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Mondiali. Italia-Nuova Zelanda 14-9, domenica l'Australia alle 11:35

Pallanuoto
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Partenza in salita del Setterosa che doma la Nuova Zelanda nella seconda parte di gara con un parziale di 8-1. Bene la difesa con l'uomo in meno (2/11), migliorabile in parità e soprattutto contro le accelerazioni avversarie. Partita che alimenta personalità, collettivo, cementa certezze e indica il lavoro da svolgere. Domenica alle 17:45 le azzurre affronteranno le altre oceaniche, vicecampionesse olimpiche, dell'Australia con in palio il primato del gruppo A. Giustini, autrice di una tripletta come Ranalli e Cocchiere, è premiata come migliore giocatrice della partita.
Intanto esordisce anche Alessia Ferrari, che arbitra il successo della Gran Bretagna sulla Francia per 12-9.
"Conoscevamo le difficoltà che avremmo incontrato - sottolinea il cittì Carlo Silipo - La Nuova Zelanda è una squadra in crescita e lo dimostrerà. Nei primi due tempi non abbiamo gestito bene le azioni d'attacco e abbiamo subito le loro controfughe. Poi le ragazze, che cercavamo il tiro con troppa precipitazione, hanno trovato spazi, equilibri e palleggio; hanno reagito e hanno sviluppato bene il gioco. Era importante anche verificare la gestione mentale e la risposta è ovviamente positiva perché il gruppo è stato in grado di non disunirsi dopo le difficoltà iniziali e cambiare con calma l'inerzia della partita". 
Ranalli evidenzia il carattere della squadra nel rimontare: "L'esordio è difficile per tutti, me compresa, figuriamoci per le più giovani - ammette l'attaccante della SIS Roma - Abbiamo subito l'impatto col mondiale, ma ci siamo riprese nel corso della gara. Sappiamo di avere qualità e lo dimostreremo nel prossimo match contro l'Australia".
Tornata carica a Rapallo, dopo l'esperienza al Sabadell, Giustini si prende il titolo di MVP: "Siamo una squadra giovane in piena crescita. Lo abbiamo dimostrato cambiando la partita in corso. All'inizio abbiamo subito troppo il loro attacco, poi ci siamo posizionate meglio. In attacco, col passare dei minuti, abbiamo trovato maggiori pulizia e precisione. Siamo un bel gruppo e lo dimostreremo contro l'Australia. Mi piace questo ruolo di veterana, sono al mio quarto mondiale e spero di guidare le compagne verso una bella esperienza".

Italia-Nuova Zelanda 14-9
Italia: Condorelli, Leone, Cordovani, Gant, Cergol 1, Giustini 3, Bianconi 2, Bettini 2, Ranalli 3 (rig), Cocchiere 3, Gagliardi, Santapaola, Millo, Meggiato. All. Silipo.
Nuova Zelanda: J. Milicich, Nicholson, Doyle 1, Gault, G. Milicich 1, Spark 1, Houghton 1, Quin 1, Shorter Robinson 1, Mcdowall 1, Howarth, Weston2, Layburn, Dunn. All. Winstanley Smith.
Arbitri: Blanchard (Fra) e Kovacs-Csatlos (Hun).
Note: parziali 1-2, 3-4, 5-2, 5-1. Superiorità numeriche: Italia 3/7 + 3 rigori, Nuova Zelanda 2/11. Uscite per limite di falli Meggiato (I) a 1'06, Houghton a 4'15 e McDowall a 5'14 (NZ) nel quarto tempo. In porta Condorelli e nell'ultimo minuto di gioco Santapaola (I) e Layburn (NZ). Per l'Italia in tribuna Di Maria.

CRONACA. Andamento lento e distratto. La Nuova Zelanda passa al secondo extraplayer: Quin da lato buono pizzica l'angolo alla destra di Condorelli. Le oceaniche spingono e raddoppiano con Mcdowall che elude la marcatura di Bettini e insacca. Bella rete del neoacquisto della Pallanuoto Trieste figlia dell'ex all black Steve. Le lancette scorrono fino a 23 secondi dal termine con la palomba in controfuga di Giustini che sblocca il tabellino per l'Italia (1-2). 
La sette azzurra è on fire e pareggia i conti in apertura di secondo tempo dalla sua mattonella (2-2); ma la Nuova Zelanda torna avanti con Houghton in più; Cergol riprende il punteggio con una bomba dal perimetro dopo un bel movimento a smarcarsi. Così sale il Setterosa che raggiunge il primo vantaggio con la girata in superiorità numerica di capitan Cocchiere (4-3). Sul più bello, però, il Setterosa paga un pesante break di 3-0 avversario con le reti in sequenza di Weston con un diagonale all'incrocio, Spark in controfuga e Doyle dal lato cattivo (4-6).
Le azzurre non si abbattono e ricuciono lo svantaggio, cambiando la partita così come il campo. Alla sciarpata di Cocchiere (bis) risponde la palomba di Weston ed alla conclusione da fuori di Bianconi replica Milicich. Poi il Setterosa diventa rigoroso, passa e salva tutto in inferiorità. Gagliardi, Cocchiere e Bettini guadagnano tre rigori di fila trasformati da Ranalli per il 9-8 che porta al quarto tempo.
Giustini firma il primo doppio vantaggio dell'Italia (10-8). La Nuova Zelanda manovra bene e torna sotto con Shorter-Robinson, ma subito Bianconi dal centro allunga di nuovo a cinque minuti dal termine. Poi Cocchiere firma il tris in superiorità e Ranalli il 12-9. Giustini in superiorità (3/7) e Bettini finalizzano per il 14-9 conclusivo. Nel frattempo debutta anche Santapaola in porta.

CALENDARIO DEL GIRONE A (orario italiano / Singapore +6h)

1ª giornata - Venerdì 11 luglio
Italia-Nuova Zelanda 14-9
Singapore-Australia 2-34

2ª giornata - Domenica 13 luglio
11:35 Australia-Italia
13:10 Nuova Zelanda-Singapore

3ª giornata - Martedì 15 luglio
11:35 Australia-Nuova Zelanda
13:10 Italia-Singapore

Pallanuoto femminile: 11–23 luglio all'OCBC Aquatic Centre / Introduzione delle nuove regoleIn sintesi: campo di gioco a 25 metri; possesso palla di 28"; secondo possesso di 18"; esclusione temporanea di 18"; pause tra tempi di 3', 5', 3'; un VAR a chiamata a partita; 14 giocatori a referto, 15 in lista.

Setterosa
Atlete: Alessia Millo e Carlotta Meggiato (Plebisicito Padova), Sofia Giustini (CN Sabadell), Paola Di Maria e Helga Santapaola (Rapallo Pallanuoto), Roberta Bianconi (Rapallo Pallanuoto), Agnese Cocchiere e Chiara Ranalli (SIS Roma), Dafne Bettini, Aurora Condorelli, Morena Leone e Gaia Gagliardi (L'Ekipe Orizzonte), Lucrezia Cergol, Veronica Gant e Sara Cordovani (Pallanuoto Trieste).
Staff: commissario tecnico Carlo Silipo, assistente tecnico Cosimino Di Cecca, preparatore dei portieri Marco Manzetti, team manager Elena Gigli, medico Pietro Jansiti, preparatore atletico Massimiliano Fabbrucci, fisioterapista Federica Ancidei, videoanalista Marco Russo.

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Foto Giorgio Scala / DBM
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