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Mondiali. Team tech splendido quinto. Pedotti decima nel free

Sincro
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Come un party in discoteca. Una festa per il compleanno di Roberta Farinelli, tecnico responsabile degli esercizi di squadra. Il team technical azzurro è quinto con un’ottima routine che guadagna 260.8183 punti e ne meritava qualcuno in più ma i coefficienti sono (per ora) più bassi di quelli delle principali avversarie. Buon piazzamento ai fini della classifica generale che determinerà la qualificazione olimpica. “Auguri Roberta”. Linda Cerruti, Marta Iacoaccci, Sofia Mastroianni, Enrica Piccoli, Lucrezia Ruggiero, Isotta Sportelli, Giulia Vernice e Francesca Zunino ripropongono la loro disco dance elettronica nella finale del team technical che sarebbe mixed (prevedendo la partecipazione maschile) ma di fatto, in questo caso, è tutta al femminile. Costumi giallo scintillante, intarsi di strass d’argento, si muovono sulle note della Disco Dance Carneval Quintino, coreografate a sei mani dalla campionessa olimpica di Atene 2004 e Pechino 2008 Anastasia Ermakova, dal franco-statunitense, ex atleta di nuoto artistico, Stephan Miermont e dalla coreografa canadese Elisabeth Price. “Siamo molto più soddisfatte di ieri – dice il capitano Enrica Piccoli – quando avevano nuotato un pochino sottotono e c’è stato anche un basemark. Oggi nessuno sbaglio, anche se alla fine abbiamo guardato alzarsi i controller e ci siamo preoccupate”. “In questo mondiale di qualifica olimpica ogni giorno è un giorno nuovo – continua Lucrezia Ruggiero – Si va gara per gara. Ieri abbiamo chiuso il capitolo ricorso che ci è servito ai fini della qualifica del doppio; in questo caso si gareggia per qualificare la squadra e siamo contente di quello che abbiamo fatto oggi. Abbiamo messo sicuramente un altro tassello. Ci aspetta soltanto la squadra libera che speriamo vada bene”.  
Zero penalità e 18 punti in più rispetto al preliminare (242.4208) in cui erano inciampate in un basemark nel sesto elemento. Per gli elementi ottengono 163.6683 e per l’impressione artistica 97.150. “Oggi era importante entrare in acqua concentrate e non prendere basemark. Ci siamo riuscite. Tutte brave”, conclude Roberta Farinelli che ringrazia per il regalo di compleanno ed avverte: "da domani di nuovo in vasca a lavorare”.
Vince la Cina sfiorando i 300 punti (299.8712) dopo che l’anno scorso a Fukuoka era finita settima falcidiata dalle penalità, seconda è la Spagna con 275.8925 e terzo il Giappone con 275.8787.

MINISINI INSEGUE LA DECIMA MEDAGLIA MONDIALE. Alleluia Giorgio. Terzo nel preliminare libero malgrado tre basemark. Mercoledì in finale, con una routine pulita, c’è aria di medaglia. Giorgio Minisini, “Il Maschio” come titola il suo libro pubblicato l’anno scorso in cui si racconta in 256 pagine, riceve 174.1583 punti dopo aver commesso errori nel primo, sesto e settimo ibrido. Si esibisce sulle note dell’Hallelujah di Andrea Bocelli con le coreografie di Anastasia Ermakova e Milena Miteva. Tre elementi cerchiati in rosso che gli hanno tolto circa una cinquantina di punti, considerando una media di -17 ad elemento. Il cinese, neocampione del mondo del tech, Yang Schuncheng con 213.9999 e lo spagnolo Dennis Gonzalez Boneu, quarto nella finale di lunedì, con 191.3562 non sono poi così distanti come sembra. Perché loro hanno fatto percorso netto, Giorgio ha molti più margini di miglioramento. “Abbiamo un po' riadattato l’esercizio per stare nelle regole – spiega l’azzurro – Era la prima volta che lo facevamo con musica, quindi ci sta che non si incastrasse bene. Sarà più facile in finale. Per il primo ibrido è da capire il motivo del basemark, il settimo non l’ho proprio fatto perché non c’era tempo e nel sesto è possibile che non abbia girato proprio per il fatto di essere in ritardo. Ripeto il primo è da capire perché li mi sono sentito bene. Adesso puliamo un po' l’esercizio e via”.
Il bi campione d’Europa a Roma 2022, che lunedì sera è tornato sul podio iridato con una medaglia d’argento piena di significati, continua a “godersi questa splendida esperienza” e tenere di mira la corona di campione del mondo del singolo. Sul tetto mondiale c’è già salito ma sempre in coppia: la prima volta a Budapest 2017 con l’allora capitano Manila Flamini nel famoso tech “Urlo da Lampedusa”, la seconda sempre a Budapest nel 2022 insieme a Lucrezia Ruggiero in entrambe le routine. “Ieri sera, alla fine di tutto, mi sono visto con la mia allenatrice Milena Miteva – racconta Giorgio – discutendo anche sull’esistenza del Karma, dei suoi effetti e benefici. In verità non ho nuotato il mio meglio ieri per cercare di finire l’esercizio. Lo potevo fare molto meglio ma alla fine non è andata così male. Mercoledì c’è un’altra finale”.
L'argento di Giorgio Minisini nel singolo tecnico è stata la sedicesima medaglia del nuoto artistico italiano ai mondiali (3 ori, 8 argenti e 5 bronzi) e la nona personale, prima da singolista, sempre ai mondiali, dopo le due d'oro a Budapest 2022 nei doppi con Lucrezia Ruggiero, le due d'argento a Gwanju 2019 nei doppi con Manila Flamini, l'oro e l'argento a Budapest 2017 rispettivamente con Manila Flamini nel tech e Mariangela Perrupato nel free, le due di bronzo a Kazan 2015 sempre con Manila Flamini nel tecnico e Mariangela Perrupato nel libero.

TERZA FINALE DI SUSANNA PEDOTTI. “Alla ricerca del vero amore” Susanna Pedotti è decima nella finale del singolo libero che chiude la quinta giornata del mondiale di nuoto artisti a Doha. Esercizio tutto nuovo con difficoltà, musica e tema completamente diversi da quello di sette mesi fa a Fukuoka. Anche questa volta, dopo un preliminare pulito, sporca la gara con un basemark e il punteggio scende a 195.5000. Ma non è stata colpa dell’emozione, perché ha un carattere forte e determinato, adatto allo sport e a questo in particolare. L’elemento che sbaglia è di quelli liberi, inventato da lei. “Non ho sentito pressioni, soltanto un po' di preoccupazione ma com’è giusto che sia. Fin da quando sono piccola non soffro la tensione della gara, mi sento abbastanza capace di controllare quello che fanno sia la mia testa che il mio corpo. Ho iniziato il nuoto artistico quando avevo otto anni; avevo provato anche altri sport ma quando ho iniziato sincro, ho continuato a fare solo questo. La gara poteva andare un po' meglio, ci rifaremo più avanti. Il sesto ibrido, quello che ho sbagliato, è uno con difficoltà diverse dagli altri. Non è un elemento fisso per tutti, l’ho inventato io”.
Sugli impianti dell’Aspira Zone il cielo costellato di stelle rende ancora più magica la sera araba. Nella piscina della Aspira Dome Susanna Pedotti è incantevole. Un furore di emozioni e movimenti. Delicata e gentile nuota la prima finale del solo free al mondiale dei grandi. La sua terza finale mondiale qui a Doha e quarta della carriera in Nazionale maggiore con quella indimenticabile di otto mesi fa in Giappone, culminata con il quinto posto all’esordio assoluto. Terza finale in Qatar dopo quelle del solo tech sabato (nona con 215.0833) e del duet mixed tech in coppia con Giorgio Minisini domenica (sesti con 204.3316). “Sono soddisfatta in parte – dice Susanna nel tracciare il bilancio – Speravo che andasse meglio il doppio mixed, però per quanto riguarda i singoli lo sono un po' di più. Mi dispiace che nelle finali di entrambi ho preso il basemark ma sono riuscita comunque a nuotare tranquillamente e a godermi la gara.
Il tema è quello della ricerca del vero amore, il brano su cui si muove è la famosa “En Aranjuez con tu amor” che Andrea Bocelli, 23 album pubblicati, la collaborazione con moltissimi dei principali interpreti internazionali, ha cantato anche al Central Park di New York. Le coreografie sono della sua allenatrice Stefania Speroni e Milena Miteva, dieci anni più grande di Susanna, due medaglie d’oro in coppa del mondo senior e sei d’oro ai mondiali junior da atleta con la nazionale russa. Nel preliminare Susanna Pedotti si era classificata settima con 212.5421 punti.
Vince la canadese Jacqueline Simoneau con 264.8207 che era stata d’argento nel tecnico, davanti alla greca, neo campionessa mondiale del tecnico Evangelia Platanioti con 253.2833 e alla rappresentante degli atleti delle nazioni indipendenti Vasilina Kahndoshka con 245.1042. 

CRITERI DI QUALIFICAZIONE OLIMPICA

Ai Giochi Olimpici di Parigi 2024, in programma dal 26 luglio all’11 agosto, parteciperanno 10 squadre e 18 doppi di nuoto artistico. Le squadre proporranno tre esercizi (tecnico, libero e acrobatico) e i doppi due (tecnico e libero).
Sono già qualificate 5 squadre, una per ciascun continente: Australia per l’Oceania, Messico per l’America, Cina per l’Asia, Egitto per l’Africa e Francia (paese ospitante) per l’Europa; con esse sono automaticamente qualificati i rispettivi 5 doppi femminili. Le altre 5 squadre con i relativi 5 doppi si qualificheranno sulla base della classifica combinata dei mondiali di Doha 2024 (punteggio esercizio tecnico + punteggio esercizio libero).
Dei 18 doppi previsti, insieme ai cinque sopracitati, risultano già qualificati quelli di Stati Uniti, Giappone, Austria, Nuova Zelanda e Sudafrica (questi ultimi due da confermare) provenienti dai campionati continentali. Gli ultimi tre doppi saranno decisi dal ranking finale di Doha, tra quelli non già qualificati.  

CALENDARIO E RISULTATI - ora locale (-2 in Italia)

Venerdì 2 febbraio

singolo F tecnico preliminare (28 atlete)
1. Evangelia Platanioti (GRE) 270.1901
2. Vasiliki Alexandri (AUT) 264.5967
3. Jacqueline Simoneau (CAN) 270.7500
6. Susanna Pedotti (ITA) 238.2967

singolo M tecnico preliminare (14 atleti)
1. Yang Shuncheng (CHN) 242.4367
2. Gustavo Sanchez (COL) 228.9966
3. Dennis Gonzales Boneu (ESP) 228.7550
4. Giorgio Minisini (ITA) 218.0966

doppio F tecnico preliminare (40 coppie)
1. Wang Liuyi e Wang Qianyi (CHN) 269.8883
2. Alisa Ozhogina Ozhogin e Iris Tio Casas (ESP) 258.7199
3. Kate Shortman e Isabelle Thorpe (GBR) 253.6733
4. Linda Cerruti e Lucrezia Ruggiero (ITA) 252.1400

Sabato 3 febbraio

doppio mixed tecnico preliminare (13 coppie)
1. Cheng Wentao e Shi Haoyou (CHN) 250.5150
2. Giorgio Minisini e Susanna Pedotti (ITA) 248.8633
3. Dennis Gonzalez Boneu e Mireia Hernandez Luna (ESP) 237.6200

singolo F tecnico finale
1. Evangelia Platanioti (GRE) 272.9633
2. Jaqueline Simineau (CAN) 269.2767
3.  Xi Huiyan terza (CHN) 262.3700
9. Susanna Pedotti (ITA) 215.0833

acrobatic routine
1. Cina 247.0233
2. Ucraina 243.2134
3. Messico 225.0267
9. Italia 209.8799

Domenica 4 febbraio

singolo F libero (31 atlete)
1. Vasiliki Alexandri (AUT) 253.8625
2. Evangelia Platanioti (GRE) 253.7353
3. Jacqueline Simoneau (CAN) 248.9189
7. Susanna Pedotti (ITA) 212.4521

acrobatic routine finale
1. Cina 244.1767
2. Ucraina 243.3167
3. USA 242.2300
6. Italia 213.5301

doppio mixed tecnico finale
1. Eduard Kim e Nargiza Bolatova (KAZ) 228.0050
2. Cheng Wentao e Shi Haoyou (CHN) 223.3166
3. Diego Villalobos Carrillo e Miranda Barrera Jmenez (MEX) 217.5192
6. Giorgio Minisini e Susanna Pedotti (ITA) 204.3316

Lunedì 5 febbraio

team tecnico
1. Cina 303.1272
2. Giappone 282.4379
3. Spagna 278'0765
6. Italia 242.4208

doppio F tecnico finale
1. Wang Liuyi e Wang Qianyi (CHN) 266.0484
2. Kate Shortman e Isabelle Thorpe (GBR) 259.5601
3. Alisa Ozhogina Ozhogin e Iris Tio Casas (ESP) 258.0333
6. Linda Cerruti e Lucrezia Ruggiero (ITA) 249.9433

singolo M tecnico finale
1. Yang Schuncheng (CHN) 246.4766
2. Giorgio Minisini (ITA) 245.3166
3. Gustavo Sanchez (COL) 231.000 

Martedì 6 febbraio

singolo M libero
1. Yang Schuncheng (CHN) 213.9999
2. Dennis Gonzalez Boneu (ESP) 191.3562
3. Giorgio Minisini (ITA) 174.1583

team tecnico finale
1. Cina 299.8712
2. Spagna 275.8925
3. Giappone 275.8787
5. Italia 260.8183

singolo F libero finale
1. Jacqueline Simoneau (CAN) 264.8207
2. Evangelia Platanioti (GRE) 253.2833
3. Vasilina Kahndoshka (NIA) 245.1042
10. Susanna Pedotti (ITA) 195.5000

Mercoledì 7 febbraio
09.30 doppio F libero – gruppo B
14.00 doppio F libero – gruppo A
con Linda Cerruti e Lucrezia Ruggiero
20.00 singolo M libero finale
con Giorgio Minisini

Giovedì 8 febbraio
09.30 team libero
14.00 doppio F libero finale

Venerdì 9 febbraio
09.30 doppio mixed libero
14.00 team libero finale

Sabato 10 febbraio
09.30 doppio mixed libero finale
12.00 Gala conclusivo – esibizioni

Foto di Andrea Masini / DBM
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