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Mondiali. Bertocchi-Pellacani ottave. Marsaglia dodicesimo

Tuffi
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Scendono giù dal podio iridato, non perdendo però ambizioni e fiducia in vista delle Olimpiadi di Parigi cui sono qualificate dallo scorso luglio. Sorridono comunque Elena Bertocchi e Chiara Pellacani, che non in una delle loro migliori giornate, chiudono ottave con 260.28 punti la finale nel sincro da 3 metri che apre il pomeriggio della sesta giornate dei 21esimi Mondiali all'Hamad Aquatic Center di Doha.
Subito a rincorrere la prova delle azzurre - bronzo mondiale a Fukuoka 2023 e vice campionesse europee in carica - già indietro dopo gli obbligatori, non venuti come sempre per un sincronismo non ottimale. Non mancano, comunque, spunti di interesse come l'ottimo triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato (61.38), certamente non permiato dai giudici come avrebbe meritato. Vincono, confermandosi campionesse del mondo pur non dominando, le cinesi Chang Yeni e Chen Yani con 323.43 punti; argento alle australiane Maddison Keeney e Anabelle Smith, assolutamente da temere alle Olimpiadi, con 300.45 e il bronzo alle britanniche Yasmin Harper e Scarlett Mew Jensen con 281.70

La gara di Bertocchi e Pellacani. Si parte con gli obbligatori. Il ritornato carpiato è pulito (46.80) ed il rovesciato carpiato (43.20) un po' fuori sincro: seste con 90.00. Le cinesi Chang Yani e Chen Yiwen prendono il comando 99.60, tre punti in più delle aussie Maddison Keeney e Anabelle Smite (96.60) e delle britanniche Yasmin Harper e Scarlett Mew Jensen (96.00).
Poi la gara cresce d'interesse con i liberi. Il doppio salto mortale e mezzo avanti con un avvitamento carpiato è abbondante, con Bertocchi che si stacca troppo dal trampolino e Pellacani abbondante in chiusura: 55.80 punti sono pochi e le azzurre scendono al decimo posto con 145.80. Davanti sempre Cina con 173.40, Australia 164.10, Gran Bretagna 159.90 e la Germania che risale al quarto posto con 156.90.
Penultimo round di una finale piena di errori da parte delle coppie più forti. Il triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato è veramente eseguito da manuale individualmente (61.38) ma tra le due azzurre c'è luce in volo: settime con 207.18. Le cinesi volano indisturbate con 248.73, seguita dalle australiane con 233.85 e dalle britanniche con 225.00.
Ultimo valzer in cui non mancano i brividi comunque. Si apre infatti con il "pericoloso" zero delle canadesi, già fuori gara dopo gli obbligatori, Mia Vallee e Pamela Ware: Ware, infatti, sbaglia completamente il presalto, si ritrova sull'angolo del trampolino e va giù in acqua a pochi metri dal bordo piscina. Bertocchi e Pellacani concludono con un discreto doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato (53.10) e sommano 260.28 per l'ottavo posto finale. Vince la Cina, confermandosi sul tetto del mondo con 323.43 punti, sul podio Australia con 300.45 e Gran Bretagna con 281.70.

Le parole di Elena Bertocchi. "Era la prima volta che gareggiavamo insieme dopo i Mondiali di Fukuoka. Non è andata malissimo, anche se ovviamente qualcosa abbiamo sbagliato. La colpa si divide quando si gareggia nel sincro: le giornate storte possono capitare a tutte. Dopo i Mondiali, proprio in previsione delle Olimpiadi di Parigi, ci prepareremo ancora di più perchè ci saranno tante nazioni dello stesso livello".

Le parole di Chiara Pellacani. "Dispiace non aver difeso la medaglia ma sapevamo che oggi sarebbe stato difficile. E' mancato il sincronismo in qualche tuffo ma non ci allarmiamo, perchè da qui alle Olimpiadi abbiamo un po' di tempo. Adesso c'è la gara indivudale e vediamo come andrà"

I tuffi di Elena Bertocchi e Chiara Pellacani - 260.28 ottavo posto
401B ritornato carpiato 46.80 (6)
301B rovesciato carpiato 43.20 (6)
5152B doppio salto mortale e mezzo avanti con un avvitamento carpiato 55.80 (10)
107B triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato 61.38 (7)
205B doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato 53.10 (8)

Ventuno anni appena compiuti per la campionessa romana Chiara Pellacani allenata da Tommaso Marconi e tesserata per Fiamme Gialle ed MR Sport F.lli Marconi. Ha conquistato quattordici medaglie consecutive tra gli Europei di Roma 2022 e quelli di Cracovia 2023; agli Europei di Kiev 2019 è stata d'oro dalla piattaforma sincro in coppia con Noemi Batki; vice campionessa iridata dal sincro mixed 3 metri, sempre in coppia con Matteo Santoro, a Budapest 2022. E' il talento per eccellenza dei tuffi italiani, sulle orme di Tania Cagnotto. A dicembre 2021 si è trasferita negli States per studiare alla Louisiana State University; ad agosto cambierà e andrà alla Univeristy of Miami. Su Instagram ha oltre 16.500 follower. E’ appassionata di serie TV, tra le sue preferite c’è Prison Break. E fino a un po' di tempo fa aveva paura di volare. Ai mondiali di Fukuoka è stata sesta dal metro e soprattutto con il bronzo con pass olimpico nel sincro da 3 metri in coppia con Elena Bertocchi e terza nel mixed in coppia con il "fratello" Matteo Santoro.

Elena Bertocchi è una delle veterane del gruppo; 29enne meneghina - tesserata per Esercito e Canottieri Milano - nel suo ricco palmares ci sono una medaglia iridata (il brondo dal metro a Budapest 2017) e undici europee. E' un'araba fenice che rinasce sempre dalle ceneri. Una prima svolta nella sua carriera è stato il trasferimento da Milano a Roma: il carattere di Elena cambia e da introverso diventa estroverso, rivelando una ragazza timida, dolce, sensibile ma sempre con il sorriso sulle labbra. A marzo del 2023 ha affrontato un delicato intervento alla schiena che ha eliminato cronici problemi che l'hanno attanagliata dagli europei di Kiev 2019 fino a quelli di Roma 2022 dove ha gareggiato, vincendo l'oro dal metro, ma con grande sofferenza. Laureata in scienze motorie, ama ascoltare musica (la sua cantante preferità è Ozuna) e leggere libri gialli. Ha un cane bellissimo Chloè ed è diventata tifosa della Roma.

NEL SOLCO DELLA TRADIZIONE. Sono le eredi di Tania Cagnotto e Francesca Dallapè, due volte argento iridato, otto volte di seguito campionesse europee, bronzo olimpico a Rio 2016, oggi mamme rispettivamente di Maya e Lisa, Ludovica e Leonardo; dal 2018, anno in cui a Edimburgo si sono incoronate regine e campionesse d’Europa allungando a nove la striscia positiva azzurra, sono la nuova coppia d’oro del trampolino dei tre metri sincro (289.26). Eredità pesante da portare sulle spalle e compito difficile quello di mantenersi a così alti livelli. Sono state vice campionesse europee a Budapest 2021, con il record di punti (307.20) e a Roma 2022; bronzo agli European Games di Cracovia nel giugno 2023 e un mese dopo iridate a Fukuoka. 

MARSAGLIA DODICESIMO MA NELLA STORIA. Una delle pagine più belle della sua carriera, protagonista della più bella finale della 21esima rassegna iridata. Nessun rimpianto, tanta soddisfazione e "garra" per il futuro olimpico, leggasi Parigi 2024, di un ottimo Lorenzo Marsaglia che chiude al dodicesimo posto con 366.25 punti l'atto conclusivo dai 3 metri e il suo mondiale arricchito dall'eccezionale argento nel sincro, con annessa carta olimpica, in coppia con Giovanni Tocci. Ottima, comunque la prova del campione europeo in carica - tesserato per Marina Militare ed CC Aniene, seguito da Benedetta Molaioli - macchiata solamente dall'errore con il triplo salto mortale e mezzo rovesciato raggruppato (36.75), ma impreziosità da un superbo oppio salto mortale e mezzo avanti con 2 avvitamenti carpiato ineccepibile per altezza, pulizia e tenuta (76.50). Si conferma campione del mondo il cinese Wang Zongyuan con 538.70, che precede il compagno di squadra Xie Siyi con 516.10 e il messicano Osmar Olvera Ibarra bronzo con 498.10.Marsaglia ha disputato la seconda finale iridata consecutiva della carriera dai 3 metri: come lui solamente Klaus Dibiasi (Belgrado 1973 e Calì 1975), Giorgio Cagnotto (Belgrado 1973, Calì 1975 e Berlino 1978) e Nicola Marconi (Barcellona 2003, Montreal 2005 e Melbourne 2007). Il 27enne romano riscrive la storia dell'Itatuffi, disputando tre finali mondiali dal trampolino nella stessa rassegna (metro, 3 metri e sincro 3 metri).

La gara di Marsaglia. Il triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato parte ed arriva alla perfezione (68.20) e il doppio salto mortale e mezzo avanti con 2 avvitamenti carpiato ineccepibile per altezza, pulizia e tenuta (76.50). Marsaglia dopo due round è settimo con 144.70 punti. Comandano i cinesi Wang Zongyuan con 177.65 e Xie Siyi con 169.20; terzo è il messicano Osmar Olvera Ibarra con 163.85 e quarto il colombiano Luis Felipe Uribe con 149.60.
Turno successivo e l'azzurro piazza un ottimo doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato, che ha il difetto di avere solo il coefficiente basso (3.0), e quindi con 63.00 punti è undicesimo a quota 207.70 in una classifica cortissima, almeno fino al quinto il francese Jules Bouyer (219.90). Guidano, con ampio margine, il campione iridato uscente Wang (271.25) e Xie (259.20), con Ibarra terzo con 245.25.
Quarto giro e arriva l'unico passaggio a vuoto di Lorenzo: il triplo salto mortale e mezzo rovesciato raggruppato e troppo veloce, non riesce ad orientarsi bene, ed entra scarso (36.75), rimanendo undicesimo con 244.45 ma la graduatoria si allunga inevitabilmente. Al vertice le posizione restano immutate ma al quarto posto sale Bouyer con 303.90, a dieci punti da Olvera Ibarra che sbaglia il doppio salto mortale e mezzo indietro (68.40).
Quinta routine e Marsaglia reagisce immediatamente con un triplo salto mortale e mezzo avanti raggruppato (62.90), che avrebbe sicuramente meritato maggior considerazione da parte dei giudici: sempre undicesimo con 307.35. Si invola verso l'oro bis, invece, Wang con 438.00 punti e Xie vede l'argento con 86.95.
Lorenzo Marsaglia conclude il suo strepitoso mondiale con quadruplo salto mortale e mezzo avanti raggruppato leggermente scarso (58.90) e perde una posizione, terminando dodicesimo con 366.25. Si conferma campione del mondo il cinese Wang Zongyuan con 538.70, che precede il compagno di squadra Xie Siyi con 516.10 e il messicano Osmar Olvera Ibarra bronzo con 498.10.

Le parole di Lorenzo Marsaglia. "Sono molto stanco ma ho qualche rimpianto per la finale. Ho sbagliato il triplo salto mortale e mezzo rovesciato raggruppato per un errore nel presalto che avevo fatto anche in semifinale: un vero peccato perché potevo chiudere almeno nei primi dieci. Sono però felicissimo di questo Mondiale e di essermi confermato tra i migliori. Adesso lavoremo con Benny (Molaioli ndr) per crescere ancora in vista delle Olimpiadi".

I tuffi di Lorenzo Marsaglia - 366.25 dodicesimo posto
107B triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato 68.20 (8)
5154B doppio salto mortale e mezzo avanti con 2 avvitamenti carpiato 76.50 (8)
205B doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato 63.00 (11)
307C triplo salto mortale e mezzo rovesciato raggruppato 36.75 (11)
407C triplo salto mortale e mezzo avanti raggruppato 62.90 (11)
109C quadruplo salto mortale e mezzo avanti raggruppato 58.90 (12)

Lorenzo Marsaglia - tesserato per Marina Militare e CC Aniene, allenato e plasmato da Benedetta Molaioli - è ormai entrato in una nuova dimensione. Gli europei di Roma 2022 l'hanno definitivamente consacrato, tra i più forti tuffatori continentali: si è laurerato campione europeo dai 3 metri ed è stato argento dal metro e in sincro dai 3 metri con l'amico Giovanni Tocci. E' laureato in Fisioterapia e fidanzato con Maria . Appassionato di moto e di enogastronomia. Ha una moto d'epoca in garage, che però utilizza solo quando è in vacanza dai tuffi. Undicesimo ai Mondiali di Fukuoka dai 3 metri, piazzamento che gli ha consentito di prende la carta olimpica anche della prova individuale.

Così gli azzurri nelle finali della 6^ giornata
Mercoledì 7 febbraio

Sincro trampolino 3 metri fem
1. Chang Yani-Chen Yiwen (Chn) 323.43
2. Maddison Keeney-Anabelle Smith (Aus) 300.45
3. Yasmin Harper-Scarlett Mew Jansen (Gbr) 281.70
8. Elena Bertocchi-Chiara Pellacani 260.28

Trampolino 3 metri mas
1. Wang Zongyuan (Chn) 538.70
2. Xie Siyi (Chn) 516.10
3, Osmar Olvera Ibarra (Mex) 498.40
12. Lorenzo Marsaglia 366.25

Gli azzurri per Doha. Elena Bertocchi (Esercito/Canottieri Milano), Maia Biginelli (Fiamme Oro), Riccardo Giovannini (Fiamme Oro),Sarah Jodoin di Maria (Marina Militare/MR Sport F.lli Marconi), Andreas Sargent Larsen (Fiamme Oro/CC Aniene), Lorenzo Marsaglia (Marina Militare/CC Aniene), Chiara Pellacani (Fiamme Gialle/MR Sport F.lli Marconi), Irene Pesce (MR Sport F.lli Marconi), Matteo Santoro (MR Sport F.lli Marconi), Eduard Timbretti Gugiu (Esercito/Blu 2006), Giovanni Tocci (Esercito/AQA Cosenza). Nello staff, oltre al direttore tecnico Oscar Bertone, i tecnici Lyubov Barsukova, Francesco Dell'Uomo, Benedetta Molaioli e Tommaso Marconi, il medico Matteo Catananti e il fisioterapista Ciro Orabona.

Regolamento. Per le specialità olimpiche individuali previsti tre turni di gare: preliminari, semifinali a 18 e finali a 12. Due turni (eliminatorie e finali a dodici) per le altre prove. Il team event prevede che le squadre siano composte da un minimo di 2 ad un massimo di 4 componenti, almeno un maschio ed una femmina, che devono eseguire due tuffi individuali ed uno sincronizzato misto, sia dal trampolino che dalla piattaforma, per un totale di sei tuffi in cui dovranno essere presenti tutti e sei i gruppi delle rotazioni. I finalisti delle gare individuali (senza tener conto degli atleti già qualificati) e le prime quattro nazioni nelle gare sincro (senza tener conto delle nazioni già qualificate) riceveranno una carta olimpica per Parigi 2024. Possono essere ripescati in seguito gli atleti qualificati dal tredicesimo posto in su ai Mondiali di Doha nelle prove individuali fino al raggiungimento massimo di atleti per gara e nel rispetto del numero massimo di quote per nazioni e del contingente olimpico previsto di 136 atleti (68 maschi e 68 femmine). L'Italia si è già assicurata otto pass nella gara individuale dai 3 metri grazie al successo di Chiara Pellacani agli European Games di Cracovia e all'accesso in finale di Elena Bertocchi, Giovanni Tocci e Lorenzo Marsaglia ai Mondiali di Fukuoka 2023; nella gara individuale dalla piattaforma con Sarah Jodoin di Maria e Maia Biginelli a Doha 2024; nel sincro dai 3 metri dopo il bronzo iridato in Giappone conquistato da Pellacani e Bertocchi e l'argento di Giovanni Tocci e Lorenzo Marsaglia Doha;. Quindi mancano le carte nel sincro dalla piattaforma maschile e femminile e quelle individuali dalla piattaforma maschile. 

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Foto di Andrea Staccioli/DBM
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