Covid-19. Il cloro potrebbe inattivare il virus in trenta secondi

L'acqua clorata delle piscine potrebbe inattivare il nuovo coronavirus in soli 30 secondi. Questo è quanto emerge da uno studio, non ancora sottoposto a revisione, condotto dagli scienziati dell'Imperial College di Londra, che hanno studiato l'impatto delle diverse concentrazioni di cloro diluito in acqua su SARS-CoV-2. In Inghilterra le piscine riapriranno questa settimana e il team sostiene che il rischio di trasmissione di Covid-19 attraverso l'acqua clorata è estremamente basso. "Abbiamo eseguito questi esperimenti nei nostri laboratori ad alto contenimento a Londra - afferma Wendy Barclay, dell'Imperial College di Londra - in questo modo siamo stati in grado di misurare l'infettività del virus e la sua capacità di attaccare le cellule". La ricerca, commissionata da Swim England, l'ente governativo inglese per gli sport acquatici, e dalla scuola di nuoto Water Babies, è stata condotta mescolando campioni di SARS-CoV-2 con acqua clorata. Stando ai risultati del gruppo di ricerca, la bassa infettività e la diluizione del virus suggeriscono che la possibilità di contrarre Covid-19 dalla piscina è trascurabile. Gli esperti riportano, infatti, che una concentrazione di cloro di 1,5 milligrammi per litro e un indice di acidità compreso tra 7 e 7,2 possono ridurre l'infettività dell'agente patogeno di oltre mille volte in soli 30 secondi. Gli autori hanno poi utilizzato diverse concentrazioni di cloro e livelli di pH per valutare scenari differenti, riscontrando che una concentrazione di cloro libero di 1,5 milligrammi per litro e un livello di pH di 7,0, come raccomandano le linee guida per il funzionamento delle piscine, sono sufficienti per rendere trascurabile la possibilità di contagio. "Questi risultati - commenta Jane Nickerson, amministratore delegato di Swim England - supportano l'ipotesi che le piscine siano ambienti sicuri se si adottano le misure appropriate. E' una notizia fantastica per gli operatori, i nostri membri e club che prendono parte alle attività sportive, i nuotatori e coloro che fanno affidamento sull'acqua per restare fisicamente attivi". "Siamo entusiasti di questi risultati - aggiunge Paul Thompson, fondatore di Water Babies - mentre ci prepariamo a ricominciare le lezioni e ad accogliere nuovamente bambini e clienti nelle piscine coperte del paese. Sappiamo che il nuoto ha molteplici benefici per la salute fisica e mentale sia per i bambini che per gli adulti di tutte le età e non vediamo l'ora di riprendere le attività". (AGI)
Barelli: "Subito 2 miliardi o sono guai per le società sportive"

Il presidente della Federazione Italiana Nuoto, Paolo Barelli, alla vigilia dei campionati assoluti di nuoto UnipolSai a Riccione, che vedranno impegnati dal 31 marzo al 3 aprile 563 atleti di 147 società, mantiene alta l'attenzione sulla gravità del momento storico in cui versa lo sport italiano e sull'importanza delle società sportive che garantiscono al Paese l'attività motoria. "Se non vengono messi a disposizione un paio di miliardi di euro per tenere in vita le societa' sportive che gestiscono gli impianti e per curare le ferite delle chiusure saranno veramente guai. Servono risorse per permettere alle societa' di pagare gli affitti, tenere in manutenzione le strutture come le piscine e pagare gli oneri come l'energia elettrica". Le dichiarazioni del presidente Barelli intervenuto a "La politica nel pallone" su Rai Gr Parlamento. "Valentina Vezzali non c'entra nulla, e' chiaro - ha proseguito il numero uno della FIN - Il problema e' che lo sport, l'attivita' motoria, e' garantita nel Paese esclusivamente dalle 70mila e oltre societa'. Lo sport non si fa nella scuola, i comuni non hanno fondi per politiche a favore dell'attivita' motoria, le societa' hanno dovuto chiudere l'attivita' da oltre un anno perdendo due stagioni di attivita' e non hanno piu' i soldi per poter pagare i costi di questa chiusura. Se si interrompe questo volano favoloso garantito dalle societa', che operano in sostituzione dello Stato che non c'e' mai stato nell'ambito della promozione, lo sport italiano si ferma. Non sono arrivati ristori e questa e' la conseguenza".
Fonte ITALPRESS
foto DBM (In caso di riproduzione è necessario citare autore e fonte. Vietati ridistribuzione e vendita)
Barelli all'Adnkronos: Sport martirizzato dai governi, ristori elemosina

"Impianti sportivi fermi fino a fine aprile? Se la cosa dovesse davvero essere così sarà un vero disastro, per lo sport italiano e per l'attività motoria. Gli impianti falliranno e i figli e nipoti dei ministri e parlamentari diventeranno dei ciccioni malaticci. Credo che la reazione dei gestori sarà veramente forte, sono alla canna del gas". Lo dice all'Adnkronos il presidente della Federnuoto, Paolo Barelli. "Il settore è stato martirizzato dai governi - continua un inferocito Barelli - perito sotto i colpi dei Dpcm. Sono offeso e drammaticamente arrabbiato, anche perché i ristori sono stati un'elemosina per comprare la carta igienica. E' il settore più bistrattato del paese, la neve ha avuto 700 milioni di rimborsi, il turismo qualcosina, poca roba per commercio e ristorazione, per lo sport praticamente nulla e i gestori vanno avanti con le quote istituzionali. Sono - avverte - tutte cose che ho detto chiaramente alla Camera al cospetto della povera Vezzali, che si trova in un problema più grande di lei: questa è la botta finale. Parlano di riaprire le scuole, lì si riesce a mantenere la sicurezza dal contagio? Ma mi facciano il piacere".
Europei juniores. La soddisfazione della Sindaca Raggi: Grazie Barelli

"Amo il nuoto da quando ero bambina e sapere che Roma ospiterà la 47esima edizione dei Campionati Europei Juniores di nuoto mi rende felice e orgogliosa. Ancora una volta la Capitale si conferma città protagonista dei grandi eventi internazionali sportivi. Abbiamo messo a segno un'altra vittoria, dopo aver ottenuto l'assegnazione dei Campionati Europei Assoluti di Nuoto, Tuffi, Nuoto Sincronizzato e di Fondo nel 2022.
E' un bel risultato per Roma, che dal 6 all'11 luglio, accoglierà giovani provenienti da tutta Europa, pronti a sfidarsi allo Stadio del Nuoto al Foro Italico.
Voglio ringraziare per questo traguardo la Federazione Italiana Nuoto, il Presidente Paolo Barelli, e la LEN, la Lega Europea del Nuoto".

La Sindaca Virginia Raggi con il Presidente Paolo Barelli

La 16enne campionessa Benedetta Pilato, con la Sindaca Raggi e il Presidente Barelli
Assoluti a Riccione. Misure integrative di sicurezza anti Covid-19

Come noto, nelle prossime settimane lo Stadio del Nuoto di Riccione sarà sede dei Campionati Assoluti di nuoto sincronizzato (20-22 marzo), nuoto di fondo (29 marzo) e nuoto (31 marzo-3 aprile).
Le manifestazioni si svolgeranno grazie al supporto della Polisportiva Riccione, del Comune di Riccione e dell’agenzia Promhotels Riccione, con cui la Federnuoto ha definito le misure di prevenzione da adottare nell'ambito di un circuito alberghiero ben definito affinché le società possano individuare la struttura ricettiva più idonea alle proprie esigenze in piena sicurezza.
Appare comunque evidente che i comportamenti individuali assurgono un ruolo fondamentale a tutela della salute personale ed altrui, al di là delle misure di sicurezza applicate nell’organizzazione della competizione ad integrazione delle disposizioni dello Stato in materia di contenimento del contagio da Covid-19.
La circolare del Ministero della Salute del 15 marzo scorso riporta che sarebbe opportuno aumentare il distanziamento fisico fino a 2 metri laddove possibile e specialmente in tutte le situazioni nelle quali venga rimossa la protezione respiratoria (come, ad esempio, in occasione del consumo di bevande e cibo).
La stessa circolare conferma che tutte le misure previste per la riduzione del rischio di contagio devono essere parimenti scrupolosamente osservate anche da parte delle persone vaccinate e di quelle già guarite dall’infezione.
La Federazione Italiana Nuoto auspica, pertanto, che tutti i dirigenti, tecnici e atleti rispettino responsabilmente le indicazioni delle autorità competenti e le linee guida federali per la riduzione del rischio di contagio.
Le norme specifiche d’integrazione delle Linee guida federali "Emergenza COVID-19. Misure di sicurezza da adottare nelle piscine per le competizioni sportive", aggiornate lo scorso 6 marzo, sono consultabili attraverso il link che segue.
fotografia DBM
(ANSA) Covid: Federnuoto, i nostri centri federali per i vaccini

La Federnuoto mette a disposizione i suoi centri federali per i vaccini. Lo annuncia all'ANSA il presidente Paolo Barelli. Il consiglio federale infatti ha deciso di attrezzare gli impianti ad hub per la vaccinazione contro il Covid-19. Individuati i Centri Federali di Verona, Trieste, Frosinone, Viterbo, lo Stadio del Nuoto di Torino e a Roma il Foro Italico, l'UnipolSai BluStadium di Pietralata e il Polo Acquatico Frecciarossa di Ostia. "Riteniamo un dovere nei confronti di tutti i cittadini rendere pubblici questi spazi per facilitare e velocizzare le procedure vaccinali" ha detto Barelli. "La pandemia ha colpito drammaticamente tantissime attività; lo sport è allo stremo malgrado rappresenti salute, benessere psico-fisico, risparmio per le casse della sanità italiana - sottolinea il presidente della federnuoto -. Molte società sono al collasso finanziario. Rischiamo di perdere una generazione di atleti e di cittadini sani e forti. Ogni giorno guadagnato è utile per tornare prima alla normalità. Siamo pronti a dare il nostro contributo". Nei centri federali individuati la federazione sarebbe comunque in grado di assicurare il regolare proseguimento delle attività sportive e rendere disponibili aree per l'allestimento delle strutture necessarie alle vaccinazioni. (ANSA)
DL Covid. Calendari agonistici confermati

In relazione al decreto legge, in vigore dal 15 marzo al 6 aprile, che introduce misure urgenti per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del COVID-19, la Federazione Italiana Nuoto comunica che tutti gli eventi presenti nei calendari dei settori agonistici federali sono confermati e che la partecipazione alle attività di allenamento, agli eventi e alle competizioni di livello agonistico riconosciuti di preminente interesse nazionale continuerà ad essere regolamentata come previsto nel DPCM del 2 marzo.
In particolare restano consentiti gli eventi e le competizioni di livello agonistico riconosciuti di preminente interesse nazionale - con provvedimento del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) e del Comitato italiano paralimpico (CIP) - riguardanti gli sport individuali e di squadra organizzati dalle rispettive Federazioni sportive nazionali, Discipline sportive associate, Enti di promozione sportiva ovvero da organismi sportivi internazionali, all'interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse ovvero all'aperto senza la presenza di pubblico. Le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, degli sport individuali e di squadra, partecipanti alle competizioni citate e muniti di tessera agonistica, sono consentite a porte chiuse, nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni sportive nazionali, Discipline sportive associate ed Enti di promozione sportiva.
Si ricorda che - come evidenziato dalla faq numero 5 consultabile sul sito del Dipartimento per lo Sport del Governo - "in zona rossa sono sospesi gli eventi e le competizioni organizzati dagli Enti di promozione sportiva" e "conseguentemente, nelle zone rosse, sono sospesi anche gli allenamenti degli atleti degli EPS".
Barelli: Forza Vezzali, servono ingenti risorse per le società sportive
"La Vezzali si metta immediatamente all'opera perché lo sport è ormai allo stremo. Abbia la forza e la determinazione di pretendere da Draghi ingenti risorse senza le quali lo sport è finito. Dia la stoccata che fino a oggi il Governo Conte e in questa prima parte il Governo Draghi non hanno ancora dimostrato di saper dare. Forza Valentina".
Paolo Barelli commenta così all'agenzia Italpress la nomina di Valentina Vezzali nel ruolo di sottosegretaria di Stato con delega allo sport. "Le società sportive sono alla carità. Chi non è già fallito lo sarà a breve - aggiunte il presidente della Federnuoto e deputato di Forza Italia - Per gli impianti sportivi non hanno ricevuto alcun ristoro, se non risibili elemosine. Le società e gli operatori dello sport garantiscono non solo l'attività dei campioni ma l'attività motoria di tutti i cittadini".
"Il dramma pandemico - ha aggiunto Barelli - mette in ginocchio la vita dello sport stesso, che in Italia non si fa nella scuola o nell'università, né i comuni hanno i soldi per le politiche necessarie. La Vezzali metta subito a disposizione la sua competenza acquisita in tanti anni di attività per affrontare e risolvere il problema drammatico delle società sportive".
Il presidente Barelli ha anche evidenziato all'agenzia Adnkronos come sia fondamentale che "Il Governo riabiliti le società sportive in Italia a beneficio dell'attività motoria per i cittadini, che significa salute, benessere psicologico ed etica", ribadendo come "le società sportive sono alla canna del gas, gli impianti stanno fallendo. Le società sportive sono state dimenticate dal Governo in questo momento di dramma".
Italian Sportrait Awards. Premiati Greg e Pellacani

Si sono concluse la scorsa settimana le votazioni on line della giuria popolare e, in attesa di poter definire le modalità di premiazione per i vincitori della nona edizione degli Sportrait Awards, sono stati ufficializzati i nomi degli atleti che si sono aggiudicati la Nike stilizzata in questa edizione 2021 del premio. E’ stata grande lotta dal primo all’ultimo giorno, con alcune vittorie assegnate quasi sul filo di lana per designare il “volto dello sport italiano”, designazione basata su un mix di prestazioni ottenute ed emozioni espresse dentro e fuori dal campo gara, perché l’oro conquistato è solo una parte dell’emozione trasmessa e la passione sportiva passa sempre dal racconto delle storie che si celano dietro i grandi atleti. Quasi 400000 mila i voti ricevuti, un grande risultato per un premio organizzato anno dopo anno dalla Confsport Italia con il solo intento di continuare a creare una cultura sportiva soprattutto nei nostri ragazzi, e che per questa edizione ha ricevuto il patrocinio del parlamento europeo, oltre che di molteplici federazioni e gruppi sportivi civili e militari. A vincere l’ambita statuetta nella categoria Top uomini è stato, per il secondo anno consecutivo, Gregorio Paltrinieri. Malgrado lo spostamento delle Olimpiadi, il forte nuotatore è riuscito ad appassionare il grande pubblico, stabilendo un nuovo record europeo poche settimane dopo il termine del lockdown che aveva fermato gli allenamenti degli atleti di ogni livello. La categoria top donne è stata invece vinta da Sofia Goggia premiata dal pubblico per la sua caparbietà nel riuscire a rimettersi sugli sci dopo ogni incidente. La categoria delle rivelazioni è quella dei nomi “nuovi” o meglio nuovi al grande pubblico perché tutti gli atleti in nomination sono già ben noti agli addetti ai lavori, ma sono riusciti a distinguersi nella scorsa stagione con prestazioni sorprendenti. Sorprendente è stata la vittoria con record italiano nei 400 metri piani di Edoardo Scotti al Golden Gala, l’atleta cresciuto tra calcio e nuoto e arrivato all’atletica soltanto a 15 anni avrebbe potuto gareggiare anche nella categoria giovani vista la sua carta d’identità, come sorprendente è stata la continua crescita di Marta Bassino iniziata nel 2020, annata a cui fa riferimento il premio degli Sportrait Awards e consacrata definitivamente in questi primi mesi del 2021. Siamo certi che la ritroveremo tra le finaliste della categoria top il prossimo anno. Scovare i nuovi talenti è sempre stata una delle prerogative degli Sportrait Awards che nel passato ha visto assegnare il premio ad atlete come Simona Quadarella e Bebe Vio. Il voto della giuria popolare quest’anno è andato a Vito Dell’Aquila, uno dei grandi talenti del taekwondo e ad Alice Taglietti, giovanissima atleta della ginnastica ritmica alle prese con i primi passi della sua carriera internazionale. Le categorie team, inserite per la prima volta nella scorsa edizione, hanno dato vita a una delle battaglie più serrate di questi Sportrait 2021. Se nei team giovani la nuova coppia italiana dei tuffi Pellacani- Santoro è sempre stata in testa alla classifica sin dal primo giorno di votazioni, la lotta per la conquista del titolo è stata durissima per i cinque componenti del quattro con PR3 mix di canottaggio paralimpico. Scazzosi Cristina, Brancato Alessandro, Bernard Lorenzo, Muti Greta Elisabeth e Fuina Lorena, dopo aver conquistato lo scorso anno il primo titolo europeo nella storia del para rowing italiano, suggellano la loro stagione con la statuetta della Nike stilizzata nei team top. Capitolo a parte meritano come ogni anno il premio speciale e il Campione dei Ragazzi. I l premio speciale 2021 voleva definire i personaggi sportivi e non che hanno caratterizzato il durissimo periodo di lockdown che ha colpito il nostro paese nel 2020. La scelta del pubblico è stata la coppia Chiara Ferragni/Fedez i più seguiti in assoluto sul social e sempre impegnati nelle raccolte fondi per gli ospedali italiani. Rivoluzione invece nel metodo di votazione de il campione dei ragazzi la cui scelta è stata affidata a una giuria di 100 under 16 provenienti da tutta Italia e in rappresentanza di quasi tutte le discipline sportive. I giovani hanno eletto una giovanissima come loro. Larissa Iapichino, nuova stella dell’atletica leggera italiana è il loro modello di riferimento. Larissa, conosciuta fin da piccolissima come figlia di Fiona May, ha incantato tutti con i suoi fantastici salti che l’hanno portata lo scorso anno al vertice delle classifiche mondiali di specialità. “ Non sapendo quando e in che modalità sarà possibile fare la consegna dei nostri premi” ha dichiarato Paolo Borroni presidente della Confsport Italia “ abbiamo deciso di ufficializzare subito i vincitori, nella speranza di poterci trovare, seppur con numeri ridotti e con tutti i distanziamenti del caso, quanto prima di persona per poter dare loro il giusto merito e festeggiare questo riconoscimento”.
Prof. Landi ribadisce su La Verità: Piscine sicure e luoghi di cura

Il professor Francesco Landi, 57 anni, dal 1° gennaio scorso presidente della Società italiana di gerontologia e geriatria, è responsabile della Medicina interna geriatrica al Policlinico Gemelli di Roma e da un anno («mio malgrado») è in prima linea nell'affrontare la pandemia: inizialmente ha gestito la fase acuta al Gemelli e successivamente, dal 21 aprile 2020, ha avuto la responsabilità del day hospital post Covid. È pure consigliere di Sport e salute spa, società interamente posseduta dal ministero dell'Economia per lo sviluppo dello sport in Italia. Quando si discute di riaperture, al massimo si parla di cinema e teatri. Palestre e piscine restano vietati.
«Non devo dire io di riaprire palestre e piscine. Non sono un politico. Come medico, però, le considero luoghi di cura. Per anni abbiamo studiato, dimostrato da un punto di vista scientifico e quindi divulgato che l'esercizio fisico e lo sport sono quei due stili di vita che ci garantiscono di stare bene». Dovremmo aggiungere la dieta. «Certamente, la dieta equilibrata e l'esercizio fisico sono il binomio perfetto. Di sicuro, è documentato che l'esercizio fisico non solo previene e contrasta l'insorgenza di malattie come quelle cardiovascolari e metaboliche, ma migliora anche il pattern immunitario. È la strategia per invecchiare bene: la longevità non è soltanto un dono genetico odi natura, ma si conquista con i corretti stili di vita». In particolare con l'esercizio fisico. «Gli americani l'hanno definita "nolioill", la pillola che contiene altre pillole benefiche in termini fisici e psicologici». Ma questa pillola miracolosa non possiamo prenderla perché palestre e piscine sono chiuse. «Abbiamo giustamente detto che andare al supermercato è un bene primario, non demandabile: con le dovute cautele di igienizzazione, distanza e protezioni è un luogo dove approvvigionarsi di materie prime per sostentarsi. Dovremmo immaginare che anche piscine e palestre siano considerate un bene primario dove fortificarsi. E lo sono soprattutto in questa fase della pandemia».
Che intende? «Con un mio gruppo di lavoro siamo stati i primi al mondo a descrivere la sindrome che oggi viene chiamata "del long Covid": a giugno abbiamo pubblicato su Jama, una delle principali riviste scientifiche mediche, un articolo che descrive i "persistent syntoms" nei pazienti guariti dal Covid». Che cosa avete scoperto? «Che tra queste conseguenze c'è una forma molto simile alla sindrome da affaticamento cronico. E l'esercizio fisico unito alla corretta nutrizione sono le strategie più indicate per uscire da questa prostrazione e recuperare prima una condizione psicofisica accettabile». L'esercizio fisico previene il Covid? «Questo no. Ma è innegabile che ci garantisce un migliore stato di salute e ci rende più prestanti». Quindi piscine e palestre vanno aperte. «È una cosa che secondo me va presa in considerazione. Per esempio, potremmo pensare alle persone che sono già state vaccinate: è una progettualità che mi piacerebbe portare avanti. Dobbiamo capire che le persone vanno riportate a fare attività fisica dopo questo lungo periodi di sedentarietà». Che cosa vede nel suo day hospital al Gemelli? «Moltissimi anziani sono a casa in poltrona ormai da un anno e non riescono più ad alzarsi da soli: hanno perso massa muscolare e ossea, sono stati troppo fermi e corrono rischi maggiori di cadere. Teniamo altissima l'attenzione sul contenimento del contagio, ma dobbiamo anche riportare l'attenzione sullo sport come cura e strategia di prevenzione. La medicina preventiva è una grande conquista degli ultimi decenni che non va perduta. Così come dobbiamo tornare a controllare il colesterolo e riprendere gli screening oncologici, altrettanto importante è ripartire anche con quella forma di prevenzione fatta attraverso l'esercizio fisico e lo sport. Che si fanno in palestre e piscine». Come garantire la sicurezza sanitaria? «Tutte le federazioni sportive hanno sottoposto una serie di protocolli anche molto articolati. Per esempio, è possibile evitare di utilizzare gli spogliatoi dove è più difficile rispettare il distanziamento. Si possono utilizzare gli spazi aperti vicino alle palestre, analogamente a quanto è stato legittimamente concesso dai Comuni a bar e ristoranti. Con l'arrivo della bella stagione si possono sfruttare anche le piscine all'aperto con protocolli di distanziamento e meno persone nelle corsie». La sicurezza è nell'applicazione dei protocolli elaborati dalle federazioni? «Quella del basket ha descritto esattamente la distribuzione dei bambini nella palestra rispetto alla grandezza del campo, quanti contemporaneamente possono essere presenti, quali esercizi i vari allenatori possono produrre: per esempio, niente "uno contro uno" con il contatto fisico ma soltanto palleggio, passaggi, tiro a canestro, allenamento di gruppo con distanziamento». E In piscina? «Lo stesso. È stato calcolato il numero massimo di bambini che possono nuotare in una corsia rispettando ampiamente il distanziamento». Insomma, bisognerebbe riaprire. «Quantomeno bisogna cominciare a pensarci. Dobbiamo capire che l'attività fisica è una medicina. Stiamo togliendo a bambini, ragazzi, adulti e anziani una pillola di benessere. Fare sport è come curarsi. La sedentarietà e l'assenza di movimento portano ad aumentare il peso e gli indici di massa corporea, e di conseguenza ad aumentare l'indice di rischio cardiovascolare». Come spiega che solo il cibo sia stato considerato un bisogno primario e non il mantenersi in salute attraverso l'esercizio fisico? «Quello che posso dire è che se un paziente soffre di ipertensione, nessuno si sognerebbe di togliergli la pastiglia che abbassa la pressione. E così dovrebbe essere per quel farmaco così benefico che si chiama esercizio fisico. Dobbiamo pensare a rendere di nuovo accessibile alla popolazione italiana la possibilità di fare attività fisica. In realtà, come le ripeto, è la scoperta dell'acqua calda». Non sia così modesto. «Forse pochi sanno che l'acronimo "spa", quello usato per indicare le terme e i centri benessere, significa "salus per aquam". Lo dicevano già gli antichi Romani: la salute attraverso l'acqua». Lei fa sport? «Io ero uno che andava tre volte alla settimana in piscina e altrettante volte in palestra e la domenica facevo qualche altra attività, tipo lo sci d'inverno e la bicicletta o la corsa d'estate». Sport tutti i giorni? «L'Organizzazione mondiale della sanità ha aggiornato le sue linee guida sull'attività fisica e i comportamenti sedentari nel settembre scorso, in piena pandemia: a tutte le categorie d'età è raccomandata l'attività fisica, considerando il tipo, la frequenza e la durata, così come si fa per la prescrizione di un farmaco». Parla di dosi come il «bugiardino» di un medicinale? «Certamente. L'attività fisica ha una sua prescrizione, con l'indicazione di che cos'è una dose, quante ne vanno prese e quante volte a settimana». Qual è la posologia consigliata dall'Oms? «Dai 40 ai 300 minuti a settimana di attività aerobica moderata o intensa. Significa un minimo di mezz'ora in 5 giorni su 7. E se oltre all'aerobica si fa anche potenziamento muscolare, si ottiene un beneficio aggiuntivo. Il risultato è meno mortalità per tutte le cause, meno ipertensione, meno cancro, meno diabete, miglioramento della performance cognitiva, riduzione dell'ansia, della depressione e della demenza, migliore qualità del sonno, calo dell'adiposità e dell'obesità: lo scrive l'Oms. Se l'esercizio fa tutto questo, pensiamoci bene prima di lasciare ancora i centri sportivi chiusi». Come ha fatto quest'anno senza sci, palestra e piscina? «Corsa, bicicletta e alcune attività all'aperto come il padel». È fortunato. «Ma ieri ho dovuto saltare la "Roma riparte - Riparti Roma", una corsa di 5 chilometri per i podisti amatoriali e 10 per i top runner. La Fidal Lazio e il Comune di Roma mi avevano chiesto anche un endorsement perché il modello al quale si sono ispirati è la Longevity Run che avevo lanciato nel 2019». Che cos'è? «Una competizione promossa dal Policlinico Gemelli per promuovere l'idea che la longevità si conquista con la corsa. Cioè devi correre, te la devi conquistare, devi muoverti. La longevità non sta seduta sulla sedia, non ti puoi beare del fatto che il nonno è arrivato a cent'anni e quindi ci arriverai anche tu. No, ti devi muovere». La Riparti Roma si è corsa in sicurezza? «Ovviamente tutti distanziati, ogni mezz'ora sono partite 100 persone per non accalcarsi sul circuito attorno alle Terme di Caracalla. E tutti schierati con la mascherina». Come si corre con la mascherina? «Solo i primi 500 metri. Poi la si doveva buttare nel secchio. Chi la gettava a terra veniva squalificato. Regole ferree anti Covid. Ma con le dovute cautele si pub fare anche questo tipo di manifestazione». Perché ha dovuto dare forfait? «Non sono allenato per fare una corsa decorosa. Ma ho ripreso ad allenarmi per il 23 maggio, quando mi auguro riusciremo a disputare la prossima edizione della Longevity Run».
(articolo di Stefano Filippi)
pdf Prof. Francesco Landi - La Verità - 8 marzo 2021
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