Coppa Len a Piombino. Numeri record. Venerdì il via con Greg & Co

La Coppa Len torna a Piombino venerdì 13 maggio per la seconda tappa, organizzata dall'Olimpic Nuoto con il supporto fondamentale della Federazione Italia Nuoto. Sarà spettacolo, adrenalina e soprattutto competizione d'alto livello. Al via 158 iscritti (98 maschi e 60 femmine). Numeri record che avvicinano quelli di Mondiali ed Europei per una tappa della Coppa Len. Si gareggia nella suggestiva cornice delle acque sottostanti la terrazza panoramica di piazza Bovio: circuito di 2 km da ripetere cinque volte. Partenza fissata alle 9 per gli uomini; dieci minuti più tardi il via delle femmine.
Nella 10 km maschile in acqua ovviamente il vincitore di tutto Gregorio Paltrinieri ma il parterre è d'autore, perchè a dar battaglia ci saranno anche l'ungherese Kristof Rasovszky, argento olimpico a Tokyo 2020 e oro iridato a Gwangju nella 5 km e il francese Marc Antoine Olivier, vice campione del mondo in carica; oltre agli altri azzurri Domenico Acerenza, Dario Verani, Andrea Manzi e i fratelli Mario e Pasquale Sanzullo. Tra le femmine attenzione alla rientrante Rachele Bruni; tra le favorite anche Giulia Gabbrielleschi,Ginevra Taddeucci e la transalpina Oceane Cassignol, oro mondiale nella 5 km a Budapest 2017.
Il punto del coordinatore tecnico Stefano Rubaudo. "Innanzitutto va rivolto un ringraziamento all'Olimpic Nuoto per l'organizzazione di questa tappa e poi la società Freedom per quella successiva (20 maggio) ad Alghero, ovviamente con il supporto essenziale della Federazione Italia Nuoto: non è semplice allestire due tappe in una settimana. Si tratta di due test fondamentali in vista degli europei juniores e dei mondiali di Budapest. Rivederemo in acqua e in gara dopo quasi un anno Rachele Bruni; e poi sarà interessante avere indicazioni anche in ottica 25 km femminile per vedere chi potrà affiancare Pozzobon. C'è attesa per la prova di Paltrinieri, in un momento di carico, e in un giorno particolare come il venerdì: infatti il giorno successivo è sabato e avrà un'altra seduta d'allenamento".
Le parole di Gregorio Paltrinieri. "Ci attende una bella gara, in uno scenario unico. L'acqua è molto trasparente e anche domani si prevede intorno ai 17 gradi. Questa è una stagione lunghissima e piena d'eventi: adesso abbiamo tre settimane intense tra competizioni e allenamenti. Venerdì dopo la 10 chilometri ho già previsto di allenarmi; e poi effettuerò un'altra seduta sabato".
I CONVOCATI PER PIOMBINO. Gregorio Paltrinieri (Fiamme Oro/Coopernuoto), Domenico Acerenza, Andrea Manzi, Mario Sanzullo, Ginevra Taddeucci (Fiamme Oro/CC Napoli), Dario Verani (Esercito/Livorno Acquatics), Pasquale Sanzullo (Carabinieri/CC Aniene), Marcello Guidi (Fiamme Oro/RN Cagliari), Simone Ruffini (Fiamme Oro/CC Aniene), Martina De Memme (Esercito/Olimpic Nuoto Napoli), Giulia Gabbrielleschi (Fiamme Oro/Nuotatori Pistoiesi), Barbara Pozzobon (Fiamme Oro/Hydros), Matteo Furlan (Marina Militare/Team Veneto), Fabio Dalu (Esperia Cagliari), Veronica Santoni (CC Aniene), Rachele Bruni (Fiamme Oro/Aurelia Nuoto), Sofie Callo (Fiamme Oro/RN Spezia), Giulia Berton (Marina Militare) e Andrea Filadelli (RN Spezia).
Nello staff, con il coordinatore tecnico del settore Stefano Rubaudo, i tecnici federali Fabrizio Antonelli, Emanuele Sacchi e Roberto Marinelli, i tecnici Massimiliano Lombardi, Andrea Volpini, Pietro Bonanno, Simone Menoni e Fabio Venturini, il medico Sergio Crescenzi e il videoanalista Roberto Baldassarre.
IL CIRCUITO. Sei tappe con apertura ad Eilat, in Israele, il 23 marzo e chiusura il 24 settembre a Barcellona. Due le tappe italiane il 13 maggio a Piombino e il 20 ad Alghero. Nel 2021 dominio azzurro nel circuito e classifica generale vinta da Gregorio Paltrinieri e da Martina De Memme.
LE TAPPE. 24 marzo Eilat (Israele), 13 e 20 maggio a Piombino ed Alghero in Italia; 12 giugno a Belgrado (Serbia), 26 e 27 agosto a Kiel in Germania. Conclusione a Barcellona il 24 settembre
I podi degli azzurri nella Coppa Len 2022
1^ tappa Eilat (Israele)
10 km maschile
2. Domenico Acerenza
3. Gregorio Paltrinieri
10 km femminile
3. Ginevra Taddeucci
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Foto Andrea Masini/DBM
Coppa Len a Eilat. Acerenza, Paltrinieri e Taddeucci sul podio

Una dieci chilometri dal sapore olimpico per cominciare la stagione. A Eilat, in Israele, riparte il circuito della Coppa Len di fondo subito griffato dall'ungherese vice campione olimpico Kristóf Rasovszky e dalla brasiliana oro a cinque cerchi Ana Marcela Cunha. Azzurri comunque protagonisti: tra i maschi secondo è Domenico Acerenza (Fiamme Oro / CC Napoli) in 1h55'35"5 davanti all'olimpionico della vasca e bronzo olimpico in acque libere, nonché compagno di allenamenti, Gregorio Paltrinieri (Fiamme Oro / Coopernuoto), terzo in 1h55'37"2. Quarto il francese bicampione mondiale e bronzo olimpico a Rio Marc Antoine Olivier (1h55'40"2), che precede gli altri azzurri Mario Sanzullo (Fiamme Oro / CC Napoli), quinto in 1h55'50"8, e Marcello Guidi (Fiamme Oro / CC Napoli) sesto in 1h55'51"4 divisi da una bracciata. Rasovszky, peraltro campione mondiale in carica della 5 km a Gwangju, è il più lesto nel finale chiudendo in 1h55'35"2.
Tra le donne fa il vuoto la trentenne di Salvador de Bahia, Ana Marcela Cunha, che stacca tutte e se ne va in solitaria toccando in 2h06'01"3. L'infinita verdeoro dalla chioma variopinta, già cinque volte campionessa iridata, sgrana il gruppone che arriva alla spicciolata: seconda la transalpina, campionessa mondiale della staffetta 5 km a Budapest 2017, Oceane Cassignol (2h07'22"7), davanti all'azzurra Ginevra Taddeucci ((Fiamme Oro / CC Napoli) in 2h07'24"9. Poi Giulia Gabbrielleschi (Fiamme Oro / Nuotatori Pistoiesi), quinta, in 2h07'31"5, mezzo secondo davanti a Barbara Pozzobon (Fiamme Oro / Hydros), sesta.
Alla gara hanno partecipato 40 maschi e 35 femmine su un circuito di 1.66 km da ripetere sei volte con una temperatura a +20.5. Mancava tra i big solo il tedesco olimpionico della distanza Florian Wellbrock. Prossima tappa del circuito in casa a Piombino il 13 maggio.
CONVOCATI: Gregorio Paltrinieri (Fiamme Oro/Coopernuoto), Domenico Acerenza, Mario Sanzullo, Andrea Manzi e Marcello Guidi (Fiamme Oro/CC Napoli), Matteo Furlan (Marina Militare/Team Veneto), Pasquale Sanzullo (Carabinieri/CC Aniene), Dario Verani (Esercito/Livorno Acquatics), Simone Ruffini (Fiamme Oro/CC Aniene) Barbara Bozzobon (Fiamme Oro/Hydros), Martina De Memme (Esercito/Olimpic Nuoto Acquatics), Giulia Gabbrielleschi (Fiamme Oro/Nuotatori Pistoiesi) e Ginevra Taddeucci (Fiamme Oro/CC Napoli).
Nello staff, insieme al coordinatore tecnico Stefano Rubaudo, i tecnici federali Fabrizio Antonelli e Emanuele Sacchi, il tecnico Massimiliano Lombardi, il biomeccanico Roberto Baldassarre e la fisioterapista Federica Borghjino. Giudice italiano al seguito Marco Rebora.
Le prossime tappe della Coppa LEN di long distance sono programmate il 13 maggio a Piombino, il 20 maggio ad Alghero, il 10 luglio a Belgrado, il 27 maggio a Kiel (Germania) e il 24 settembre a Barcellona.
Prossimi collegiali.
Dal 25 marzo al 2 aprile gli azzurri Gregorio Paltrinieri (Fiamme Oro/Coopernuoto), Domenico Acerenza (Fiamme Oro/CC Napoli), Dario Verani (Esercito/Livorno Acquatics), Barbara Pozzobon (Fiamme Oro/Hydros), Martina De Memme (Esercito/Olimpic Nuoto Napoli) e Andrea Manzi (Fiamme Oro/CC Napoli) rimangono in Israele, per un collegiale a Netanya. Nello staff, insieme al coordinatore tecnico Stefano Rubaudo, il tecnico federale Fabrizio Antonelli e il tecnico biomeccanico Roberto Baldassarre.
Dal 28 marzo al 7 aprile gli azzurri Mario Sanzullo (Fiamme Oro/CC Napoli), Pasquale Sanzullo (Carabinieri/CC Aniene), Simone Ruffini (Fiamme Oro/CC Aniene) e Marcello Guidi (Fiamme Oro/RN Cagliari) sono convocati in allenamento a Roma presso la piscina del Centro di Preparazione Olimpica Giulio Onesti. Nello staff il tecnico federale Emanuele Sacchi, la fisioterapista Valentina Sacchi e il preparatore atletico Alessandro Avallone.
World Series. Acerenza d'argento tra i campioni Wellbrock e Rasovszky

Domenico Acerenza sale di nuovo sul podio alle finali delle World Series di Abu Dhabi e conquista l'argento nella dieci chilometri con un ritardo di 2"4 dal tedesco Florian Wellbrock. Il campione olimpico e mondiale vince in 1h48'09"4. L'azzurro - mercoledì d'oro insieme a Martina De Memme, Giulia Gabbrielleschi e Gregorio Paltrinieri (15'49"9) nella 4x1.5 km, col tedesco ultimo frazionista per il bronzo della squadra tedesca in 15'53"8 (16'10"6 la sua frazione) - segue in 1h48'12"0 e precede con ampio margine il vice campione olimpico ungherese Kristof Rasovszky, già secondo con la staffetta che aveva chiuso in 15'53"1. Il magiaro in 1h48'23"6 sbarra la strada ai fratelli Sanzullo con il 21enne Pasquale che tocca il pontone prima dell'olimpico Mario: quarto in 1h48'24"1 contro 1h48'24"8. Mai così in alto in carriera il giovanissimo napoletano. Più lontani gli altri: settimo Andrea Manzi in 1h48'29"6, decimo Marcello Guidi in 1h48'37"8, 13esimo Matteo Furlan in 1h48'40"9; ritirato Dario Verani.
Acerenza, 26enne potentino di Fiamme Oro e CC Napoli, disputa una gara coraggiosa, si piazza subito nel gruppo di testa e resta in seconda posizione da metà gara, rintuzzando gli attacchi di Rasovszky poi allontanato e minacciato dal giovane Sanzullo. Per l'azzurro, che lavora nel gruppo dell'allenatore dell'anno Fabrizio Antonelli - che il 1° dicembre a Riccione è stato premiato dal DT Cesare Butini con la settima edizione del trofeo intitolato ad "Alberto Castagnetti", riconoscimento che gli è stato attribuito con il 58,3 % delle preferenze - si tratta dell'ennesima medaglia internazionale di prestigio dopo l'argento mondiale e il successo europeo con le staffette. "Sono molto contento per il podio. E' la mia prima medaglia individuale in World Series, in un contesto mondiale e con avversari così forti. Sono soddisfatto del lavoro svolto, delle sensazioni provate e del tipo di gara che sono riuscito a disputare. Adesso testa in vasca perché lunedì ci sono i 1500", racconta l'azzurro che è il bronzo europeo in carica della lunga distanza in piscina ed è stato nono alle Olimpiadi di Tokyo.
Tra le donne Giulia Gabbrielleschi è settima e prima delle italiane in 1h58'33"3 con 11"2 di ritardo dalla terza posizione, occupata dall'olandese Sharon Van Rouwendaal. La vincitrice dei diecimila di Coppa LEN a Piombino, campionessa europea con il team event al Balaton, allenata da Massimiliano Lombardi per Fiamme Oro e Nuotatori Pistoiesi, nuota un tempo migliore di quattro giorni fa a Eilat (quando chiudeva al terzo posto in 2h01'38"30) ma resta ancora dietro alla francese Ocean Cassignol, oggi sesta e domenica scorsa seconda. Ginevra Taddeucci la segue all'ottavo posto in 1h58"34"3 e Laura Pozzobon è undicesima in 1h59'12"6. Vince la tedesca Leonie Beck in 1h58'17"0, davanti alla brasiliana Ana Marcela Cunha (1h58'19"3) che il 12 dicembre si era aggiudicata la dieci chilomenti in Israele.
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Finali World Series
Mercoledì 15 dicembre
4x1500 (2 maschi + 2 femmine)
1. Italia 1h06'49"1
Martina De Memme 17'23"8, Giulia Gabbrielleschi 17'24"6, Domenico Acerenza 16'10"6, Gregorio Paltrinieri 15'49"9
2. Ungheria 1h06'51"7
3. Germania 1h07'29"9
Giovedì 16 dicembre
10 Km maschile
1. Florian Wellbrock (Ger) 1h48'09"4
2. Domenico Acerenza 1h48'12"0
3. Kristof Rasovszky (Hun) 1h48'23"6
4. Pasquale Sanzullo 1h48'24"1
5. Mario Sanzullo 1h48'24"8
7. Andrea Manzi 1h48'29"6
10. Marcello Guidi 1h48'37"8
13. Matteo Furlan 1h48'40"9
ritirato Dario Verani
10 Km femminile
1. Leonie Beck (Ger) 1h58'17"0
2. Ana Marcela Cunha (Bra) 1h58'19"3
3. Sharon Van Rouwendaal (Ned) 1h58'22"1
7. Giulia Gabbrielleschi 1h58'33"3
8. Ginevra Taddeucci 1h58'34"3
11. Barbara Pozzobon 1h59'12"6
16. Silvia Ciccarella 1h59'28"4
22. Alisia Tettamanzi 2h00'37"2
ritirata Martina De Memme
foto di Giorgio Perottino / DBM. L'uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali. Obbligatorio menzionare i credit.
World Series. Staffetta d'oro. SuperGreg trascina gli azzurri

Lampi tricolori rendono ancor più brillante il cielo degli Emirati Arabi. Le finali delle World Series di Abu Dhabi, infatti, si aprono con il successo della squadra italiana nella 4x1.5 km. Martina De Memme (17'23''8), Giulia Gabbrielleschi (17'24''6), Domenico Acerenza (16'10''6), Gregorio Paltrinieri (15'49''9) nuotano in 1h06'49''1, precedendo l'Ungheria seconda in 1h06'51''7 e la Germania terza e più distante in 1h07'29''9.
Ad eccezione di De Memme (assente Rachele Bruni) è la stessa formazione che ha vinto l’oro europeo a Budapest lo scorso maggio ma la prova a squadre era sulla distanza di 4x1.25 km.
La Gara. Dieci squadre al via con l'Italia lanciata da Martina De Memme. Schierano l'uomo solo l'ucarina, con Igor Chervynskiy, e il kazakistan, con il modesto Galzymzhan Balabek. Chervysky cambia per primo (17'16''7), ma è tallonato dall'ungherese Rohacs, dalla portoghese Rosa, dalla tedesca Beck - bronzo iridato nella 5 km a Gwangju 2019 - dalla brasiliana Rosa e da un'ottima De Memme che chiude sesta. Il secondo giro modifica le carte intavola: il forcing è del britannico Pardoe e del brasiliano Almeida che allungano il gruppo guidato dal cinese Tang che si porta dietro il portoghese Cardoso, una strepitosa e tenace Gabbrielleschi e la magiara Olasz. E' il momento decisivo della gara. Pardoe chiude la propria frazione al comando, davanti al verdeoro, all'asiatico e al portoghese: tutti racchiusi in pochi metri, ma tutti daranno il testimone a frazioniste femmine. Distanti meno di un minuto ci sono Giulia Gabbrielleschi e Anna Olasz. Italia e Ungheria schierano due maschi Acerenza e Betlehem: i due infatti in un attimo ricuciono lo strappo e allungano sulle altre nazioni. L'azzurro e il magiaro danno il cambio rispettivamente a Gregorio Paltrinieri e a Kristof Rasovskzy con quaranta secondi di margine sullo statunitense Gravley terzo e sul teutonico Klemet quarto. SuperGreg e Rasovskzy fanno il vuoto e aumentano il margine dal tedesco e campione olimpico Florian Wellbrock risalito al terzo posto. Greg si mette in testa e allo sprint batte il fondista magiaro, prendendosi una parziale rivincita dopo le Olimpiadi di Tokyo: quando l'ungherese ebbe la meglio sul fuoriclasse azzurro nella volata per l'argento.
"La difficoltà della prima frazione sono sicuramente le botte. Bisogna sempre battagliare per prendere posizione e scie - spiega Martina De Memme, tesserata per Esercito e Olimpic Nuoto e allenata dal tecnico federale, nonché marito, Fabrizio Antonelli - Ho dato il 100% ed è stato emozionante vincere. Sono stata lontana dalle gare per tanto tempo e per me queste sono grandi soddisfazioni".
"Ho cercato di non perdere troppo contatto dalla testa e sono stata brava - sottolinea Giulia Gabbrielleschi, tesserata per Fiamme Oro e Nuotatori Pistoiesi, preparata da Massimiliano Lombardi, agli Europei di Budapest anche argento nella 5 km - Ho visto che la Germania si era staccata e ho pensato all'Ungheria: Sono contenta di aver dato un buon cambio a Mimmo (Acerenza ndr)".
"Tanta fatica, ma quando si gareggia in squadra è sempre stimolante. Noi fondisti abbiamo solo questa occasione per farlo: vincere tutti insieme è bellissimo - spiega il lucano Domenico Acerenza tesserato per Fiamme Oro e CC Napoli, compagno d'allenamenti di Paltrinieri e De Memme - La nostra è una squadra forte e molto affiatata. Credo che in acqua si veda".
"Questo inizio di stagione ho deciso di focalizzarmi di più sulla piscina piuttosto che sulle acque libere, per questo domani non farò la 10 km - racconta il vincitore di tutto Gregorio Paltrinieri, tesserato per Fiamme Oro e Coopernuoto, seguito anche lui da Antonelli dopo essere cresciuto al centro federale di Ostia insieme al tecnico Stefano Morini che lo ha portato sul tetto del mondo tra 800 e 1500 dal 2012 al 2020 - Qui le condizioni sono sempre ideali: acqua calma e calda. Insomma è un piacere gareggiare ad Abu Dhabi. Sapevo che sarei arrivato allo sprint con Rasovszky e nel finale ho dovuto strappare perchè lui ha uno spunto notevole in volata. E' andata bene. Adesso il mondiali in vasca corta: cercherò di fare il possibile. Speriamo bene: ho lavorato tanto".
Il commento del coordinatore tecnico Stefano Rubaudo. "Una staffetta inedita perchè aumentata di duecentocinquanta metri la frazione di ogni nuotatore. Abbiamo anche provato una formazione inedita con Gregorio in ultima frazione. La nostra tattica è quella delle nazioni più forti: le donne al via e poi gli uomini nella seconda parte. E' comunque una bella vittoria che conferma il nostro eccellente stato di forma. Domani ci sono le due 10km e speriamo di chiudere al meglio queste finali, per poi ripartire alla grande la prossima stagione".
Finali World Series
mercoledì 15 dicembre (-3 ore in Italia)
4x1500 (2 maschi + 2 femmine)
1. Italia 1h06'49''1
Martina De Memme 17'23''8, Giulia Gabbrielleschi 17'24''6, Domenico Acerenza 16'10''6, Gregorio Paltrinieri 15'49''9
2. Ungheria 1h06'51''7
3. Germania 1h07'29''9
giovedì 16 dicembre (-3 ore in Italia)
ore 8.00 maschi 10 km
ore 11.30 femmine 10 km
CONVOCATI: Gregorio Patrinieri (Fiamme Oro/Coopernuoto), Domenico Acerenza (Fiamme Oro/CC Napoli), Matteo Furlan (Marina Militare/Team Veneto), Mario Sanzullo (Fiamme Oro/CC Napoli), Dario Verani (GS Esercito/Livorno Aquatics), Barbara Pozzobon (Fiamme Oro/Hydros), Giulia Gabbrielleschi (Fiamme Oro/N Pistoiesi). Staff: Stefano Rubaudo coordinatore tecnico, Fabrizio Antonelli e Emanuele Sacchi tecnici federali, Massimiliano Lombardi tecnico.
foto G. Perottino / DBM























World Series. Gabbrielleschi di bronzo a Eilat. Manzi quarto

Cinque azzurri nel Mar Rosso, prima delle finali di Abu Dhabi. In acqua alle prime ore del mattino con la temperatura intorno ai 22 gradi. A Eilat Giulia Gabbrielleschi sale sul podio dopo aver conquistato la medaglia di bronzo sulla 10 chilometri. La vincitrice dei diecimila di Coppa LEN a Piombino, campionessa europea con il team event al Balaton, allenata da Massimiliano Lombardi per Fiamme Oro e Nuotatori Pistoiesi, è terza e chiude in 2 ore 01'38"30, a tre decimi dalla francese Ocean Cassignol. Vince la brasiliana Ana Marcela Cunha che nuota il quadrilatero lungo 1,666 metri da ripetere sei volte in 2 ore 01'36"60. L'altra azzurra in gara, Barbara Pozzobon, è quinta dopo 2 ore 01'40"00, con 10 centesimi di ritardo dall'olandese Serena Stel e un ampio vantaggio sul resto del gruppo.
Tra gli uomini, assente giustificato Gregorio Paltrinieri, si impone l'ungherese Kristof Rasovszky in 1 ora 49'13"80, seguito dal francese Marc Antoine Olivier (1 ora 49'14"90) e dal tedesco Niklas Frach (1 ora 49'16"70). Il primo degli azzurri è Andrea Manzi, allenato da Lello Avagnano e tesserato con Fiamme Oro e CC Napoli, che nuota in 1 ora 49'18"10 chiudendo al quarto posto. Settimo è Dario Verani in 1 ora 49'53"80 e decimo Matteo Furlan in 1 ora 49'59"80.
Questa in Israele è la penultima tappa di World Series. La finale si disputerà ad Abu Dhabi, negli Emirati Aarabi, il 15 e 16 dicembre. Gli atleti che partono lunedì per Abu Dhabi sono Gregorio Paltrinieri (Fiamme Oro/Coopernuoto), Dario Verani (Esercito/Livorno Aquatics), Matteo Furlan (Marina Militare/Team Veneto), Domenico Acerenza (Fiamme Oro/CC Napoli), Mario Sanzullo (Fiamme Oro/CC Napoli), Barbara Pozzobon (Fiamme Oro/Hydros) e Giulia Gabbrielleschi (Fiamme Oro/Nuotatori Pistoiesi).
Convocati e staff di Eilat: Andrea Manzi (Fiamme Oro/CC Napoli), Dario Verani (Esercito/Livorno Aquatics), Matteo Furlan (Marina Militare/Team Veneto), Barbara Pozzobon (Fiamme Oro/Hydros), Giulia Gabbrielleschi (Fiamme Oro/Nuotatori Pistoiesi). Insieme al coordinatore Stefano Rubaudo il tecnico della Marina Militare Fabio Venturini.
Convocati e staff ad Abu Dhabi: Gregorio Paltrinieri (Fiamme Oro/Coopernuoto), Dario Verani (Esercito/Livorno Aquatics), Matteo Furlan (Marina Militare/Team Veneto), Domenico Acerenza (Fiamme Oro/CC Napoli), Mario Sanzullo (Fiamme Oro/CC Napoli), Barbara Pozzobon (Fiamme Oro/Hydros) e Giulia Gabbrielleschi (Fiamme Oro/Nuotatori Pistoiesi). Con il coordinatore tecnico Stefano Rubaudo, i tecnici federali Fabrizio Antonelli ed Emanuele Sacchi, il tecnico Massimiliano Lombardi.
Coppa Len a Piombino. Vincono Greg e Gabbrielleschi. Sul podio Acerenza e De Memme

Strapotere azzurro nella quarta tappa della Coppa Len a Piombino. Nella 10 chilometri maschile davanti a tutti gli amici e compagni d'allenamento, entrambi seguiti dal tecnico federale Fabrizio Antonelli, Gregorio Paltrinieri e Domenico Acerenza. Vince allo sprint il fuoriclasse di Carpi - tesserato per Fiamme Oro e Coopernuoto, bronzo olimpico a Tokyo, dopo aver messo al collo l'argento negli 800 stile libero - in 1h53'46''4 contro l'1h53'46''5 del 26enne lucano - tesserato per Fiamme Oro e CC Napoli - che si conferma sempre più a suo agio nelle acque libere. Sul gradino più basso del podio sale un altro caimano di razza, il magiaro e vice campione olimpico Kristof Rasovszky in 1h53'47''2 che betta in volata Dario Verani (Esercito/Livorno Acquatics) quarto in 1h53'47''8. Termina quinto un pimpante Andrea Manzi Fiamme Oro/CC Napoli) in 1h53'50''0.
Dominio italiano anche nella gara femminile. Davanti a tutte c'è Giulia Gabbrielleschi - tesserata per Fiamme Oro e Nuotatori Pistoiesi, allenata da Massimiliano Lombardi, agli Europei di Budapest argento nella 5 km e oro nella 4x1.25 km insieme a Paltrinieri, Acerenza e Rachele Bruni - che allunga sul gruppo poco prima dell'imbuto e tocca in 2h03'25''6, battendo allo sprint la tedesca Leonie Beck - argento iridato a Gwangju 2019 nella 5 km - che conclude in 2h03'25''7. Terza è una ritrovata e motivatissima Martina De Memme (Esercito) in 2h03'28''3. Si è gareggiato nel mare piatto del Golfo di Baratti; temperatura dell'acqua intorno ai 25 gradi e vento tra i 12 e 14 chilometri orari. La quinta ed ultima tappa della Coppa Len è in programma sabato 9 ottobre ad Alghero.























Gli azzurri convocati per la quarta tappa a Piombino: Gregorio Paltrinieri (Fiamme Oro/Coopernuoto), Domenico Acerenza (Fiamme Oro/CC Napoli), Andrea Manzi (Fiamme Oro/CC Napoli), Andrea Filadelli (RN Spezia), Matteo Furlan (Marina Militare/Team Veneto), Ivan Giovannoni (Esercito/Aurelia Nuoto), Pasquale Sanzullo (Carabinieri/CC Aniene), Giuseppe Ilario (Fiamme Oro) e Dario Verani (Esercito/Livorno Aquatics); Giulia Gabbrielleschi (Fiamme Oro/Nuotatori Pistoiesi), Barbara Pozzobon (Fiamme Oro/Hydros), Ginevra Taddeucci (Fiamme Oro/CC Napoli), Sofie Callo (Fiamme Oro/RN Spezia), Giulia Berton (Marina Militare/Le Bandie), Martina De Memme (Esercito), Veronica Santoni (CC Aniene), Giulia Salin (Fiamme Oro/Nuoto Venezia), Iris Menchini (RN Spezia) e Alisia Tettamanzi (Marina Militare/Nuotatori Milanesi). Lo staff è composto dal coordinatore Stefano Rubaudo, dai tecnici Fabrizio Antonelli, Emanuele Sacchi, Roberto Marinelli, Barbara Bertelli, Massimiliano Lombardi, Alessandro Varani e Pietro Bonanno, dal medico Andrea Felici.
Foto Andrea Masini/deepbluemedia.eu
56^ Capri-Napoli. Vincono Occhipinti e la francese Jouisse

Torna a vincere un italiano alla Capri-Napoli trofeo Farmacosmo. Dopo la Bridi lo scorso anno, a trionfare nella 56esima edizione, con arrivo nelle acque antistanti il Circolo Canottieri Napoli, è stato Alessio Occhipinti, 25 anni, atleta delle Fiamme Oro e della CC Aniene, in 6h32'20''6. L’allungo decisivo a un chilometro dal traguardo, dopo una gara condotta prima in un gruppo composto da sette unità e poi con altri due nuotatori. Occhipinti, portacolori di Canottieri Aniene e Fiamme Oro quarto nella 25 km europea a Lupa Lake quest'anno, bronzo iridato in carica a Gwangju e terzo lo scorso anno, ha accelerato in vista del percorso obbligato delimitato dalle boe, staccando il vincitore 2020, l’olandese Marcel Schouten secondo in 6h34'33''4, e l’altro italiano e compagno alle Fiamme Oro e all'Aniene Simone Ruffini, terzo in 6h34'44''3.
All’arrivo Occhipinti è apparso giustamente stanco dopo la traversata di 36 km ma anche estremamente soddisfatto: “La gara si è decisa – ammette – ad un chilometro dal traguardo, quando anche Simone Ruffini non ha resistito al mio allungo. Sono contento, anche perché volevo riscattare la delusione dello scorso anno, quando sono arrivato terzo. Il mare nel finale era mosso e non riuscivo a vedere bene le boe. Dedico la vittoria alle Fiamme Oro, ai miei genitori e alla mia fidanzata”.
Derby francese tra le donne, con Caroline Jou'isse (27 anni) vincitrice per distacco in 6h49'23''9 sulla connazionale Lisa Pou (6h52'38''5). Sul gradino più basso del podio Rebecca Talanti (H Sport Firenze) in 7h08'59''6. 56esima edizione della Capri-Napoli che è valevole anche come terza tappa dell'UltraMarathon FINA.
Entusiasmo nelle parole di Luciano Cotena, presidente della società Eventualmente Eventi & Comunicazione che organizza la gara: “Quest’anno – afferma – è stata un’edizione da record, con numeri che sono ritornati quelli degli anni passati. Segno di una gara che cresce sempre e che è riuscita ad uscire indenne anche dal ciclone della pandemia.
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foto deepbluemedia. G/Scala









UltraMarathon FINA. Stochino secondo a Lake Ohrid

Nuoto in acque libere ancora protagonista in Macedonia. Le acque del Lago Ohrid, dopo aver ospitato la scorsa settimana la prima tappa della Coppa Len, sono state teatro sabato 21 agosto del vernissage della UltraMarathon FINA. Nella 25km maschile brillano i colori azzurri. Edoardo Stochino è infatti splendido secondo, preceduto solamente dal francese Axel Reymond - campione del mondo a Gwangju 2019 ed europeo a Budapest 2021 - che si impone in 5h10'31''0. Il 33enne di Chiavari - tesserato per Fiamme Oro e Nuotatori Genovesi, bronzo continentale a Hoorn 2016 - nuota in 5h10'32''00; sul gradino più basso del podio sale il macedone Evgenij Pop Acev in 5h10'34''50. Settimo lo spezzino Francesco Ghettini (Marina Militare/RN Spezia) in 5h16'49''40. Nella gara femminile, nessuna azzurra al via, domino transalpino con Ocean Cassignol che domina in 5h16'39''30, seguita dalla compagna di squadra Caroline Laure Jouisse in 5h45'42''20.
Il circuito torna il prossimo 5 settembre con la 56esima Capri/Napoli, vinta lo scorso anno da una strepitosa Arianna Bridi che arrivò prima, battendo anche la pattuglia di nuotatori uomini, per un successo storico.
Coppa Len. Vince De Memme, secondi Pozzobon e Verani

Debutto da protagonista assoluta per l'Italfondo nella prima tappa della Coppa Len che si è svolta nelle acque del Lago Ohrid, in Macedonia. Nella 10 km femminile strepitoso successo di una ritrovata Martina De Memme (Esercito) che in volata si impone su Barbara Pozzobon. La 30enne di Livorno - allenata dal tecnico federale, nonché marito, Fabrizio Antonelli - nuota in 2h20’04’’0 contro le 2h20’05’’9 della 28enne veneta.
Nella prova maschile vittoria del francese Marc Antoine Olivier - quarto alle Olimpiadi di Tokyo, alle spalle di Gregorio Paltrinieri - in 2h10’55’’6, che negli ultimi duecentro metri stacca Dario Verani (Esercito/Livorno Acquatics) secondo in 2h10’56’’7; completa il podio il tedesco Niklas Frach terzo in 2h11’00’’4. Ottimo quarto, al debutto in azzurro, il sardo Fabio Dalu (Esperia Cagliari) in 2h11’07’’0.
Olimpiadi. Paltrinieri è l'uomo dei miracoli. Bronzo nella 10 km
I Supereroi esistono veramente. Uno di questi, capace di cancellare i fantasmi della mononucleosi e della stanchezza, è Gregorio Paltrinieri che stupisce tutti e si prende un bronzo che sa di impresa nella 10 km in acque libere. Il 26enne fuoriclasse di Carpi, dopo l'argento negli 800, doma le acque di Odaiba Marine in 1h49'01''1, preceduto dal tedesco e campione del mondo Florian Wellbrock, in testa fin dal primo giro, in 1h48'33''7, e dall'ungherese Kristof Rasovszky, che resiste al ritorno dell'azzurro ed è secondo in 1h48'59''0.
SuperGreg è leggenda, esce fuori dall'acqua stremato e sorretto dal suo tecnico Fabrizio Antonelli e aggiorna il libero dei record. L'Italia del nuoto in acque libere infatti festeggia così la terza medaglia olimpica della storia, prima al maschile, dopo il bronzo di Martina Grimaldi a Londra nel 2012 e l'argento di Rachele Bruni a Rio de Janeiro nel 2016. Wellbrock e Paltrinieri si affiancano al tunisino Oussama Mellouli, in passato unico atleta ad essere salito sul podio nella stessa edizione delle Olimpiadi sia in piscina sia nel fondo.
"Più di questo non potevo fare. E' la giusta ricompensa dopo due mesi d'inferno. Vado via da Tokyo con due medaglie e posso ritenermi soddisfatto - spiega il campione europeo in carica nella 10, nella 5 e con la 4x1.25 km - I piani non erano questi, ma per come sono arrivato va benissimo. Oggi faceva molto caldo. La gara è partita subito a tutta e io neanche mi sono accorto dell'accelerazione di Wellbrock. Poi Fabrizio (Antonelli, ndr) mi ha spronato ad andare a riprendere i primi, mi ha perfino fatto saltare il primo rifornimento. Alla fine il tedesco era irragiungibile, ha disputato la gara perfetta; ho provato a superare il magiaro che è statao bravo a non darmi lo spazio".
Il tricampione europeo, bimondiale e olimpico dei 1500 non ha neanche la forza di esultare, perché è andato oltre i propri limiti. "Ho voluto questo bronzo a tutti i costi, perché queste Olimpiadi non mi avevano ancora appagato del tutto: adesso sì. Il quarto posto nei 1500 è stata una brutta botta. Vado via comunque con il sorriso, perché più di così era impossibile. Questa medaglia è una delle più sofferte della mia carriera, ma me la sono meritata, perché nonostante una condizione difficile non ho mollato. Sono contento di aver combattuto e di aver dato il massimo - prosegue Paltrineri, tesserato per Fiamme Oro e Coopernuoto - Fosse per me ci riproverei anche la settimana prossima. Adesso ho tre medaglie olimpiche in tre discipline differenti (800, 1500 e 10 km) ed è bello anche questo".
Non riesce a trattenere le lacrime e le emozioni il tecnico Fabrizio Antonelli. "Ha buttato l'anima, il sangue e tutto quello che aveva. Credo sia stato l'anno più duro della sua carriera. Ha compiuto qualcosa di miracoloso. Due mesi fa valutavamo ogni giorno se era il caso di far partire Greg, di farlo allenare o di fargli fare l'attenzione. In questo periodo è aumentato l'affetto e la stima nei suoi confronti. Avevamo un piano in testa, eravamo proiettati a gareggiare con l'obiettivo di conquistare tre ori, ma la mononucleosi ha stravolto ogni previsione. Gregorio si è rivelato ancora più uomo, campione e fenomeno, perché ha preparato un'Olimpiade in condizioni quasi impossibili". Poi il tecnico federale racconta il suo rapporto con Paltrinieri. "Lui pretende sempre il massimo da se stesso e da chi gli sta vicino, ed io tutti i giorni cerco di metterci impegno e trovare soluzioni. Continueremo a lavorare per la sua evoluzione. Appena sarà in salute, metteremo nel mirino le olimpiadi di Parigi 2024, per riprenderci ciò che abbiamo lasciato in Giappone. Queste medaglie dal punto di vista tecnico e di gestione hanno un valore pazzesco: un mese fa non eravamo sicuri neanche di partecipare a tutte e tre le gare e si valutava persino di nuotare solo la 10 km che era l'ultima in calendario".
L'altro azzurro in gara Mario Sanzullo (Fiamme Oro / CC Napoli) chiude al quattordicesimo posto in 1h53'08''6. "Posso solo fare i complimenti ai ragazzi che sono arrivati davanti. Questa mattina le condizioni erano estreme per me - sottolinea il ventottenne di Massa di Somma, allenato da Emanuele Sacchi, per Fiamme Oro e Circolo Canottieri Napoli - Voglio comunque dedicare questa gara a mio nonno che è venuto a mancare in settimana: avrei voluto fare meglio, ma va bene così".
LA GARA. Ventisei atleti al via per i 7 giri del quadrilatero formato da quattro boe da 1435 metri del parco marino di Odaiba. Temperatura dell'acqua 29.5 gradi, 27.5 dell'aria e umidità intorno all'80%. La fase di studio dura il tempo di un amen. Poi, come sempre, è il campione del mondo Florian Wellbrock a rompere gli indugi e a prendere margine: il tedesco chiude il primo giro in 15'49''3. A seguire il 24enne francese Marc-Antoine Olivier (bronzo olimpico e argento mondiale, nonché secondo alle spalle di Paltrinieri nella 5 km) a 6''4, l'unghererese Kristof Rasovszky a 13''6 e l'altro tedesco Rob Muffels che guida il gruppo a 21''2, con Mario Sanzullo che passa dodicesimo a 26''1 e Gregorio Paltrinieri diciassettesimo a 31''9. Wellbrock sempre in testa al passaggio ai 2.9 km in 31'20''5, ma Olivier e Rasovszky dimezzano il ritardo dal tedesco; Paltrinieri risale al quarto posto a 33''5, mentre Sanzullo è undicesimo a 43''5. Il transalpino ricuce lo strappo e passa in testa al terzo giro, con Wellbrock e Raszovsky che restano in scia; e SuperGreg che si mantiene quarto a 18''3, seguito dall'americano Jordan Wilimovsky (21''5) e dal canadese Hau-Li Fan (23''0). Sanzullo sale al nono posto a dieci secondi da Paltrinieri. A metà gara (5.2 km) Wellbrock torna in testa con una manciata di secondi di vantaggio su Rasovszky ed Olivier; Paltrinieri si mantiene a 15''5, mentre Sanzullo perde contatto e scivola all'undicesimo posto ad oltre un minuto dai migliori. A tre giri dal termine, dopo il rifornimento, tedesco, ungherese e francese occupano sempre le prime tre posizioni; ma il 26enne di Carpi riduce il ritardo ad appena 8''3. Ai 6.6 km riparte il forcing di Wellbrock che stavolta precede il magiaro di 6''9, il transalpino di 8''3 e l'azzurro di 9''9. Dietro i quattro c'è il greco Athanasios Kynigakis quinto a 23''9, mentre Sanzullo scende al quartodicesimo posto a quasi due minuti dai leader. Proprio l'ellenico aumenta di giri e, a sorpresa, all'inizio del quinto giro riporta sotto il gruppo. Wellbrock infatti gira sempre davanti, con in scia Rasovzky, Olivier, Kynigakis, Paltrinieri e l'israeliano Matan Roditi. Paltrinieri scala al secondo posto con 5''5 di ritardo da Wellbrock a due chilometri dalla fine; Rasovszky, Olivier e Roditi restano sui piedi dell'azzurro, mentre Kynigakis paga lo sforzo e scivola a una ventina di secondi. Non c'è un attimo di respiro. Tutti saltano l'ultimo rifornimento e Wellbrock torna ad attaccare ad un chilometro dalla fine solo l'ungherese tiene botta e si mantiene a quattro secondi dal tedesco; Paltrinieri perde qualche metro e passa a 13 secondi, marcato da Olivier e dall'israeliano. A mille metri dalla fine Wellbrock aumenta la gambata, Raszovsky perde qualche metro; l'azzurro accelera a sua volta e stacca Olivier. Ultimi cinquecento metri da vivere tutti d'un fiato. Wellbrock dà ancora gas ed è imprendibile. Paltrinieri trova energie da supereroe e affianca Rasovszky all'ingresso dell'imbuto; ma il magiaro è specialista dello sprint ed è argento. Paltrinieri si prende un bronzo che vale oro.
Risultati delle dieci chilometri
Odaiba Marine Park
Mercoledì 4 agosto
1. Ana Marcela Cunha (Bra) 1h59'30"8
2. Sharon van Rouwendaal (Ned) 1h59'31"7
3. Kareena Lee (Aus) 1h59'32"5
14. Rachele Bruni (Ita) 2h02'10"2
Giovedì 5 agosto, alle 6:30 locali
1. Florian Wellbrock (Ger) 1h48'33''7
2. Kristof Rasovszky (Hun) 1h48'59''0
3. Gregorio Paltrinieri 1h49'01''1
14. Mario Sanzullo 1h53'08''6
Il parco marino di Odaiba ha sabbia e rocce che circondano una baia tranquilla che si estende accanto al parco Daiba. E' uno dei luoghi turistici più frequentati in Giappone raccolto in uno scenario futuristico tra il Rainbow Bridge e il Fuji Television Building. Particolarmente frequentato per la spiaggia, i prati erbosi, le piattaforme e lo Skywalk.
foto di Giorgio Scala - DBM / L'uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali. Obbligatorio menzionare i credit.















