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Mondiali. Staffetta d'argento. L'Italia vince il trofeo per nazioni

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L'Italia vicecampione d'Europa e vicecampione iridata in carica si conferma d'argento con la staffetta 4x1.5 chilometri sull'isola di Sentosa. Il quartetto formato da Barbara Pozzobon, Ginevra Taddeucci, Marcello Guidi e Gregorio Paltrinieri chiude in 1h09'15"4, a 2"1 dai tedeschi che rimescolando le strategie con Celine Rieder, Oliver Klemet e Isabelle Gose e Florian Wellbrock, che cala il poker d'oro dimostrandosi invincibile dopo un'anno olimpico tribolato.
Azzurri sempre a podio nella specialità dal 2017 quando fu inserita nel programma con l'oro a Fukuoka nel 2023. E' il sesto argento di squadra a Sentosa che conferma la densità e la qualità di un gruppo capitanato ancora da un superlativo Gregorio Paltrinieri che chiude con tre argenti una rassegna iridata condizionata dai problemi al dito e dalle condizioni estreme di gara. E' la diciannovesima medaglia mondiale in otto edizioni per l'olimpionico carpigiano che vive e si allena al centro federale di Ostia con Fabrizio Antonelli.
Al top Ginevra Taddeucci, sempre seconda nelle quattro prove affrontate e best medallist della rassegna iridata. Al terzo posto l'Ungheria, campionessa d'Europa, riportata a galla da una ultima superfrazione di Betlehem 1h19'16"7. L'Australia campione in carica è solo quinta con 46 secondi di ritardo. 
Raggiante dopo l'ennesimo testa a testa contro il fenomeno Wellbrock, Paltrinieri stavolta parte veloce e recupera i nove secondi di distacco dal panzer fino al testa a testa finale: "C'è crisi d'argento a Sentosa, ce lo siamo preso tutto noi - racconta sorridendo il quasi 30enne campione di Coopernuoto e Fiamme Oro, mentre manda un saluto ai genitori che ne hanno seguito le prestazioni a Singapore - Sapevamo che eravamo in lotta per qualcosa di importante. Siamo forti e l'abbiamo dimostrato. Le strategie diverse alla fine non cambiano molto i valori. La Germania era la squadra da battere e non ci siamo riusciti. Ho perso lo scontro diretto di medaglie con la Tadeucci, ma va bene così - continua Paltrinieri, che rientrerà in Italia tra poche ore anche per sottoporsi ad ulteriori esami all'anulare - Peccato per il dito e per la vasca, ma sarebbe stato duro restare per altre due settime con una routine cui non siamo abituati. Grazie alla Taddeucci che è il simbolo del campionato, Pozzobon ha disputato una grande frazione perché ci ha mantenuto subito in alto mentre Guidi ha dimostrato di essere uno degli uomini più forti dei circuto. Guarderò le gare di nuoto in tv e farò il tifo per i miei compagni. E' un mondiale post olimpico, ma il livello è già altissimo. La squadra è stata in gran parte rinnovata; sono sicuro che otterà buoni risultati facendo crescere i più giovani".
Un poker d'argento per la reginetta di Sentosa Ginevra Taddeucci che fatica in seconda frazione lottando all'inseguimento delle più forti che avevo schierato gli uomini: "Speravo di fare un po' meglio, però il distacco era questo, era inevitabile con gli uomini - spiega la 28enne fiorentina, allenata da Giovanni Pistelli e tesserata Canottieri Napoli e Fiamme Oro - Ho affrontato tre maschi tra i più forti al mondo tra cui Olivier e Klemet. Quindi era veramente difficile reggere il loro ritmo, peraltro le fatiche si sono fatte sentire. Sono rimasta da sola, nessuno mi ha dato una mano dietro, quindi ho cercato di tirare il più possibile senza pensare alla fatica. Ero veramente sfinita - conclude l'azzurra che adora i Pinguini Tattici Nucleari e gli piace viaggere on the road - Oggi ho chiuso gli occhi e sono andata avanti. Termina un mondiale stupendo. Sono felicissima".
Un superlativo Marcello Guidi in terza frazione prende il testimone con 1'26 di svataggio dalla Germania poi il ventottenne cagliaritano accende i motori e recupera addirittura 1'11" riportandosi a ridosso di Gose che lascia il testimone a Wellbrock: "Ho cercato di spingere ogni metro - spiega l'atleta di RN Cagliari e Fiamme Oro allenato da Ivan Sacchi, alla prima medaglia mondiale della carriera dopo due europee - Ho visto che ne avevo di più di Rasowsky e l'ho passarto puntando l'australiana e la francese. Ci tenevo a gareggiare in staffetta e con Paltrinieri, per me  è un sogno che avevo da bambino. Già ci sono riuscito agli europei, ma arrivare secondi è il massimo. Era una promessa che c'eravamo fatti in Croazia due mesi fa con con Greg; l'abbiamo mantenuta", conclude il dottore in scienze economiche che adesso andrà in vacanza a Kuala Lumpur, Bangkok e Phi Phi Island con Taddeucci e Gabbrielleschi. La Pozzobon che, abituata alle fatiche di maratone come Rio Coronda e Capri-Napoli, è stata più forte delle strategie e ha tenuto davanti gli azzurri sin dalle prime bracciate: "E' stata una gara tosta e sono felicissima del risultato - dice la 32enne trevigiana tesserata per Hydros e Fiamme Oro - Il mio unico obiettivo era quello di dare il cambio a Ginevra il più avanti possibile, soprattutto davanti all'Australia, alla Germania e all'Ungheria. Ci sono riuscita - continua l'azzurra allenata da Fabrizio Antonelli al centro federale di Ostia e già d'oro a Fukuoka nel 2023 - Uscire dalla partenza con tutte quelle botte, con gli uomini, non è mai facile. Però ho trovato subito la scia giusta e sono riuscita a portarmi avanti. Eravamo tutti molto fiduciosi, super convinti, determinati. Ognuno doveva fare il meglio che poteva e se ognuno dà il meglio e il risultato che viene è questo va super bene".  

IL PODIO DELLA STAFFETTA 4x1.5 KM
1. Germania 1h09'13"3
Celine Rieder, Oliver Klemet, Isabelle Gose e Florian Wellbrock
2. Italia 1h09'15"4
Barbara Pozzobon, Ginevra Taddeucci, Marcello Guidi, Gregorio Paltrinieri
3. Ungheria 1h19'16"7
Bettina Fabian, Viktoria Mihalyvari, Kritof Rasowsky, David Betlehem
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CLASSIFICA DEL TROFEO PER NAZIONI
(19 squadre a punti)
1. Italia 148 punti (62 uomini, 54 donne, 32 staffette)
2. Germania 136 (70 + 30 + 36)
3. Australia 115 (41 + 54 + 20)
4. Ungheria 86 (36 + 22 + 28)
5. Francia 66 (34 + 8 + 24)
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Foto di Giorgio Scala, Andrea Staccioli e Andrea Masini / DBM
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