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Europei di Torino Marconi punta Shanghai

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Dopo l'infortunio di Tommaso, che lunedì inizierà la riabilitazione, Nicola smaltisce la delusione per la mancata partecipazione al sincro e dà appuntamento alla prova iridata di luglio

TORINO
Agli Europei di Budapest, lo scorso anno, fu "colpa" di Nicola. A Torino è stata la volta di Tommaso. Il destino infausto ha colpito di nuovo la coppia più titolata dei tuffi azzurri, che non riesce ad entrare in una finale internazionale da quello sfortunato 18 luglio 2009, quando a Roma, durante i Mondiali e davanti al proprio pubblico, condussero la gara della loro vita, mancando il podio iridato per l'inezia di 9 centesimi di punto, a vantaggio dell'amico e compagno di allenamenti e stage invernali Alexandre Despatie (in coppia con Reuben Ross).
Smaltita la delusione della mancata partecipazione alla gara di oggi nel sincro, Nicola Marconi, raggiunto dalla moglie Valentina e dal piccolo Lorenzo, che compirà un anno il prossimo 17 maggio, prova ad essere ottimista e guarda avanti, verso l'obiettivo iridato: "La delusione e il rammarico ci sono. Mi ero allenato con costanza e, nonostante sia l'atleta più anziano della rassegna, avrei potuto dare ancora molto in questa gara. Restano favorite le coppie tedesche, russe e ucraine - dichiara il tre volte campione europeo (due nel sincro Istanbul '99 e Madrid '04 ed una da un metro Berlino '02) - ma con Tommaso avevamo raggiunto un buon livello di forma. Putroppo poi l'infortunio alla coscia di Tommy ha precluso qualsiasi speranza. Adesso torneremo a Roma, con la speranza che possa tornare agibile il centro dell'Acquacetosa, e daremo il massimo per qualificarci ai Mondiali di Shanghai".
Dopo la "botta" di ieri prova a tirarsi su anche il fratello Tommaso, che assiste alla gara della coppia Benedetti/Rinaldi nel sincro. "Mi dispiace, avrei voluto gareggiare per difendere il bronzo conquistato qui due anni fa - conclude il "roscio", oro europeo a Madrid '04 nel sincro insieme al fratello - Ora faremo il tifo per gli azzurri e poi da lunedì inizierò la fisioterapia riabilitativa, che spero mi riporti ad allenarmi entro due mesi. Sono fiducioso di recuperare per la qualifica iridata che ci giocheremo al Gran Prix Fina di Bolzano dal 10 al 12 giugno".