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Mondiali. Minisini e Ruggiero campioni del mondo nel tecnico

Sincro
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I romani Giorgio Minisini, 26 anni, e Lucrezia Ruggiero, 22 anni, sono i campioni del mondo del misto tecnico. In finale confermano la prima posizione dell’eliminatoria di sabato (88.5734) e migliorano anche il punteggio vincendo con 89.2685 punti, di cui 27.3 per l’esecuzione, 27.1 per l’impressione artistica e 34.8685 per gli elementi. Sembrano danzare sull’acqua. Si muovono come farfalle sulle note del Requiem di Giuseppe Verdi, la composizione sacra del 1800 che l’autore dedicava ad Alessandro Manzoni con il quale condivideva i valori risorgimentali di libertà e giustizia che condussero all'unità d'Italia. Omaggio alla storia del nostro Paese e alla ripresa e al ritorno alla normalità. Entrambi tesserati con Aurelia Nuoto e Fiamme Oro e allenati dal direttore tecnico della nazionale Patrizia Giallombardo, per Minisini è il secondo successo iridato dopo quello ottenuto nella capitale magiara insieme all'ex capitano della nazionale Manila Flamini, per Ruggiero è la prima medaglia internazionale all'esordio assoluto.
Alle loro spalle il Giappone è secondo con una coppia completamente nuova rispetto a quella che ha conquistato il bronzo in Corea del Sud, composta dai fratelli Tomoka e Yotaro Sato, 21 e 18 anni da compiere rispettivamente il 22 e 10 agosto, che totalizzano 86.5939 (a Gwangju c’erano Abe Atsushi e Adachi Yumi) e i cinesi Shi Haoyu e Zhang Yiyao terzi, che erano stati quinti nel 2019, con 86.4425. 

IL NUOVO DUO MIXED SUL TETTO DEL MONDO. Giorgio Minisini e Lucrezia Ruggiero guardano il mondo dall'alto. Già avanti a tutti nel preliminare il 18 giugno (88.5734) coronano il sogno in finale nelle prime ore del pomeriggio del 20 giugno alla Szechy pool all’Isola Margherita (89.2685) sulle note del Requiem di Giuseppe Verdi e la coreografia di Anastasia Ermakova che ne scandiscono i movimenti e le evoluzioni in acqua.
Sono la nuova coppia mixed del sincro Made in Italy, compagni di club nell’Aurelia Nuoto e alle Fiamme Oro, si allenano insieme da tre anni. Giorgio è la metà più esperta, al suo al quarto mondiale con due medaglie d’oro, tre d’argento e due di bronzo conquistate a Kazan 2015, Budapest 2017, Gwangju 2019 e Budapest 2022. Lucrezia è la metà più giovane, all’esordio nel mondiale dei grandi e subito con l’oro che le brilla al collo, dopo tre anni nella squadra juniores (2016/2019) con la quale ha conquistato la medaglia di bronzo agli Europei 2017. Studia Giurisprudenza (sta concludendo il terzo anno) ed è Agente di Polizia. La loro amicizia e la loro condivisione degli eventi sono la loro forza e fanno la differenza. Giorgio e Lucrezia lavorano a questo progetto da settembre 2019 ma sono stati a lungo senza poter gareggiare, prima per la pandemia e poi perché hanno contratto il Covid alla vigilia degli europei. Adesso sono ripartiti dal questo tecnico con un’altra musica, un altro tema e tanta consapevolezza.
Un nuovo trionfo, il secondo sulle sponde del Danubio, che ci riporta indietro di cinque anni, 59 mesi per l’esattezza, a quel 17 luglio in cui Giorgio Minisini e l’allora capitano azzurro Manila Flamini, oggi mamma e moglie felice, salivano sul tetto del mondo nel mixed tecnico con il loro “Urlo da Lampedusa”.

DICHIARAZIONI DA CAMPIONI. "Siamo contenti; abbiamo disputato una buona gara, il punteggio è in linea con la prestazione. Eravamo in pieno controllo e ho avvertito la sensazione che nessuno avrebbe potuto fermarci - sottolinea Minisini - Oggi festeggiamo questo bellissimo titolo mondiale e da domani si pensa al prossimo obiettivo perché voglio sempre di più".
"Sono davvero contenta se penso al percorso intrapreso negli ultimi tre anni e a tutte le difficoltà che abbiamo superato. La responsabilità era tanta; prima della gara ero nervosa, ma in acqua mi sono distesa e goduta l'esercizio. Sono contenta di quanto fatto. Giorgio è un esempio, ci conosciamo da quando siamo bambini, abbiamo sempre nuotato insieme all'Aurelia, ma nel momento in cui sono stata scelta come sua compagna nel duo ho dovuto resettare tutto, compiere un passo indietro di umiltà, affidarmi ai tecnici e ai suoi consigli, che ha molta più esperienza di me. Abbiamo lavorato tanto per creare quel feeling indispensabile per poter esibirsi con successo e penso che ci siamo riusciti", dichiara Ruggiero.

IL DT PATRIZIA GIALLOMBARDO. "I ragazzi sono stati determinati, hanno nuotato bene e siamo orgogliosi del lavoro svolto finora".

IL TECNICO FEDERALE ROBERTA FARINELLI. "Sono stati impeccabilI, c'era magia nell'acqua. Sono ragazzi eccezionali come persone ed è un piacere allenarli come atleti. Hanno svolto un esercizio perfetto".

UN PENSIERO PER L'UCRAINA. "La loro voglia di rappresentare il Paese è ammirabile ed encomiabile - sottolinea Minisini riferito alle sincronette ucraine - E' emozionante vederle qui dopo averne condiviso l'impegno ed essere stati artefici come Federazione della loro fuga dalla guerra. Le ragazze sono molto emozionate; probabilmente stanno anche pagando in termini di prestazione, ma è ovvio che il loro primo pensiero è sempre diretto alle loro famiglie, alle loro case lontane. Le ragazze sono carinissime, fanno il tifo per noi e viceversa. In questi mesi si è creato un bel rapporto. Noi abbiamo provato ed essere disponibili nei momenti in cui desideravano aprirsi e raccontare. Abbiamo cercato di rendere il loro inserimento semplice e la permanenza, prima al centro federale di Ostia e poi a Savona, la più serena possibile. Spero che tutte loro riescano ad essere orgogliose di questo mondiale, che siano considerate un esempio di determinazione e coraggio e che possano tornare presto a casa. Significherebbe la fine della guerra".

DUE VITTORIE MONDIALI IN 59 MESI Le date principali che hanno segnato la storia del nuoto sincronizzato italiano ai campionati del mondo sono tre. La prima il 23 luglio 2009 quando al Foro Italico di Roma Beatrice Adelizzi conquistava la medaglia di bronzo nella finale del singolo (95.500) davanti alla canadese Chloè Isaac (95.000) e saliva sul podio insieme alla spagnola Gemma Mengual (98.333) e alla russa Natalia Ishchenko (98.8333).
La seconda il 17 luglio 2017 a Budapest quando Giorgio Minisini e l’allora capitano della Nazionale Manila Flamini conquistarono il mondo intero con il famoso “Urlo da Lampedusa” interpretato in maniera struggente ed emozionante, pieno di dolore e al contempo speranza e fiducia, in cui raccontavano tutte le sofferenze dei migranti vittime dei loro stessi traghettatori. Con quel duo mixed tech ottennero 90.2979 punti battendo i russi, favoriti alla vigilia, Aleksandr Maltsev e Mikhaela Kalancha (90.2639) e gli statunitensi Bill May e Kanako Kitao Splendlove (87.6622). In quella stessa edizione dei mondiali Giorgio Minisini conquistò anche la medaglia d’argento in coppia con Mariangela Perrupato nel doppio misto free (91.1000) alle palle della stessa coppia russa (92.6000) e di nuovo davanti all’icona maschile del sincro internazionale Bill May e la sua compagna di doppio Splendlove (88.7667).
La terza il 20 giugno 2022 di nuovo a Budapest ma in un’altra location, quella della piscina che racconta la storia del nuoto e della pallanuoto ungherese, la Szechy sull’Isola Margherita, a pochi metri dalla mitica Alfred Hajos, dove Giorgio Minisini insieme alla nuova partner Lucrezia Ruggiero vincono la finale del duo mixed tecnico sulle note del Requiem di Giuseppe Verdi che l’autore dedicava all’amico Alessandro Manzoni.

LA PRIMA VOLTA SUL PODIO. La prima medaglia del sincro azzurro nella storia dei campionati del mondo è stata quella di bronzo conquistata da Beatrice Adelizzi, allora tesserata con il Nord Padania Nuoto ed allenata dall’attuale funzionaria del settore sincro azzurro, membro della commissione tecnica mondiale e competition manager dei prossimi europei di Roma 2022 Laura De Renzis, nel singolo ai mondiali di Roma 2009 con 95.500 punti interpretando un brano tratto dalla Tosca. “Si può migliorare in tutto, anche nei punti di forza”, dichiarava raccontando le emozioni provate e i sacrifici sostenuti per ottenere lo storico successo. Prima di lei un’altra icona azzurra, Giovanna Burlando, attuale assistente tecnico della Nazionale, aveva ottenuto il miglior piazzamento italiano ai mondi di nuoto sincronizzato coi l quarto posto nel singolo a Perth 1998 con 96.467 punti.
L’anno precedente il bronzo mondiale, Adelizzi aveva partecipato ai Giochi Olimpici di Pechino e conquistato l’argento nel doppio e il ronzo nel solo agli Europei a Eindhoven, città che ha segnato anche la sua carriera universitaria (nel 2019 conseguiva il dottorato di ricerca presso l’University of Technology discutendo la tesi Functional Supramulecular Materials). La sincronette scienziata, come era sopranominata, che nel 2012 è stata insignita della medaglia d’argento al merito sportivo dal CONI e nel 2014 ha ottenuto la Laurea Magistrale in Scienze Chimiche all’Università di Milano Bicocca con 110 e lode.

RISULTATI. Duo misto tecnico 
1. Giorgio Minisini/Lucrezia Ruggiero (ITA) 89.2685
2. Sato Tomoka/Sato Yotaro (JPN) 86.5939
3. Shi Haoyu/Zhang Yiyao (CHN) 86.4425



Foto di Andrea Masini/DBM
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