Campionati A1. Arbitri della 1^ giornata
Coppa del Mondo. Taddeucci e Diodato quinti nella Ko sprint

È l’ora della grande novità inserita nel programma della Coppa del Mondo. Ad Ibiza debutta la spettacolare, e ben strutturata nella formula, 3 km ko sprint che prevede tre round sia per la prova maschile che per quella femminile. Nessun azzurro sul podio in questo nuovo format. Quinta posizione finale per il bronzo olimpico Ginevra Taddeucci; tra i maschi stesso risultato per Matteo Diodato, 22enne di Livorno tesserato per Livorno Aquatics e preparato da Stefano Franceschi.
KO SPRINT FEM. Eliminatorie. Preliminari che dimezzano il gruppo portandolo da quarantasei a venti: sono due le batterie da ventisei con le migliori dieci per heats che accedono alla fase successiva. A loro agio nel nuovo format delle acque libere le azzurre. Ginevra Taddeucci è seconda nella sua batteria. La 27enne di Firenze - tesserata per Fiamme Oro e CC Napoli, allenata da Giovanni Pistelli e bronzo olimpico - chiude in 17’29”1, preceduta solamente dalla francese Clemence Coccordano che nuota in 17’28”5; terza un’ottima Antonietta Cesarano (Assonuoto club Caserta) in 17’30”3. Ben quattro azzurre, invece, avanzano dalla seconda batteria vinta dalla giapponese Ichika Kajimoto in 17’40”5; sono Giulia Berton (Marina Militare/Le Bandie) quinta in 17’44”0, Giulia Gabbrielleschi (Fiamme Oro/Nuotatori Pistoiesi) sesta in 17’44’1, Veronica Santoni (CC Aniene) ottava in 17’44”4 e Linda Caponi (CC Carabinieri) nona in 17’44”5.
Semifinale. Un minuto e mezzo di pausa e si riparte per la semifinale. La formula è vincente per spettacolarità e rapidita; per certi versi prende spunto da ciò che avviene nelle sprint dello sci di fondo. Una strepitosa Ginevra Taddeucci vince la semifinale in 11’12”5 ma per tutti i mille metri è tallonata da Giulia Gabbrielleschi seconda in 11’13”4. Avanza in finale anche una sorprendente Antonietta Cesarano in 11’16”1 che vale il nono posto. Si fermano Giulia Berton sedicesima in 11’23”9, Linda Caponi diciottesima in 11’24”3 e Veronica Santoni diciannovesima in 11’25”1.
Finale. Cinquecento metri di alto livello agonistico ed anche emozionanti. Praticamente una lunga volata a dieci, con la resistenza ad essere fondamentale più della tecnica. Le azzurre accusano un po’ la fatica accumulata in tre round così ravvicinati. La tedesca Lea Boy - bronzo iridato nella 25 km a Budapest 2022 - dopo essersi nascosta nei turni precedenti, allunga subito dopo il via, portandosi dietro l'ungherese Bettina Fabian e la nipponica Ichika Kajimoto; Boy accelera a cento metri dalla fine, prende margine sulla magiara e la giapponese e vince in solitaria in 5'18"5. Fabian è seconda in 5'22"1 contro il 5'22"2 di Kajimoto. La migliore delle italiane è Taddeucci che è quinta in 5'32"0. Chiudono il gruppo Giulia Gabbrielleschi e Antonietta Cesarano rispettivamente nona in 5'35"2 e decima in 5'36"8.
KO SPRINT MAS. Eliminatorie. Si parte con il primo round che riduce il gruppo da sessantatrè a venti unità. Due batterie una da trentuno e una da trentadue nuotatori con i migliori dieci tempi delle due che qualificano al secondo turno. Avanzano sei azzurri in semifinale tre dalla prima e altrettanti dalla seconda heats. Nella prima batteria benissimo Davide Marchello è secondo, preceduto solo dal francese Sacha Velly - bronzo ai mondiali juniores di Alghero - in 16'07"4. Il 24enne di Messina - allenato al Centro Federale di Ostia da Fabrizio Antonelli - tocca in 16'08"1. Quarto è Andrea Filadelli - tesserato Marina Militare e Superba e seguito da Simone Menoni - in 16'08"6. Avanza anche Ivan Giovannoni (Esercito/Aurelia Nuoto) ottavo in 16'09"5. Decisamente più veloce è la seconda eliminatoria vinta dal tedesca Oliver Klmet in 15'44"7. Non sfigura il toscano Matteo Diodato. Il 22enne di Livorno - tesserato per Livorno Aquatics e preparato da Stefano Franceschi - è terzo in 15'45"9. Buon sesto posto per Pasquale Giordano (CC Napoli) in 15'53"6. In semifinale anche Fabio Dalu (Esperia Cagliari) ottavo in 15'55"1. Eliminato per un centesimo Gregorio Paltrinieri (Fiamme Oro/Coopernuoto) undicesimo in 15'56"8 contro il 15'56"7 del brasiliano Leonard Brandt decimo ed ultimo degli ammessi.
Semifinale. Un minuto e mezzo di pausa e si riparte per la semifinale. Non conoscono la fatica Matteo Diodato, Davide Marchello e Andrea Filadelli che rispettivamente terzo in 10'00"7, ottavo in 10'03"1 e decimo in 10'03"4 si qualificano per la finale. Il più veloce è ancora il tedesco Klemet in 9'59"6, secondo è l'ungherese Davide Betlehem in 9'59"9.
Finale. Si procede ad alta intensità. Il tedesco Oliver Klemet piazza l'allungo decisivo negli ultimi metri, chiudendo con un tempo di 4'50"5 e conquistando la vittoria. Alle sue spalle l'ungherese David Bethelem in 4'51"6. Completa il podio il sempre solido Marc-Antoine Olivier: il francese tocca in 4'53"5. Tra gli azzurri quinta piazza per Matteo Diodato in 4'58"3. Settimo Davide Marchello in 4'59"5, decimo Andrea Filadelli in 5'03"4.
LA COMPETIZIONE. Oltre 120 atleti di 28 nazioni di tutto il mondo si tufferanno nella dieci chilometri che partirà dal CNSE Sailing Club Santa Eulàlia in programma il 25 aprile: alle 9:00 la gara femminile e alle 12:00 quella maschile. Il percorso sarà un poligono delimitato da sei boe lungo 1.666 km da ripetere sei volte. Temperatura esterna prevista intorno ai 20 gradi mentre 18 quella dell'acqua. Il 26 aprile esordirà la 3 km knock-out sprint al posto della staffetta 4x1500 metri. Alle 9:00 la prova femminile mentre alle 12:00 quella maschile. La gara prevede tre livelli di sfide con quarti di finale sui 1500 metri, semifinali sui 1000 metri ad eliminazione diretta e finale sui 500 metri con i top dieci che si giocano il podio. Il circuito proseguirà a Setubal 14-16 giugno, Golfo Aranci 10-11 ottobre.
REGOLAMENTO KO SPRINT. Novità assoluta nel programma della World Cup di nuoto in acque libere è la 3 km ko sprint. La formula prevede un primo round da 1500 metri con due atleti per nazione sia maschi che femmine, al termine della quale la metà dei partecipanti - divisi in due batterie - vengono eliminati; dopo un minuto e mezzo di recupero vi sarà una semifinale da 1000 metri che dimezzerà ulteriormente i partecipanti; e quindi, dopo un'altra pausa di novanta secondi, la finale sui cinquecento metri.
Gli atleti convocati sono Gregorio Paltrinieri (Fiamme Oro / Cooper Nuoto), Dario Verani (Esercito / Livorno Acquatics), Marcello Guidi (Fiamme Oro / RN Cagliari), Luca De Tullio (Fiamme Oro / CC Aniene), Andrea Filadelli (Marina Militare / Superba), Ginevra Taddeucci (Fiamme Oro / CC Napoli), Barbara Pozzobon (Fiamme Oro / Hydros), Giulia Gabbrielleschi (Fiamme Oro / Nuotatori Pistoiesi), Linda Caponi (CC Carabinieri). Nello staff, con il coordinatore tecnico organizzativo Stefano Rubaudo, i tecnici Fabrizio Antonelli, Giovanni Pistelli, Massimiliano Lombardi, Ivan Sacchi, Pietro Bonanno e Sergio Crescenzi.
3 km ko sprint fem
Finale - 0.5 km
1. Lea Boy (Ger) 5'18"1
2. Bettina Fabian (Hun) 5'22"1
3. Ichika Kajimoto (Jpn) 5'22"2
5. Ginevra Taddeucci 5'32"0
9. Giulia Gabbrielleschi 5'35"2
10. Antonietta Cesarano 5'36"8
3 km ko sprint mas
Finale - 0.5 km
1. Oliver Klemet (Ger) 4'50"5
2. David Bethelem (Hun) 4'51"6
3. Marc-Antoine Olivier (Fra) 4'53"5
5. Matteo Diodato 4'58"3
7. Davide Marchello 4'59"5
10. Andrea Filadelli 5'03"4
Alla Campania il Trofeo delle Regioni 2019

La Campania, già avanti nel punteggio dopo la prima giornata, vince la classifica del Trofeo delle Regioni con 138 punti, seguita dalla Liguria con 111, alla quale non sono bastati il primo posto nella mixed junior e il terzo nella ragazzi. Terza clssificata il Veneto con 91. Per Iris Menchini e Andrea Filadeli (Liguria) seconda medaglia d'oro al Trofeo delle Regioni, dopo i successi di sabato nelle gare individuali. Due medaglie nelle staffette anche per la Campaniia: oro con Federica Senatore, Flavia Di Sena, Giuseppe Ilario, Angelo Giordano nella mixed ragazzi, argento pesante con Francesca Senatore, Benedetta Festante, Stefano Avino e Giovanni Asciolla con la junior.
Il podio della 4X1250 mixed Junior
1. Liguria 1h 00'06"7
Andrea Filadelli, Iris Menchini, Luca G. Mazzarri, Dania Neri
2. Campania 1h 00'27"8
3. Veneto 1h 00'29"4
Il podio della 4X1250 mixed Ragazzi
1. Campania 1h 01'26"3
Federica Senatore, Flavia Di Sena, Giuseppe Ilario, Andgelo P. Giordano
2. Toscana 1h 02'40"4
3. Liguria 1h 02'41"3
Mondiali 2024 a Doha dal 2 al 18 febbraio

La FINA ha annunciato martedì 12 luglio che i ventunesimi campionati mondiali si terranno a Doha dal 2 al 18 febbraio 2024. I 21esimi Campionati del Mondo FINA di Doha erano originariamente previsti per l'estate del 2023. Tuttavia, a causa della riprogrammazione dei 20esimi Campionati del Mondo FINA a Fukuoka, in Giappone, nell'estate del 2023, è stato necessario modificare le date dell'evento in Qatar. Le discipline in calendario sono nuoto, tuffi, high diving, pallanuoto, nuoto artistico e nuoto in acque libere. I mondiali di Doha saranno anche una tappa d'avvicinamento alle Olimpiadi di Parigi 2024 (26 luglio-11 agosto).
Olimpiadi di Tokyo. Inaugurato l'Aquatics Centre

Un segno di speranza contro la pandemia. Il comitato organizzatore delle Olimpiadi ha inaugurato, con otto mesi di ritardo sula tabella di marcia a causa della pandemia, il Tokyo Aquatics Centre, la sede olimpica delle discipline acquatiche realizzata vicino alla mecca del nuoto nipponico, il Tatsumi International Swimming Center, che diverrà una sede di appoggio per gli atleti alla vigilia dei Giochi. Le gare di nuoto dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020 si svolgeranno dal 25 luglio al 2 agosto 2021 con le finali che si svolgeranno la mattina e le batterie lungo il pomeriggio oraio locale e i tuffi dal 26 luglio al 5 agosto.
La prima atleta ad aver potuto testare ufficialmente la vasca olimpica è stata la nuotatrice giapponese Ikee Rikako un vero esempio di tenacia e determinazione, poichè febbraio del 2019 le fu diagnosticata la leucemia. La campionessa ha affrontato con coraggio il lungo decorso della malattia e nelle scorse settimane è tornata alle competizioni.
Diritto penale e sport. Convegno a Roma
Nel complesso natatorio del Foro Italico a Roma, in piazza Lauro De Bosis, è in programma dalle 13.00 alle 16.00 un convegno dal titolo “La frode sportiva nel diritto penale e nell’ordinamento sportivo”.
Dopo l’introduzione del presidente della Federazione Italiana Nuoto On.le Paolo Barelli e del presidente dell’Ordine degli Avvocati di Roma Avv. Mauro Vaglio, intervengono numerosi esperti. Relatori il Prof. Avv. Angelo Alessandro Sammarco (docente di diritto penale presso l’Università degli Studi di Salerno e procuratore federale capo della FIN), il Prof. Avv. Piero Sandulli (presidente della II sezione della Corte Federale Sportiva di Appello della FIGC e presidente della Commissione di Garanzia della FIN), il Dott. Marcello Presilla, il Dott. Roberto Fanelli, la Dott.ssa Daniela Giuffrè e il Col. Massimiliano Razzano. L’introduzione è riservata all’Avv. Mauro Mazzoni, consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Roma.
Australia regina. Italia, bronzo sfumato
Dopo la seconda giornata di prove oceaniche è ancona l’Australia a guidare la classifica dei National Team Youth ai campionati del mondo lifesaving di Riccione.
Gli aussies comandano il ranking provvisorio con 373.50 punti, seguiti dal Sudafrica con 312.50 e dalla Nuova Zelanda con 306.50. Gli australiani in questa sessione hanno conquistato quattro ori, una medaglia d'argento e una di bronzo. Ancora senza medaglie l’Italia (decima in classifica con 85.50 punti) che con la staffetta rescue maschile ha avuto la grande occasione di salire sul podio ma si è vista cancellare per squalifica il terzo posto. Insieme alla squadra azzurra sono state squalificate, tutte per lo stesso motivo, un movimento irregolare alla boa, Australia, Nuova Zelanda e Sudafrica che però, viste le posizioni di classifica e contate le medaglie finora conquistate, possono farne anche a meno. L’Italia invece a quella medaglia di bronzo teneva particolarmente; Simone Locchi, Edoardo Valtorta, Andrea Dallari e Davide Cremonini sono stati bravissimi a qualificarsi in finale. I nostri ragazzi, 71 anni in quattro, grandi promesse del nuoto e del nuoto per salvamento azzurro, hanno prima vinto la loro batteria e poi sono arrivati secondi dietro la Spagna nella seconda semifinale nuotando anche più velocemente che in batteria. Dopo le quattro squalifiche e tutti i ricorsi respinti, la vittoria è andata alla Francia che inizialmente era finita quinta.
Anche Giulia Vetrano, Masha Giordano, Valentina Pasquino e Eleonora Turrini raggiungono la finale della staffetta rescue e anche loro sono protagoniste di una gara generosa e si classificano quarte portando comunque punti preziosi in cascina.
La staffetta rescue è tra le prove più rappresentative del nuoto per salvamento e che si avvicinano maggiormente all’opera di salvataggio degli assistenti bagnanti. Un salvataggio di squadra in cui si devono affrontare anche le condizioni del mare che inequivocabilmente influenzano i tempi di recupero del pericolante. Quattro atleti per nazione. Il primo (la vittima da soccorrere) nuota fino alla boa posta a 120 metri dalla battigia e segnala la propria situazione di pericolo, il secondo (il soccorritore) lo raggiunge indossando le pinne, gli aggancia il torpedo alla vita e lo trasporta verso la riva, gli altri due che lo attendono gli sganciano il torpedo e lo trasportano a braccia fino alla linea d’arrivo posta sulla spiaggia. Gara spettacolare in cui ci si impiegano circa cinque minuti ma che, come tutte le altre gare ocean, non prevede il cronometro.
Nelle prove individuali, sedicesimo posto per Edoardo Valtorta nella finale bandierine che è una prova ad eliminazione diretta in cui contano abilità, reattività, tenuta fisica e concentrazione. Tutte qualità che fanno un buon assistente bagnante. Anche in questa seconda giornata di gare in mare il meteo è stato clemente con gli atleti. Temperatura dell’acqua intorno ai 22 gradi, temperatura esterna da 14° fino al picco di 23° verso le ore 15, onda di 40 centimetri e vento massimo di 23 km orari.
I risultati della seconda giornata
Tavola F
1. Lily O’Sullivan (Aus)
2. Claudia Bailey (Aus)
3. Elise Daudignon (Fra)
Canoa M
1. Naor Lombard (Rsa)
2. Jayden Murphy (Nzl)
3. Jake Morris (Aus)
Staffetta salvataggio torpedo M
1. Australia
Rayward, O’Sullivan, Bender, Jones
2. Nuova Zelanda
3. Spagna
4. Italia
Giulia Vetrano, Masha Giordano, Valentina Pasquino, Eleonora Turrini
Staffetta salvataggio torpedo F
1. Francia
Durager, Lebrun, Cochard, Levecque
2. Spagna
3. Gran Bretagna
Squalificate Australia, Italia, Nuova Zelanda e Sudafrica
Staffetta ocean F
1. Australia
O’Sullivan, Bailey, Rayward, Ingr
2. Francia
3. Nuova Zelanda
8. Italia
Giulia Vetrano, Gioia Mazzi, Masha Giordano, Eleonora Turrini
Staffetta ocean M
1. Australia
Morris, Green, Magnussen, Johnston
2. Nuova Zelanda
3. Sudafrica
9. Italia
Andrea Dallari, Diego Ferrari, Gaetano Lubrano Lobianco, Edoardo Valtorta
Bandierine F
1. Elise Daudignon (Fra)
2. Evle Wong (Gbr)
3. Marta Sirvent Ruiz (Esp)
Bandierine M
1. Samuel Booysen (Rsa)
2. Pedro Almendros Diaz (Esp)
3. Tom Durager (Fra)
16. Edoardo Valtorta (Ita)
Foto Ilaria Giorgi e Vittoria Olivieri / DBM
Comanda l'Australia. Due medaglie per l'Italia
Allo Stadio del Nuoto si parla australiano. La prima giornata dei Mondiali Lifesaving degli Open National Team gli aussies conquistano sette medaglie, quatto d’oro, due d’argento e una di bronzo e svettano subito nel ranking per Nazioni. Sono cresciuti molto in piscina in questi ultimi anni, migliorando anche la tecnica della nuotata, ma sono ancora lontani (come anche le altre Nazioni) dai tempi con cui gli azzurri stabilivano record europei e mondiali già nel 2016 e 2017 e con Giulia Vetrano agli assoluti di maggio proprio qui a Riccione (primatista europea con 2’03”89 nei 200 ostacoli). La prima medaglia azzurra ai Mondiali Lifesaving di Riccione la griffa “un’esordiente”. Lucrezia Fabretti, al suo primo mondiale con la Nazionale maggiore, è d’argento nei 200 ostacoli con il tempo di 2’07”49, alle spalle della ventenne australiana Lani Pallister, prestata al salvamento dalla nazionale di nuoto, che vince in 2’06”94. Nei 200 ostacoli maschili, invece, non gareggia più il nostro Federico Gilardi, primatista d’Europa in carica con 1’53”56 del 7 settembre 2016 a Eindhoven, che col passare degli anni ha cambiato il suo programma di gare, e l’australiano James Koch ha gioco facile e vince in 1’54”74. Ma Federico Gilardi, il capitano della squadra Open, si rifà conquistando la medaglia di bronzo con la staffetta 4x50 ostacoli, insieme a Mauro Ferro, Fabio Pezzotti e Francesco Ippolito. Gli azzurri sono terzi con 1’39”44, ex aequo con l’Ungheria. Vincono i britannici Trebilcock, Lawman, Blaby e Gammon con 1’38”67, secondi gli australiani con 1’39”31. Il primo a complimentarsi con loro è il presidente della Sezione Salvamento della Federnuoto Giorgio Quintavalle che ha presenziato la cerimonia di premiazione.
Molto rammarico per la squalifica di Federica Volpini nei 100 manichino torpedo e pinne, la sua gara in cui detiene il record mondiale di 55”40, dove non è riuscita ad agganciare il manichino al torpedo. In tribuna a seguire le gare anche il direttore tecnico della Nazionale di nuoto che ha conquistato 35 medaglie (13 d’oro, 13 d’argento, 9 di bronzo) agli Europei di Roma Cerare Butini e il tecnico responsabile della Nazionale giovanile Walter Bolognani.
I risultati della prima giornata
200 ostacoli F
1. Lani Pallister (Aus) 2’06”94
2. Lucrezia Fabretti (Ita) 2’07”49
3. Nina Holt (Ger) 2’09”45
8. Helene Giovanelli (Ita) 2’14”68
200 ostacoli M
1. James Koch (Aus) 1’54”74
2. Steven Kent (Nzl) 1’55”98
3. Marc Sanchez Torres (Esp) 1’56”46
8. Fabio Pezzotti (Ita) 2’00”15
4x50 ostacoli F
1. Australia 1’51”41
Jones, Eddy, Schott, Pallister
2. Nuova Zelanda 1’52”20
3. Germania 1’52”25
5. Italia 1’52”95
Fabretti, Giovanelli, Lanzillotti, Volpini
4x50 ostacoli M
1. Gran Bretagna 1’38”67
Trebilcock, Lawman, Blaby, Gammon
2. Australia 1’39”31
3. Italia 1’39”44
Mauro Ferro 24”87, Federico Gilardi 24”65, Fabio Pezzotti 25”43, Francesco Ippolito 24”49
3. Ungheria 1’39”44
Lancio della corda F
1. Margaux Fabre-Camille Julien (Fra) 13”60
2. Saaya Nasukawa-Hako Hirai (Jpn) 14”50
3. Mariah Jones-Marriel Brown (Aus) 14”87
Lanico della corda M
1. Jake Smith-Harrison Hynes (Aus) 10”69
2. Max Gansberg-Eskil Johnsson (Swe) 11”13
3. Javier Huerga Sanchez-Pau Beltran Cabedo (Esp) 13”23
100 manichino torpedo e pinne F
1. Undine Lauerwald (Ger) 56”10
2. Madison Kidd (Nzl) 56”73
3. Bo Van Den Plas (Bel) 57”35
100 manichino torpedo e pinne M
1. Tim Brang (Ger) 51”05
2. James Koch (Aus) 51”07
3. Steven Kent (Nzl) 52”19
4. Francesco Oppolito (Ita) 52”43
Il medagliere degli azzurri in piscina
Argento – 1 –
200 ostacoli Lucrezia Fabretti (Ita) 2’07”49
Bronzo – 1 –
4x50 ostacoli Italia 1’39”44
Mauro Ferro 24”87, Federico Gilardi 24”65, Fabio Pezzotti 25”43, Francesco Ippolito 24”49
Foto di Giorgio Scala / DBM
Via alle prove oceaniche National Youth
Dominio australiano anche nelle gare d’avvio dei Mondiali Lifesaving dei National Team Youth. Al Bagno Riccione 7 gli specialisti del mare, che già da bambini si allenano negli oceani Indiano e Pacifico, si distinguono fin dalla prima finale ocean women e men con i successi di Lily O’Sullivan e Jake Morris e il secondo posto di Claudia Bailey. Prova impegnativa, la ocean, con un percorso a forma di M da ripetere tre volte e la distanza che aumenta progressivamente: prima parte a nuoto per circa 200 metri, seconda con la tavola e ultima con la canoa in cui si rema per 900 metri. Nel raccogliere e lasciare le barche gli atleti sono aiutati dai compagni di squadra.
Il miglior risultato made in Italy della giornata è il quarto posto (e secondo europeo) di Valentina Pasquino, Giulia Vetrano, Elisa Dibellonia e Eleonora Turrini nella staffetta beach, vinta dalle australiane Ingr, Bender, Jones e Bailey, davanti a Nuova Zelanda e Gran Bretagna.
Le condizioni meteo sono buone per la stagione: la temperatura dell’acqua è di 22° ½ e quella esterna tra i 21 e i 23 gradi con il picco più alto intorno alle ore 16, vento di 21 km orari, onda di 40 centimetri e correnti da sud ovest.
I risultati della prima giornata
Ocean F
1. Lily O’Sullivan (Aus)
2. Claudia Bailey (Aus)
3. Summer Rolston (Nzl)
11. Gioa Mazzi (Ita)
16. Masha Giordano (ita)
Ocean M
1. Jake Morris (Aus)
2. Jayden Murphy (Nzl)
3. Naor Lombard (Rsa)
13. Diego Ferrari (Ita)
21. Gaetano Lubrano Lobianco
Salvataggio tavola F
1. Claudia Bailey-Lily O’Sullivan (Aus)
2. Hazel Bentley-Leana Liddane (Irl)
3. Elise Daudignon-Njissen Seran Nikita (Fra)
In finale B
3. Gioia Mazzi-Masha Giordano (Ita)
Salvataggio tavola M
1. Ryan Green-Jake Morris (Aus)
2. Misora Shiga-Tatsumi Nunokata (Jpn)
3. Jack Keepa-George Wenman (Nzl)
90 sprint F
1. Britney Ingr (Aus)
2. Jenna Lyn Tarr (Rsa)
3. Elise Daudignon (Fra)
In finale B
4. Eleonora Turrini (Ita)
90 sprint M
1. Oska Smith (Nzl)
2. Tom Johnston (Aus)
3. Max C. Davidson (Rsa)
In finale B
4. Andrea Dallari
Staffetta sprint F
1. Australia
Ingr, Bender, Jones, Bailey
2. Sudafrica
3. Gran Bretagna
4. Italia
Valentina Pasquino, Giulia Vetrano, Elisa Dibellonia e Eleonora Turrini
Staffetta sprint M
1. Australia
Johnston, Green, Morris, Brennan
2. Nuova Zelanda
3. Giappone
Foto di Ilaria Giorgi e Vittoria Olivieri / DBM
Rosolino incontra gli studenti del Liceo Volta-Fellini

Giornata particolare per gli studenti del Liceo Scientifico e Artistico Volta-Fellini di Riccione. All’Auditorium “Rita Levi Montalcini” si è tenuta una lezione speciale, sul tema della cultura dell’acqua, della sicurezza, della prevenzione e salvaguardia della vita umana. Un incontro con gli studenti fortemente voluto dal Comune di Riccione ed organizzato in collaborazione con la Federazione Italiana Nuoto e la Polisportiva Comunale in occasione dei Mondiali Lifesaving, in svolgimento allo Stadio del Nuoto e al Bagno Riccione 7 fino a domenica 2 ottobre.
Il preside Paride Principe e la coordinatrice del Dipartimento di Scienze Motorie Prof.sa Roberta Gandini hanno ricevuto gli azzurri dei National Team Open e Youth che si sono raccontati agli studenti, per lo più loro coetanei, che hanno manifestato grande interesse. Dopo la campanella di fine ricreazione, anziché rientrare in classe, c’è stata lezione di sport, di nuoto per salvamento, disciplina unica nel suo genere che abbina la funzione agonistica a quella sociale, di soccorso ed educazione civica. Ospite d’onore l’ex azzurro Massimiliano Rosolino, campione olimpico dei 200 misti a Sydney 2000, accompagnato da Lea, la mascotte degli Europei di Roma, che si è rivolto ai ragazzi come un fratello maggiore, raccontandosi e raccontando loro la bellezza dello sport e del nuoto in particolare, l’importanza dei valori che trasmette e la peculiarità del nuoto per salvamento. “La vostra è un’età magica, in cui state iniziando a scoprire le vostre passioni e vocazioni. Avete davanti un futuro importante e pieno di opportunità. Alla vostra età, la media delle persone preferisce di fare quello che fanno gli altri; io invece vi dico: inseguite i vostri sogni, non abbiate paura di sbagliare, perché dietro ad un successo ci sono tanti insuccessi. Se non si sbaglia non si vince. Nello sport, come nella scuola e nella vita. Lo sport insegna delle virtù che nella vita vi serviranno ad essere competitivi e positivi. Le scadenze, gli impegno e gli obbiettivo, piccoli o grandi, vi saranno d’aiuto per raggiungere i vostri traguardi principali. Io ricordo ancora le emozioni provate quel 21 settembre del 2000 a Sydney in cui vinsi le Olimpiadi e mi accompagneranno per sempre”.
A fianco di Rosolino, a condurre l’incontro, il presidente della Sezione Salvamento della Federnuoto Giorgio Quintavalle “Ho frequentato anch’io scientifico, qualche anno prima di voi e vi assicuro che mi è piaciuto e ha insegnato molto. Oggi non siamo qui con la pretesa di insegnare ma con la volontà di spingervi ad essere sempre più curiosi ed interessati anche di questioni che, forse, fino a ieri non eravate a conoscenza. In questi giorni a Riccione di svolgono i campionati del mondo di nuoto per salvamento, disciplina agonistica comparata all’attività di soccorso e salvataggio. Allora ecco che viene da pensare alle statistiche che dicono che nel mondo ogni anno muoiono per annegamento 360000 persone, più di mille al giorno con quelli non accertati. Più di 400 all’anno ancora soltanto in Italia. Ebbene ci sono una serie di informazioni elementari che se trasferite in modo adeguato alla popolazione possono aiutare a ridurre questi numeri e salvare più vite umane. La Sezione Salvamento della Federazione Italiana Nuoto è da sempre impegnata attraverso la didattica ma anche l’agonistica nella diffusione della cultura dell’acqua per la salvaguardia della vita umana. Vi invito ad assistere alle gare di questi giorni allo Stadio del Nuoto o al Bagno Riccione 7 per rendervi conto personalmente dell’importanza del ruolo sociale e capire quanto lavoro c’è dietro a queste gare che sono la trasposizione in fase agonistica di quello che fanno gli assistenti bagnanti”.
Sono intervenuti anche l’Assessore allo Sport del Comune Riccione Simone Imola che ha ringraziato dell’ospitalità: “tenevo particolarmente a questa iniziativa ed a farla in questo istituto scolastico che ho frequentato cinque anni, per sensibilizzarvi sulla sicurezza in mare e in piscina, tema da non sottovalutare e comunicare nel miglior modo possibile. Ringrazio la FIN, la Capitaneria di Porto e la Polisportiva Riccione per l’opera che svolgono ogni giorno con il massimo impegno e professionalità”; il Tenente di Vascello Domenico Rega della Capitaneria di Porto che ha voluto subito sottolineare il ruolo fondamentale del servizio di salvamento sulla spiaggia che pratica la FIN “a cui noi ci appoggiamo molto. Il servizio di salvataggio sulle spiagge è il nostro fiore all’occhiello”; il Segretario della International Life Saving Harald Vervaecke che ha rimarcato l’impegno della Federazione Italiana Nuoto nell’ambito del salvamento in Italia e nel mondo e inviato di nuovo tutti i ragazzi presenti a venire a vedere le gare.
Un video di tre minuti ha illustrato i consigli principali e suggerimenti elementari a diportisti, subacquei, turisti e bagnanti. “Serve maggiore consapevolezza – aggiunge il Rega - Nell’ultima stagione balneare nel compartimento di Rimini ci sono stati venti decessi, un ventesimo di quelli in Italia. Un numero elevato anche se nella media italiana che vogliamo portare a zero”.
In rappresentanza degli azzurri, presenti in sala con le due squadre Nazionali e relativi staff tecnici al completo, hanno parlato Paola Lanzellotti e Giulia Vetrano. “E’ uno sport divertente in cui cambia la prospettiva – dice Paola – dove le fatiche sono diverse e si affrontano le gare con uno spirito diverso. Dobbiamo capire quello che ci dà maggiore soddisfazione; io ho cominciato con i 200 dorso e adesso sono arrivata ai 200 super life”. Giulia, invece, oltre a continuare il nuoto in corsia (ha partecipato ai Giochi Olimpici di Tokyo e ai Mondiali junior a Lima) è specialista dei 200 ostacoli. “Il nuoto per salvamento ha molte parti tecniche e si avvale di diversi attrezzi. Mi diverto molto nel praticarlo”.
Foto di Giorgio Scala / DBM