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In 140 al corso di Coordinatore Scuole Nuoto

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Iscrizioni chiuse in anticipo. Raggiunto il numero massimo di partecipanti. Grande risposta degli istruttori nazionali. Da oggi a domenica 11 maggio al Centro Federale di Ostia è in svolgimento il corso per coordinatore di Scuole Nuoto. In aula 140 partecipanti ed oltre 20 docenti. L’utenza di un centro natatorio è sempre più attenta ed esigente e per offrire un servizio qualitativamente adeguato, una Scuola Nuoto non può prescindere da un coordinatore capace ed incisivo, in possesso di competenze tecniche organizzative e comunicative. Per iscriversi bisogna essere istruttori. Il Segretario Generale della Federazione Italiana Nuoto Antonello Panza ha portato il saluto delle autorità. 
Il consigliere federale con delega al nuoto, direttore del corso e responsabile del Settore Istruzione Tecnica della Federazione Italiana Nuoto Roberto Del Bianco ha aperto i lavori questa mattina e ha illustrato gli obiettivi e i contenuti. “La figura del coordinatore è tra quelle fondamentali all’interno di una Scuola Nuoto. La possiamo equiparare al manager operativo. E il suo lavoro, insieme al quello dei suoi collaboratori, figure altrettanto specializzate, va a beneficio del pubblico. Questo corso, che si concluderà con la consegna di un attestato e l’acquisizione di un brevetto, vuole essere soprattutto un incontro e confronto. Sono previste tre giornate di esposizioni dei docenti e analisi su tematiche differenti, alcune di carattere scientifico, altre metodologiche ed altre ancora esperenziali”.
”La Federazione organizza questo corso da 24 anni – continua Del Bianco – e dal 2001 circa ogni sei mesi, uno nel nord e l’altro nel centro sud. Il fine è di ottimizzare il servizio sociale delle Scuole Nuoto per un sana crescita dei giovani, intesa come avviamento al nuoto di successo, attraverso un percorso anche agonistico. Gli allievi dovranno superare un esame per ricevere il brevetto, ma ciò che mi piace sottolineare è che la maggior parte di essi si iscrive per interesse e cultura personale. Oggi il livello culturale è assolutamente cresciuto rispetto agli ultimi anni. Lo studio è maggiore, così come l’analisi e la volontà di ascoltare e interagire con i docenti. In questi tre giorni sono previsti anche gruppi di lavoro con attività di laboratorio. Dal punto di vista pedagogico siamo soddisfatti”. 


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