ad assistere alle simulazioni pratiche e moltissime domande, conferme, dubbi, confronti.
PALLANUOTO. Mentre si concudono i lavori degli allenatori di artistico e salvamento, inzia la tavola rotonda sulla pallanuoto nella sala Lorenzo il Magnifico all’Excelsior. Apertura da parte dei commissari tecnici del Settebello Alessandro Campagna e del Setterosa Carlo Silipo. Presentazione affidata al Prof. Roberto Del Bianco.
IL SALUTO DEL VICE PRESIDENTE DELLA FIN ANDREA PIERI. “È un onore portare i saluti del Presidente Paolo Barelli, di tutta la Federazione a voi qui presenti ed a tutto il nostro mondo federale. Nuoto artistico, salvamento, tuffi, nuoto e pallanuoto sono le discipline che rendono grande questa Federazione e direi la rendono grandissima in tutto il mondo. Siamo di fronte all'inizio di un quadriennio importante, quello che ci porterà a Los Angeles. In questo settore specifico di fronte a delle regole che disciplinano la nostra attività con tutte le problematiche che voi molto meglio di me conoscete. Quindi la vostra attenzione e la vostra partecipazione sono di notevole importanza, perché possono ancora portarci tanto lontani. È una strada lunga, faticosa quella che dobbiamo seguire, ma le vostre capacità, la vostra dedizione e direi il vostro amore per questa disciplina, ci aiutano ad affrontarlo. Quello che noi pratichiamo è uno sport con la s maiuscola. Sport è tutto, è vero, vale anche per le altre discipline, ma quelle acquatiche lo sono ancora di più perché tutto parte dal sacrificio delle famiglie che portano i bambini nelle nostre piscine, dalle società che a stento riescono a portare avanti le attività perché l'energia è sempre più cara. Per arrivare ai nostri campioni che lavorano, si sacrificano, si allenano ogni giorno e non hanno sicuramente quello che i loro colleghi in altri sport hanno. Grazie per essere intervenuti, grazie per la vostra attenzione, per quello che fate e sono sicuro farete da ora fino ai prossimi giorni”.
L’ANALISI DEL COMMISSARIO TECNICO DEL SETTEBELLO ALESSANDRO CAMPAGNA. “E' dal 2009 che facciamo con continuità il convegno di aggiornamento e di formazione, sono 16 anni consecutivi. E' sempre una grande opportunità di crescita. Voglio fare un excursus sugli ultimi anni, da quando sono con la nazionale. Nel 2009 abbiamo avuto il peggior risultato storico del Settebello. Siamo arrivati undicesimi ai mondiali in casa. Due anni dopo abbiamo vinto il mondiale a Shanghai. Le sconfitte fanno sempre venire curiosità, sempre voglia di approfondire e di cercare di modificare qualche cosa. Abbiamo dato un taglio netto con il passato con delle nuove metodologie di preparazione, con l'apporto della psicologa dottoressa Bruna Rossi all'interno dello staff. Da lì siamo cresciuti a dismisura, dall'undicesimo posto siamo arrivati primi dopo due anni”.
“Un altro nodo è stato il 2019 con l'introduzione delle nuove regole – continua Camoagna - Vi ricordate che l'anno di Gwangju ne avevamo parlato. C'era impossibilità di movimento, un tipo di arbitraggio che consentiva molte più entrate, molto più dinamismo e noi abbiamo approfittato e anche lì abbiamo apportato delle modifiche. Adesso siamo davanti ad un altro momento epocale: il campo più stretto, un maggiore numero di contatti, una maggiore partecipazione degli arbitri, perché pensate che gli arbitri fischiano il 30% delle volte in più e questo significa 30% di probabilità di errori in più. Maggiore contatto, l'aspetto dell'attenzione cambia per il giocatore e cambia anche per gli arbitri. Dopo quattro secondi sei dall'altra parte e già subito in contatto fisico; c'è meno transizione, più verticalità, quindi è sicuramente un momento di cambiamento. Non spetta a noi capire o decidere se siano migliori o peggiori le nuove regole, se sono queste fino a Los Angeles, se saranno queste, è nostro compito cercare di dare una svolta importante per avere una unicità di scuola italiana che va verso una certa direzione. Mi sono confrontato dopo i mondiali con Carlo Silipo, Giovanni Melchiorri e Marco Bonifazi e abbiamo cercato di creare un'impostazione univoca per farla recapire a tutti voi che siete i responsabili, dare un indirizzo, una curiosità da sviluppare per cercare di modificare qualcosa, perché qualche cosa va modificata a livello di preparazione, a livello di tecnica e lo vedremo con la mia presentazione, che farò analizzando le tre squadre che in hanno vinto l'oro, l'argento e il bronzo ai mondiali di Singapore: Spagna, Ungheria e Grecia, che hanno tre caratteristiche differenti, che sono tre caratteristiche che in questo momento vanno a realizzare il prototipo del giocatore del futuro, del prossimo futuro. Poi magari dopo Los Angeles cambierà ulteriormente. Ritengo che dobbiamo cercare di essere già pronti dopo due anni per l'eccellenza e che questo deve essere l'obiettivo di tutti voi, in qualsiasi squadra di qualsiasi categoria voi lavorate. Dobbiamo cercare di preparare il giocatore per l'alto livello. Poi ci si riesce o meno, è un'altra cosa, ma deve essere quello l'obiettivo”.
I tre aspetti principali della fotografia della pallanuoto attuale esposta da Alessandro Campagna: verticalità del tiro, uno contro uno e forza (adattamento al contatto fisico fin dalla giovane età), ruolo del difensore e centroboa che assumono ancora maggiore rilevanza. Qualità del tiro e del palleggio (modello Spagna), qualità nell’uno contro uno (Ungheria), qualità nei ruoli centroboa e marcatore (Grecia).
L’ANALISI DEL COMMISSARIO TECNICO DEL SETTEROSA CARLO SILIPO. “Mi unisco a ciò che ha detto Sandro Campagna, soprattutto all'importanza della vostra partecipazione. Voglio ringraziare tutti voi tecnici e dirigenti che nel quotidiano, tra mille difficoltà, riuscite a svolgere un ottimo lavoro con grande qualità e con grande valore. Con la Nazionale femminile abbiamo iniziato questo nuovo percorso proprio nel 2025 facendo un percorso abbastanza consistente che già potrà portare dei risultati importanti per il 2026. Il prossimo anno ci attendono gli europei a gennaio, la World Cup, prima la fase eliminatoria ad aprile e poi le finali a luglio e i Giochi del Mediterraneo a Taranto. Sono certo che con il lavoro che svolgete voi nel quotidiano, seguito da noi tecnici federali, già la prossima stagione potrà essere vissuta più da protagonisti rispetto alle ultime due”.
“Quello che porto qui al convegno – prosegue Silipo - è un'analisi dei gol rispetto alle vecchie regole; da quando c'erano i 30 secondi e i 20 secondi rispetto all’introduzione nel 2024, dopo Parigi, dei 28-18 secondi. Abbiamo raccolto dati e numeri insieme a Marco Russo per vedere la distribuzione dei gol, come è cambiata con l'avvento delle nuove regole e si è visto che nella pallanuoto femminile si sta avendo una grossa evoluzione sotto tutti i punti di vista, tecnico, tattica e atletica, che avvicina molto il modello prestativo maschile. Fino a pochi anni fa nel femminile c'era, soprattutto in attacco, quella volontà ad aspettare lo schieramento offensivo, chiamare lo schema dei movimenti e trovare una soluzione; si è resgistrato invece che con queste nuove regole è cambiata la filosofia di attacco, dove si ragiona meno e si cerca di trovare una conclusione più nell'immediato, in situazione di parità ma anche di risoluzione di uomo in più. A tal proposito vedo le statistiche e quelle sull'uomo in più si sono abbassate notevolmente, a parte qualche piccola eccezione. Soprattutto con i 18 secondi, si è abbassata questa percentuale di realizzazione, mentre è aumentata la ricerca del tiro, prima dello schieramento difensivo; quindi una soluzione immediata individuale e Sandro Campagna vi ha già fatto vedere che a volte bastano anche solo 3 passaggi per poter andare a trovare la soluzione, piuttosto che fare tutti quei movimenti che prima magari potevano servire per trovare un po' di spazio”.
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Nuoto e nuoto in acque libere
Tuffi e tuffi dalle grandi altezze
Pallanuoto
Foto Giorgio Scala / DBM
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Convegni allenatori 2025. Barelli a Chianciano. Consegnati gli attestati nuoto e tuffi
Alla presenza del presidente della Federazione Italiana Nuoto Paolo Barelli, i lavori proseguono con la seconda giornata del convegno di nuoto all’Excelsior, la tavola rotonda dei tuffi all’Ambasciatori e la riunione con i coordinatori della sezione salvamento all’Hotel Excelsior. Il presidente federale, che ha raggiungo Chianciano Terme dopo gli impegni parlamentari, ha salutato tutti i partecipanti e seguito con interesse e coinvolgimento le relazioni. Strette di mano, selfie ricordo, complimenti e domande varie; la giornata di Barelli a Chianciano si è rivelata una festa per tutti. In serata sono stati consegnati gli attestati di partecipazione di nuoto e tuffi.
GRAN FINALE DEL CONVEGNO DI NUOTO. Il convegno allenatori di nuoto si conclude con la tavola rotonda sulla preparazione degli sport ciclici, mettendo a confronto ciclismo e nuoto. Dibattito tra Diego Bragato, capo del team performance della Nazionale Italiana di ciclismo e Cesare Butini, direttore tecnico delle squadre nazionali di nuoto. Moderati dal coordinatore tecnico scientifico delle squadre nazionali della Federazione Italiana Nuoto Marco Bonifazi. Subito la parola all’ospite d’eccezione Diego Bragato. “Confrontarsi con visioni e approcci al nostro lavoro in maniera diversa è sempre costruttivo. I miei complimenti alla Federazione Italiana Nuoto per l'organizzazione di questo evento perché ritengo che farsi contaminare da altre discipline e altri sport sia una chiave molto importante per il nostro lavoro; quindi avere sempre le orecchie aperte ad ascoltare e cercare, parlo in termini tecnici, di rubare dagli altri qualcosa che può essere utile nella nostra disciplina è fondamentale. Io l'ho sempre fatta questa cosa, ho costruito il mio gruppo performance con questa filosofia. Ho coinvolto persone che non sapevano nulla di ciclismo e penso che questo sia uno dei motivi per cui negli ultimi dieci anni il settore su cui lavoro, il ciclismo su pista, non solo per merito mio ovviamente, sia cresciuto. In questa rapida presentazione iniziale vi racconto quello che faccio, cosi chè possano esserci degli spunti per le vostre domande. Non scendo nei dettagli ma cerco di fare una carrellata veloce del modo in cui lavoriamo, degli aspetti prioritari del nostro modo di lavorare”. A conclusione dell’intervento, è seguito un lungo dibattito e approfondiento teorico-pratico che ha visto protagonisti gli allenatori in sala.
Si è parlato anche di nutrizione con gli interventi del medico federale Lorenzo Marugo e del biologo nutrizionista e dottore di ricerca Giovanni De Francesco. Tema molto a cuore allo stesso direttore tecnico azzurro Cesare Butini che in chiusura di convegno a voluto ribadirlo. I punti principali affrontati dal prof Marugo sono la capacità di compensare le carenze e l’individuazione delle stesse, l’ottimizzazione e il comportamento alimentare, l’educazione e l’integrazione alimentare. La presentazione del dott De Francesco è molto pratica. “Sono felice di condividere quanto detto da Marugo con voi. La dieta è uno stile di vita e non semplicemente quello che mangi. Vengo spesso interpellato per informare nuovamente chi è disinformato e male informato. La malnutrizione e iper integrazione molto spesso sono indotti da una cattiva cultura, familiare ma anche social. Richiesta ed uso esagerati di molti integratori: almeno 10 sono i supplementi più ricercati al momento. Nulla di più controproducente. Infine porto ad adempio la giornata alimentare di un atleta di nuoto di 80 kg”.
IL SALUTO DEL PRESIDENTE DELLA FIN PAOLO BARELLI AI TECNCI DI TUFFI. “Ben ritovati a tutti. Credo che quest'anno ci sia stato un buon rilancio dal punto di vista qualitativo e il rafforzamento delle capacità di atleti in crescita. È soto occhi di tutti che abbiamo un problema con gli impianti, anche se ormai da diversi anni quello di Roma è stato riacquisito e mi sembra venga sfruttato in maniera adeguata. Sappiamo bene quanto sia costoso gestire gli impianti e quando sia importante il sacrificio di tante società. La collaborazione, che già c'è, vogliamo che dventi più efficace proprio per far sì che quegli spazi di acqua, quei trampolini, quegli impianti che sono a disposizione, possano esserlo ulteriormente e per un numero ancora maggiore di atleti. In bocca al lupo a tutti e complimenti”.
LA RELAZIONE DEL DIRETTORE TECNICO DELLA NAZIONALE OSCAR BERTONE. “La nostra mission è quella di sviluppare la crescita degli atleti e dei tecnici ma anche di tutto il settore in generale. Vi ringrazio di essere venuti in convegno perché anche per me è un motivo di crescita, perché in ogni occasione, manifestazione e incontro si può crescere insieme. L'argomento prevede l'attività delle squadre nazionali del settore tuffi, dove penso che la cosa principale sia la base e in questo caso la base significa scuola tuffi, fondamentale per l'accrescimento dell'intero movimento. Così le società sul territorio nazionale, gli istruttori e naturalmente voi allenatori siete determinanti. E’ grazie alla sinergia tra la federazione e le società, tra gli atleti e i tecnici, che il settore tuffi italiano vanta a livello internazionale una valenza riconosciuta da tutti gli addetti ai lavori. Si parte dalla base quindi per arrivare poi agli allenamenti collegiali, con una programmazione pianificata di manifestazioni nazionali e internazionali che permettano una crescita costante e continua degli atleti di interesse nazionale; al vostro lavoro che in funzione di formare l'atleta e portarlo alla giusta maturazione tecnica vi permette, utilizzando e beneficiando della struttura federale, di arrivare ai sogni tanto desiderati. Agli obiettivi”.
“Quali sono i passi successivi alla scuola tuffi? – prosegue Bartone - Naturalmente partiamo dalla nazionale giovanile, passiamo alla nazionale assoluta ed infine c'è anche l'opportunità dei tuffi delle grandi altezze. A tal proposito i tuffi delle grandi altezze è un settore da molti sottovalutato ma che invece può essere un valore aggiunto alla disciplina dei tuffi da piscina. E’ notizia di quest'anno che la disciplina dell'high diving ha preso piede anche in Europa e dopo la prima edizione dei campionati europei di Roma 2022 l'European Aquatics organizzerà nel 2026 sia i campionati europei giovanili che i campionati europei assoluti. Europei giovanili che si svolgeranno dall'altezza di 12 metri per la categoria ragazzi dei 15 e 16 anni e dai 15 metri per la categoria Junior 17, 18 e 19 anni. Come potete vedere le categorie sono sfalsate di un anno rispetto ai tuffi normali. Secondo me questa è un'ottima opportunità per il futuro di quegli atleti che non vedono la possibilità nella disciplina dei tuffi tradizionali da piscina, ma che potrebbero con le grandi altezze, intanto non smettere di tuffarsi, ma trovare addirittura più soddisfazioni per la loro carriera tuffistica. Consiglio quindi soprattutto a tutti voi allenatori di valutare le possibilità di switchare qualche atleta dai tuffi da piscina a quelli delle grandi altezze dopo averne valutato le caratterstiche e le attitudini personali. Un'altra notizia importante è che gli high diving si terranno anche gli europei assoluti a Parigi 2026 e la vera novità è che si svolgeranno sia per le donne che per gli uomini dall'altezza di 20 metri; quindi si scende per gli uomini e sicuramente questo è un fattore importante anche per il futuro, magari di quegli atleti giovani che vedono in 27 metri un'altezza decisamente molto impressionante”.
L’INTERVENTO DEL TECNICO DELLA NAZIONALE GIOVANILE NICOLA MARCONI. “Ho approfittato delle esperienze della stagione 2025 per parlare ancora una volta di quanto sia importante la periodizzazione degli allenamenti di un atleta di tuffi. L'anno scorso mi sono trovato di fronte a una stagione molto impegnativa dove con i miei atleti di punta, Simone Conte e Valerio Mosca, avevamo diversi obiettivi sia per quanto riguarda gli impegni con la nazionale giovanile che quelli con la nazionale assoluta. Per loro si trattava dell’ultimo anno junior e l'idea era già quella di fargli compiere un passo verso la nazionale assoluta. Avevano i mondiali e gli europei giovanili. Quindi, riflettendo ancora una volta su quella che è stata la mia esperienza con loro la scorsa stagione e e quelle che sono le direttive, giustissimo input della Federazione Italiana Nuoto, di alzare l'asticella, ho riflettuto sulla possibile strategia vincente per arrivare a quelli che sono i nostri diversi obiettivi. Ritengo che la periodizzazione, lo studio, la strategia, la pianificazione, degli allenamenti sia ciò che ci serve. La periodizzazione potremmo definirla l'arte di organizzare gli allenamenti per portare l'atleta al massimo della forma nel momento giusto. Per tutti questo concetto assume una valenza particolare perché non parliamo solo di forza o resistenza ma anche di tecnica, precisione e gestione psicologica”.
Il presidente federale Paolo Barelli, insieme al vice presidente Andrea Pieri e al vice presidente della International Life Saving Federation of Europe Giorgio Quintavalle, è intervenuto anche alla riunione dei coordinatori di salvamento. “Quello che ci siamo detti precedentemente vale ancora per oggi – dice Barelli aprendo i lavori – L’unico aspetto nuovo che stiamo valutando è che il comandante generale delle Capitanerie di Porto è cambiato, ha riassettato l’ufficio e sono cambiate anche alcune richieste. Noi abbiamo già dato delle risposte ed io lo incontrerò da qui a breve. Siamo in contatto anche con l’ufficio legislativo del ministero da cui dipende il comando generale e dal quale dipende il regolamento”. La Federazione Italiana Nuoto con la sua sezione Salvamento rimane l’organo più autorevole alla formazione e aggiornamento degli assistenti bagnanti. Chi meglio della FIN può insegnare le tecniche del nuoto e del salvataggio (in mare, nei fiumi, laghi e piscina) e chi meglio della FIN può valutare l’efficenza dei propri assistenti bagnanti, così come promuovere e diffondere la cultura dell’acqua e della salvaguardia della vita umana.
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Nuoto e nuoto in acque libere
Tuffi e tuffi dalle grandi altezze
Pallanuoto
Foto Giorgio Scala / DBM
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Convegni allenatori 2025. Avviati i lavori. I saluti di Pieri e delle autorità
Aggiornamento e confronto, condivisione e discussione, sono alla base della crescita professionale di ciascuno di noi. Così i tecnici del nuoto si trovano a Chianciano Terme per il convegno allenatori che dal 1989 rappresenta il consueto appuntamento formativo della stagione. In questo caso il primo del nuovo quadriennio olimpico e l’inizio del convegno globale che in quattro giorni abbraccia tutte le discipline acquatiche della Federazione Italiana Nuoto.
Apre i lavori il consigliere federale, organizzatore e direttore Prof. Roberto Del Bianco che nel presentare il convegno introduce le riflessioni del primo relatore Gianfranco Saini, direttore sportivo della nazionale, sui progressi del nuoto in questi ultimi trent’anni, dal 1995 ad oggi, attraverso un focus dei primati mondiali.
Sold out in sala Lorenzo il Magnifico e circa 770 partecipanti tra inscritti e invitati che fino a lunedì si divideranno tra gli hotel Excelsior e Ambasciatori. Il vice presidente della Federazione Italiana Nuoto Andrea Pieri, il sindaco di Chianciano Grazia Torelli e l’assessore allo sport del comune Michele Micheli salutano i presenti. Le loro interviste, insieme a quella al direttore tecnico della nazionale di nuoto Cesare Butini si possono vedere nel TG di Idea Plus TV (Canale 112 del digitale terrestre) in onda questa sera alle 19:30 con replica all 22:30 e sul sito web ideaplustv.com
IL BENVENUTO DELLE ISTITUZIONI. La sindaca Grazia Torelli è la prma ad intervenire. “Buongiorno a tutti e benvenuti a Chianciano Terme. Siamo lieti di ospitarvi e non per la prima volta e questo ci onora ancora di più perché in genere quando si ritorna vuol dire che si è stati bene, ricevendo risposte positive e restando soddisfatti dell'accoglienza e dei servizi. La nostra città è impegnata da tempo e ancora di più lo sarà in queste iniziative ed eventi di livello nazionale perché siamo sicuri di avere le carte in regola per poter rappresentare ed ospitare appuntamenti così importanti, soprattutto nello sport che è un elemento a cui diamo molta attenzione sia per l'aspetto turistico che sociale e di aggregazione. Auguro a voi tutti un buon lavoro, buona permanenza, ricordando che siamo a disposizione per qualsiasi occasione e qualsiasi bisogno anche in questi giorni. Ringrazio soprattutto i dirigenti della Federazione Italiana Nuoto che sono diventati anche degli amici dopo una collaborazione stretta e proficua, che utlimamente ci ha visto lavorare insieme in occasione dei campionati nazionali di categoria estivi di nuoto. Di ciò siamo e ci auguriamo che lo siate altrettanto voi. Buona giornata e grazie di avermi dato quest'opportunità di salutare tutti i rappresentanti”.
L’assessore allo sport Michele Micheli si unisce ai ringraziamenti. “Vi ringrazio anch’io chiaramente per questa longeva collaborazione tra FIN e Chianciano e unisco al benevuto della nostra sindaca. Abbiamo assistito quest'estate al successo dei campionati di categoria di nuoto con grandissima soddisfazione. Oggi ci apprestiamo a vivere altri quattro gironi di lavori e confronto. Vedo davanti a me tanti allenatori, tanti professionisti del settore che con il loro impegno quotidiano fanno crescere i nostri giovani; quello che fate voi è un lavoro assolutamente importante, da tutti i punti di vista, perché una sana competizione, la disciplina, l'allenamento sono valori che i nostri ragazzi si porteranno con loro per tutta la vita. Grazie ai professionisti del settore, ai formatori, agli allenatori, alle società che spero si siano trovate bene quest'estate e grazie soprattutto alla Federazione Italiana Nuoto per la considerazione che ci rivolge e ci rinnova. Buona permanenza e buon convegno a tutti”.
IL SALUTO DEL VICEPRESIDENTE ANDREA PIERI. “ I ringraziamenti sono già stati fatti ed io ringrazio gli organizzatori, in maniera particolare il consigliere Roberto Del Bianco e il coordinatore tecnico scientifico delle squadre nazionali Marco Bonifazi che hanno coordinato e portato avanti questo progetto. Ringrazio la sindaca Grazia Torelli; questa è la settimana delle donne nella nostra regione e quindi vorrei che questo fosse un ulteriore contributo a quella parte che vorremmo sempre più vedere presente in tutte le nostre attività. Porto i saluti del presidente Paolo Barelli che non è potuto essere con noi perché come tutti ben sapete è super impegnato nella sua attività parlamentare ed è di oggi una notizia di un ulteriore grande obiettivo raggiunto a beneficio delle nostre associazioni con la proroga dei termini dell’IVA non più soltanto di un anno ma di ben dieci anni. Ciò dà un sospiro di soddivo a tutte le nostre associazioni. E così come Barelli è impegnato a Roma, cerchiamo anche noi di metterci altrettanto impegno in questi giorni perché l’aggiornamento professionale è un elemento fondante per la crescita della nostra società. I vostri numeri sono importante: siete in settecento e l'inizio del quadriennio olimpico fa ben sperare per il contributo che vorrete dare, per condurre le nostre attività sempre più in alto, affinchè il nostro tricolore prosegua a sveltolare in tutto il mondo. Grazie e buon lavoro a tutti”.
L’INTERVENTO DEL DIRETTORE TECNICO DELLA NAZIONALE DI NUOTO CESARE BUTINI. “E' un piacere incontrarvi ed è anche l'occasione per poter parlare con alcuni colleghi e confrontarci su tante cose. La mia presentazione verterà su quella che è l'analisi dell'anno passato, della stagione appena trascorsa, ma soprattutto guardando un po' a quello che potrebbero essere le aspettative di questo nuovo quadriennio. Analisi e prospettive e alla fine una riflessione su quelli che sono gli aspetti della preparazione e la parte conclusiva”.
“In questa scheda – prosegue Butini entrando nel merito - sono elencate le gare a cui abbiamo partecipato nella stagione precedente, cominciando dai campionati mondiali di vasca corta a Budapest, arrivando ai mondiali di Singapore, proseguendo con i Giochi mondiali universitari a Berlino e i campionati europei under 23. Sicuramente questi dati li conoscete bene, però ciò che vorrei che si evidenziasse riguardo le due manifestazioni della squadra assoluta sono la composizione e il rendimento della squadra; nel rendimento più che nel numero delle medaglie che comunque sono state cospicue e sicuramente nel rendimento inteso come presenza nelle finali: 30 nel campionato mondiale di vasca corta e 25 nel campionato mondiale di vasca lunga. Questo significa che sotto l’aspetto della profondità abbiamo un movimento importante, soprattutto in considerazione che questo campionato è stato disputato senza i maggiori rappresentanti del nostro mondo, mancavano infatti Ceccon, Martinenghi e Partinieri; quindi la risposta è che quel famoso ricambio generazionale che abbiamo avviato anche dall'Olimpiade del 2024 sicuramente sta facendo e ottenendo dei buoni effetti”.
“Si è svolto un buon lavoro e questo è un ottimo inizio – aggiunge il direttore tecnico azzurro - Poi andiamo ad analizzare e dibattere le strategie e gli obiettivi attravreso cinque punti cardine: il mantenimento della posizione di prestigio conquistata negli ultimi anni, contrastando l’accelerazione delle altre Nazioni; l’attuazione di interventi mirati per mantenere alta la motivazione e l’impegno degli atleti esperti; consolidare, attraverso progetti speciali, i segnali di crescita del settore femminile specialmente nella velocità; favorire la crescita di alcune specialità, individuandone i motivi e cercando insieme le possibili soluzioni; agevolare la crescita del settore giovanile, inserendo gradualmente gli atleti più meritevoli nella squadra assoluta”.
A conclusione Cesare Butini illustra i criteri di selezione per l’attività internazionale del prossimo anno (Europei a Parigi dal 10 al 16 agosto e Giochi del Mediterraneo a Taranto dal 21 al 25 agosto) sottolineando di “aver manteuto il sistema misto di qualificazione ed efettuato, però, un’attenzione all’attualità utilizzando il Trofeo Settecolli 2026 per completare la squadra, anche per le staffette”.
LE ESPERIENZE. La testimonianza di Massimo Meloni, head coach della Svizzera e allenatore del fuoricasse Noè Ponti che a Singapore 2025 ha conquistato le medaglie d’argento nei 50 col record mondiale e 100 farfalla, le sue prime iridate in vasca lunga, già pluri campione europeo e mondiale in vasca da 25 metri (Otopeni 2023 e Budapest 2024). “Molti di voi mi conoscono. Ho lavorato circa trentanni all’Aniene e da nove alleno in Svizzera. Ho maturato una grande esperienza avendo come guide i principali tecnici di nuoto e una visione del nuoto un po' particolare. La tecnica per me è un aspetto non fondamentale, perché la tecnica è il modo migliore in cui riesce a nuotare un atleta. Ciascuno ha delle caratteristiche diverse dall’altro. Resta inteso che le apnee, le virate e le partenze vanno studiate, però è praticamente impossibile riprodurre quello che riesce a fare un singolo atleta con un altro. Esempi lampanti sono Melanie Marshall e Adam Peaty o rifacendomi alla mia eseriena Elena Gemo e Mattia Aversa; questi ultimi sott'acqua erano cmpletamente differenti, un missile lei, immobile lui, eppure hanno partecipato entrambi alle Olimpiadi. Quindi ci sono tante differenze, tante cose che purtroppo non possiamo migliorare. Ogni atleta ha dei pregi e dei difetti, secondo me bisogna esaltare tutti i pregi, cercare di migliorare qualche difetto, ma il difetto deve rimanere tale, perché se le due cose diventano uguali significa che hai perso tutti e due i pregi e non vai più come devi andare. Ricordo che tanti anni fa a Massimiliano Rosolino, che aveva nuotato un gran tempo, spostarono la respirazione da destra a sinistra; aveva difficoltà evidenti ma poi si chiamava Massimiliano Rosolino, in acqua era un ottimo elemento e riuscì a ritornare a nuotare come sapeva. Anche la palestra a mio avviso è un altro aspetto variabile. Nel mio caso, alenando un atleta eclettico come Noè Ponti, insieme ad un preparatore atletico che faceva tuffi, Alessandro Mancini, lavoriamo su tanti esercizi propri della ginnastica artistica. Ponti fa un po' tutte le distanze e quindi è molto importante per me la sua fluidità dentro l'acqua”.
“Quandi - continua Meloni - mi sono trasferito in Svizzera, l’inizio non è stato affatto facile. Sono arrivato ed avevo sei atleti. Passavo dall'allenatore Luca Marin che faceva 4’10”, al primo mio mistista che faceva 4’54”. Poi pian piano, credendo in quello che facevo, e con una buona dose di fortuna, ho incontrato un atleta come Noè e il connubio tra noi due ha funzionato. Quindi l'esperienza conta. Sono solito dire una cosa: posso essere l'allenatore più scarso sulla terra, posso sbagliare tutti i miei allenamenti, ma se l'atleta crede e ha fiducia in quello che faccio, l'atleta va forte; se poi faccio un pochino meglio l'atleta va ancora più forte, se faccio bene l'atleta va molto forte. Quindi l'unico consiglio che posso dare a tutti i tecnici è credere in quello che fate e portarlo avanti fino alla fine. Il compito fondamentae di un allenatore è portare l'atleta nella migliore condizione nell'appuntamento più importante, dopo subentrano mille componenti, ma un non vittoria, in quel caso, non può ritenersi una sconfitta. Faccio un esempio: cronometro alla mano con Noè Ponti alle Olimpiadi di Parigi avremmo dovuto vincere la medaglia d'oro e fare un tempo incredibile, ma purtroppo si è rotto qualcosa all'interno della testa e non siamo andati oltre il quarto e quinto posto. Dopodiché siamo ripartiti l'anno dopo semplicemente e ottenuto tre record del mondo in Coppa del mondo, due record del mondo ai mondiali in corta con tempi incredibili che mai avrei pensato. Siamo andati a Singapore e conquistato due medaglie d'argento. Lui un po' arrabbiato per i due arrivi sbagliati, e questo fa parte della mia mancanza nella cura della tecnica, però con due tempi incredibili. Il mio discorso alla base è molto semplice, credere tanto in quello che si fa, non aver paura di sbagliare e soprattutto continuare per la propria strada”.
Di particolare interesse anche le esperenze dirette, completamente differenti, di altri due allenatori di club: Mirko Nozzolillo che allena Silvia Di Pietro e Verika Scorza che segue Christian Bacico. La preparazione adottata da Nozzolillo per Silvia Di Pietro è un esempio molto particolate. “Silvia nel 2026 compirà 33 anni, dal 2009 ha sempre nuotato ai massimi livelli spendendosi moltissimo e da un anno e mezzo abbiamo deciso di asciugare il programma di lavoro e cambiare completamente la preparazione. Abbiamo scelto di nuotare soltanto i 50 farfalla e stile libero abbandonando i 100. Durante la settimana fa sei sedute da due ore in acqua, quattro in palestra e fasi di riscaldamento molto lunghe. La sua carriera si è allungata, è diventata una sprinter e soprattutto non ha perso la voglia di gareggiare ed allenarsi”. E’ singolare anche la testimonianza di Verika Scorza con il suo allievo Christian Bacico. “All’inizio non ci volevamo. Dovevamo lavorare insieme soltanto pochi mesi e poi ci siamo trovati e abbiamo continuato con ottimi risultati. Quando è arrivato da me, nel suo percorso aveva fatto soltanto velocità. La prima volta che l’ho visto in acqua ho prensato che fosse un potenziale dorsista. Quindi abbiamo cambiato metodo di lavoro, compreso quello aerobico, concentando tutto nelle due ore che aveva libere dalla scuola e ci siamo concentarti sui 50, 100 e 200 dorso”.
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Nuoto e nuoto in acque libere
Tuffi e tuffi dalle grandi altezze
Pallanuoto
Foto Giorgio Scala / DBM
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Differimento regime IVA al 2036. Barelli: "Tutelate le associazioni sportive"
L'impegno del Governo evita di assoggettare all'IVA le attività svolte dalle associazioni sportive dilettantistiche ed in genere del terzo settore. L'auspicio diventa realtà dopo la proroga di un anno, fino a tutto il 2025, per altri dieci anni. Ovvero si tratta dell'ulteriore differimento al 2036 dell'entrata in vigore delle norme che avrebbero richiesto l'assoggettamento agli obblighi strumentali ai fini IVA, di tenuta della contabilità e fatturazione, per gli enti che svolgono prestazioni nei confronti dei propri associati.
"Col Governo abbiamo lavorato per accogliere le necessità delle associazioni sportive dilettantistiche e degli enti del terzo settore, scongiurando costi ulteriori relativi ad attività di carattere commerciale non rivolte esclusivamente agli associati - sottolinea Paolo Barelli, presidente della Federnuoto e capo gruppo di Forza Italia alla Camera, tra i promotori dell'istanza - Per le associazioni sportive dilettantistiche senza scopo di lucro e per quelle impegnate in ambito sociale sarebbero stati costi insostenibili e avrebbero compromesso le attività svolte in favore dei cittadini e delle fasce più deboli. Ringrazio per la sensibilità dimostrata i colleghi del Governo e il Viceministro dell'Economia e delle Finanze Maurizio Leo particolamente attento alla questione".
La proroga è tra le misure fiscali del testo definitivo del Dlgs in materia di terzo settore, crisi d'impresa, sport e imposta sul valore aggiunto approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri.
Convegni allenatori 2025. Da venerdì a Chianciano. Pieri apre i lavori
Il vice presidente della Federazione Italiana Nuoto Andrea Pieri venerdì mattina alle 10:00 darà il via al Convegno Allenatori 2025. Al suo si uniranno i saluti del sindaco di Chianciano Grazia Torelli e dell’assessore allo sport del comune Michele Micheli. Spetterà poi al consigliere federale e direttore Prof. Roberto Del Bianco presentare il convegno. Dalle ore 8:00, invece, saranno aperti gli accrediti.
Saranno quattro giorni di riflessioni, confronto e formazione. Per la prima volta tutte le discipline acquatiche si riuniranno nel consueto focus di approfondimento annuale nella stessa città. Il Convegno Allenatori, che prevede 700 partecipanti, radunerà i vertici tecnici e dirigenziali della Federazione Italiana Nuoto e delle Società ed i propri tesserati.
Il convegno allenatori costituisce un’opportunità unica per alimentare le proprie esperienze, acquisire nuove competenze e prepararsi ad affrontare le prossime sfide, sfruttando momenti di condivisione di idee attraverso relazioni, tavole rotonde e dibattiti interdisciplinari. Venti relatori per il nuoto, 10 per i tuffi, 9 per il nuoto artistico, 12 per il salvamento e 18 per la pallanuoto.
Il 21 e 22 novembre comincia il nuoto presso l’Hotel Excelsior, nella Sala Lorenzo il Magnifico. La partecipazione al convegno rilascia 4 crediti conoscenza per i tecnici in possesso di una qualifica SNaQ.
Nella giornata di sabato 22 novembre sono previsti anche il meeting con gli esperti dei tuffi presso l’Hotel Ambasciatori, nel Salone Magellano e l’incontro con i coordinatori della Sezione Salvamento (circa 50 partecipanti) sempre all’Hotel Excelsior, nella Sala Leopoldo. La partecipazione al convegno dei tuffi rilascia 3 crediti. Tre crediti anche per i partecipanti ai convegni del 23 novembre: nuoto per salvamento in programma all'Hotel Ambasciatori (Salone Magellano) e nuoto artistico all'Hotel Excelsior (Sala Scacchi).
Chiusura dei summit dedicata alla pallanuoto in programma il 23 al 24 novembre alla Sala Lorenzo il Magnifico dell'Hotel Excelsior che riconoscerà 4 crediti di aggiornamento.
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Nuoto e nuoto in acque libere
Tuffi e tuffi dalle grandi altezze
Indagini di mercato. Sport acquatici al top
Nello studio "Lo sport in Italia: appassionati e praticanti per disciplina nel 2025" della Nielsen Fun Insights viene sottolineata la tipologia di sport che gli appassionati e i praticanti hanno preferito nell'anno che volge al termine. Il sondaggio - commissionato e pubblicato dalla dalla Federazione Tennis e Padel - ha preso in considerazione un target di popolazione tra i 16 e i 69 anni. La statistica attesta il nuoto al terzo posto, dietro al calcio e al tennis, per numero di praticanti (5,5 milioni), e al quinto posto per numero di appassionati e molto appassionati (13,6 milioni).
L’analisi fa seguito a quella più generica dell'ISTAT, pubblicata a giugno 2025 sulla pratica sportiva in Italia nel 2024, che evidenzia come uno sportivo su tre pratichi ginnastica, aerobica, fitness e cultura fisica mentre il calcio, in tutte le sue varianti (compreso a 5 e a 8), occupa il secondo posto con il 20,3% degli sportivi. Nonostante resti popolarissimo tra i più giovani – lo pratica quasi un bambino su due tra i 3 e i 10 anni – il calcio appare in calo costante: nel 2000 rappresentava il 25,7%, sceso al 24,2% nel 2006 e al 23% nel 2015. Al terzo posto si trovano gli sport acquatici e subacquei, scelti dal 18,7% degli sportivi
In generale emerge che una persona su tre svolge attività sportiva con regolarità e, oltre al desiderio di mantenersi in forma, viene premiato come generatore di emozioni e desiderio di emulazione. Cresce anche l’abitudine quotidiana di dedicarsi all’attività fisica all’interno delle mura domestiche, una tendenza che negli ultimi dieci anni è aumentata dal 13,5% al 20,2%. Nonostante ciò, la maggior parte degli sportivi continuano a preferire spazi dedicati, con una percentuale del 59,5% che frequentano impianti al chiuso e un 36,8% per le strutture aperte.

Foto Diego Montano/Deepbluemedia
Il presidente Barelli a Bari: "Nuoto motore di benessere e sviluppo"
"Senza le associazioni e società non ci sarebbe sport in Italia". Il presidente Paolo Barelli è stato ospite presso la sede del CONI pugliese, a Bari, del presidente Angelo Giliberto e di Nicola Pantaleo, presidente del comitato regionale della Federnuoto. All'incontro hanno preso parte numerose società sportive del territorio. "In passato poco si è investito sullo sport per cui spesso i presidenti delle società si sono sostituiti allo Stato assumendosi l'onere dei costi - ha proseguito Barelli, capo gruppo alla Camera di Forza Italia - Le attività natatorie sono tra le più colpite a causa delle tariffe energetiche molto elevate. L'importanza dello sport per noi è fondamentale e come governo abbiamo aiutato le società con molteplici ristori ed iniziative perseguendo l'unico scopo di promuoverne la pratica come motore di benessere e sviluppo".
Con riferimento ai successi internazionali delle discipline acquatiche ha poi sottolineato come "malgrado le evidenti difficoltà, la Federazione italiana nuoto resta tra le più blasonate e portatrice di medaglie all'Italia, finanche con continuità alle olimpiadi. Ma bisogna continuare a lavorare con la stessa coesione e pari impegno per promuovere ulteriormente le discipline acquatiche che rappresentano un settore sportivo, ma anche sociale. Del resto viviamo in un paese peninsulare con oltre 8.000 chilometri di coste molte acquee interne. Imparare a nuotare è fondamentale: salva la propria vita e, all'occorrenza, quella degli altri".
Con l'avvicinarsi dei Giochi del Mediterraneo a Taranto, la regione Puglia particolarmente attenzionata dal Governo. "E' un momento favorevole per il territorio e sono molto contento - conclude Barelli - L'avvento di manifestazioni internazionali consente sempre di operare a vantaggio dei cittadini, in questo caso con nuovi impianti e la rigenerazione dei presenti. La Federnuoto ha insistito molto per questi investimenti infrastrutturali che resteranno a disposizione dei cittadini". (si ringrazia il CR FIN Puglia)
Dalla Sardegna a Dakar. FIN ambasciatrice di sport, cooperazione e sicurezza acquatica
Un ponte concreto e sportivo tra la Sardegna e l'Africa occidentale: è questo il cuore del progetto "Sardinia Dakar – Corridoi Olimpici e Paralimpici", ideato dalla Federazione Italiana Nuoto attraverso la FIN Sardegna insieme al Progetto AlbatroSS e all'Aquatic Team Freedom, con il sostegno della Fondazione di Sardegna e della Fondazione Alghero.
L'iniziativa rientra nelle attività di cooperazione sportiva e sociale sostenute dal Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, in linea con gli obiettivi del Piano Mattei per l'Africa, che mira a costruire partenariati equi e duraturi tra l'Italia e i Paesi africani.
Il progetto traduce in azione concreta la volontà di rafforzare i legami tra Italia e Africa attraverso sport, inclusione sociale e impegno solidale.
Il percorso prenderà il via il 20 novembre da Porto Torres e si concluderà il 2 dicembre a Dakar, dopo un viaggio via terra di oltre 5.000 chilometri che attraverserà Spagna, Marocco, Sahara Occidentale e Mauritania.
A bordo di un pulmino carico di carrozzine dismesse ma ancora funzionanti, materiale scolastico, attrezzature natatorie e altri beni donati da famiglie, atleti e associazioni paralimpiche sarde, la missione porterà un messaggio di cooperazione concreta e amicizia tra i popoli.
A guidarla saranno il presidente del comitato regionale Sardegna Danilo Russu, in rappresentanza della Federazione Italiana Nuoto presieduta da Paolo Barelli, e Manolo Cattari, presidente del Progetto AlbatroSS, con il supporto dell'Aquatic Team Freedom.
Durante il tragitto, la delegazione farà tappa presso i consolati e le ambasciate italiane dei Paesi attraversati, incontrando rappresentanti istituzionali e sportivi locali per condividere esperienze e costruire nuovi rapporti di collaborazione.
"Sardinia Dakar – Corridoi Olimpici e Paralimpici" mira a promuovere lo sport come strumento di inclusione sociale, sicurezza e sviluppo umano attraverso azioni concrete:
- donazione di sedie a rotelle, sia per uso quotidiano che sportivo, ai centri di riabilitazione e ai comitati paralimpici senegalesi;
- diffusione della cultura dell'acqua come prevenzione degli annegamenti e come opportunità di integrazione comunitaria;
- promozione del nuoto per salvamento, anche attraverso attività formative con atleti e istruttori locali;
- donazione del pulmino utilizzato per il viaggio, che sarà trasformato in mezzo di trasporto sanitario d'urgenza per i villaggi rurali senegalesi.
Il progetto si inserisce nella continuità del percorso avviato con "Corridoi Paralimpici", che ha già consentito la donazione di decine di ausili per la mobilità, restituendo autonomia e dignità a persone con disabilità in contesti fragili.L’iniziativa rappresenta un esempio concreto di come lo sport possa favorire la cooperazione internazionale e il dialogo tra comunità diverse.
Durante la recente missione istituzionale a Dakar, i campioni Luca Dotto e Alessandra Sensini hanno partecipato, accanto al Ministro Antonio Tajani, alla sessione plenaria del Business Forum ICE, incontrando giovani atleti e consegnando materiale tecnico fornito da Arena, partner della FIN. Un gesto simbolico ma concreto, che testimonia la volontà della Federazione di diffondere la cultura acquatica come strumento di sicurezza, crescita personale e inclusione, in vista delle Olimpiadi Giovanili 2026 che si terranno in Senegal.
Il progetto è sostenuto dalla Regione Autonoma della Sardegna, dai Comuni di Alghero, Porto Torres, Sassari e Sennori, dal Comitato Italiano Paralimpico Sardegna (CIP), dalla Federazione Italiana Nuoto Paralimpico (FINP) e dalla Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali (FISDIR). Il contributo della Fondazione di Sardegna e della Fondazione Alghero, insieme alla collaborazione delle realtà associative e sportive dell'isola, ha reso possibile la raccolta di carrozzine, materiali e attrezzature destinate al Senegal.
Con "Sardinia Dakar – Corridoi Olimpici e Paralimpici", la Federazione Italiana Nuoto rafforza il proprio impegno internazionale nella cooperazione sportiva e sociale, costruendo un ponte di amicizia e sostegno tra la Sardegna e l'Africa occidentale. Un viaggio di sport e umanità, che porta con sé non solo beni materiali, ma valori, speranze e opportunità di futuro condiviso.
L'iniziativa è stata promossa ufficialmente questa mattina presso la Sala della Fondazione di Sardegna alla presenza del presidente del comitato regionale Sardegna della Federnuoto Danilo Russu, del presidente del Progetto AlbatroSS Manolo Cattari, della presidente della Commissione Regionale Sport e Sanità On. Carla Fundoni, dei sindaci di Porto Torres Massimo Mulas e di Sennori Nicola Sassu, del presidente CIP Sardegna Claudio Secci e della delegata regionale FINP Silvia Fioravanti.
Martedì 18 novembre, presso il Consiglio Regionale della Sardegna, è in programma una seconda conferenza stampa per dare ulteriore visibilità all'iniziativa solidale.
Collari d'oro. Premiati Cerasuolo, Casella e il CN Posillipo
Tanto nuoto nella tradizionale celebrazione delle medaglie d'oro internazionali del 2025. Questa mattina, con diretta televisiva su Rai2, alla Casa delle Armi del Foro Italico, a Roma, e alla presenza del Presidente del Coni Luciano Buonfiglio e delle autorità di Governo tra cui il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani e il Presidente della Federazione Italiana Nuoto Paolo Barelli, hanno ricevuto il Collare d'Oro il campione del mondo dei 50 rana a Singapore Simone Cerasuolo e il Circolo Nautico Posillipo il cui sodalizio compie 100 anni proprio questa stagione. Inoltre il tecnico di Cerasuolo, Cesare Casella, ha ricevuto la Palma d'oro al merito. Visibilmente emozionato sul palco, il ventiduenne imolese ha ricevuto il riconoscimento direttamente dalle mani del Ministro degli Interni Matteo Piantedosi: "Sono onorato di ricevere questo premio che corona tanti sacrifici lungo la mia seppur giovane carriera e questa stagione che mi ha consacrato. Per questo ringrazio la mia Federazione, il Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro e saluto il collega Aniello Scarpati che ci ha lasciato prematuramente in un drammatico incidente in servizio" ha dichiarato l'iridato azzurro che aprirà la nuova stagione il prossimo fine settimana con il 51° Nico Sapio a Genova.

Presenti all’evento il Presidente del CONI Luciano Buonfiglio, il presidente del CIP Marco Giunio De Sanctis, il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani, il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il Ministro dell'Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti e il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi. Con loro il Presidente della Federazione Italiana Nuoto Paolo Barelli.
Le onorificenze - Istituito nel 1995 il Collare d’Oro è la più alta onorificenza conferita dal CONI e può essere attribuito una sola volta. E’ conferito alle società con oltre 100 anni di attività, che abbiano già ricevuto la Stella d’Oro al merito sportivo mentre lo ricevono gli atleti campioni olimpici, mondiali e i vincitori di alcune particolari manifestazioni internazionali. I Diplomi d’Onore sono attribuiti agli atleti che abbiano già ottenuto il Collare d’Oro in precedenza. La Palma d’Oro, istituita nel 2004, è attribuita ai tecnici che si siano distinti per l’ottenimento da parte dei loro atleti o squadre di risultati di alto livello nazionale e internazionale nonché per il rilevante contributo fornito per l’aggiornamento tecnico e per lo sviluppo dell’attività giovanile.
Il presidente Barelli incontra la sindaca Salis. Focus sul nuoto genovese
A Roma, negli uffici della Camera dei Deputati, il presidente Paolo Barelli ha incontrato la sindaca di Genova Silvia Salis, pluricampionessa italiana del lancio del martello e vicepresidente del CONI nel precedente quadriennio, con cui è legata da lunga amicizia maturata nel mondo dello sport.
La riunione è stata l'occasione per tenere un confronto approfondito sui progetti legati all'impiantistica natatoria della città, alla diffusione delle discipline e della cultura dell'acqua e del nuoto per salvamento, e più in generale per individuare indirizzi di sostegno a favore delle associazioni e società sportive che gestiscono impianti sportivi e piscine ad alto fabbisogno energetico.
Dal dialogo è emersa la volontà comune di alimentare il reciproco coinvolgimento per favorire la crescita delle attività di formazione dalla base sino all'alto livello - ambito in cui le società genovesi continuano a rappresentare un punto di riferimento - e rafforzare le infrastrutture sportive del territorio.



