Il Presidente della Federazione Italiana Nuoto, Paolo Barelli, aprendo i lavori del Congresso mondiale di RESCUE 2004, Campionati Mondiali di salvamento che si svolgeranno a Viareggio e Livorno dal 13 fino al 26 settembre, ha fornito cifre incoraggianti sulle morti per annegamento in Italia. Nel 1960 hanno perso la vita nel nostro Paese 1.513 persone con un indice di 2,96 morti ogni centomila abitanti, mentre nel 2000 questo dato si è sensibilmente ridotto a 443 pari allo 0,77 sempre in rapporto allo stesso numero di popolazione. A livello mondiale,nel periodo 1998-2000, facendo riferimento alle 33 Nazioni rappresentate in questo campionato iridato, le morti sono state 17.812 con un indice di 2,19% ogni centomila abitanti. Il valore di questi numeri, provenienti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dall’ISTAT, testimonia - ha continuato Barelli - l’importanza del salvamento acquatico in Italia, disciplina che da più di cento anni viene perseguita dalla FIN insieme alla prevenzione e preparazione degli assistenti bagnanti, i quali sviluppano quella “cultura dell’acqua” indispensabile per ottenere questi confortanti risultati, e che è anche alla base dei successi delle squadre nazionali italiane nelle competizioni internazionali. Lunedì, a Viareggio, la cerimonia inaugurale dei Mondiali.