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Mondiali. Minisini-Perrupato di bronzo

Sincro
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Da adesso "Dream On" non è solo una canzone degli Aerosmith che ha ballato milioni di persone è anche il sogno che si avvera di Giorgio Minisini e Mariangela Perrupato, che conquistano la medaglia di bronzo nella routine libera del duo misto ai campionati mondiali, in svolgimento a Kazan.
Con un'esecuzione sensuale, intensa, stilosa, che coniuga creatività e forza, la coppia azzurra ha ottenuto una valutazione più alta di atlete che hanno scritto la storia del nuoto sincronizzato, come la tre volte campionessa mondiale ed europea, la francese Virginie Dedieu (accompagnata da Benoit Yves Beufils, che ha lasciato il posto a Bill May nel Cirque du Soleil per diventare il protagonista di uno show acquatico a Las Vegas), e la spagnola Gemma Mengual, vincitrice di 17 medaglie mondiali ed altrettante europee.
Lo spettacolo nello spettacolo assicurato da spinte, altezze, velocità e affinità ha assicurato a Minisini e Perrupato 89,3333 punti (26,8 per l'esecuzione; 35,7333 per l'impressione artistica; 26,8 per la difficoltà), otto decimi di punto di vantaggio sulla coppia francese e 2,533 sulla coppia iberica completata da Pau Ribes.
Oltre i 90 punti la sfida tra Stati Uniti e Russia, con verdetto capovolto rispetto al tecnico. Questa volta il politically correctt  "lago dei cigni" di Aleksandr Maltsev e Darina Valitova ha riscosso maggiori consensi dell'eccentrico "fire birds" tratto dal film Apache di Bill May e Kristina Lum-Underwood con 91,7333 contro 91,4667.
Ma la sorpresa più grande, applaudita e condivisa la regalano Minisini e Perrupato che abbracciano e trascinano l'acqua a seconda dell'assonanza musicale attraverso figure appassionate, creative e tecniche nel gesto e nell'esecuzione.
"I ragazzi sono stati superlativi - asserisce il cittì Patrizia Giallombardo, che si commuove in un abbraccio coi tecnici federali Roberta Farinelli e Giovanna Burlando appena arrivati in zona mista dopo irrefrenabili salti di gioia a bordo vasca alla proclamazione del punteggio - Giorgio e Mariangela sono riusciti a superare la storia del nuoto sincronizzato: Mengual e Dedieu richiamate dalle rispettive federazioni per tornare a vincere ed aprire un nuovo ciclo. Hanno dimostrato di essere pronti e preparati e di avere una forte personalità che gli ha consentito di andare oltre le previsioni".
Lo staff tecnico della nazionale ha cominciato a lavorare sugli esercizi immediatamente dopo l'inserimento del duo misto nel programma mondiale. "Ci abbiamo puntato subito - continua Giallombardo - Grazie al sostegno della federazione abbiamo avuto la possibilità di organizzare lunghi collegiali al centro federale di Pietralata e alla piscina di Savona. La coreografia di entrambi gli esercizi è stata curata da Anastasiya Yermakova (quattro volte campionessa olimpica e sette volte campionessa mondiale tra il 2001 e il 2007, ndr) e Manila Flamini e Mariangela Perrupato si sono rese subito disponibili nei confronti di Giorgio Minisini. L'insieme di tutto ciò ha portato alle medaglie; ma mentre nel tecnico sapevamo di essere tra i favoriti, nel libero i ragazzi sono stati straordinari e sono andati al di là di ogni aspettativa".  L'ambizione ora si chiama Olimpiadi di Tokyo 2020. 
"E' una medaglia inattesa - racconta Mariangela Perrupato, 26enne di origini calabresi, tesserata per Fiamme Oro Roma e Aurelia Nuoto - Abbiamo battuto Gemma Mangual che è il mio idolo da sempre e Virginie Dedieu che è tra le atlete di sincro più forti di tutti i tempi. E' meraviglioso. Sono commossa. Già il quarto posto non me l'aspettavo; addirittura salire sul podio è una sorpresona. Desidero ringraziare tutti quelli che fin dai preliminari ci hanno caricato, trasmesso energia che poi abbiamo trasformato nella prestazione - continua l'azzurra, in Nazionale dal 2006 ed al quinto mondiale della carriera - Abbiamo nuotato davvero bene. C'era tanta sintonia. Lo avvertivamo in acqua e l'avranno avvertito anche i giudici che finalmente ci hanno premiato. Con questo esercizio abbiamo dimostrato che anche nel sincro possono cambiare le posizioni in classifica tra preliminari e finali; che non dev'essere per forza tutto deciso. Forse a Kazan sta nascendo un nuovo sincro. Più bello e condiviso da tutti ed è anche merito di Bill May, che ha avuto la forza di crederci e di continuare a lottare per la realizzazione del suo sogno per oltre dieci anni; e adesso di Giorgio che, seppur giovane, ha già coscienza dei propri mezzi".
Mariangela la dolce e Manila la severa. Le compagne del duo misto di Minisini sono il sole e la luna, due facce della stessa medaglia, di bronzo. "Manila è la tipa che ti dice: forza, continuiamo, vai! Invece Mariangela e quella che ti guarda e ti ferma quando esigi troppo: e mo basta. Insieme sono un portento", racconta Giorgio Minisini, 19enne romano di Ladispoli - tesserato per l'Olgiata 20.12 - che ha più medaglie mondiali che italiane. "E' vero. Sono ancora inesperto e ho rischiato anche di far perdere il pullman alle ragazze qualche volta. Ancora non ho capito come funziona l'organizzazione di un campionato mondiale, ma imparerò". Su questo non c'è dubbio. Perché tanti ancora ne farà. "E spero che la Ligue Europeenne apra ai campionati europei e magari che il duo misto entri nel programma olimpico già a Tokyo 2020". Un sogno che coltiva anche Bill May che allora avrebbe 41 anni. Minisini potrebbe arrivarci al top della carriera. "Ormai non mi fermerà più nessuno. Sono felice del successo, ma soprattutto dell'interesse destato. A volte mi viene da sorridere quando penso di essere entrato in nazionale da pochi mesi ed aver conquistato già due medaglie mondiali, mentre le mie compagne nuotano da anni e anni e ancora non sono state premiate come meritano. Le medaglie di bronzo vinte con Manila e Mariangela sono di tutte loro".
Minisini rappresenta già un simbolo per il sincro del futuro, ma lui si schernisce. "I veri simboli sono altri. Sono atleti come Tania Cagnotto che costruiscono i successi lavorando quando perdono e quando vincono con la stessa intensità; umili e determinati. Sono stato felice di ricambiare i suoi complimenti per l'oro vinto dal trampolino 1m. E' una ragazza eccezionale prima che una straordinaria atleta. Nel gruppo azzurro c'è un clima di grande solidarietà e trasporto".
Poi l'ora delle dediche. Minisini pensa alla famiglia: ai genitori e alla fidanzata che sono a Kazan e alla sorella Diana e al fratello Marco che non l'hanno potuto raggiungere. "Se ho avuto il coraggio di intrapredere il nuoto sincronizzato è grazie a mio fratello Marco che mi ha preceduto. Senza di lui in acqua probabilmente non ci avrei provato". Perrupato pensa al fidanzato "rimasto a Roma per lavoro" e "a tutte le compagne di squadra che ha avuto negli anni". 
 
Seguono i complimenti del presidente Paolo Barelli: "Le medaglie di Manila, Mariangela e Giorgio hanno creato un enorme interesse nei confronti del nuoto sincronizzato e lavoreremo affinché diventino veicolo per promuoverne la pratica sul territorio. E' scoppiata una vera e proprio sincro mania, come dimostrano gli interventi sui social network e l'interesse mediatico. Siamo orgogliosi delle medaglie di bronzo che gratificano tutto il movimento del nuoto sincronizzato italiano e l'organizzazione federale, ma che soprattutto rinfrancano gli staff e le atlete della nazionale che si sono succeduti e che spesso non sono stati premiati dai giudici come avrebbero meritato. Queste medaglie sono il frutto del lavoro di tutti loro".


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foto deepbluemedia.eu


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Il presidente Paolo Barelli con Giorgio Minisini e Mariangela Perrupato