.

instagram

.
.

Europei di Roma. Cerruti oltre il muro dei 91 nel free

Sincro
images/large/CERRUTI_Linda_ITA_ITALY_DBM_PM14025.JPG

“Tutta la tribuna canta Linda is on fire”. Comincia il preliminare del singolo free che apre ufficialmente i XXXVI campionati europei di nuoto artistico. La piscina che sorge all’interno dello stadio Nicola Pietrangeli conta 1600 posti che a cominciare dalla finale del team tech alle 15 promette il sold out.
Linda Cerruti è decima in ordine di apparizione. Presenta il suo “The Storm”, del compositore ungherese Havasi con la coreografia di Patrizia Giallombardo e Vlada Chigireva, con il quale si era classificata quarta a giugno ai mondiali di Budapest (90.2667 nel preliminare e 90.9667 in finale) alle spalle della greca Evangelia Platanioti (90.4000 e 91.7667) e che le era costato più di qualche lacrima. Stamattina si prende la prima rivincita e la soddisfazione è doppia; con 91.3000 punti è seconda, davanti ad Evangelia (91.0667) e supera il muro dei 91. Per la 28enne di Rari Nantes Savona e Marina Militare, allenata dal direttore tecnico azzurro Patrizia Giallombardo, le giurie manifestano ampio gradimento: 27.6000 per l’esecuzione, 36.4000 di impressione artistica e 27.3000 per le difficoltà. Linda parte dal battito d'ali di uno stormo per volare avanti in una coreografia dove si esaltano le sue doti di dinamismo e fluidità, in un perfetto equilibrio. “Questi europei sono partiti con il piede giusto. Ero un pochino agitata, ma non avevo nulla da perdere. Dopo essere arrivata alle spalle della Grecia al mondiale, mi sono detta voglio rifarmi. Voglio provare a stare davanti. Sono davanti di tre decimi, è poco, ma abbastanza per stare davanti. Spero di aumentare il distacco”. E pensare che ai mondiali di Roma 2009, quando aveva 16 anni, era lei la pre swimmer. “Ho sentito molto il tifo. È un’emozione grandissima nuotare in questa piscina, mi piace tanto. Qui ho fatto il mio primo esordio nel 2009 come pre swimmer. La prima volta che ho partecipato a una gara assoluta, anche se fuori competizione. Ora 13 anni dopo mi ritrovo qua, anche con la mia squadra. Siamo un gruppo fantastico, è un’emozione grandissima”.
Questa è soltanto la prima “traccia” del suo long-playing a Roma 2022. Perché Linda Cerruti è anche famosa per il suo stakanovismo. “Sono contenta di fare tutte le gare, sia singole che di squadra. Ogni esercizio è un’emozione diversa, in squadra le sensazioni sono differenti. Per questo pomeriggio siamo carichissime. Vogliamo fare veramente bene e godercela, sappiamo di essere migliorate dal mondiale”.
Prima di lei sono entrate in acqua la greca Evangelia Platanioti, che nel ranking provvisorio è terza con 91.0667 (27.2, 36.6667 e 27.2) e la vice campionessa del mondo Marta Fiedina che ha il miglior punteggio con 94.0000 (28.2, 37.6 e 28.2). “Mi sono sentita bene durante l’esercizio – commenta la greca – ma non sono soddisfatta del punteggio. Mi auguro di fare meglio in finale”. “Ho fatto del mio meglio per me e per il mio Paese – afferma con orgoglio e un pizzico di commozione la ventenne ucraina – Linda è una mia amica, ci sosteniamo a vicenda. Tutta la squadra italiana, l’intera Federazione, il presidente Paolo Barelli e tutta l’Italia sono stati grandi con noi. Spero di salire sul podio insieme a Linda Cerruti”. La finale c’è tra poco più di 24 ore, venerdì 12 agosto alle ore 15. A seguire le finali, altrettanto attese, del solo tecnico maschile e degli highlight.

“Te vojo bene assaje”. Sulle note di Caruso Susanna Pedotti introduce il preliminare del singolo free. Per alcuni minuti al Parco del Foro Italico si è respirata la brezza marina del golfo di Sorrento. I movimenti morbidi a scivolare sull’acqua, l’esecuzione delicata nel raccontare la passione del tenore Enrico Caruso per una giovane a cui dava lezione di canto. Con quella gentilezza un po’ retrò propria dei primi del ‘900. Susanna Pedotti la interpreta con rispetto e gentilezza. Dalle giurie riceve 25.1000 per l’esecuzione, 33.4667 di impressione artistica e 25.0000 per le difficoltà. Totalizza 83.5667 punti che se fosse stata in gara l’avrebbero collocata al settimo posto, a 0.1 dalla tedesca Marlene Bojer. “Ero un po’ preoccupata, è stata la prima volta da pre swimmer. Emozionante. Un’esperienza nuova in campo internazionale assoluto. Ho provato le sensazioni che provo in gara ma in modo più amplificato”. Susanna Pedotti è la singolista della Nazionale juniores ed ai campionati europei di categoria un mese e mezzo fa ad Alicante conquistava sei medaglie: 4 d’argento nel libero, nel team free, nel combo e con gli highlight ; due di bronzo nel solo tecnico e con la squadra tecnica. Susanna Pedotti ha un team di allenatori composto da Benedetta Parisella, Elisa Plaisant, Rossana Rocci e Stefania Speroni che la seguono in Nazionale e nella squadra di club.

Alle 15.00 c’è la prima finale dei XXXVI Europei di nuoto artistico. Otto squadre impegnate nel team tecnico con le azzurre Domiziana Cavanna, Linda Cerruti, Costanza Di Camillo, Costanza Ferro, il capitano Gemma Galli, Marta Iacoacci, la finalista di miss Italia 2018 Marta Murru, Enrica Piccoli e le riserve Federica Sala e Francesca Zuinino che propongono al pubblico romano l’esercizio con cui hanno conquistato la medaglia di bronzo ai mondiali di Budapest 2022. Le ragazze, dirette a bordo piscina da Roberta Farinelli e Patrizia Giallombardo, sono i nostri “Super Eroi” e nuotano sulla musica We Can Be Superheroes di Antongiulio Frulio e con la coreografia dello staff tecnico Italiano. “Ci sentiamo vicini ai supereroi quando lottano con tutte le loro forze difendendo, proteggendo, rassicurando. D’istinto il lockdown è sembrato un’onda anomala. Un istante dopo arrivava la ragione. Lo smarrimento è durato un secondo, poi ci siamo guardate attorno e abbiamo pensato che, certo, vedere le Olimpiadi rinviate non era il massimo, ma lo sport, per quanto importante, non è la parte più importante della vita. Il momento è stato e resta drammatico per tante persone. C’è chi muore, chi è in ospedale, chi vede andar via i suoi cari, chi non sa se domani avrà ancora un lavoro e allora capisci subito che il dramma è altrove”. Ancora oggi, che ne stiamo uscendo fuori, ripensarci fa venire i brividi e le nostre Supereroine non vogliono, possono, dimenticarlo. Il 21 giugno ai mondiali avevano ottenuto 91.0191 punti ed erano le prime delle europee, dietro a Cina e Giappone. Oggi pomeriggio in gara ci sono anche le sorelle ucraine, che nel frattempo hanno ultimato il nuovo esercizio, e sarà bello vederle a confronto.

Foto Pasquale Mesiano / DBM
L'uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali. Obbligatorio menzionare i credit.