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Europei a Funchal. Italy superstar. L'Acro è d'oro! Otto medaglie

Artistico
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Gran finale al Penteada Olympic Swimming Pools Complex di Funchal, nel lussureggiante arcipelago di Madeira. La routine acrobatica che chiude il programma degli europei di nuoto artistico è la più spettacolare e molto rischiosa. Sette elementi e tutte spinte. L’Italia festeggia la seconda medaglia d’oro, sale al secondo posto nel medagliere generale e migliora notevolmente il bottino di Belgrado 2024.
L’Acro azzurro è un’esplosione di energia e spettacolo e vince con 208.4609 e quasi sei punti di vantaggio sulle ucraine (202.7965) e sulle spagnole (202.6892). Si ispira all’universo frizzante e teatrale di Chicago. Acrobatica, ritmo e carisma si fondono in una performance piena di stile e personalità. La musica Cell Block Tango, tratta dal film Chicago e la coreografia di Anna Voloshyna, campionessa ucraina dell'ultimo decennio, esaltano le caratteristiche tecniche e spettacolari delle nostre etoiles. Così Marta Iacoacci, Sofia Mastroianni, Susanna Pedotti, Alessia Macchi, Sophie Tabbiani, Giulia Vernice, Beatrice Andina e Giorgia Macino (con Valentina Bisi e Caterina Cucco riserve) si presentano con inusuali parrucche bionde e un nuovo modo di affrontare la routine. Spettacolare la verticalità che viene mantenuta, buone la preparazione ed esecuzione della combinata, bellissima l’interpretazione che suscita entusiasmo. Si abbracciano Roberta Farinelli e Anna Voloshyna a bordo vasca. Poi il ballo e l’abbraccio di gruppo all’uscita del punteggio sul tabellone. Per loro 117.9109 punti con i 7 elementi e 90.5000 per l’impressione artistica che tiene conto della parte coreografica, della performance e delle transizioni.
L’Ucraina ha il coefficiente maggiore e un nuovo team. Le spinte sono state il loro marchio di fabbrica e si erano già distinte in coppa del mondo. La prima posizione, nella piattaforma di avvio, è ideata da loro. Nessuna penalità con un’impressione artistica altissima e sono seconde con 202.7665 (113.1965 e 89.6000). Soltanto terze le spagnole che restano anche dietro all’Ucraina con 202.6892 (106.1892 e 96.5000) e pagano la penalità riscontrata nel secondo elemento.  

Filippo Pelati è d’argento anche nel singolo tecnico. Manca di poco il gradino più alto (meno di due punti). Per l’azzurro 232.6259 punti. Tema aggressivo “lo squalo” con la colonna sonora di John Williams e la coreografia di Anastasia Ermakova. Nella sua routine la potenza silenziosa dello squalo prende forma. Accompagnato dalla colonna sonora del celebre film, Filippo incarna il predatore perfetto: calmo, preciso, letale. Si presenta al via con il coefficiente più alto, gli avversari principali sono lo spagnolo Dennis Gonzalez Boneu e il giapponese naturalizzato britannico Ranjuo Tomblin.
Quarta medaglia personale per Filippo Pelati dopo l’argento e bronzo nei mixed in coppia con Lucrezia Ruggiero e l’argento nel programma libero del singolo. La sua dote migliore è quella di mantenere alte le verticali; pulito e costante nella nuotata, super concentrato. Non gli viene riconosciuta nessuna penalizzazione nei sei elementi con i quali riceve 136.6579 e nell’impressione ottiene 95.95000. Il sogno d’oro sfuma per 1,79 punti.
Vince Ranujo Tomblin, già bronzo nel free, che porta il coefficiente più alto: 29.15. Subito ibrido impegnativo. Presenta una versione modernizzata della Sinfonia n. 5 di Beethoven, quella del destino. In scioltezza e in eleganza, è velocissimo nelle rotazioni. Soddisfatta la sua allenatrice Paola Basso. Ha una penalizzazione, ma totalizza 234.4225 che gli bastano per restare davanti fino alla fine.
Lo spagnolo Dennis Gonzalez Boneu porta una routine con 27.55 di coefficiente ed è terzo con 213.6642. Un basemark non gli consente di andare oltre. Atleta di grande interesse, nella sua forza la parte artistica e coreografica. Apre con un bellissimo trust, perde un po’ l’allineamento. Lovely, con amore, è il tema della routine. Scende in maniera veloce negli avvitamenti combinati, poi un pesce spada molto articolato.
Aveva aperto la gara lo svedese di origine spagnole David Martinez Delgado. Cataclisma è il tema della routine. Manca il controllo di alcuni elementi: l’estensione delle gambe, fluidità nel prendere la massima altezza. Neppure un errore e 200.2500 punti. Il bulgaro Dimitar Isaev viene dai tuffi. Ha 17.25 di coefficiente (basso). Risveglio è il tema della routine. Molto preciso ma fatica nella fluidità dei movimenti. Anche per lui un elemento non riconosciuto, il quinto per 139.6000 punti. Il portacolori della Grecia è Marios Kritsas con un coefficiente 26.35. Peter Pan è il tema della routine. Molto alto il trust iniziale, una routine allegra e leggera quella del classe 2009.

Soddisfatta a metà Enrica Piccoli, brava nell’esecuzione del programma ma quarta per una manciata di punti. La mattina comincia benissimo con un ottimo riscaldamento. E’ ottava in ordine di apparizione e attende concentratissima il suo turno. Apre con un trust altissimo. Il tema “non spegnere il mio entusiasmo” è fatto apposta per lei, la musica “don't rain on my parade, resa famosa da Barbra Streisand, ”l’accompagna nell’interpretazione e la coreografia di Simona Ricotta le si cuce addosso. Tante rotazioni e altrettanta difficoltà ma zero errori per un’esecuzione bella e controllata, da campionessa vera. Dalla giuria riceve 245.6500 punti, a tre e mezzo dalla spagnola Iris Tio Casas, seconda con 249.0917. Per l’azzurra 144.0000 arrivano dai sei elementi (un ibrido e cinque obbligatori) e 101.6500 dall’impressione artistica (media di 8,5). Grinta, eleganza e voglia di brillare: in questa routine Enrica ci trasmette un messaggio chiaro: nessuno fermerà il suo entusiasmo.
Vince l’austriaca Vasiliki Aleksandri che con la sua “Cleopatra” sbaraglia tutte con 257.2400 punti (151.5400 e 105.7000). Terza la neocampionessa del libero Klara Bleyer che puntava al bersaglio grosso con 246.9650. La tedesca è un concentrato di energia e determinazione con un tema dedicato alla Spagna. Impressionante nella velocità di esecuzione e nella precisione. Un disegno bellissimo, dove le manca la sinuosità della spagnola Casas ma non incappa in nessuna penalizzazione.
L’Ucraina presenta la giovane Daria Moshynska, campionessa europea juniores 2022, atleta promettente che rientra nel programma di rinnovamento della nazionale che propone soltanto la routine tecnica. Con il tema dell’anima nuda ottiene 229.4417 punti (settima). Le manca ancora un po’ di fluidità nelle rotazioni ma l’esordio è soddisfacente. Debutto anche per la britannica Loya Cenkci che con la sua “ricerca della felicità” nuota senza commettere errori e riceve 200.3000 punti (tredicesima). 

IL BILANCIO DEL DIRETTORE TECNICO DELLA NAZIONALE PATRIZIA GIALLOMBARDO. “Il bilancio è estremamente positivo. Torniamo a casa con due medaglie d’oro nel duo e nell’acro, alle quali si aggiungono cinque argenti e un bronzo. Sono davvero soddisfatta dei risultati ottenuti, soprattutto considerando che ci troviamo in un anno di transizione e rinnovamento della squadra. Le atlete sono molto giovani, e per molte di loro era la prima esperienza a questo livello. In particolare, sia la coppia del duo femminile che quella del duo misto gareggiavano insieme per la prima volta: nonostante ciò, hanno mostrato una grande sintonia e una determinazione incredibile. Nell’acro possiamo parlare di una vera conferma. Già durante la coppa del mondo avevamo ottenuto risultati importanti e questa gara ha consolidato quanto di buono avevamo visto. I risultati ottenuti tanto nell’acro, quanto nel duo sono risultati storici e per noi e rappresentano un traguardo significativo; ci danno grande fiducia e una spinta in più nel proseguire il lavoro. Il gruppo è giovane ma ha dimostrato talento, serietà e una forte voglia di crescere. Stiamo gettando basi solide per costruire un futuro competitivo e duraturo. Siamo solo all’inizio e le premesse sono davvero ottime. Faccio i complimenti anche a tutto lo staff”.

Finale solo tech F
1. Vasiliki Aleksandri (AUT) 257.2400
2. Iris Tio Casas (ESP) 249.0917
3. Klara Bleyer (GER) 246.9650
4. Enrica Piccoli (ITA) 245.6500

Finale solo tech M
1. Ranujo Tomblin (GBR) 234.4225
2. Filippo Pelati (ITA) 232.6259
3. Dennis Gonzalez Boneu (ESP) 213.6642

Finale Acrobatic
1. Italia 208.4609
2. Ucraina 202.7965
3. Spagna 202.6892

IL MEDAGLIERE DI FUNCHAL 2025
1. SPAGNA (5 ORO 3 ARG 3 BRO) TOT 11
2. ITALIA (2 ORO 5 ARG 1 BRO) TOT 8
3. AUSTRIA (2 ORO 0 ARG 0 BRO) TOT 2

IL MEDAGLIERE AZZURRO. A Belgrado 2024 le medaglie dell’Italia sono state 7 ma è mancato l’oro (4 argenti e 3 bronzi). A Funchal sono otto: bronzo con Lucrezia Ruggiero e Filippo Pelati nel mixed tech (205.9059) il 2 giugno; argento con Enrica Piccoli nel solo free (212.9451), argento con Filippo Pelati nel solo free (187.1288) e argento con il team free (277.7194) il 3 giugno; oro con Lucrezia Ruggiero e Enrica Piccoli nel duet free (250.6683) e argento con Lucrezia Ruggiero e Filippo Pelati nel mixed free (288.8300) il 4 giugno; argento con Filippo Pelati nel solo tech (232.6259) e oro con l’acro (208.4609) il 5 giugno. 

LA SQUADRA A FUNCHAL. Beatrice Andina (RN Savona/Marina Militare), Valentina Bisi (Sport Village), Caterina Cucco (Sincro Seregno), Beatrice Esegio (Plebiscito Padova), Marta Iacoacci (Aurelia Nuoto/Marina Militare), Alessia Macchi (Busto Nuoto/Marina Militare), Giorgia Lucia Macino (RN Savona/Marina Militare), Sofia Mastroianni (RN Savona/Marina Militare), Susanna Pedotti (Busto Nuoto/Fiamme Oro), Filippo Pelati (Uisp Bologna/Fiamme Oro), Enrica Piccoli (Montebelluna Nuoto/Fiamme Oro), Sarah Maria Rizea (RN Savona/Fiamme Oro), Lucrezia Ruggiero (Aurelia Nuoto/Fiamme Oro), Sophie Tabbiani (RN Savona/Marina Militare), Flaminia Vernice (RN Savona/Fiamme Oro) e Giulia Vernice (RN Savona/Fiamme Oro). Nello staff, insieme al direttore tecnico della Nazionale Patrizia Giallombardo e al consigliere federale Antonio de Pascale, i tecnici Roberta Farinelli, Linda Cerruti e Anna Voloshyna, il medico Gianfranco Colombo e la fisioterapista Nadia Rocca. Official technical control Joey Paccagnella. Giudici internazionali al seguito Pierangela Lupi e Rita Stradella.

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